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Bath

Una pratica turistica consolidata quale risultò essere il termalismo, si modificò e, in pochi anni, generò un cambiamento di un luogo trasformandolo in un mondo nuovo: Bath. Bath fu così un modello ed un punto di riferimento per le altre destinazioni termali ma non solo. La città termale divenne infatti una città-teatro, miscuglio di distinzione sociale e di spazi verdi atti a rigenerare: strade, piazze, luoghi pubblici furono il palcoscenico sul quale andò in scena lo spettacolo di una società dell’ozio e della sua sociabilità. Bath si presentò quindi come un caso pragmatico. Bath fu però anche un esempio significativo di quanto andava germogliando nella società inglese del Settecento tanto che, a fine secolo, essa venne frequentata, più che per la salute, per gli svaghi che erano sempre disponibili e venivano erogati in abbondante quantità. La pratica abituale del gioco d’azzardo.

Risultò essere una notevole attrattiva. Nella Pump Room, i curisti, intesi come coloro che, per effettuare le cure necessitano di trasferirsi, praticando di fatto un'attività anche turistica, nella stazione termale, ebbero la possibilità di bere le acque termali usufruendo di un ambiente fattosi sempre più elegante. Il rito delle "acque" avvenne invece passeggiando e conversando accompagnati dalle note musicali diffuse dall'apposita orchestra.

Ad azionare le leve che disegnarono la parabola dello sviluppo settecentesco di Bath, provvidero anche gli attori economici coinvolti nell'ampio progetto di trasformazione urbanistica. Si registrò l'utilizzo di capitali esterni sia per finanziare i lavori che per acquistare i materiali da adoperare per costruire gli edifici.

Determinante risultò poi il coinvolgimento degli imprenditori locali che, pungolati da una clientela borghese ansiosa di consumare un'offerta fatta di

svaghi e divertimenti, si affrettarono a mettere a loro disposizione strutture termali, alberghi, camere in affitto, negozi, ristoranti. Tali fattori di sviluppo, caratterizzanti delle future destinazioni termali, saranno sempre più presenti in un'offerta che unisca così le proprietà terapeutiche a quelle del loisir. UN MODELLO DI SVILUPPO Il modello termale definito a Bath trovò quindi una larga diffusione nell'Europa dell'Ottocento, durando, nel suo momento di massimo splendore, fino alla Prima guerra mondiale. Se le strutture per le cure e lo svago risultarono determinanti, altrettanto lo furono i frequentatori: re, principi, personalità di rilievo in grado di attivare dei meccanismi di imitazione sociale. Tali presenze, però, per funzionare come fattori di attrazione, necessitarono di essere poste all'interno di una più ampia azione di promozione della stazione. Il primo fattore di sviluppo fu l'invenzione,attribuibile a Richar "Beau" Nash, dell'idea di una sorta dicasinò termale necessario per aumentare, con il gioco d'azzardo, l'attrattiva ludica delladestinazione. Il secondo riguardò invece il passaggio, ben evidente a Bath, che fece del soggiorno termale una pratica non solo curativa, ma anche di distrazione legata ad attività mondane. Proprio la mondanità si definì attorno alle feste, agli spettacoli, alle danze e, naturalmente, all'autorizzato gioco d'azzardo. Nel momento in cui il gioco d'azzardo verrà considerato illegale, quelle stazioni termali perderanno valore. Il terzo aspetto, comune a quasi tutto il continente europeo, risultò invece di natura legislativa. Il Parlamento inglese, nel 1745, proibì infatti il gioco della roulette: una scelta determinata sia da ragioni morali che di ordine pubblico. Le scelte di vietare il gioco d'azzardo si ripercuotono sulle fortune di una

destinazione: se il gioco d'azzardo è legale in un luogo preciso, allora si verifica la migrazione dei turisti in quel luogo (i turisti non guardano molto alla qualità delle acque termali, più alla legalità del gioco d'azzardo). Questo è un elemento importante, poiché Bath perderà gran parte dei suoi turisti a causa della proibizione del gioco d'azzardo. Il crollo delle rendite derivate dal gioco rese perciò impossibile l'organizzazione delle varie manifestazioni mondane. Allo stesso tempo, i giocatori britannici privati della loro distrazione principale, si diressero verso il più accogliente Continente.

LE CARATTERISTICHE FONDAMENTALI DELLA DESTINAZIONE TERMALE

In conclusione, possiamo indicare quelle che sono le caratteristiche di fondo della destinazione termale intesa come un modello per le stazioni della villeggiatura del turismo moderno.

L'ampio ventaglio dell'offerta ludica, considerata

ormai inscindibile da quella terapeutica, riposizionò quindi le stazioni termali all'interno del turismo moderno, facendone dei modelli di riferimento ben riassumibili dalle strutture fondamentali presenti nelle diverse stazioni. Nelle stazioni termali europee più o meno note troviamo infatti ben visibili: - un parco con, all'interno, lo stabilimento termale (lo spazio per la pratica curativa); - le strutture ricreative, come i casinò, i teatri, i caffè-concerto, i ristoranti di vario genere, spesso localizzati in prossimità dello stabilimento termale (gli spazi per lo svago); - uno o più grandi alberghi anch'essi posizionati non lontani dallo stabilimento termale (gli spazi per l'ospitalità, l'interazione sociale e l'ostentazione del proprio prestigio sociale ed economico). LA MONTAGNA E IL TURISMO Il turismo dei laghi è una forma di turismo che nasce dal Grand Tour, e si fa riferimento ai laghi del

Il Gran Tour è un viaggio che i turisti compiono per arrivare in Italia dopo aver superato le Alpi. Il primo impatto che hanno con l'Italia è legato ai laghi. I laghi diventano importanti grazie alla loro posizione geografica. Da luogo di transito per i viaggiatori del Gran Tour, diventano luoghi di villeggiatura climatica. Sui laghi si sviluppano stazioni climatiche.

Il turismo montano è sempre stato un turismo elitario, ma ha numeri più alti rispetto al turismo precedente. La natura della montagna, nonostante le difficoltà, viene addomesticata e adattata per essere facilmente fruita dai turisti. Essi possono raggiungere la cima senza difficoltà e godere di uno stupendo paesaggio.

Già dal 1885, un autore contemporaneo evidenzia la presenza del turismo montano. Il turismo genera trasformazioni, non solo quando.

è nella sua fase di massa, ma già nella sua fase moderna. Molti scrittori sono piuttosto critici sul fatto che i turisti siano un bene per la società e per il territorio. La trasformazione delle Alpi causata dalla presenza dei turisti è legata alla perdita dell’autenticità. I turisti portano danni.“Se è giusto! Ma voi non avete ancora venduto niente: inoltratevi nei paesi e non troverete un cantuccio solo che non sia artefatto, che non sia tutto un meccanismo come il palcoscenico di un teatro d’opera.”

Questa citazione evidenzia una trasformazione verso un mondo fasullo, un palcoscenico ideato per accogliere i turisti. C’è una sorta di descrizione ironica del paesaggio, che viene reso facilmente accessibile ai turisti. Fin dal periodo del turismo moderno, vengono costruite due ferrovie in montagna che permettono di raggiungere velocemente dal lago la vetta. La montagna non è più autentica qui, ma

Diventa un palcoscenico, dove i turisti vanno per "scattare delle foto". Si perde così l'autenticità: questo ambiente non è più unico, ma si modifica e si adatta per accogliere i turisti.

IL GRAND HOTEL

Parliamo di un altro tema, ovvero quello del Grand Hotel. "La denominazione di 'grand hotel' è infatti usata a sproposito in molti luoghi del mondo. È sufficiente talvolta che in una città mediamente cosmopolita sia presente un solo albergo, perché questo si fregi automaticamente del titolo. In Svizzera, invece, è di norma un luogo di grande sfarzo, che offre adeguati livelli di comodità e innovazione tecnologica, in cui ogni cliente può essere accolto e riverito nel migliore dei modi. Oltre alla neutralità politica e alle bellezze naturalistiche, la Svizzera vanta già uno dei migliori servizi di trasporto pubblico: una caratteristica che calamita la clientela."

"Internazionale." In questa definizione si fa riferimento alla Svizzera dell'800. Essa offre trasporto pubblico e grandi alberghi. Questo grande albergo ha la funzionalità di attrarre gente: il successo di una destinazione dipende dalla presenza dei grand hotel. La Svizzera mostra un modello del Grand Hotel, in più mostra anche una rete di trasporti sviluppati, valore maggiore al territorio. L'accessibilità del luogo è legata alla presenza di grandi alberghi che attirano turisti. Il grand hotel per eccellenza della città è, dalla fine del XIX secolo, l'Hotel Victoria-Jungfrau. Una delle strutture più iconiche della Svizzera è frutto dell'unione di due precedenti alberghi: l'Hotel Jungfrau, costruito dall'architetto Horace Edouard Davinet nel 1864, e l'Hotel Victoria, al quale lo stesso Davinet e Friederich Stauder lavorano nel 1864-65, ridisegnando completamente una precedente Pension Victoria.

L'Hotel Victoria diventa ben presto un luogo d'incontro per l'élite.

LA SCOPERTA DELLA MONTAGNA

La montagna inizia ad interessare, a livello turistico, abbastanza tardi perché i viaggiatori del Grand Tour la vedono solo come un ostacolo. Il superamento delle Alpi è infatti l'ultima prova da superare prima di arrivare in Italia. La montagna viene quindi vista, più che un piacere, come un ostacolo per i viaggiatori del Grand Tour.

All'inizio dell'Ottocento, i consolidati canoni della visione classica dell'ambiente alpino si ritraggono lasciando così spazio all'emergere di quelli modellati dalle inquietudini romantiche che trovano, negli aspri e selvaggi paesaggi montani, un forte appagamento. Cambia così la percezione della montagna: non c'è più la visione classica del Gran Tour che vedeva nella montagna solo come un ostacolo, ma emerge una nuova idea romantica, ovvero l'attrazione.

Verso un paesaggio aspro, con immagini inquietanti. Importante, inizialmente, è l'interesse scientifico dei naturalisti che esplorano le Alpi. Con

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A.A. 2021-2022
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SSD Scienze politiche e sociali SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher vlessivv di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia economico-turistica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Gerbaldo Paolo.