Anteprima
Vedrai una selezione di 14 pagine su 64
Appunti sociologia economica Pag. 1 Appunti sociologia economica Pag. 2
Anteprima di 14 pagg. su 64.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti sociologia economica Pag. 6
Anteprima di 14 pagg. su 64.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti sociologia economica Pag. 11
Anteprima di 14 pagg. su 64.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti sociologia economica Pag. 16
Anteprima di 14 pagg. su 64.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti sociologia economica Pag. 21
Anteprima di 14 pagg. su 64.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti sociologia economica Pag. 26
Anteprima di 14 pagg. su 64.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti sociologia economica Pag. 31
Anteprima di 14 pagg. su 64.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti sociologia economica Pag. 36
Anteprima di 14 pagg. su 64.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti sociologia economica Pag. 41
Anteprima di 14 pagg. su 64.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti sociologia economica Pag. 46
Anteprima di 14 pagg. su 64.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti sociologia economica Pag. 51
Anteprima di 14 pagg. su 64.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti sociologia economica Pag. 56
Anteprima di 14 pagg. su 64.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti sociologia economica Pag. 61
1 su 64
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Linguaggio

Istituzioni modelli regolatori, cioè programmi imposti dalla società nel comportamento individuale il linguaggio è un'istituzione (l'istituzione) dato che, oltre ad essere la prima incontrata dall'individuo, essa veicola alla conoscenza di altre istituzioni la comunicazione verbale umana costituisce il modello regolatore che la società impone alla condotta individuale.

Costituisce una sorta di programma imposto dalla società al comportamento degli individui, su cui si radicherebbero le altre istituzioni.

Origini del linguaggio Ipotesi monogenetica Ipotesi poligenetica.

Natura del linguaggio innata acquisita.

Il linguaggio permette:

  1. Di oggettivare la realtà: consolida cioè l'esperienza dell'individuo e all'interno di essa, i ruoli si radicano;
  2. Di interpretare la realtà: le parole interpretano e giustificano il significato e ne legittimano il senso.

Esiste uno stretto legame

tra pensiero e linguaggio il pensiero contribuisce alla formazione del linguaggio e questo arricchisce gli strumenti del pensare. Le funzioni del linguaggio: - Funzione espressiva: consente l'eliminazione e/o l'allentamento di una tensione interna, vissuta come eccessivamente intensa. - Funzione regolativa: facilita l'autoregolazione del comportamento, offrendo una guida delle condotte da assumere in una varietà di situazioni. - Funzione cognitiva: permette la rielaborazione interna delle conoscenze, offrendo un fondamentale supporto ad una varietà di operazioni cognitive quali la memorizzazione, l'astrazione, la ristrutturazione del campo cognitivo, ecc. - Funzione comunicativa: consente la regolazione delle interazioni tra un emittente e un ricevente che condividono un codice (convenzione sociale a carattere normativo). La variabilità spazio-temporale del linguaggio: Prospettiva strutturalista: tutte le lingue hanno caratteristiche strutturali.

comuni: elementi stabili e tratti fondamentali della grammatica e della sintassi universali linguistici (valorizzazione delle somiglianze). Altri elementi hanno natura convenzionale e arbitraria. Prospettiva romantica linguaggio come espressione dello spirito di un popolo e della sua cultura: valorizzazione delle differenze contaminazione linguistica. La variabilità sociale del linguaggio

Il linguaggio offre informazioni relative alla collocazione socioculturale degli individui, cioè alla loro collocazione nella stratificazione sociale (pronuncia e lessico). La disuguaglianza non è l'unica fonte di variabilità sociale nel linguaggio. Altre fonti sono: genere, ubicazione nello spazio urbano, linguaggio specialistico.

Tipi di linguaggio

Oltre a variare in relazione alla collocazione sociale del parlante, il linguaggio cambia in relazione alla situazione sociale in cui avviene la comunicazione e all'interlocutore.

Privato: informale,

personale.Pubblico: formale, impersonale.

Orale: aggiunge elementi metacomunicativi tono e intensità della voce: pause, gestualità.

Scritto: registro più rigido di quello orale; anche esso varia a seconda delle situazioni riflette più di quello orale la distanza sociale tra gli interlocutori.

Linguaggio e interazione sociale

Uno stesso contenuto può essere comunicato in modi diversi così come una stessa frase può assumere significati differenti influenza del contesto (della circostanza)

può riflettere una asimmetria tra gli interlocutori.

Analisi conversazionale: analisi dell'interpretazione verbale all'interno di un gruppo permettere in luce la struttura dei rapporti sociali tra i membri del gruppo, l'esistenza di regole, la loro eventuale violazione e le dinamiche messe in atto per ristabilirle o modificarle.

COMUNICAZIONE DI MASSA

Non rivolta ad un soggetto specifico ma che raggiunge in modo rapido e

simultaneouna pluralità di individui che vivono in luoghi diversi. Definizione in negativo: la massa non è un insieme ristretto di persone ma nemmeno un aggregato di grandi dimensioni. Caratteristiche della massa: amorfa, anonima e atomizzata, passiva e manipolabile. Caso emblematico: settore dell'informazione. IDENTITÀ E SOCIALIZZAZIONE Ogni società ha una vita più lunga della vita media degli individui che la compongono: deve quindi assicurare la propria continuità nel tempo trasmettendo ai nuovi membri una parte del patrimonio culturale che ha accumulato. In parte viene trasmesso per via genetica, in parte attraverso il processo di socializzazione processo attraverso cui i nuovi nati diventano membri di una società. Socializzazione primaria: trasmette, a tutti i membri della società e indipendentemente dalla posizione sociale occupata, competenze sociali di base: comunicative e relazionali. Avviene nei primi anni di vita fino al

Raggiungimento dell'età scolare e l'agenzia deputata è la famiglia. Appena nato il bimbo non ha alcuna possibilità di influire sull'ambiente che lo circonda: il suo mondo è sua madre, con essa sviluppa uno stretto rapporto di dipendenza perché è l'unica in grado di soddisfare i suoi bisogni elementari e liberarlo dallo stato di disagio. Se questo rapporto risulta gratificante il bambino svilupperà un rapporto di fiducia nei confronti dell'ambiente esterno, altrimenti accadrà il contrario, condizionando così le sue esperienze future.

Da un lato si sviluppa un rapporto affettivo tra la madre, dispensatrice di soddisfazioni, e il bambino, che manifesta attaccamento nei suoi confronti; dall'altra la madre, nel soddisfare i bisogni del bambino, incomincia a stabilire delle regole sulla base delle quali si formano delle aspettative reciproche di comportamento.

Meccanismi della socializzazione primaria:

Attaccamento affettivo: l'esistenza di legame affettivo stabile e duraturo basato su un rapporto fisico frequente permette al bambino di accrescere la fiducia in sé stesso e favorisce la sua capacità di esplorazione autonoma e dunque accresce le occasioni di apprendimento. Reciprocità del rapporto adulto – bambino: il comportamento dell'adulto nei confronti del bambino non è l'espressione di un atteggiamento preesistente del genitore ma è l'effetto di risposta ai comportamenti dei bambini. Determinazione dei modelli o regole di comportamento: nell'interazione con il bambino si stabiliscono delle regole la cui applicazione comporta sempre un premio o una punizione. Non sempre rafforziamo il comportamento desiderato perché la loro efficacia dipende da molti fattori tra cui la coerenza e l'immediatezza. Il tipo di premi e punizioni, inoltre, condiziona la loro efficacia. Quanto più prevalgono sanzioni.positive di tipo affettivo tanto più le regole diventeranno norme interiorizzate. Perché ciò avvenga è necessario che il bambino estenda i propri termini di riferimento dalle figure genitoriali al contesto extrafamiliare, cioè all'altro generalizzato. Quando il bambino acquisisce un'identità personale? Quando segue una serie di fasi: a. Riconosce l'esistenza di un mondo esterno delimitando i confini del microcosmo. b. Distingue tra la madre e gli altri adulti, isolando le caratteristiche delle altre persone che si occupano di lui (ruoli). c. Acquisisce la tipizzazione sessuale delle persone riconoscendone l'appartenenza all'uno o all'altro genere. La formazione dell'identità personale dunque è parallela alla scoperta e all'elaborazione cognitiva del mondo sociale i cui confini si allargano per cerchi successivi e che appare sempre più articolato e complesso. Due componenti nel processo diidentificazione: il soggetto si identifica con le persone con cui si sente simile e con cui condivide determinati caratteri sviluppo del senso di appartenenza ad una collettività. - Individuazione: il soggetto individua le caratteristiche che lo distinguono dagli altri sia in relazione agli altri gruppi cui non appartiene, sia agli altri individui del proprio gruppo dal quale differisce per le sue peculiarità. Ad ogni tappa del percorso di costruzione dell'identità il soggetto assume ruoli nuovi che si aggiungono e si diversificano dai ruoli precedenti. Questo processo avviene in modo non lineare e non cumulativo ma a seguito di eventi che segnano cambiamenti. Socializzazione secondaria: insieme dei processi di formazione delle competenze specifiche richieste dall'esercizio dei ruoli sociali. Queste consentono agli individui di svolgere ruoli particolari e comportano la capacità di usare linguaggi e di disporre di

Nuove conoscenze condivise soltanto da coloro che svolgono tali ruoli. Avviene dopo la socializzazione primaria e prosegue per tutto l'arco della vita ad opera di vari agenti:

  • Scuola
  • Gruppo dei pari
  • Mezzi di comunicazione di massa

La società è altamente differenziata ed ogni individuo ricopre una pluralità di ruoli nelle diverse sfere della vita:

  • Sfera dei ruoli familiari
  • Sfera dei ruoli lavorativi
  • Sfera dei ruoli relativi al tempo libero
  • Sfera dei ruoli relativi alla partecipazione sociale e politica

La composizione dell'insieme dei ruoli svolti muta continuamente nell'arco della vita. La biografia di ogni individuo è un intreccio di percorsi ciascuno dei quali è segnato da una serie di svolte. Ogni svolta interferisce, condiziona ed è condizionata dalle svolte che costellano gli altri percorsi e ciascuna implica l'abbandono di un ruolo e l'assunzione di uno nuovo oppure la ridefinizione di quello nuovo.

entro nuovi termini e richiede il ripristino dell'equilibrio in tutti i settori in cui si volge l'esistenza. Per fronteggiare la nuova situazione l'individuo non può far ricorso esclusivamente al repertorio di conoscenze e competenze apprese precedentemente ma deve arricchire tale repertorio e neutralizzare quegli elementi acquisiti che sono inefficaci e perfino dannosi per la nuova situazione. La socializzazione è dunque un processo che dura tutta la vita. Tale continuità implica due aspetti: - Quando l'apprendimento di cose nuove entra in conflitto con quanto è già stato appreso, questa parte deve essere accantonata per rendere possibile l'acquisizione del nuovo; - Passando dalla socializzazione primaria a quella secondaria il soggetto acquisisce un sempre maggiore controllo.
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
64 pagine
1 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gaya098 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Politecnica delle Marche - Ancona o del prof Spina Elena.