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Linguaggio
Istituzioni modelli regolatori, cioè programmi imposti dalla società nel comportamento individuale il linguaggio è un'istituzione (l'istituzione) dato che, oltre ad essere la prima incontrata dall'individuo, essa veicola alla conoscenza di altre istituzioni la comunicazione verbale umana costituisce il modello regolatore che la società impone alla condotta individuale.
Costituisce una sorta di programma imposto dalla società al comportamento degli individui, su cui si radicherebbero le altre istituzioni.
Origini del linguaggio Ipotesi monogenetica Ipotesi poligenetica.
Natura del linguaggio innata acquisita.
Il linguaggio permette:
- Di oggettivare la realtà: consolida cioè l'esperienza dell'individuo e all'interno di essa, i ruoli si radicano;
- Di interpretare la realtà: le parole interpretano e giustificano il significato e ne legittimano il senso.
Esiste uno stretto legame
tra pensiero e linguaggio il pensiero contribuisce alla formazione del linguaggio e questo arricchisce gli strumenti del pensare. Le funzioni del linguaggio: - Funzione espressiva: consente l'eliminazione e/o l'allentamento di una tensione interna, vissuta come eccessivamente intensa. - Funzione regolativa: facilita l'autoregolazione del comportamento, offrendo una guida delle condotte da assumere in una varietà di situazioni. - Funzione cognitiva: permette la rielaborazione interna delle conoscenze, offrendo un fondamentale supporto ad una varietà di operazioni cognitive quali la memorizzazione, l'astrazione, la ristrutturazione del campo cognitivo, ecc. - Funzione comunicativa: consente la regolazione delle interazioni tra un emittente e un ricevente che condividono un codice (convenzione sociale a carattere normativo). La variabilità spazio-temporale del linguaggio: Prospettiva strutturalista: tutte le lingue hanno caratteristiche strutturali.comuni: elementi stabili e tratti fondamentali della grammatica e della sintassi universali linguistici (valorizzazione delle somiglianze). Altri elementi hanno natura convenzionale e arbitraria. Prospettiva romantica linguaggio come espressione dello spirito di un popolo e della sua cultura: valorizzazione delle differenze contaminazione linguistica. La variabilità sociale del linguaggio
Il linguaggio offre informazioni relative alla collocazione socioculturale degli individui, cioè alla loro collocazione nella stratificazione sociale (pronuncia e lessico). La disuguaglianza non è l'unica fonte di variabilità sociale nel linguaggio. Altre fonti sono: genere, ubicazione nello spazio urbano, linguaggio specialistico.
Tipi di linguaggio
Oltre a variare in relazione alla collocazione sociale del parlante, il linguaggio cambia in relazione alla situazione sociale in cui avviene la comunicazione e all'interlocutore.
Privato: informale,
personale.Pubblico: formale, impersonale.
Orale: aggiunge elementi metacomunicativi tono e intensità della voce: pause, gestualità.
Scritto: registro più rigido di quello orale; anche esso varia a seconda delle situazioni riflette più di quello orale la distanza sociale tra gli interlocutori.
Linguaggio e interazione sociale
Uno stesso contenuto può essere comunicato in modi diversi così come una stessa frase può assumere significati differenti influenza del contesto (della circostanza)
può riflettere una asimmetria tra gli interlocutori.
Analisi conversazionale: analisi dell'interpretazione verbale all'interno di un gruppo permettere in luce la struttura dei rapporti sociali tra i membri del gruppo, l'esistenza di regole, la loro eventuale violazione e le dinamiche messe in atto per ristabilirle o modificarle.
COMUNICAZIONE DI MASSA
Non rivolta ad un soggetto specifico ma che raggiunge in modo rapido e
simultaneouna pluralità di individui che vivono in luoghi diversi. Definizione in negativo: la massa non è un insieme ristretto di persone ma nemmeno un aggregato di grandi dimensioni. Caratteristiche della massa: amorfa, anonima e atomizzata, passiva e manipolabile. Caso emblematico: settore dell'informazione. IDENTITÀ E SOCIALIZZAZIONE Ogni società ha una vita più lunga della vita media degli individui che la compongono: deve quindi assicurare la propria continuità nel tempo trasmettendo ai nuovi membri una parte del patrimonio culturale che ha accumulato. In parte viene trasmesso per via genetica, in parte attraverso il processo di socializzazione processo attraverso cui i nuovi nati diventano membri di una società. Socializzazione primaria: trasmette, a tutti i membri della società e indipendentemente dalla posizione sociale occupata, competenze sociali di base: comunicative e relazionali. Avviene nei primi anni di vita fino alRaggiungimento dell'età scolare e l'agenzia deputata è la famiglia. Appena nato il bimbo non ha alcuna possibilità di influire sull'ambiente che lo circonda: il suo mondo è sua madre, con essa sviluppa uno stretto rapporto di dipendenza perché è l'unica in grado di soddisfare i suoi bisogni elementari e liberarlo dallo stato di disagio. Se questo rapporto risulta gratificante il bambino svilupperà un rapporto di fiducia nei confronti dell'ambiente esterno, altrimenti accadrà il contrario, condizionando così le sue esperienze future.
Da un lato si sviluppa un rapporto affettivo tra la madre, dispensatrice di soddisfazioni, e il bambino, che manifesta attaccamento nei suoi confronti; dall'altra la madre, nel soddisfare i bisogni del bambino, incomincia a stabilire delle regole sulla base delle quali si formano delle aspettative reciproche di comportamento.
Meccanismi della socializzazione primaria:
Nuove conoscenze condivise soltanto da coloro che svolgono tali ruoli. Avviene dopo la socializzazione primaria e prosegue per tutto l'arco della vita ad opera di vari agenti:
- Scuola
- Gruppo dei pari
- Mezzi di comunicazione di massa
La società è altamente differenziata ed ogni individuo ricopre una pluralità di ruoli nelle diverse sfere della vita:
- Sfera dei ruoli familiari
- Sfera dei ruoli lavorativi
- Sfera dei ruoli relativi al tempo libero
- Sfera dei ruoli relativi alla partecipazione sociale e politica
La composizione dell'insieme dei ruoli svolti muta continuamente nell'arco della vita. La biografia di ogni individuo è un intreccio di percorsi ciascuno dei quali è segnato da una serie di svolte. Ogni svolta interferisce, condiziona ed è condizionata dalle svolte che costellano gli altri percorsi e ciascuna implica l'abbandono di un ruolo e l'assunzione di uno nuovo oppure la ridefinizione di quello nuovo.
entro nuovi termini e richiede il ripristino dell'equilibrio in tutti i settori in cui si volge l'esistenza. Per fronteggiare la nuova situazione l'individuo non può far ricorso esclusivamente al repertorio di conoscenze e competenze apprese precedentemente ma deve arricchire tale repertorio e neutralizzare quegli elementi acquisiti che sono inefficaci e perfino dannosi per la nuova situazione. La socializzazione è dunque un processo che dura tutta la vita. Tale continuità implica due aspetti: - Quando l'apprendimento di cose nuove entra in conflitto con quanto è già stato appreso, questa parte deve essere accantonata per rendere possibile l'acquisizione del nuovo; - Passando dalla socializzazione primaria a quella secondaria il soggetto acquisisce un sempre maggiore controllo.