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Sub Prime

Con questo intendiamo "sotto il primo livello" di affidabilità. Cioè se dovessimo chiedere un mutuo alla banca, questa ci chiederà determinate informazioni (se lavoriamo, busta paga, ecc.). Se dovesse chiederlo per esempio un disoccupato ovviamente il prestito non verrà concesso. Ma se dovessero concederlo a chi è sotto il primo livello, cioè non ha una busta paga, non lavora ecc., la banca sa già che il cliente non ripagherà mai. Quindi Subprime è un mutuo dato a gente che non poteva pagare e la banca era colpevole di ciò.

Perché questa operazione?

Perché questi mutui venivano messi sul mercato, spacciandoli per buoni e rifilandogli un "pacco" agli acquirenti.

Come faceva a spacciarli per buoni?

Abbiamo 1000 SPV che devono cartolizzare dei crediti, emettendo 3 tranche SPV1 SPV2 SPV3, SPV4... SENIOR JUNIOR SENIOR JUNIOR MEZZALIN

MEZZALINCio è ogni SPV sul mercato lancia questo pacco di crediti, dove Junior sono generalmente quelliche non pagano, Senior quelli che pagano e Mezzalin a volte pagano, altre no.

Nella scatola quindi metterò pezzi di crediti buoni e pezzi di crediti che non verranno pagati.

Mettendoli insieme l'acquirente non saprà cosa sta acquistando.

Si crea quindi un CDO, cioè un titolo al cui interno vi sono pezzi di crediti buoni e non.

Chi acquisterà questo titolo(es. a 100) lo farà inconsapevole che molti non pagheranno, perché nel "miscuglio" non si riesce a capire i pezzi malsani e quelli non. Successivamente quando i debitori pagheranno, incasseranno solo per esempio 50, perché buona parte non pagherà.

Quindi la banca non ci rimetterà, chi lo farà saranno gli acquirenti.

N.B Questo causò miliardi e miliardi di perdite, che porto alla crisi finanziaria del 2009.

ATTIVITÀ DI

MERCHANT BANKING

Nasce in Inghilterra intorno al 1700, quando alcune famiglie (la maggior parte di origine ebraica) erano diventate ricche commercializzando con l'oriente prodotti come seta, spezie, ecc...

Successivamente cominciarono a rendere scontabili con la loro firma le cambiali, introducendo lo sconto cambiario misero piede nel mondo della finanza.

Col passare del tempo diventarono dei veri e propri banchieri, l'attività era quella di fornire le navi che partivano dall'Inghilterra per consegnare prodotti, dando vita al PRIMO CAPITALISMO DI VENTURA o meglio noto come MERCHANT BANKING.

Quindi ciò che facevano era:

Supponiamo che io ho una nave ma non ho i soldi per caricarla, allora andiamo da queste famiglie ricche che ci finanziano diventando nostri soci, se il trasporto merci arriva a destinazione (cosa non detta) l'operazione è molto redditiva.

Questo settore cominciò a svilupparsi grazie al più grande banchiere della storia.

J.P.Morgan, che all'inizio del 1800 ebbe un'idea, si trasferì negli Stati Uniti (che non erano come oggi), lasciando così il posto più ricco del mondo e andò dove non c'era nulla e creò una banca, la J.P.Morgan, all'angolo tra Wall Street e Brod Street. Lo fece perché negli Stati Uniti bisognava investire soprattutto nelle reti ferroviarie, perché stava per nascere la rete ferroviaria che collegava tutta l'America. Essendo le ferrovie fatte di acciaio, J.P.Morgan creò anche la più grande acciaieria del mondo.

A metà del 1800 Morgan controllava direttamente i 2/3 di tutta l'economia americana, motivo per cui viene definito come il più grande banchiere della storia. "Le banche d'affari non usano insegne, non si fanno pubblicità, perché sono loro che dicono voi avete bisogno di noi, voi ci cercate."

Il MERCHANT BANKING è un investitore istituzionale.

La cui attività principale è quella di comprare partecipazioni di imprese non quotate. La gestione delle partecipazioni va dai 3 ai 15 anni, dopo di che la quota viene rivenduta sperando di ottenere un guadagno in conto capitale, della differenza tra il prezzo di acquisto e il prezzo di rivendita.

ES. Immagino di essere un imprenditore che produce scarpe che volano, fatturando 10MLN/anno. Ovviamente essendo gli unici avremo richiesta in tutta Italia, dopo 5 anni il mio fatturato sarà di 50 MLN.

Vista la grande richiesta devo aumentare e investire in capitale fisso e circolante. Supponiamo che mi servono 3 MLN, per averli mi rivolgo alle banche, che però non può aiutarmi poiché richiede delle garanzie per il medesimo importo, quindi come faccio?

Faccio un BUSINESS PLAN, ovvero un piano dove raccontiamo chi siamo, cosa facciamo, punti di forza e di debolezza, dimostriamo quindi che fra x anni avremo un fatturato di 50 MLN. Proponiamo questo business plan.

alle altre banche d'affari e supponiamo che la banca Yaccetta, l'accordo stabilito quindi sarà: Tu banca Y mi darai questi soldi e io imprenditore ti darò una quota della mia azienda facendoti così diventare socio. Se Y ci da 3 MLN e l'azienda vale 10, daremo alla banca il 30%. Se il progetto è valido fra x anni la mia azienda varrà 50 MLN, la banca potrà quindi rivendere la sua quota a (30/100)*50, quindi a 15 MLN, ricavando così 15-3, 12 MLN. Questa operazione però è davvero complicata, addirittura in media, le banche su 100 business plan proposti ne accettano e firmano 3, questo succede perché la merchant banking deve investire e dare soldi al nostro progetto e andrà ad osservare e analizzare ogni minima cosa. Quali sono le cose che guarderà un Merchant Banking? IMPRENDITORE: la merchant banking sta dando il suo denaro e l'imprenditore dovrà gestirlo, se la gestionesarà corretta entrambi guadagneranno, al contrario perderebbero entrambi; quindi, c'è da capire chi è e se è valido; MANAGEMENT: è importante capire anche se l'organico di manager che lavora alle spalle dell'imprenditore è valido, quindi osservare e analizzare la qualità del management; CICLO DI VITA DEL SETTORE: valutare se il settore in cui l'azienda opera o vuole operare è cresciuto o meno; WAY OUT(DISINVESTIMENTO): Ovvero capire a chi andrà a vendere la quota poiché il merchant banking non resterà socio a vita. Affinché un business plan venga accettato e firmato queste quattro caratteristiche devono essere da 10 e lode. Dopo 3 o 5 anni a chi vende la quota la merchant banking? TADE SALE: vende la quota ad un'altra società che opera nello stesso settore, creando quindi un'INTEGRAZIONE ORIZZONTALE (due società dello stesso settore si

uniscono)oppure può creare un'INTREGRAZIONE A MONTE O A VALLE, vendendo la quota a fornitori o clienti.

BUY BACK: vuol dire riacquisto delle azioni, ovvero l'accordo iniziale era di cedere il 30%, un altro tipo di accordo può essere quello che si stabilisce sin da subito gli accordi e i parametri sul riacquisto delle quote da parte dell'imprenditore.

IPO(OFFERTA PUBBLICA INIZIALE): IPO di fatto vuol dire quotazione in borsa, cioè io banchiere acquisto quote di un'azienda se questa poi si quota in borsa io potrò cedere molto facilmente le quote acquistate, è il modo più facile di vendere una quota. Però la quotazione in borsa è facile? Un tempo una società doveva pagare 1 miliardo di lire all'anno ed era quindi molto difficile quotarsi in borsa, soprattutto per le piccole imprese. Per questo negli anni 90 oltre al mercato normale nasce un "SECONDO MERCATO", cioè un mercato dove

Potevano quotarsi le piccole e le medie imprese a prezzi più ridotti. In Italia il secondo mercato si chiama AIM-Italia (Alternative Investment Market Italia), questo perché AIM era il nome del secondo mercato dell'aborsa inglese, difatti l'Italia si unì con l'Inghilterra poiché nel Regno Unito questo metodo funzionò discretamente bene e anche l'Italia decise di adottarlo.

RIGHT OFF: Vuol dire che la quota che ho acquistato è stato un investimento sbagliato e la società che ho finanziato fallisce, io banca andrò a perdere così 3 MLN.

Il processo di determinazione dell'operazione conta 3 fasi:

FASE ORIGINATION: è la fase in cui nasce l'opportunità di investimento, ovvero il momento in cui arrivano alla banca 100 Business Plan da valutare. Come arrivano questi business plan alla banca? Tramite tre canali:

CANALE TRADIZIONALE: cioè l'imprenditore che si rivolge

direttamente al banchiere e in caso di proposta accettata la forza contrattuale la avrà sempre il banchiere. MARKETING DIRETTO: il banchiere va di sua spontanea volontà dicendo che gli piacerebbe entrare in un settore investendoci. Quindi fa lui un'analisi senza che gli imprenditori sappiano nulla e gli propone l'ingresso come socio in cambio di una determinata somma. In caso di proposta accettata la forza contrattuale la avrà l'imprenditore. FONTI ESTERNE: sono dei segnalatori sparsi in tutta Italia che segnalano alla Banca d'Affari delle opportunità di investimento. La segnalazione avviene dopo la nascita di un accordo tra Banca d'Affari e i segnalatori. FASE IMPLEMENTATION: dei 100 Business Plan arrivati dovrò stabilire quali sono quelli validi (in media solo 10 su 100) e quali sono quelli da cestinare. Secondo quali criteri farà (io banchiere) questa operazione? COMPETENZA: il banchiere non potràsapere tutto di tutti per tanto decide di investire solo nei settori in cui ha più competenze. DIMENSIONE: con questo criterio si può scegliere se andare a finanziare aziende che richiedono grandi finanziamenti (ES. sopra i 20MLN) oppure aziende che richiedono piccoli finanziamenti (ES. non sopra i 5MLN). REDDITIVITÀ: investire in azienda che garantiscono una certa redditività, ovvero investire in aziende che mi garantiscono almeno il 30% delle quote. FASE CLOSING: nell'ultima fase dei 10 rimasti ne scelgo, in media 3. In questa fase ci vuole la giusta diligenza, bisogna andare a fondo, sono sicuro che tutto ciò che c'è scritto nel Business Plan è vero? La Merchant Banking manderà, quindi, un suo dipendente nell'azienda per circa un mese per vedere se ciò che è stato dichiarato nel business plan coincide con la realtà. Poi si va a vedere se dal punto di vista legale e commerciale era.tutto dichiarato nel documento. In media ne restano 4 su 10 e anche se un&r
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I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher LorenzoLenti02 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sistema finanziario e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università della Calabria o del prof Piluso Fabio.