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VITALE
ESTERNO VIAGGIO MIGRAZIONE
I processi di disembedding hanno inciso sulla cultura dei territori, in maniera profonda,la mobilità
ha dunque sminuito l'importanza dei luoghi, portatori di valori e cultura, quasi come se i territori
non esistessero più.
Oggi i territori sono più o meno importanti? Alla domanda si può rispondere solo con una
discussione dopo la globalizzazione. L'altra parola importante è la rete dove i punti tra di loro si
incrociano e formano i collegamenti tra le persone. Mondo attraversato da flussi senza inizio e
senza fine era il mondo globalizzato nelle sue prime accezioni. Ma in realtà i flussi delle relazioni si
incontrano ed hanno sempre un inizio ed una fine all'interno della rete, non possono solo essere dei
flussi. Per cui uscendo dalla metafora della rete possiamo dire che il territorio dunque non perde la
sua importanza. Saskia Sassen ha chiamato città globali con Londra e Tokio perché hanno creato
dei punti principali di riconoscimento all'interno di essa (c'è la corsa, una forte costruzione
economica), questi luoghi non sono altro che SOCIETA' LOCALI, specifica società insediata in
un determinato territorio, i punti dove la rete è costruita, non si tratta solo di località grandi, ma
anche i piccoli luoghi, basta che essi siano collegati in maniera buona per far si che essa venga
interconnessa ad altre società locali. Le società locali non sono altro che un pezzo di territorio dove
è presente una collettività, un gruppo sociale riconoscibile. Sono definite nello spazio dall'ampiezza
del raggio delle relazioni presenti.
La sociologia del territorio si occupa di una qualsiasi società insediata in un determinato territorio,
cioè le società locali. Se in queste società locali non ci sono le persone non esiste la società locale.
Un paese, un quartiere è una società locale, la sociologia del territorio fa guardare ad un livello più
piccolo alla società locale che si avvicina molto di più della realtà effettiva, essa va intesa come una
vera e propria società ma su scala più piccola. La società si costruisce su delle regole dettate dalla
cultura e dalla normativa locale sempre diversa dalle altre per questo è importante studiarle.
Ci sono regole e risorse che costruiscono la società locale, così come una vera e propria società
"normale", all0inizio le comunità locali vivevano di agricoltura, questa si è poi aperta all'esterno e si
è allargata diventando il mondo che noi oggi conosciamo ( la famiglia è comunque un'unità di
convivenza diversa dalla società locale).
1-VICINATO
2-PAESE/QUARTIERE
3-CITTA'
4-REGIONE
1-L'unità più piccola è quella del vicinato tradizionale, da tante generazioni sono presenti le stesse
famiglie, è il livello più elementare della società locale perché le persone interagiscono in base a
quelle regole di quella zona.
2-É un pezzo di città, il quartiere di una società locale può essere per tutti il mondo quotidiano, se si
abita in un quartiere poco raccomandato, anche questo si sentirà sulle spalle quando mi presenterò,
non dirà mai da dove viene, viceversa, se il quartiere sarà rinomato, si dirà ogni qualvolta ci si
presenta.
Ciascuno vive la sua appartenenza in base alla collocazione, si vive in un posto piuttosto che in un
altro in base alla propria appartenenza. Le regole del buon vicinato non bastano più, quando
l'ampiezza della società aumenta, aumentano anche le relazioni di anonimato. La più anonima
delle relazioni è la relazione di traffico, si vedono gli altri per esigenza, ma non interessa, è tipica
delle città. Più si sale, più ci sono spazi vasti con molte persone e più l'anonimato è presente.
Il comportamento sociale è quello che si basa su aspettative. Le società locali sono un'unità di
persone identificabili che può avere una diversa ampiezza ed una diversa densità. Nelle
contemporaneità c'è un ritorno dei luoghi e dei territori. Le società locali costituiscono un nuovo
localismo, c'è un ritorno dei luoghi, esiste una grande varietà e differenziazione delle società locali.
VILLAGGI URBANI: sono i vecchi quartieri che cambiano e con loro cambia la popolazione che
vi abita, si ha un cambiamento di storia.
Esistono 2 tipi di varietà, differenziazioni delle società locali:
• IN VERTICALE: da società locali più piccole a più grandi. Nel passaggio cambia
l'organizzazione della società locale in questione. Sono diverse poiché il vicinato
rappresenta una realtà diversa da quella della città. Differenziazione a seconda di quale
società locale è.
• IN ORIZZONTALE: diversi tipi di vicinato, di quartieri e di città. Nessun quartiere è
uguale all'altro poiché ognuno ha la sua storia, le sue origini. Esiste una grande varietà.
Quello che cambia veramente non è solo l'organizzazione sociale, la numerosità, ma cambia
la natura, la qualità delle relazioni sociali che si creano, cambiano il loro modo di essere, si
modificano le realtà che tengono insieme le relazioni.
COMUNITA' LOCALE: ricorre spesso negli studi territoriali, e spesso è sinonimo
dell'espressione società locale, ma è più complicato. Fa riferimento a 2 realtà diverse:
• PARSONS: è una collettività i cui membri condividono un'area territoriale come base di
operazioni giornaliere. In questa definizione sono equivalenti. Mentre società locale può
ricondurre a vaste dimensioni, la comunità locale fa sempre riferimento a comunità piccole.
Quando, infatti, si parla di città il concetto cambia. Il termine comunità si usa entro una
certa numerosità, però non esiste una definizione.
• TONNIES:si occupava di capire la direzione intrapresa dal mutamento sociale, la
diffusione dell'industria che ha come conseguenza la nascita delle grandi città costituite da
persone che provengono dalle campagne. Caratterizzata da una nuova qualità delle
relazioni sociali. Parla di relazioni sociali di tipo comunitario, all'interno di unità di affetto
come la famiglia, amici, comunità di luogo ( i villaggi rurali tradizionali sono in declino).
Sono relazioni sociali dense di emotività senza secondi fini. Poi esistono relazioni di tipo
societario che sono razionali, calcolatrici e sono tipiche del nuovo mondo.
Una definizione di città non esiste. Prova a darne una definizione Wirth (1938), sociologo
della scuola di Chicago: è un insediamento relativamente vasto, denso, duraturo e
socialmente eterogeneo (diversificato socialmente, i modi, o per varietà di culture o per una
varietà di classi sociali). Secondo Wirth dovrebbero essere presenti tutti e 4. Ma in realtà
dipende da caso a caso. Quello di Wirth è un tentativo di definizione, un elemento di
dimensioni sociali per la descrizione.
Simmel si concentra sul tipo di relazioni sociali prevalenti in città. La città è un luogo
particolare che produce un tipo d'uomo particolare. L'uomo che vive in città è un uomo blasè,
colui che conosce tutto, che guarda dall'alto in basso coloro che venivano dai paesi essendo
loro di città. Abitudine a difendersi da quei luoghi estremamente vasti e densi come è la città, è
il luogo dei grandi numeri che ha una realtà completamente diversa da quella del paese. Ci
sono rapporti che hanno poco tempo a disposizione, il tempo è calcolato, c'è un'organizzazione
dello spazio. Spazio e tempo sono calcolati e l'uomo diventa macchina più fredda, si parla di
vita nervosa, vita governata più dall'intelletto che da cuore ed emozioni. La città è il luogo
freddo, calcolatore, del denaro e degli orologi.
É il luogo delle novità, ma è anche il luogo dell'anonimato, dove ha anche una accezione
positiva poiché restituisce la libertà, a differenza delle realtà delle piccole zone. É anche
un'occasione di rinnovamento culturale, delle possibilità e delle libertà individuali. La città è il
tipo di società locale più grande. Il tempo della città è un tema molto peculiare poiché se
analizziamo l'esperienza tedesca analizzata di Tonnies, troveremo il fenomeno
dell'urbanesimo. Un tipo di vita sconosciuta è quella della città. Vi sono una serie di
problematiche analizzate da Simmel. Egli si preoccupa del fenomeno urbano. Per Simmel
l'avvento delle città è un cambiamento, a differenza di Tonnies che lo vede come un
avvenimento che porta alla perdita di intimità.
Per vivere in città bisogna indossare una corazza poiché tutti devono seguire delle regole di
condotta sociale perché in città manca l'elemento della conoscenza tra gli individui. Le persone
sono anonime, o meglio sconosciute. L'uomo cittadino giudica le cose con l'intelletto e non con
il cuore. É un uomo con l'orologio in mano per i tempi ristretti. Wirth insieme a Simmel coglie
l'argomento delle relazioni anonime, la città aumenta questo grado. Si frequentano persone con
cui si hanno pochi contatti. Per Simmel contano le prime sensazioni.
Poiché le persone si incontrano per pochi istanti e nasce così il fenomeno dell'etichettamento
tra gli individui. Wirth conclude come Simmel dicendo che in città l'individuo è più solo
poiché vi sono rapporti freddi tra individui nonostante si vive insieme a più individui. Si tende
a stringere amicizia con le persone che condividono uno stesso interesse, abbiamo dunque
l'associazionismo.
Simmel invece mette in evidenza il tema della moda, definendola come un stadio intermedio
tra l'individualismo ed il collettivismo che non esiste, è una via di mezzo tra l'essere anonimi e
unici e dall'essere membri di una qualche collettività. Siamo unici quando adottiamo una moda
che ancora non è stata adottata da nessuno. La moda è qualcosa che esclude un gruppo
maggioritario e ne include uno minoritario. Nella moda troviamo un'identificazione, la moda è
qualcosa che ci fa sentire unici ma allo stesso tempo essere membri di una collettività.
Se da un lato abbiamo l'associazionismo, per Wirth, dall'altro lato c'è la devianza. Il primo è
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