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Il declino dell'impero

Dell'impero, questo è vero, ma probabilmente il fenomeno iniziò dopo le conquiste arabe (non con Eraclio). È vero che i battaglioni si concentravano all'interno dell'impero, è vero che all'interno di questi temi allo stratego veniva dato maggiore potere, ma l'amministrazione civile durò ancora a lungo e non scomparve del tutto. Scomparvero alcune figure, come quella del prefetto del pretorio, ma ad esempio abbiamo notizie ancora nelle province e abbiamo notizia dell'attività dei governatori delle province. Dunque l'organizzazione civile durò ancora a lungo. A differenza di ciò che dice Ostrogorsky si tratta di un fenomeno lungo: il potere venne a concentrarsi nelle mani dello stratego lentamente e i temi vennero a formarsi silentemente. Non è un fenomeno voluto da Eraclio, né da Costante II (come dice Treadgold), ma è un fenomeno piuttosto lento che si è.

verificato. La parte che però viene più contestata nella teoria di Ostrogorsky non è tanto quella che riguarda i temi, quanto quella della formazione delle terre. Innanzitutto non bisogna pensare che lo stato disponesse di una quantità di terra così elevata da poterla distribuire, seppur frammentata, a tanti soldati. Può essere un fenomeno estemporaneo, che si verifica qualche volta, ma certamente non un fenomeno che possa aver riguardato una grande massa di persone. Anche perché con le conquiste arabe evidentemente doveva essersi ridotta anche la grande proprietà dello stato e non solo quella privata. Allora come sarebbero nate? Dobbiamo tener presente che probabilmente, in un'epoca di grave crisi economica come quella che conseguì alle conquiste arabe, i militari e i funzionari dello stato (che potevano essere quelli alle dipendenze dello stratego) avevano evidentemente uno stipendio anche se ridotto che consentiva loro.

Dipoter acquistare della terra, terra che verosimilmente in molte zone (soprattutto nelle zone di confine) erastata abbandonata dai legittimi proprietari e che quindi si poteva acquistare relativamente a buon mercato.i soldati e i funzionari statali dunque, con il loro stipendio, si sarebbero comprati un po' di terra e sisarebbero creati un loro possesso fondiario, senza ottenerla dallo stato. Così sarebbero nate le terremilitari, che nel corso del tempo sono state istituzionalizzate. Tanto che nel X secolo per fare il militare di uncerto livello bisognava possedere una determinata quantità di terra. È bene considerare anche un'altra cosa. Come abbiamo visto nelle lezioni passate, di solito le guerrevenivano combattute in primavera o estate. Sembra impossibile pensare che proprio nel periodo in cui silavora la terra contemporaneamente si potesse anche combattere; è più facile pensare che i militari o idipendenti dello stato comprassero.

Terra e poi la dessero a contadini di professione. È un'ipotesi molto più realistica. Oltretutto ci sono anche delle evidenze documentarie che dimostrano come la teoria di Ostrogorsky sia da correggere. Noi abbiamo proprio in quest'epoca, dalla metà del VII secolo in avanti, una proliferazione dei sigilli dei commerciari, commercianti incaricati dallo stato di comprare a prezzi imposti dei beni da distribuire all'esercito. Vediamo che la retribuzione dell'esercito non era in questo periodo in beni fondiari, ma l'esercito oltre ad essere stipendiato veniva anche rifornito di abiti, vettovagliamento, ecc. Era lo stato che imponeva a questi commercianti di vendere quei beni e il grano a quel determinato prezzo (lo stato agiva con la forza). I militari non pagavano questi abiti e vettovagliamento, ma gli venivano offerti gratuitamente dallo stato che li comprava a prezzo imposto da questi commercianti. Contemporaneamente a questo abbiamo lo stratego.

che gradatamente inizia ad assommare a sé potere civile e militare. Alla certezza di Ostrogorsky si è sostituita l'incertezza degli studiosi successivi. Scomparsa della città e comparsa del villaggio. Certo è che in quest'epoca ci sono alcuni fenomeni confermati da tutti gli studiosi, ad esempio il crollo delle città. Le città interne tendono a ridursi, perdono i tratti delle città tardoromane (vengono a scomparire le terme, i bagni pubblici, gli ippodromi, tutte queste caratteristiche dell'epoca tardoromana) e le città vengono sempre più fortificate; diventano dei castra, città fortificate che devono difendere gli abitanti dalle invasioni e dalle razzie. Nello stesso tempo noi abbiamo, contemporaneamente alla perdita dell'importanza delle città e alla scomparsa di tutta l'amministrazione cittadina (c'è un accentramento amministrativo e mentre prima si voleva decentrare.l’amministrazione in età bizantina si tende a concentrarla), lo sviluppo di città fortificate. Ma un’altra cosa che è importante da sottolineare è che queste città vengono sostituite dai villaggi. Siccome alcune delle città perdono importanza (ovviamente non Costantinopoli e altre come Tessalonica) vengono sostituite con il villaggio, che diventa il centro della vita aggregata. Il nome greco si chiamava chorion (plurale choria). Il villaggio diventa il nucleo della vita aggregata, non solo dal punto di vista abitativo ma anche dal punto di vista fiscale. Nel villaggio convivono piccoli e medi proprietari terrieri, ma anche grandi proprietari, ad esempio i militari che hanno comprato le terre militari o gli affittuari dei grandi proprietari terrieri. In questi villaggi c’erano terre di proprietà personale e zone di proprietà comune. Siccome era molto diffusa la pastorizia, poteva capitare ad esempio che le zone a pascolo.fossero diproprietà del villaggio e non individuale. Stessa cosa vale per i boschi, che potevano essere di proprietà di tutto il villaggio. Ma la cosa più importante è che i villaggi avevano una identità ben precisa per lo stato: per lo stato erano fiscalmente delle unità comuni. È un fenomeno piuttosto chiaro ma complesso. Ognuno degli abitanti del villaggio pagava le tasse individualmente. Mentre in età tardo antica tassa fondiaria e tassa capitale (personale) erano unite, in quest'epoca vengono separate. Capitava però che se uno degli abitanti del villaggio abbandonava la terra, gli altri abitanti dovevano pagare le tasse per lui perché per lo stato il villaggio veniva considerato come un'unità fiscale. Ognuno pagava le tasse per sé, ma lo stato assommava tutto e voleva che tutto il villaggio desse un determinato gettito. Quindi gli altri abitanti potevano prendere la terra di quello che aveva.

Abbandonato il villaggio ma dovevano pagare le tasse per lui. es. gli abitanti del villaggio sono 10: lo stato dice "io mi aspetto di prendere le tasse da 10 e a fine anno voglio queste tasse per 10 persone, se sono rimasti in 8 gli abitanti io continuerò a volere le tasse per 10". quando l'abbandono delle terre è un abbandono limitato allora gli altri possono sopperire, ma quando sono molti ad abbandonare la terra evidentemente gli altri non riescono più a pagare le tasse. quindi la scomparsa delle città, la scomparsa degli elementi tardoantici, la fortificazione delle città e la comparsa del villaggio sono i principali aspetti di questo periodo. È un'epoca che sicuramente vede un impoverimento della popolazione (minor circolazione delle monete in rame) e anche un frazionamento della proprietà. Queste grandi proprietà, per quanto si riducessero, non erano scomparse e certe volte davano in affitto i terreni con dei.

Contratti e formule che rendevano gli affittuari simili ai proprietari veri erano molto diffusi. Ad esempio, c'era il contratto di enfiteusi (ancora esistente oggi). L'enfiteusi è a lungo termine e significa affittare la terra con la condizione che se l'affittuario apporta miglioramenti al terreno, rimane proprietario di tali miglioramenti. Di fatto, l'enfiteusi mette l'affittuario in una condizione molto simile a quella del grande proprietario. Anche coloro che affittavano la terra dai grandi latifondisti o dalla chiesa (senza possederla personalmente) avevano contratti di affitto che garantivano loro una grande indipendenza. I pochi latifondisti rimasti si trovavano nelle grandi città e stipulavano questi contratti. Di conseguenza, la situazione all'interno dei villaggi era molto variegata:

c'erano piccoli e medi proprietari (che possedevano direttamente la terra) e c'erano affittuari che ottenevano proprietà dai latifondisti che vivevano nelle grandi città ma che erano molto indipendenti. Questo per dire che il concetto della servitù della gleba a Bisanzio non esisteva, perché anche coloro che prendevano in affitto la terra avevano molte volte dei contratti che li rendevano piuttosto liberi. Questi aspetti hanno permesso all'impero bizantino di sopravvivere alle ondate di invasioni. L'unica cosa che non viene più accettata di Ostrogorsky è l'esercito di soldati-contadini; veniva infatti retribuito normalmente con la paga e con questi vettovagliamenti da parte dei commercianti.

Regno di Costante II minaccia degli arabi. Abbiamo detto che il primo grande successore di Eraclio è suo nipote Costante II. Egli deve però prendere atto che ormai la potenza araba è un nemico difficile da contrastare.

sotto costante ii più volte gli arabi sfondano le difese che separavano l'impero bizantino dal califfato arabo (difese costituite soprattutto dai monti tauro e anfitauro nel sud dell'asia minore). Nonostante l'opposizione e nonostante le catene deltauro e dell'anfitauro costituissero uno sbarramento, certamente gli arabi continuarono a entrare più volte anche in Asia minore e molte zone furono sottoposte ai raid arabi. Ma il vero problema che dovette affrontare costante ii non sono solo gli attacchi via terra, ma è anche il fatto che intorno al 650 gli arabi, che non erano agli inizi una potenza marittima, costruiscono una flotta. Questa flotta metterà in seria difficoltà la flotta bizantina. Non solo abbiamo degli attacchi terrestri (Mesopotamia, Armenia, ecc.), ma abbiamo anche degli attacchi via mare. Tanto è vero che gli arabi tra il 649 e il 655 attaccano e conquistano le isole di Cipro, Rodi, Kos e Creta, isole.importantissime; gli arabi si fanno anche delle basi sul mare. per di più nel 649 Costante II personalmente guida una flotta militare contro le flotte arabe, flotta che viene sconfitta duramente. Questioni religiose Contemporaneamente Costante II si occupa anche di questioni religiose. Se noi ci r
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A.A. 2021-2022
84 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/07 Civiltà bizantina

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher beatricezinetti di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia bizantina e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Varalda Paolo.