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SOCIOLOGIA DELLA FAMIGLIA E DELLE DIFFERENZE DI GENERE
Immagine di una famiglia bianca, eterosessuale. Famiglia convenzionale, borghese con la presenza di nonni o zii. Si definisce famiglia perché tra loro sono in una relazione di generazione ma supponiamo che non facciano parte dello stesso nucleo familiare. Si può essere famiglia intesa come gruppo di relazione anche senza farla coincidere con la residenzialità.
Che cos'è una famiglia? È un concetto complicato da definire. È la famiglia che cambia la società o è la società che cambia la famiglia? Entrambe le cose. L'urbanizzazione, avvenuta attraverso la rivoluzione industriale, ha avuto delle conseguenze sui modi in cui si organizzavano le famiglie e i nuclei familiari, il contesto o il modo di gestire i rapporti. Il modo in cui definiamo qualcosa ci dice molto sul modo in cui la pensiamo e come potremmo intervenire. Fino a pochi decenni fa le leggi parlavano di relazioni.
preconiugali e figli illegittimi. Quando si utilizza un determinato linguaggio all'interno della cultura o nelle politiche si pongono delle definizioni strette che danno direzioni, valori. Il linguaggio è fondamentale e ha un impatto sulla vita della legge. La famiglia è il contesto in cui si nasce, si cresce, si acquisiscono valori e si apprendono intere visioni del mondo. Dal punto di vista macro a concorrere il benessere di una persona sono tra grandi questioni:
- Lo stato
- L'economia
- La famiglia
Un modo per definire la famiglia è quello di vedere chi vive sotto lo stesso tetto (household). Questa dimensione è diversa dalla rete parentale (family), la rete parentale ha una dimensione di relazioni.
Approccio funzionalista: Malinowski vuole dare una definizione di famiglia minima valida per tutti i contesti. Afferma che se un gruppo si occupa della cura e dell'educazione dei piccoli allora è famiglia. Questa definizione è
famiglia? La definizione di famiglia oggi può variare a seconda del contesto e delle diverse prospettive culturali e sociali. Tuttavia, in generale, la famiglia può essere definita come un gruppo di persone legate da vincoli di parentela, matrimonio o convivenza, che vivono insieme e condividono responsabilità e affetti reciproci. È importante sottolineare che la definizione di famiglia può essere soggetta a cambiamenti nel corso del tempo e può variare da una cultura all'altra. Inoltre, ci sono contesti in cui le funzioni familiari sono svolte da ruoli diversi, come ad esempio le famiglie monogenitoriali o le famiglie allargate che includono parenti non direttamente legati da vincoli di parentela. Un altro modo di definire la famiglia è stato introdotto da un gruppo di Cambridge coordinato da Peter Laslett. Questo gruppo definisce la famiglia sulla base della struttura familiare intesa come "household", ovvero chi vive con chi. Il gruppo di Laslett tiene conto dei legami e del numero di coppie che vivono sotto lo stesso tetto. Secondo questa prospettiva, nel corso della storia si possono distinguere quattro tipi di household: 1. Senza struttura: in questo tipo di household è presente solo il nucleo familiare e manca una coppia legata da un rapporto coniugale o di generazione. 2. Semplici: si tratta di famiglie con o senza figli, oppure famiglie monogenitoriali. 3. Estesi: sono gruppi che hanno un nucleo familiare semplice a cui si aggiungono uno o più parenti, ma tra di loro non costituiscono un nucleo familiare a sé stante (ad esempio, i nonni che vivono con i genitori e i nipoti). 4. Multipli: sono household composti da più nuclei familiari semplici. In conclusione, la definizione di famiglia può variare a seconda del contesto e delle prospettive, ma in generale si riferisce a un gruppo di persone legate da vincoli di parentela, matrimonio o convivenza, che vivono insieme e condividono responsabilità e affetti reciproci.famiglia? L'Istat riprende la definizione di Laslett. Barbagli studia dalle fonti epistolari come si è evoluto il modo di interagire all'interno della famiglia. Non esiste una definizione di famiglia omogenea nemmeno oggi. Queste insoddisfazioni sulla definizione porta un filone della sociologia britannica ad affermare che la famiglia è un fare (pratiche, come facciamo famiglia, con chi facciamo famiglia). I sociologi affermano che bisogna vedere cosa è famiglia nel fare, nel quotidiano. Le partiche familiari consistono in tutte le azioni ordinarie e quotidiane orientate ad avere qualche effetto su un altro membro della famiglia. Questa definizione ha degli svantaggi dal punto di vista dello studio dei rapporti, se affermo che la famiglia è quella che ci mette al mondo, cura, accudisce ed educa tutto quello che esce da questa definizione è disfunzionale. È quello che le persone sentono e fanno quotidianamente che fa famiglia. FAMILY ISADOING. La lingua italiana è una lingua sessuata perché permette di coniugare i sostantivi al maschile e al femminile, il neutro non è presente. Alcuni mestieri, i più prestigiosi, non hanno nell'uso comune ancora piena legittimità nel loro due forme. Non è un caso che siano le professioni più prestigiose a non vedere la loro coniugazione al femminile. Dal punto di vista morfologico bisogna coniugare in maniera corretta. I plurali possono essere inclusivi ma la singolare si deve coniugare. Il maschile viene considerato l'universale mentre il femminile l'eccezione.
Visione del video di Fanpage, campagna contro la violenza sulle donne. Una campagna contro la violenza di genere deve conoscere a fondo il problema che vuole trattare. Le ragioni della violenza di genere sono culturali. I ruoli che si formano all'interno della coppia sono gerarchici, questo vede all'apice della piramide l'uomo invece la donna viene
rappresentata come sottomessa. È una questione di potere, l'uomo, che ha una funzione dominante, si sente autorizzato a porre dei limiti all'altra. Questo avviene perché secondo i valori che sono stati tramandati è giusto e normale che la donna debba essere tenuta a bada, la figura femminile è vista come un oggetto, viene infantilizzata. Anche la donna condivide questo tipo di visione, questo porta a una giustificazione della violenza e colpevolizza la donna con l'accusa di provocare l'uomo. Rapporti di generazione Famiglia Genere Generazione Il genere contribuisce a determinare la famiglia e i ruoli al suo interno. Una coorte è un termine generico che indica un insieme di elementi che entrano in un sistema in uno stesso lasso di tempo. Esempio: la coorte dei nati nel 1994. Generazione indica: - La posizione all'interno dei rapporti familiari - I modi di sentire, pensare, comportarsi propri di alcune coorti Non è sufficiente.essere coetanei per fare parte della stessa generazione ma occorre aver condiviso le stesse condizioni storiche ed averle affrontate in base ad orientamenti comuni. Es. la generazione del '68. Sesso e genere Sesso, si intende le differenze anatomiche e fisiologiche che caratterizzano i corpi maschili e femminili. Genere, differenze psicologiche, culturali e sociali tra maschi e femmine, è collegato alle nozioni socialmente costruite di mascolinità e femminilità. Per genere si indica in sociologia l'organizzazione sociale dell'identità sessuale (Nicholson). Il modello della socializzazione di genere Il modello prevalente è quello della socializzazione di genere. Il genere viene appreso attraverso le agenzie di socializzazione (AS) (famiglia, scuola, sport, tv, oggetti, giochi, gruppo dei pari). È importante distinguere la socializzazione primaria da quella secondaria, la SP avviene quando siamo piccoli mentre la SS è una socializzazionesegregazione gerarchica e salariale• Discriminazione simbolica, stereotipi e pregiudizi• Discriminazione istituzionale, leggi e politiche che favoriscono un genere rispetto all'altroimpedisce di salire all'apice dei ruoli• Asimmetrie di potere• Gender pay gap• Stigmatizzazione, il modo in cui viene rappresentato• Diverse condizioni di presenza nello spazio pubblico• Violenza
Il genere è una struttura sociale che si esplica nelle dimensioni individuale, culturale e istituzionale. Il genere non è solo una qualità individuale ma una questione di sistema. Barbara Risman afferma che il genere non deve essere visto come una qualità di una persona ma all'interno di una struttura sociale. Ha tre dimensioni:
- Individuale
- Culturale
- Istituzionale
Gli studiosi propongono di vedere come si esplica la struttura sociale, da un punto di vista c'è il lato individuale ovvero il corpo e la questione della socializzazione. L'individuo è socializzato all'interno della struttura che appartiene al genere. A livello macro il genere implica una diseguale o uguale influenza delle
risorse, condiziona le credenze maggioritarie considerate come uniche o preferibili. A livello di interazione sociale influenza sia le interazioni dal punto di vista materiale, ovvero la rappresentazione, sia da quello culturale, ovvero gli stereotipi, le aspettative sociali, le credenze nell'interazione, il linguaggio. Bisogna guardare il genere come un sistema, una struttura sociale che rafforza e livella e li mette in funzione tra di loro. Principali filoni delle differenze di genere: - Innatismo: differenza naturale tra uomini e donne fondata su base biologica. - Costruttivismo: base biologica del sesso, socializzazione di genere. - Queer theory/post strutturalismo: assenza di una base biologica, sesso e genere sono entrambi il risultato esclusivo nella costruzione sociale. L'istogramma rosso è più elevato nel settore dell'educazione. In salute e medicina sono più delle donne a laurearsi, ma in ICT le donne si laureano molto meno. Questo gap si trova anche nel.La proporzione di donne scienziate/ingegnere passa da un 25% a un massimo di 50%.
Gruppo di laurea per genere e gruppo disciplinare
In tutti i gruppi disciplinari il voto delle donne è più alto di quello dei compagni maschi.
Sull'insegnamento c'è un vantaggio per gli uomini ma è un vantaggio di autoselezione.
A iscriversi se sono uomini tendenzialmente sono molto motivate.
Quando si affacciano al mondo del lavoro
Quanto tempo una persona dedica al lavoro domestico quotidiano. Questi lavoro non sono sempre gratificanti e vengono anche definiti lavori infiniti.
Tempo dedicato alla faccende domestiche in Italia: Le donne italiane dedicano più tempo rispetto a tutte le altre donne europee alle faccende domestiche (3 ore) gli uomini dedicano meno tempo medio giornaliero al lavoro domestico, meno di un'ora. Il gap all'i