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L I
La sociologia si interessa agli esseri umani solo in quanto partecipano a sistemi di interazione
sociale, il suo obbiettivo è lo studio della struttura sociale dei processi che la generano,la
modificano e i legami che si formano. Gli esperimenti di Bales e Mayo hanno come riferimento
di analisi la collettività, un gruppo , visti come sistema sociale. Nella sua analisi Bales assegna
ad ogni gruppo di persone una serie di problemi da risolvere e ha osservato, man mano i membri
del gruppo familiarizzavano tra loro, che certi ruoli e le loro interazioni nella soluzione di un
problema tendevano a seguire una sequenza prevedibile. L’assegnazione del problema crea
all’interno del gruppo degli stati d’animo differenti che portano alla formazione di una tensione
emotiva. Il legame formatosi all’interno della piccola collettività fa si che queste tensioni e
conflitti vengano risolti per impedire la frantumazione del gruppo. Bales osserva il sorgere di
due specie di leader, il leader del compito e il leader socioemotivo. Il primo è la persona che
contribuisce di più alla soluzione del problema e che guida il gruppo nei suoi tentativi di far
fronte al compito assegnato. Il secondo è il membro più amato del gruppo che attraverso
atteggiamenti positivi mantiene il gruppo unito. Secondo Bales la risoluzione del problema
avviene secondo un ciclo di attività di quattro fasi(AGIL).
A(adattiva)= si conoscono ed è il periodo di preparazione dei mezzi e della
pianificazione per raggiungere lo scopo.
G(goal-scopo)= portare a termine l’attività finalizzata al raggiungimento dell’obbiettivo
I(integrativa)= problemi formati nel gruppo vengono risolti e il gruppo diventa più unito
L(latenza)= dopo che il gruppo si è scisso, costituisce il periodo di
rilassamento in cui i membri si occupano dei propri affari.
Qualsiasi organizzazione sociale non può prescindere dalle quattro funzioni di base se vuole esistere
come tale.
L’esperimento di Mayo invece ha preso come riferimento l’ambiente di lavoro all’interno di una
fabbrica inteso come sistema sociale, in cui interagivano dirigenti e lavoratori. Mayo attraverso il
suo studio constatò, andando contro il modello taylorista, come la produttività sia strettamente
legata all’atteggiamento dei dipendenti nei confronti del lavoro e che la possibilità di comunicare ai
colleghi i propri sentimenti, quindi la possibilità di essere ascoltati e compresi erano fondamentali ai
fini della crescita della motivazione nel lavoro. Il modello taylorista vedeva invece il dipendente
come un lavoratore il cui compito era quello di eseguire ogni giorno lo stesso compito in maniera
meccanica, senza la possibilità di confrontarsi ed esprimere i propri sentimenti. Mayo notò la
presenza di un “gruppo informale” in contrasto con” l’organizzazione taylorista” in cui vi era una
dicotomia tra le richieste della direzione e l’idea dei dipendenti di una giusta giornata di lavoro.
All’interno del gruppo vi era un certa porzione di autonomia e la posizione dell’individuo nel
gruppo era in gran parte determinata da norme di condotta mediante la concessione e il ritiro
dell’approvazione da parte dei compagni del gruppo. Il comportamento dei singoli individui doveva
essere conforme con le “opinioni del gruppo” per essere accettati nel sistema sociale. La sua ricerca
mise in luce l’esistenza di un “gruppo informale” che offre protezione e sicurezza ai lavoratori con
comune scopo e il superamento dell’approccio tayloristico che aveva considerato il lavoratore come
unità isolata. Inoltre Mayo osservò il cosiddetto “effetto Hawthorne “ , ovvero il manifestarsi di
sentimenti dei lavoratori durante gli incontri con i ricercatori sociali, i quali davano pieno credito e
ascolto ai sentimenti degli operai.
OGNI SOCIETA’ PUO’ CONTINUARE AD ESISTERE COME SISTEMA SOLO IN QUANTO SI
RILEVA IDONEA A REALIZZARE ALCUNE IMPORTANTI FUNZIONI SIA INTERNE CHE
ESTERNE AD ESSO
=
SCHEMA AGIL
Ogni società viene concepita come un sistema volto alla realizzazione di specifiche ed importanti
funzioni: gli imperativi funzionali, ovvero esigenze fondamentali per la sopravvivenza della società
SCHEMA AGIL o LIGA
Vale non solo per il sistema sociale,ma può essere applicato a qualsiasi sub-sistema o
organizzazione
Il sistema si suddivide in 4 subsistemi:
L- latenza. Mantiene e ravviva i valori di base del sistema, che sono istituzionalizzati (è un mezzo
che si situa entro il sistema)
I – integrazione. Assicura integrazione al sistema. I valori di L vengono trasfusi e codificati in
norme e sanzioni, svolgendo la funzione di controllo (è un fine interno al sistema)
G-Raggiungimento degli obiettivi, il sistema delinea gli scopi da raggiungere (fine, esterno)
A - adattamento, il sistema persegue la funzione di adattarsi all’ambiente esterno (mezzo, esterno)
Ogni società, per sopravvivere, deve:
A - Avere un sistema economico che, attingendo a risorse esterne, lavori per soddisfare esigenze
interne (materiali)
G - Darsi una qualche forma politica
I - Provvedere ad una sufficiente integrazione tra i suoi membri
L - Possedere una comune cultura di base
Il modello AGIL può essere esposto in due modi(senso orario- senso antiorario), a seconda che si
operi una distinzione tra requisiti funzionali “interni” ed “esterni”.
Philia o/e contratto. La natura del legame sociale
6)
Aristotele introduce il termine philia per indicare un comportamento regolato da reciprocità, ossia
da una disposizione ad assumersi a turno gli oneri e a ripartirsi i frutti. Sono quei legami di
reciproca benevolenza che permette agli individui di aggregarsi e formare una comunità. In ogni
comunità c’è qualcuno che comanda e qualcuno che è comandato. Nella polis(intesa come comunità
di uomini liberi e uguali) ogni cittadino può comandare o essere comandato, per questo motivo
viene definita comunità di uguali. Mentre nella famiglia comanda sempre la stessa persona, il padre.
Qualsiasi comunità è regolata attraverso un contratto: il nomos. Il nomos rappresenta le regole che
vengono istituite all’interno del gruppo sociale, fondamentali per la pacifica convivenza e il
raggiungimento degli scopi comuni all’interno del gruppo. Senza philia il gruppo non esisterebbe in
quanto rappresenta quei rapporti di reciproca benevolenza regolati appunto dal nomos. Non vi può
essere comunità, se in esso non si realizzano la philia e il diritto. In ciascun gruppo ci sono tanti
generi di diritto quanti ve ne sono di philia, poiché il diritto nasce con il nascere della philia, ed
entrambi si applicano alle stesse persone ed agli stessi oggetti. La phlia però anche se imperfetta
può in determinate circostanze fare a meno del diritto(nomos), mentre il diritto è impossibile senza
la philia, che ne costituisce base e complemento.
Comunità politiche, statistica e ricerca empirica. Sviluppi di Aristotele, Vico e Tonnies
7)
Aristotele introduce il termine philia per indicare un comportamento regolato da reciprocità, ossia
da una disposizione ad assumersi a turno gli oneri e a ripartirsi i frutti. Sono quei legami di
reciproca benevolenza che permette agli individui di aggregarsi e formare una comunità. La polis
intesa da Aristotele come comunità perfetta in quanto solo la città, a differenza delle famiglie,
raggiunge la piena autosufficienza. L’individuo singolo non può nulla. L’uomo per natura tende
all’autosufficienza che realizza attraverso la famiglia, il villaggio e infine la comunità politica: tre
tipi di comunità compresi l’uno nell’altro, integrati e che realizzano il proprio fine nella polis. La
comunità è regolata dal contratto e la giustizia è regolata attraverso un organizzazione gerarchica
che garantisce la distribuzione dei beni e il mantenimento del gruppo.
Giambattista Vico introduce una nuova concezione di verità, il verum factum, in contrapposizione al
razionalismo cartesiano del “cogito ergo sum”. Secondo Vico non puoi ricercare solo quello che
pensi, ma la verità è ciò che è nell’aggregato. La verità scientifica è ciò che si è fatto, che gli
individui hanno fatto ed è accessibile solo a colui che tale cosa produce. Vico ridimensiona le
pretese conoscitive del razionalismo cartesiano, giudicate insufficienti come metodo per la
conoscenza della storia umana. Il cogito cartesiano infatti potrà dare certezza dell’esistenza, ma non
permette la conoscenza della natura del mio essere: coscienza NON è conoscenza. Lo Stato nasce in
questo periodo e il contratto (nomos) è quello che determina lo Stato. La cultura umana deve essere
studiata e spiegata secondo i principi ed i metodi sociologici. Vico considera la civiltà come un tutto
organico e concepisce l’organizzazione sociale come un processo naturale e graduale che implica
gli esseri umani che sviluppano forme di vita in comune (comunità).
Il fatto che la società è creata dall’uomo fu una grandissima scoperta e Vico si dedica al compito
empirico di studiare come crescano e si sviluppino le comunità. Egli scoprì una Scienza Nuova che
fosse conoscibile e riguardasse il mondo reale e la individuò nella storia, dove l’uomo e Dio
collaborano. Vico introdusse una metodologia nuova e originale(scienza nuova) tanto che secondo
l’economista e sociologo Schumpeter “anche se le comuni acque del Settecento non raggiungevano
le sue ginocchia, anche Vico apparteneva al Settecento.”
Il rapporto di comunità è definito da Tonnies come un rapporto reciproco, sentito dai partecipanti.
Per il soggetto è importante la relazione altrimenti c’è difficoltà mentale, una devianza, un disagio.
È un esigenza residuale del soggetto: il senso di appartenenza. Tonnies definisce la comunità come
vita reale, organica: un gruppo umano che possiede pochi membri, ma definiti e stabili, i cui
rapporti sono di tipo faccia a faccia e la collaborazione risultante è in armonia con le regole
tradizionali. La società invece un gruppo composto da molti membri, l’appartenenza dei quali non è
ben definita e i contatti faccia a faccia sono rari, le conoscenze reciproche limitate. Secondo Tonnies
nella società ognuno sta per conto proprio, come in una terra straniera, in uno stato di tensione dove
ognuno rifiuta gli altri. Mentre nella comunità domina un sentimento di appartenenza e di
cooperazione tra gli individui. La comunità è dunque un tutto organico e Tonnies distingue tre tipi
di comunit&a