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Leggi italiane sulla parità di genere e diritti delle donne

Art. 51: Donne nella burocrazia, negli organi politici e di ordine pubblico. La Repubblica promuove le pari opportunità tra donne e uomini.

Art. 37: Diritto a eguale trattamento retributivo. L'occupazione femminile non deve interferire con l'adempimento della normale funzione familiare.

Fino al 1968 l'adulterio era punito in modo differente: per la donna bastava il sospetto, mentre per gli uomini serviva il concubinaggio manifesto per sciogliere il matrimonio.

Fino al 1996 lo stupro era considerato contro la moralità pubblica e il buon costume perché macchiava il buon nome e l'onore della famiglia. C'era il matrimonio riparatore, ovvero la donna doveva sposarsi con il suo stupratore. Oggi esso è diventato un reato contro la persona.

Legge 20/05/2016 n°76 o Legge Cirinnà: regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze.

Fino a questa legge se uno dei conviventi si ammalava l'altro non poteva assisterlo perché non aveva alcun diritto riconosciuto. Si avvia un processo di secolarizzazione ovvero di allontanamento dai valori religiosi. Riguarda le unioni civili tra persone dello stesso sesso e le coppie di fatto, anche eterosessuali (2 persone maggiorenni, unite stabilmente ma senza vincoli di matrimonio o di unione di fatto). L'unione civile si scioglie quando le parti hanno manifestato anche disgiuntamente la volontà di scioglimento dinanzi all'ufficiale di stato civile. Alla base non c'è più solo il riconoscimento della famiglia come istituzione sociale, ma il riconoscimento anche di una molteplicità di modi di stare insieme che non sono fondati su una norma, ma che sono scelte diverse. L'Istat con il censimento del 1971 ha dato una definizione di famiglia: per famiglia si intende la convivenza domestica, sia abituale che precaria, di tutte

quelle persone che mangiano assieme e si scaldano al medesimo fuoco;

La definizione della famiglia nel Regno d'Italia era: tutti coloro che vivono sotto lo stesso tetto e formano un focolare domestico; si fa distinzione tra famiglia e convivenza sociale (solo tutti coloro che vivono sotto lo stesso tetto);

1951: dalla convivenza sociale si passa alla famiglia anagrafica: insieme di persone abitualmente conviventi che costituiscono un'unica economia, anche limitata alla sola alimentazione, legata da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, affiliazione, tutela o da vincoli affettivi, nonché coloro che convivono con esse per ragioni di ospitalità, servizio, lavoro;

persona non cessa di appartenere alla famiglia se è assente per un certo periodo, purché poi tale persona ritorni;

famiglia può essere costituita anche da una sola persona, sia che viva da sola, sia che la viva in casa di altri purché a titolo di

semplice coabitazione;nuclei familiari coabitanti ma non conviventi, cioè con economie separate, costituiscono più altrettante famiglie;1989: eliminazione criterio economico e rimangono convivenza e dimora abituale nello stesso comune come elementi fondamentali per la famiglia;1993: diverse rilevazioni importanti che riguardano condizioni di salute e ricordo di servizi sanitari, i cittadini e il tempo libero, sicurezza dei cittadini, della famiglia e dei soggetti sociali, uso del tempo; da questi dati si evince che all'interno dei ruoli c'è un'asimmetria tra quello che viene svolto da uomini e da donne. Vi è svantaggio femminile che si ripercuote sull'occupazione femminile che oggi è al 49,8% e riguarda soprattutto i valori stagionali;1929: Patti Lateranensi: ci si sposa con rituale religioso e questo viene riconosciuto dallo Stato; prima solo quello civile aveva effetti giuridici.Le rilevazioni quinquennali sono la principale

statistica per lo studio dei mutamenti in ambito familiare. Esse riguardano le , i , le , le , la e le , l'uscita dalla famiglia di origine, le e la . I matrimoni adesso si celebrano sempre più tardi e sempre più con rito civile. Dal 1965 non c'è più la separazione giudiziale fondata sulla colpa del coniuge, ma su fatti che rendono impossibile la convivenza. Legge 74/1987: per il divorzio sono necessari 3 anni di separazione sancita dal tribunale con gli avvocati. Legge 132/2014: obiettivo di semplificare le procedure di separazione e di divorzio consensuali; non è più necessario andare in tribunale se la separazione è consensuale. Oggi per il divorzio ci vogliono 6 mesi se la separazione è consensuale, 12 se è conflittuale. Oggi ci sono sempre più matrimoni e unioni.civili e famiglie uni personali (non per vedovanzama per scelta) e più famiglie senza figli. La famiglia si può definire un caleidoscopio poiché apparentemente gli ingredienti sono sempre uguali, ma in realtà le componenti si combinano in modi differenti a seconda del contesto. Laslett, esponente del Gruppo di Cambridge, definisce la famiglia come l’insieme di coloro che condividono lo stesso spazio fisico per mangiare e dormire ed è anche il luogo dove i figli vengono educati; si escludono i parenti e gli affini, si utilizzano variabili e dati demografici, si analizza la razionalità e non l’affettività e si dà una fotografia statica della famiglia. Si è assistito al passaggio da Struttura (famiglia istituzionale sociale basata sul matrimonio) a Funzione (reciprocità di relazioni affettive, cura dell’altro); La famiglia passa da essere considerata istituzione a partire dalla sua struttura sociale, come sacramento.come matrimonio indissolubile, a essere considerata una forma di unione con spazi di inclusione molteplici, modelli diversificati, sentimenti reciprocità, cure affettive, benessere dei singoli. L'approccio storico ci serve per superare l'idea che nel passato ci fossero di più e più positivi valori; in realtà esso non è sempre positivo, basti pensare alla subordinazione della donna. Matrimonio alessandrino: alleanze di famiglie borghesi; matrimoni combinati per mantenere lo status socioeconomico; le scelte familiari prevalevano sull'amore romantico. Le relazioni erano distaccate, la parte sessuale era fuori dal matrimonio, non era compatibile con la serietà del matrimonio. Nel proletariato potevano esserci le coppie di fatto. Matrimonio da per sempre a finché dura: questo crea instabilità ma amplia la possibilità di migliorare i rapporti. Passaggio da una famiglia patriarcale, autoritaria (il marito poteva esercitareun'azionecorrettiva su moglie e figli anche attraverso punizioni corporali. La violenza domestica ha origini storiche ben precise) a una famiglia con rapporti negoziali e non autoritaria. Il femminicidio è l'uccisione fisica della donna; la violenza di genere include anche violenza psichica delle donne. Parentela: legami di sangue. Lignaggio: discendenza/stirpe appartenente ad un certo ceto sociale/status sociale ha valore nell'analisi dei matrimoni combinati; Lo Stato e le norme sempre di più regolamentano la sfera privata, in particolare il rapporto genitori - figli. QUADRI Raffaello Sanzio (1443 - 1520): a) "Lo sposalizio della vergine": duplice natura terrena e divina; momento in cui la Chiesa assume il compito di sancire matrimoni; b) "La sacra famiglia": donna con funzione accuditrice; Nei ritratti delle famiglie aristocratiche, i figli sono vestiti come i genitori: questo rivela che l'infanzia era considerata unafase di preparazione ad essere piccoli adulti; la considerazione affettiva dell'infanzia nella famiglia avvenne dopo l'800. F.Goya: "Famiglia di Carlo V": famiglia ottocentesca è una famiglia allargata con più elementi, più nuclei familiari. Solo con l'industrializzazione e con la mobilità geografica la famiglia si riduce nella sua estensione e diventa come la intendiamo oggi. Motivazioni che portano a scegliere la convivenza piuttosto che il matrimonio: a) Scelta di non istituzionalizzazione, controcorrente, rifiuto del matrimonio visto come istituzione sociale e quindi come qualcosa che determina la vita della coppia; b) la convivenza è un periodo di prova per verificare la stabilità della relazione e il legame affettivo; c) oggi la convivenza è legittimata e vi è consenso morale per essa; d) Il matrimonio da rito di passaggio passa a essere rito di conferma; e) La convivenza è un modo più

flessibile di fare famiglia poiché non comporta ad esempio il divorzio; si hanno meno vincoli.

il matrimonio è molto costoso e comporta investimento finanziario;

il percorso per sciogliere il matrimonio è più lungo e faticoso; la convivenza invece è più facile da sciogliere e con minori problemi psicologici.

Si esce di casa a 35aa per gli uomini e a 32aa per le donne.

Tuttavia i matrimoni sono comunque molto diffusi e questo può essere ricondotto ad alcune motivazioni come le norme sociali e il valore della tradizioni, la pressione sociale e religiosa, il matrimonio è visto come valore e/o status symbol e ha quindi ruolo sociale, si ha una visione romantica della cerimonia e del matrimonio, la convivenza ha degli svantaggi per quanto riguarda le pratiche burocratiche, il matrimonio dà più tutela e riceve più sostegno economico.

Oggi abbiamo la generazione del presente: il passato non incide più come prima.

nellacostruzione dell'identità, ma allo stesso tempo il futuro è più incerto; si hanno meno diritti delle generazioni precedenti; vi sono ostacoli alla progettualità che comportano grandi ostacoli al passaggio da adolescenza a vita adulta. Prima il matrimonio era un destino per le donne, oggi abbiamo "biografie scelte". Oggi l'amore non è più una passione cieca legata solo a emozioni, ma è una componente cognitivo - istituzionale della vita del soggetto. Oggi siamo al tempo del soggetto (individualismo); La nostra condizione è sempre più regolata dalla nostra riflessività. La nostra conoscenza deve penetrare nelle relazioni intime per analizzarle, ma la famiglia è sempre più complessa e difficile da studiare; L'uso della letteratura e dei quadri può aiutare nell'analizzare le trasformazioni sociali. Sociologia e letteratura devono cooperare per aumentare la nostra conoscenza.

capacità di giudizio e daresenso ai

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
8 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Camirey di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia della famiglia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Biancheri Rita.