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CONTESTO DEL DOPOGUERRA IN CUI SI SVILUPPA IL TURISMO DI
MASSA:
si inizia a parlare di turismo di massa dopo il 1945, NEL DOPOGUERRA! Non si
sviluppa dalla fine della seconda guerra mondiale!
Quindi dal 1920 al 1945 cos’è successo al turismo? In Italia si è fatto o no turismo?
Non tutti facevano turismo, e dal 1934 al 1944, le attività turistiche interne risultano
quasi completamente azzerate, anche se negli anni 30 le attività turistiche c’erano e
esse iniziano a svilupparsi in quelle che poi diventeranno le mete più ambite del
turismo di massa, es: Rimini. Mentre, tra il 38 al 45 il turismo incoming è azzerato.
L’avvento della seconda guerra mondiale e la ricostruzione economica segnano il passo
anche per il turismo, le cui attività risultano praticamente azzerate fino alla fine degli anni
Quaranta, per poi riprendere quota nel decennio successivo con una poderosa crescita,
insieme alle attività economiche.
Negli anni Cinquanta cresce e si consolida la consapevolezza del fatto che il turismo, con
la sua crescita esponenziale, costituisce una realtà economica rilevante dalle molteplici
implicazioni, soprattutto di tipo socio economico.
I grandi valori derivanti dalle costituzioni liberali postbelliche accompagneranno il primo ed
il secondo boom economico di molte nazioni occidentali, Italia compresa, e garantiranno
anche il diritto alle ferie retribuite e la fruizione della cultura e dello svago per tutti. 18
VIDEO ISTITUTO LUCE, che è una delle istituzioni culturali create dal Fascismo
esempio della politica statalista di Mussolini. Archivio pubblico gratuito, collezione fisica a
Roma, che contiene foto, documentari e telegiornali andati in onda sulle rete statali dagli
anni 30 ai giorni nostri.
L’ archivio è disponibile online video 1934 Rimini
Queste forme di turismo iniziarono accanto al turismo veicolato negli anni 30, e acconto
alle forme di turismo volute dal Fascismo. Poi la guerra azzera quasi tutte le attività
turistiche, fino al 1945. Poi, nel dopoguerra le forme di turismo iniziano a prendere piede
DIFFERENZE Tra la popolazione del turismo degli anni 30, del turismo veicolato e del
turismo di massa:
TURISMO VEICOLATO: target persona di profilo medio che aveva dimostrato un
certo appoggio al fascismo?. Quelli del video erano cittadini residenti non si può
parlare di turismo ma di forma di intrattenimento turistiche e preturistiche, dedicate
alla popolazione locale o di coloro che avevano seconde case e quindi
trascorrevano li l’estate in villeggiatura.
Dopo la guerra, le città sono state bombardate, il tessuto produttivo non è più florido
(stabilimenti bombardati e cessazione produzione) in Italia, al finire della guerra
non vi era l’ unità: vigeva ancora una netta distinzione tra chi aveva combattuto col
fascismo e chi coi partigiani le lotte erano all’ ordine del giorno.
Il primo obiettivo del Paese era quello di ricostruire il tessuto economico, sociale e
politico. E ovviamente in questi anni, e ancora per 10 anni, il turismo non
rappresenta una priorità. Ad essere precisi il vero turismo di massa inizierà nella
seconda metà degli anni 50 (56,57,58), con principale target la classe operaia .
quindi nel 1945 non c’è il turismo di massa perché è assente il tessuto industriale, e
quindi anche le CLASSE OPERAIA.
TURISMO SOCIALE: si pone prima del turismo di massa. forma di turismo aperta a
tutte le fasce della popolazione, che si sviluppa in italia nei primi mesi del secondo
dopo guerra e che ha come obiettivo quello della ricostituzione. È definito sociale
perché non mira al divertimento, ma intende la vacanza come occasione per
ricostituire la trama sfilacciata che caratterizza l’ Italia dopo la seconda guerra
mondiale. Esso è una forma di organizzazione del turismo, legata AL DIRITTO DI 19
FARE VACANZA, sancito il 10 dic 1948 con la dichiarazione universale dei diritti
dell’ uomo.
DIRITTO ALLE FERIE PAGATE: diritto di poter ricevere lo stipendio nei giorni di
non presenza ala lavoro (già riconosciuto prima in Francia).
mentre col DIRITTO A FARE VACANZA del 1948 si intende il diritto a fare
vacanza/evasione, che non si può togliere a nessuno.
Nel 1948 non esistono strutture che possano offrire spazi di vacanza e le
infrastrutture per permettere di fare vacanza in questi anni, le grandi
organizzazioni, iniziano a creare delle strutture apposite pensate per il tempo libero
degli operai e per il tempo libero della vacanza . esempi: circoli/associazioni del
dopo-lavoro predecessori degli odierni bar. Altri esempi: colonie estive (in
particolare sulla riviera romagnola) che le grandi imprese avevano contribuito a
costruire e a gestire, al fine di dare ai clienti o figlie vacanze gratuite al mare.
TURISMO DI MASSA
: target gran parte della popolazione italia, operai il turismo
diventa aperto a tutta la popolazione
TURISMO SOCIALE
OVVERO IL DIRITTO DI FARE VANCANZA
10 DICEMBRE 1948 - Dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo – art. 24 “Ogni
individuo ha diritto al riposo, al tempo libero, ad una limitazione delle ore lavorative e delle
ferie remunerate”
Le grandi organizzazioni di massa (i partiti e i sindacati, ma anche le grandi imprese)
crearono strutture specializzate nella gestione della attività del tempo libero dei lavoratori
Esempi: ASSOCIAZIONI DOPO LAVORO
GRANDI COLONIE ESTIVE
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Il turismo sociale ha avuto il ruolo di ricostruire la trama slacciata infatti, con il dopolavoro, si
volevano offrire opportunità di svago e impiego del tempo libero
prima integrazione vera tra popolazioni diverse di uno stesso paese: nella colonia Enel si
trovavano tutti i figli dei dipendente enel delle varie parti di Italia prima opportunità per conoscere
persone di altre città. Ai tempi la separazione tra nord e sud, fu accentuata durante la ww2 e per
lungo tempo la battaglia era quella tra il fronte del sud che si spostava a nord tali tensioni hanno
provocato l’assenza di integrazione del paese.
Tra il 58 e il 63, anni del boom economico, a Milano nei quartieri periferici, di nuova costruzione
per ospitare la popolazione migrante, il numero di bagni interni per ogni abitazione era pari a 0. La
maggior parte dei bagni erano comuni e condivisi tra 4-5 famiglie. ci si lavava molto poco.
COLONIE:
- Le colonie erano il primo momento in cui si insegnava ai bambini la cura quotidiana vi erano
le docce
- Nelle colonie, inoltre si imparano nuovi stili di vita i bambini diventano importatori di nuovi stili
di vita a casa
- Esse hanno rappresentato il punto di riferimento della vacanza, e hanno insegnato un modo di
fare vacanza
- Idea dell’ imposizione che serviva a costruire un insieme di panieri condivisi in tutto il paese
CARATTERISTICHE DISTINTIVE DEL TURISMO SOCIALE:
Son le stesse caratteristiche con cui Cohen aveva identificato il VACATIONER! (lezioni
precedenti).
È una forma turistica che prepara alla vacanza dedicata solo all’ ozio non al viaggio o
all’escursione. È il fenomeno che precede il turismo di massa (miglior definizione), o ritenuto
anche un primo esempio di turismo di massa. È in esso che sono racchiuse le caratteristiche che
hanno definito la ricostituzione del turismo dopo la guerra. 21
Il turismo sociale, comunque durerà con la sua forma piena/capacità di avere come target l’ intera
popolazione, solo per circa 10 anni. Esso resta nella nostra tradizione, ma solo legato ad una
nicchia speciale: vacanza pensata per i figli degli operai e degli impiegati delle grandi aziende
colonie. Esso dalla seconda metà degli anni 50, è sostituito dal fenomeno turistico di massa, in
gran parte
TURISMO DI MASSA:
accezione quantitativa MASSA = ampio numero di persone considerate omogenee al su
interno
qualitativa : il target di chi faceva turismo, era una sorta di consumatore ideale a cui tutti più
o meno di adeguavano.
Viene definita l’ industria senza ciminiere, perché è il primo settore che produce numeri interessanti
senza impianti produttivi prima industria di servizio e primo settore terziario.
Il successo di questo settore è legato al fatto che la domanda, è che la domanda di servizi per il
tempo libero diventa interessante per il mercato non solo interno ma anche esterno l’ italia x le
vacanza è attrattiva sia x gli italiani che per gli stranieri.
In questi anni si inizia a pensare alla costruzione delle grandi infrastrutture turistiche pensate per la
massa: quelle sulla spiaggia: i terreni demaniali sulla spiaggia sono dati in concessione a dei privati
che li affittano ai villeggianti
costruzione di strutture ricettive capaci di ricevere elevati numeri di persone e dare loro
servizi negli anni 60 esse si costruiscono in romagna e in sardegna rovinano il paesaggio
con la loro presenza ingombrante ECOMOSTRI, poi sviluppatisi negli anni + avanti in
spagna e Egitto. L’ intera struttura è pensata per offrire a tutti i clienti uguali servizi e
standard di qualità idea del turismo di massa. Il consumatore ha quindi pochi bisogni
personali ed è abituato all’ offerta che gli viene data
CULTURA DI MASSA: cultura caratterizzata dalla passività dei suoi soggetti
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CONNOTAZIONI PASSIVE:
TURISMO DI MASSA
1. La cultura di massa determina la passività nei suoi fruitori, così il turismo di massa, che di
tale cultura fa parte, si fonda sull’ omologazione dei comportamenti e sulla mancanza di
criticità nell’attuarli. La possibilità che avevano pochi aristocratici si è diffusa tutte le classi
sociali grazie a:
• miglioramento della qualità della vita
• aumento della capacità di spesa
• Aumento del tempo libero da parte delle classi lavoratrici
• Crescita del desiderio di imitazione di alcuni comportamenti
! al centro di queste ci sono le infrastrutture
L’ omologazione dei comportamenti Ha a che vedere con la possibilità preclusa alle classe
aristocratiche dei comportamenti tipici della classe aristocratica.
VIDEO La Sardegna: le strutture sorte per ospitare i turisti, la natura, i beni artistici (1971).
2. La gente che non viaggia vede abbassare il proprio status sociale . (posizione di
ognuno di noi all’ interno degli strati della società qui fare vacanza è un modo per
confermare il proprio status sociale). I viaggi le vacanze costituiscono un elemento
caratteristico e significativo della vita moderna, ma contemporaneamente tendono a
trasformarsi in inattesi veicoli di conformismo. si è considerati inferiori risetto agli altri
abitanti.
3. Esser