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Il ruolo dell'Unione Europea nella dimensione economica
Per quel che riguarda invece altri compiti e altre sfere come quelle che riguardano la dimensione economica, in Europa soprattutto si tratta dell'Unione Europea, quindi pensiamo per esempio alla politica monetaria che viene demandata all'Unione europea, così come il mercato comune nelle sue regole, quindi ci troviamo di fronte per la prima volta a seguito di molti secoli, in cui il primato dello Stato è sembrato un primato inattaccabile, ci troviamo per la prima volta di fronte a delle sfide in cui qualcuno vede in qualche misura un ritorno all'indietro con la necessità di costituire delle entità più vaste rispetto al perimetro degli Stati che evidentemente non riescono a soddisfare in maniera sempre efficiente a tutta una serie di pressioni, a tutta una serie di problematiche, che spesso hanno una portata per definizione traslazionale, qualcuno vede insomma un ritorno all'indietro, qualcuno vede invece un progresso e quindi un...
balzo in avanti, ma insomma questesono problematiche che come dire aprono un dibattito che non sarà oggetto di questa lezione, questalezione piuttosto ha voluto tracciare per dare in maniera sintetica il processo storico e il successonell’affermazione dell'organizzazione che chiamiamo stato.
Lezione 03 – Nazioni- Nazionalismi
In questa lezione metteremo a fuoco il concetto di nazione, in quanto è un concetto che ha assuntouna rilevanza del tutto particolare all'interno degli Stati, ha assunto anche un rilievo fondamentalenella storia, in particolare contemporanea, a giustificare per esempio la nascita di alcuni conflitti, agiustificare anche tutta la retorica che riguarda la condivisione di un destino comune all'interno diuna comunità, e anche il senso di come dire contrapposizione e in certi casi di aperto conflitto conaltre comunità.
In buona sostanza si potrebbe dire che il concetto di nazione è un concetto che solo in
parte sisovrappone al concetto di stato e ha un perimetro che a seconda dei diversi contesti può essere variabile, coincidente con il perimetro dello Stato, i confini dello stato in certi casi e avremmo allora gli stati nazionali ma in altre situazioni abbiamo invece piuttosto delle traduzioni complesse attraverso gli stati multinazionali o perfino delle situazioni di nazioni senza stato. Quello che è importante mettere a fuoco in particolare è che se con il concetto di Stato si fa riferimento alla dimensione istituzionale organizzativa della quale è possibile parlare in termini di apparato, apparato istituzionale, sistema delle regole e quindi delle leggi, la definizione di un confine fisico, l'attribuzione della cittadinanza e quindi una serie di diritti e doveri che discendono dalla cittadinanza, quindi se parlando di Stato siamo ad un'accezione di tipo formale ed istituzionale e organizzativa, quando parliamo invece del concetto di nazione ci dobbiamospostare su un terreno di tipo socio culturale. Quindi questo ci fa capire che in un certo senso che la definizione di Stato ha connotati molto più oggettivi e molto più facilmente identificabili, il concetto di nazione proprio avendo una matrice socio-culturale e in un certo senso più sfuggente, si potrebbe dire anche un concetto più astratto è sicuramente un concetto destinato ad avere anche delle variazioni e delle declinazioni molto molto differenziate a seconda dei contesti, visto che la dimensione socio-culturale varia molto da un contesto all'altro. Possiamo dire ad ogni modo che partendo da una dimensione appunto molto astratta, la Nazione costituisce una comunità immaginata, vale a dire un manufatto culturale così come è stato definito in una bellissima ricerca, un volume molto affascinante dal titolo proprio: "le comunità immaginate"; si tratta di un manufatto culturale, così come lo sono tutte.quelle comunità più grandi di un ambito molto ristretto come quello che può essere un villaggio primordiale in cui tutti non si conoscono per forza di cose, quindi se in un villaggio primordiale in cui i legami di appartenenza sono molto stretti perché il numero di appartenenti alla comunità è molto ristretta, tutti si conoscono e quindi c'è una prossimità fisica, una conoscenza, un controllo diretto, invece nelle comunità più vaste quindi immaginiamo una nazione con una comunità estremamente vasta, evidentemente siamo di fronte ad un costrutto culturale, cioè non è possibile trovare nella realtà fattuale relazioni stabili, relazioni compiute tra tutti i membri di una nazione, evidentemente i legami di solidarietà e la volontà di condividere un percorso, deriva proprio da un dettato sociale e culturale. Quindi evidentemente laddove abbiamo un senso di nazione,
un'identità incentrata su un sentimento nazionale, possiamo dire che abbiamo un costrutto culturale, per il quale una comunità di individui immagina come confinante, ma distinta da altre comunità, peraltro è interessante anche sottolineare come ogni nazione si immagini confinante non con l'intera umanità, ma sempre con altre nazioni. Il concetto di nazione quindi è un concetto proprio fondato sulla definizione di limiti, sulla definizione di confini e vedremo anche sulla definizione di sovranità. Diciamo che nel momento in cui il concetto di nazione diventa politicamente rilevante, questo si associa anche alla lotta per la sovranità. Quindi se il concetto di Stato è un concetto pertinente a una sfera di tipo istituzionale giuridica e organizzativa, il concetto di nazione è un concetto che ha che vedere più con la costruzione che è culturale dell'identità. Quindi si tratta di un manufatto.nel senso che non necessariamente la nazione è un fenomeno diciamo connaturato, anzi la nazione è proprio un concetto che non esiste in natura, è evidentemente una costruzione umana e questa si fonda su una serie di condizioni che si verificano e che rendono possibile la definizione in questo concetto.
Quindi è interessante vedere che un concetto che è diventato così rilevante, per esempio nella storia contemporanea, molte guerre anche sanguinose, si sono proprio combattute e si combattono tutto oggi in nome della nazione, in particolare in nome dell'autodeterminazione di una nazione, quindi il diritto di una nazione a godere di sovranità e a non essere sottoposta al dominio di altre nazioni, ebbene questo tipo di principio che è diventato un principio prevalente nella contemporaneità è un principio per il quale si sono battute e combattute molte molte guerre e ancora al giorno d'oggi si verificano molti.
conflitti. Possiamo dire che il concetto di nazione è un concetto che non è del tutto avulso da un processo storico, anzi il concetto di nazione è un concetto che proprio si sviluppa grazie alla presenza di una serie di condizioni storiche favorevoli, ne possiamo quindi enunciare un certo numero, sicuramente altri fattori hanno deposto a favore, ma certo qui possiamo individuare alcuni macro fattori che determinano la nascita del concetto di nazione, un concetto che evidentemente non era presente in tutti i tempi, è un concetto che si associa allo sviluppo storico della modernità è ancora più della contemporaneità. Possiamo dire che è una prima condizione, un primo fattore favorevole allo sviluppo delle Nazioni è la crisi delle comunità più includenti del passato, cioè quelle comunità fondate su un legame, come dire, ispirate ad un ordine spirituale sovraterreno e dall'estensione.potenzialmente infinita e che si identificavano con l'uso di alcune lingue considerate sacre, che erano per esempio le lingue delle Sacre Scritture e che magari non erano di uso corrente, ma che servivano per l'appunto a fissare la legge considerata Suprema, la legge che proprio creava quell'elemento di contatto con il sovraterreno, con lo spirituale, quindi le lingue che venivano utilizzate dalle diverse religioni, che fosse il latino, che fosse l'arabo del califfato, che fosse il greco, quindi diciamo nelle diverse religioni, quella cristiana e le sue declinazioni: Cattolica, ortodossa poi quella musulmana, l'esistenza di alcune lingue che potremmo definire transnazionali secondo un'accezione contemporanea in cui esiste già un concetto di nazione, ma trattandosi di un contesto storico precedente, addirittura la nascita delle Nazioni dovremmo parlare piuttosto di lingue considerate sacre e con un'estensione potenzialmente infinita. Avendo quindiqueste lingue un'estensione così vasta, anche se poi esistevano esclusivamente soprattutto come lingue scritte principalmente nei Testi Sacri o di quei testi che assumevano una particolare importanza, in quanto per esempio fissavano norme e regole, insomma al di là di queste lingue sicuramente poco utilizzate nella quotidianità e della gente comune ma che ottenevano un rispetto, un rispetto estremo proprio in quanto considerate lingue sacre, al di là di queste lingue esistevano evidentemente le lingue volgari, per una serie di ragioni che andremo a vedere più avanti, si assiste nel corso dei secoli a un declino di queste lingue considerate sacre e piuttosto l'immissione delle lingue volgari, contribuisce a questo anche l'affermazione della religione protestante, quindi la grande rottura e frattura all'interno della cristianità tra il cattolicesimo e la religione protestante; una religione protestante che proprio muove sindalla loro scelta di aderire ad una religione diversa. Questo fenomeno si è verificato in diversi contesti nazionali, come ad esempio nel caso dell'Inghilterra, dove il re e la regina diventano anche capi supremi della Chiesa anglicana. Questo processo di separazione e di autodefinizione rispetto alle grandi comunità religiose può essere interpretato come un modo per marcare la propria identità e per escludersi da quelle comunità. In questo modo, alcune comunità giustificano la loro scelta di aderire ad una religione diversa e di rifiutare la centralità del papato.con una scelta religiosa antagonistica rispetto a Roma la loro autonomia, la loro Indipendenza anche di culto, evidentemente costituiscono un altro motore di definizione di un'identità nazionale, di un'identità propria. Altri processi che