Anteprima
Vedrai una selezione di 20 pagine su 150
Appunti Sostenibilità delle filiere produttive Pag. 1 Appunti Sostenibilità delle filiere produttive Pag. 2
Anteprima di 20 pagg. su 150.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Sostenibilità delle filiere produttive Pag. 6
Anteprima di 20 pagg. su 150.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Sostenibilità delle filiere produttive Pag. 11
Anteprima di 20 pagg. su 150.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Sostenibilità delle filiere produttive Pag. 16
Anteprima di 20 pagg. su 150.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Sostenibilità delle filiere produttive Pag. 21
Anteprima di 20 pagg. su 150.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Sostenibilità delle filiere produttive Pag. 26
Anteprima di 20 pagg. su 150.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Sostenibilità delle filiere produttive Pag. 31
Anteprima di 20 pagg. su 150.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Sostenibilità delle filiere produttive Pag. 36
Anteprima di 20 pagg. su 150.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Sostenibilità delle filiere produttive Pag. 41
Anteprima di 20 pagg. su 150.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Sostenibilità delle filiere produttive Pag. 46
Anteprima di 20 pagg. su 150.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Sostenibilità delle filiere produttive Pag. 51
Anteprima di 20 pagg. su 150.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Sostenibilità delle filiere produttive Pag. 56
Anteprima di 20 pagg. su 150.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Sostenibilità delle filiere produttive Pag. 61
Anteprima di 20 pagg. su 150.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Sostenibilità delle filiere produttive Pag. 66
Anteprima di 20 pagg. su 150.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Sostenibilità delle filiere produttive Pag. 71
Anteprima di 20 pagg. su 150.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Sostenibilità delle filiere produttive Pag. 76
Anteprima di 20 pagg. su 150.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Sostenibilità delle filiere produttive Pag. 81
Anteprima di 20 pagg. su 150.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Sostenibilità delle filiere produttive Pag. 86
Anteprima di 20 pagg. su 150.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Sostenibilità delle filiere produttive Pag. 91
1 su 150
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

GESTIONE DEI RIFIUTI E VALORIZZAZIONE DEI SOTTOPRODOTTI

Non siamo pienamente nel paradigma dell'economia circolare, ma nemmeno in quello dell'economia lineare. Siamo in una situazione di mezzo: "economia del riuso". Una frazione di rifiuti viene riciclata, la restante parte non viene riciclata o valorizzata in altro modo.

Diamo una definizione: a livello internazionale si parla dei rifiuti come di quei materiali di cui chi li ha generati non fa più uso. Si va quindi ad identificare il rifiuto come quelle sostanze di cui non si ha più bisogno. Chi detiene o ha prodotto quei materiali non li ritiene più utili a soddisfare un proprio bisogno o necessità.

Questa definizione, nella sua semplicità, nasconde un enorme significato. Persone diverse possono considerare in modo diverso lo stesso oggetto, alcuni lo considerano un rifiuto, altri gli darebbero valore.

Testo unico ambientale (2006)

La direttiva europea del 2016 definisce il rifiuto

come: "ogni sostanza o oggetto di cui il possessore si disfa o intende disfarsi". Prima dell'uscita della direttiva comunitaria i paesi europei avevano legislazioni simili ma con alcune differenze. L'Italia, in maniera ambientale, aveva una serie di leggi nazionali e regionali, regolamenti e direttive che non componevano un corpo omogeneo. Nel 2006 si decise di racchiudere tutta la normativa ambientale nel così detto "Testo unico ambientale". Già nel 2006 il Testo unico parlava di minimizzazione dei rifiuti, privilegiandone il recupero mediante riciclo, reimpiego, riutilizzo o ogni altra azione finalizzata all'ottenimento di materie prime secondarie, nonché all'uso dei rifiuti come fonte di energia. I rifiuti I rifiuti non sono tutti uguali, possono essere distinti principalmente sulla base di due criteri: in base all'origine e alla pericolosità. Distinzione in base all'origine: - Rifiuti urbani (quelli

prodotti nelle case)

  • Rifiuti speciali (quelli prodotti da scuole, aziende, attività produttive, ecc...)

Distinzione in base alle caratteristiche di pericolosità:

  • Rifiuti pericolosi
  • Rifiuti non pericolosi

I rifiuti speciali e i rifiuti urbani possono finire nello stesso processo di smaltimento. Infatti quando i rifiuti speciali non sono pericolosi si dice che sono "assimilabili" ai rifiuti urbani. Il rifiuto, benché privo di utilità, per essere raccolto, trasportato e gestito, si paga.

Fra rifiuti urbani e speciali esiste una differenza di costo per la gestione e il trattamento. La gestione dei rifiuti urbani la paghiamo attraverso una tassa che versiamo al Comune. La tassa è scelta dai comuni sulla base di alcune criteri, può dipendere dai metri quadri dell'abitazione o dalle persone che vi abitano.

I rifiuti speciali hanno un sistema tariffario differente. Per questi si paga in base al...

quantitativo effettivamente prodotto. Un'altra grossa differenza sta nel soggetto che ritira i rifiuti. Per i rifiuti urbani solitamente se ne occupano aziende pubbliche (nella nostra zona abbiamo Alia ad esempio). Si tratta di aziende municipalizzate che hanno l'incarico di organizzare la logistica e la raccolta dei rifiuti. Per quanto riguarda i rifiuti speciali esistono aziende private, spesso specializzate in una tipologia particolare di rifiuto, che vanno a ritirare dall'azienda. La pericolosità è legata a un rischio chimico, biologico, ecc.. Possiamo avere rifiuti pericolosi e non pericolosi sia prodotti nelle utenze domestiche sia nelle attività produttive. Ad esempio pile, mascherine, medicinali, ecc... In questo periodo di Covid ad esempio chi risulta positivo deve raccogliere i rifiuti in un sacco rosso a parte (pericolo biologico). Lo stesso pericolo biologico va in capo a tutti i prodotti ospedalieri. Le lastre sono radioattive e hanno unrischio chimico, gli altri rifiuti ospedalieri hanno un rischio biologico. Il rischio di contaminazione (che classifica i rifiuti come pericolosi) può essere chimico, fisico o biologico. Rifiuti urbani Al di là di quello che produciamo a livello domestico, i rifiuti urbani sono anche quelli per strada, i rifiuti vegetali provenienti dai giardini e aree verdi, i rifiuti domestici ingombranti (provenienti da locali e luoghi abitati). I rifiuti non pericolosi non prodotti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi dalla civile abitazione, sono assimilabili ai rifiuti urbani. Siccome il rifiuto urbano è tutto ciò che si trova a bordo della strada, qui si apre una questione: le attività produttive a volte abbandonano i rifiuti per non dover pagare la ditta specializzata. In questo modo i sacchi vengono mischiati con i rifiuti urbani, andando a gravare sulla tassa di tutta la comunità. Rifiuti speciali Chi li produce? Da dove provengono? - Rifiuti daattività agricole- Rifiuti derivanti da attività di demolizione e costruzione- Rifiuti da lavorazioni industriali-artigianali- Rifiuti da attività commerciali- Rifiuti derivanti da attività sanitarie- Macchinari e apparecchiature obsoleti o deteriorati- Combustibile derivato dai rifiuti
  1. Categorie speciali di rifiuto
Per queste categorie esiste una normativa dedicata. È per questo che devono essere attivate delle linee di recupero dedicate o comunque possono esserci delle linee differenti. Tra queste ci sono i rifiuti sanitari, i veicoli fuori uso, gli oli usati, i prodotti contenenti amianto, i pneumatici fuori uso, i rifiuti derivanti da attività di manutenzione delle infrastrutture, rifiuti prodotti dalle navi e residui di scarico, rifiuti di origine animale e fanghi provenienti da processi di depurazione di acque reflue. La normativa è molto complessa, ma i rifiuti hanno la necessità di essere classificati, gestiti, trasportati e

trattati in modo diverso.

Rischio: turismo insostenibile

La questione rifiuti e turismo genera delle situazioni di insostenibilità (quando ci sono destinazioni affollate e ogni persona produce rifiuti). I turisti in genere sono considerati come grandi produttori di rifiuti. Dunque la gestione dei rifiuti associata all'accoglienza turistica è un tema fondamentale.

La presenza di turisti in determinate zone e città, genera un incremento del flusso di rifiuti. Una delle grandi differenza tra Viareggio e Firenze ad esempio è l'andamento del flusso turistico. Viareggio ha un picco di turisti in Estate, mentre Firenze ha un flusso turistico costante tutto l'anno (ovviamente con leggeri aumenti in Estate e nelle feste).

Lo smaltimento, recupero, raccolta (differenziata), selezione dei materiali

Lo smaltimento è definito: "ogni operazione finalizzata a sottrarre definitivamente una sostanza, un materiale o un oggetto dal circuito economico e/o di raccolta".

Vengono smaltitigli oggetti con cui si può più fare nulla per un vincolo tecnologico, per una questioneeconomica (potrebbe non essere conveniente).

Il recupero è definito come “quelle operazioni che utilizzano rifiuti per generare materieprime secondarie, combustibili o prodotti, attraverso trattamenti meccanici, termini, chimicio biologici, incluse la cernita o la selezione”.

La raccolta è definita come l’operazione di prelievo, di cernita o di raggruppamento dei rifiutiper il loro trasporto.

La raccolta differenziata facilita il riciclo dei materiali in quanto consente di selezionarefrazioni merceologiche omogenee destinate al riutilizzo e recupero di materie prime.

La selezione dei materiali da riciclare può essere eseguita meccanicamente o manualmentein base alla tipologia dell’impianto. L’attività di selezione permette di eliminare eventualifrazioni estranee.

Il riciclo 36Per riciclo si intende tutto

L'insieme di strategie volte a recuperare i rifiuti per riutilizzarli evitando di smaltirli in altro modo. Certi materiali possono essere utilizzati in nuovi processi produttivi, si può produrre energia da rifiuti, ma normalmente associamo al termine riciclo il riutilizzo di materiali con le stesse funzioni del prodotto di partenza (ma il riciclo non è solo questo). Simbolo universale del riciclo1.

Prima freccia: separazione alla sorgente
Seconda freccia: trattamento del materiale
Terza freccia: reimmissione

Gestione dei rifiuti speciali

Le aziende devono tenere una "contabilità dei rifiuti" compilando i seguenti documenti:

  • Registro di carico/scarico rifiuti (si indica il tipo di materiale e la quantità presunta)
  • Formulario di identificazione rifiuti (descrive la merce che viene presa e trasportata dalla ditta di smaltimento. Se ne fanno 4 copie: 1. Produttore del rifiuto, 2. Trasportatore, 3. Ricevente del rifiuto, 4. Torna al produttore
come prova che il rifiuto sia arrivato a destinazione) - Modello unico di dichiarazione (MUD). Questi documenti sono molto simili a quelli della contabilità aziendale. La necessità di avere un sistema documentale dei rifiuti e poterne tracciare la strada dal momento della produzione al momento in cui arriva a destinazione è fondamentale. Se un rifiuto esce dal percorso che dovrebbe seguire si configurano i cosiddetti reati ambientali37 (ecomafie, ecc...). Alla base del fenomeno delle ecomafie e del trattamento illecito dei rifiuti da parte della criminalità organizzata c'è questo sistema. CER (Catasto Europeo Rifiuti) I rifiuti, per essere movimentati, devono essere identificati con dei codici (come abbiamo già visto succedere per le merci). Questo codice è il CER, è formato da sei numeri che descrivono la natura e il materiale in questione. Le prime due cifre descrivono il settore che ha prodotto quel rifiuto. La seconda

La coppia di cifre restringe il campo descrivendo in modo più preciso la natura del rifiuto. La terza e ultima coppia di cifre dà un'ulteriore specificazione.

Per esempio, i rifiuti con codice CER che inizia per 02 sono tutti quei rifiuti prodotti dal settore agricolo e agro-alimentare.

Esempio:
02: rifiuti del settore agricolo e agro-alimentare
02 01: rifiuti prodotti da agricoltura, orticoltura, acquacoltura, selvicoltura, caccia e pesca
02 01 01: fanghi da operazione di lavaggio e pulizia

Se il codice CER presenta un asterisco significa che si tratta di rifiuti pericolosi.

Un processo produttivo può generare un rifiuto o un sottoprodotto. Il sottoprodotto può essere riutilizzato nel processo produttivo per legge. Il rifiuto può essere considerato o materia prima seconda, e quindi essere riutilizzato, oppure non riciclabile. Ma qual è la distinzione tra sottoprodotto e materia prima seconda?

Sottoprodotti: la sostanza o l'oggetto è

zione che prevede l'utilizzo di materie prime di alta qualità e di macchinari all'avanguardia. La nostra azienda si impegna a garantire la massima qualità dei prodotti, rispettando gli standard di sicurezza e sostenibilità ambientale. Per raggiungere questi obiettivi, adottiamo rigorosi controlli di qualità lungo tutto il processo produttivo. Ogni fase, dalla selezione delle materie prime alla lavorazione, viene monitorata attentamente per assicurare che i nostri prodotti siano conformi alle normative vigenti e alle aspettative dei nostri clienti. Inoltre, investiamo costantemente in ricerca e sviluppo per migliorare i nostri prodotti e sviluppare soluzioni innovative. Collaboriamo con esperti del settore e partecipiamo a progetti di ricerca per rimanere sempre al passo con le ultime tendenze e tecnologie. La nostra missione è fornire prodotti di alta qualità che soddisfino le esigenze dei nostri clienti. Siamo orgogliosi di offrire soluzioni affidabili e sostenibili per diverse industrie, tra cui l'automotive, l'elettronica e l'industria alimentare. Scegliere i nostri prodotti significa affidarsi a un partner affidabile e competente. Siamo pronti a supportare i nostri clienti in ogni fase, dalla consulenza tecnica alla consegna dei prodotti. La nostra esperienza pluriennale nel settore ci consente di offrire soluzioni personalizzate e di alta qualità. Contattaci per scoprire come possiamo aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi. Siamo pronti a mettere a tua disposizione la nostra esperienza e competenza per garantirti prodotti di alta qualità e servizi di eccellenza.
Dettagli
A.A. 2022-2023
150 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/13 Scienze merceologiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gabrielebuttiglione di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sostenibilità delle filiere produttive e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Borsacchi Leonardo.