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UNIVPM
Due importanti tematiche:
La definizione di consumo degli economisti è sufficienti
Che cos’è il consumo come fenomeno complesso e quali funzioni esercita?
Il consumo di massa qualifica la società moderna, e come si può vedere il consumo in
una maniera meno semplicistica come quella fornita dagli economisti?
Il consumo può essere visto come un fattore:
- Identificativo: richiama aspetti della nostra psiche, es: possiamo identificarci
in una squadra o partito politico, o appunto possiamo identificarci in base a beni
di consumo, una “etichetta” che ci mettiamo, come il modo di vestire, es: negli
anni ’70 il modo di “consumare il bene vestiario” gli individui si potevano
identificare come giovani di Destra oppure Sinistra, è un meccanismo di
appartenenza che può essere sportiva, politica ecc…
La comunicazione dell’immagine in base al vestiario cambia molto, come l’idea
che può dare una persona vestita con un look ricercato o “come capita”, il modo
di vestire —> è una comunicazione importante di sé. C’è sempre (anche in
passato) un meccanismo che ci identifica
- Distintore sociale: il consumo è un distintore, es: se vediamo una persona con
un grande orologio d’oro al polso possiamo pensare che è più ricco di noi, o al
contrario es: se vediamo una persona con scarpe rotte, possiamo pensare che è
più povero di noi.
Notando queste cose ci classifichiamo nella distinzione sociale come in una
sorta di appartenenza. Questa divisione sociale è data dal consumo: è il
consumo che funge da identificativo: perché un Rolex molto costoso o un
telefono va comprato, appunto consumando. La disuguaglianza sociale per noi è
vista quasi come un destino es: sono nato qua. Anche le società più primitive
con meccanismi gerarchici diversi e censiti in maniera diversa da oggi: esisteva
la disuguaglianza es: soltanto il Re poteva fare/mangiare alcune cose.
Per il consumo come “distintore sociale” ricordiamo: P. Bourdieu – La distinzione
sociale del gusto,
Per Bourdieu lo stesso gusto che noi produciamo socialmente ci serve come
elemento distintivo.
Quando un gruppo si distingue in un gusto estetico particolare, ragionando es: a
canoni estetici, siamo di fronte a specialisti (che si distinguono dai non
specialisti). La distinzione del gusto per l’epoca di Bourdieu è indirettamente
anche una distinzione tra ricchi/poveri, tra colti/non colti: ci si distingue, il senso
estetico distingue —> con questi canoni si ribadiscono i canoni della “geografia
sociale delle diseguaglianze”.
M. Douglas, antropologo, scrisse “Funzioni antropologiche del consumo”
In una battuta di caccia di primitivi che si conquista una prede, poi si redistribuisce tra
il gruppo, ma, non tutti possono mangiare tutto, alcune parti sono destinate solo ad
alcuni soggetti, in base alla piramide dell’organizzazione sociale.
LA PREDA —> Carta geografica delle diseguaglianze, il capo-caccia per esempio può
mangiare il cuore dell’animale (e non perché è carne più buona) ma perché gli antichi
pensavano che mangiando il cuore il capo-caccia acquisiva il coraggio della
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Lorenzo Paolini
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preda/nemico. (L’Eucarestia cristiana può essere paragonata al cuore mangiato dal
capo-caccia)
Il Carnevale: è una sorta di —> deroga, alle normali disuguaglianze, in cui il Re può
diventare l’ultimo degli schiavi e viceversa.
Un altro tipo di deroga può essere in un episodio studiato da De Martino:
Nel finire della trebbiatura(in Basilicata giugno/luglio), il “padrone” vestito con vestiti
puliti e “bianchi”, il contadino con un coltello molto affilato gli taglia i vestiti a metà del
padrone come una sorta di rito. Questo ha molta importanza come deroga perché: il
contadino potrebbe uccidere facilmente il padrone con il coltello, dopo l’operazione di
taglio il padrone viene deriso finché non ritorna nella sua dimora, una volta chiusi i
portoni —> il padrone torna ad essere il padrone e i contadini ad essere contadini. Il
padrone sa che può scoppiare il “furore” dei contadini e il furore è distruttivo e molto
pericoloso, il padrone perciò sapendo che può succedere gli fa “sfogare” grazie al rito
—> il rito tiene sotto controllo il furore.
Elias scrive: relazione sport – aggressività —> rappresentazione delle battaglie
antiche. 12/04/2018
Industria culturale: il sistema dei media come la televisione, la pubblicità, i social
ecc…
I quadri estetici (insieme di risorse in cui l’individuo attinge per sentirsi alla moda)
sono principalmente attinti dall’industria culturale. Esempi come La Torre di Babele, o
il chiamare NYC Big Apple sono luoghi inventati dall’industria culturale, luoghi
“mitizzati”
Perciò il consumatore deve essere socialmente costruito in una certa matrice, costruita
dall’industria culturale. L’industria culturale è una struttura di produzione dei “modi di
essere”, modi estetici, es: ciò che è “figo” e ciò che è “sfigato”
Perché scarpe come Tod’s vengono a costare all’azienda 25€ e si rivendono a 500€?
Grazie alla pubblicità che l’azienda produce, con l’aiuto anche di persone famose es:
Giovanni Agnelli indossa Tod’s —> la massa è attratta da questo, il meccanismo
emulativo è una leva molto forte, per poter affermare il consumo di massa.
Capitalismo estetico: quella forma organizzazione dell’economia nel quale la LEVA
ESTETICA è al centro del processo di valorizzazione (come nell’esempio di Tod’s)
Questo meccanismo dell’industria culturale inizia tra il XVII e XVIII secolo, il termine
rivoluzione dei consumi è usato per questo periodo anche perché è il secolo della
Rivoluzione Industriale, quando gli storici hanno studiato il consumo si sono accorti
che —> la rivoluzione dei consumi è strettamente connessa alla Rivoluzione
Industriale.
Gli Olandesi con le loro navi, navigano in tutto il mondo, i mercati se li conquistavano
si con la persuasione, a anche con le armi. Le colonie nascono come basi economiche,
basi per l’approvvigionamento per le materie prime. Gli inglesi ci costruiscono
addirittura basi produttive per alcuni manufatti.
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Lorenzo Paolini
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Perché proprio Olanda e Inghilterra sono tra i primi paesi a costruire un impero
coloniale?
- Il meccanismo competitivo tra le classi, in Inghilterra c’era la Magna Carta che
regolava i 3 “blocchi sociali” che concorrevano al potere: Clero – Nobiltà –
Comuni.
- La circolazione delle merci era molto libera (in Italia es: c’erano molto tasse che
limitavano lo scambio) e non ci sono più le leggi santuarie
- Tutti gli attori sociali devono avere la possibilità di rappresentare i propri
interessi
- La tolleranza: più c’è tolleranza —> più si cresce, es: In Europa c’erano molti
conflitti per la religione e in Olanda no
- Avvento della prima moda di massa —> i salari inglesi e olandesi dei borghesi
erano alti e vogliono vestirsi come i nobili, inizia un processo imitativo, e la
classe borghese emerge e vuole sentirsi uguale ai nobili riguardo al gusto
La Corte (Elias): quadro di riferimento estetico dei nobili che battono il senso del gusto
La classe agiata (Le Blen): salotto borghese si sostituisce alla nobiltà
La domesticità (Ciptovesky): fino ad arrivare a tutto dentro casa con la privacy, cioè la
cultura di massa.
Quindi nel tempo la cultura del consumo si allarga cioè è la massa che valorizza i beni
di consumo. 17/04/2018
Ci sono idee diverse sul consumo: il consumo inizia a diventare cruciale già nel XV
secolo in Inghilterra in cui gli inglesi svilupparono tecniche commerciali e mercantili
che esaltano il ruolo del consumo.
Per Braudel invece il centro del consumo è nel Rinascimento in Italia
1) l’italia era un paese uscente dal medioevo, i nobili vivevano della dimensione
eroica della “cavalleria”, c’è una grande richiesta di beni di lusso che servivano
ad un processo di identificazione, poi c’è il passaggio all’esaltazione di due
nuovi fattori: il lavoro e la famiglia
2) Negli stessi anni di Rinascimento, l’Italia era molto più sviluppata
dell’Inghilterra e aveva già avviato il processo di urbanizzazione, con una ricerca
sul “bello” —> molto importante il fattore estetico (che si ritrova nella Riforma
Protestante)
3) Italia rinascimentale: tante costruzioni, cantieri e il paese ne risente in positivo.
La Chiesa diventa un “big spender” e questo implica un flusso crescente di
redditi, e certi ceti produttivi riescono a permettersi i consumi —> questo ceto è
la “proto-borghesia”e diventano la classe dominante, questa classe era
composta es: artigiani, architetti ecc… —> questa nuova classe avrà attriti con
la Chiesa Cattolica. C’è riscoperta della centralità dei valori della cultura
classica, che erano “trascurati” durante il medioevo.
Secondo McEndik: egli studia e analizza le due grandi potenze commerciali nel
mondo: la prima: l’Olanda e poi: l’Inghilterra, che soppianterà l’Olanda.
7
Lorenzo Paolini
UNIVPM Vengono formate in questi due paese delle “Compagnie” che sono —> forza
militare e commerciale, come la Compagnia delle Indie Orientali. C’è esercizio di
forza nell’economia, perché costringevano altri a commerciare con essi: un
cardine del COLONIALISMO. Prima il centro del commercio era il mare
Mediterraneo, poi si seguiranno le rotte oceaniche nell’Atlantico e Pacifico (nello
stesso periodo c’è la costruzione di tecnologie nuove tra macchinari produttivi,
navi e armi). Tutto ciò cambierà di molto il commercio internazionale. Tutto
questo sviluppo porta a redditi più alti negli olandesi e inglesi —> aumentano
quindi anche i consumi.
Si creò in questi due paesi —> la rivendita dei vestiti usati dai nobili:
questa che sembra una banalità è una cosa importante, si rompe il cardine
secolare di vestire in modo diverso rispetto alla classe sociale di appartenenza,
c’era separazione netta, e i vestiti ribadivano la differenza tra i ricchi e i poveri.
Quando quindi in Ingh