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Componenti dei flussi finanziari

I flussi finanziari possono essere suddivisi in due categorie principali:

  • Flussi relativi alla componente per interesse (cedole e proventi provenienti dall'investimento di cedole)
  • Flussi relativi alla componente per capitale (prezzo e guadagno dall'eventuale vendita anticipata del titolo)

Queste componenti possono essere ulteriormente classificate in:

  • Componenti certe (cedole periodiche sui titoli a tasso fisso e scarto di emissione)
  • Componenti relative (reinvestimento di flussi periodici e prezzo di vendita)

È importante notare che il tasso di interesse e il rendimento effettivo a scadenza non possono incorporare tutti questi valori. Il TRES (Tasso di Rendimento Effettivo Standardizzato) non riesce ad essere rappresentativo a causa dei suoi presupposti di detenzione del titolo fino alla scadenza e di assunzione che i tassi rimangano stabili.

Precisamente per questa ragione, il rendimento non deve essere uguale al tasso d'interesse, poiché quest'ultimo non include gli eventuali guadagni (capital gain) o perdite (capital loss) legati alla differenza del prezzo di vendita.

acquisto e di vendita. Il rendimento di un'obbligazione posseduta dal tempo t al tempo t+1 può essere espresso come R= C/Pt (rendimento c.) + (Pt+1 -Pt)/Pt (g). Visto che il rendimento è dato dalla somma del rendimento corrente e del tasso di capital gain (o tasso di crescita) è evidente che rendimento a scadenza e tasso di interesse differiscano tra di loro, perché quest'ultimo non considera g (capital gain). In più è possibile dedurre che: - Un aumento dei tassi è associato ad una diminuzione dei prezzi, che porta al detentore dell'obbligazione una perdita in conto capitale, chiamata effetto prezzo. In altre parole, visto che i prezzi scendono, se volessi liquidare anticipatamente il titolo avrei una perdita perché il prezzo di vendita < prezzo di acquisto; - Più distante è una scadenza, più è alta la variazione di prezzo associata all'oscillamento del tasso d'interesse; - Più distante è una scadenza, più basso è il tasso di interesse.

Il rendimento che si ottiene dall'incremento del tasso di interesse. In sintesi, il concetto importante da capire è che quando il tasso di interesse si alza, il prezzo si abbassa.

12.3.1 Scadenza e instabilità dei rendimenti e delle obbligazioni: il rischio di tasso d'interesse

Visto che le obbligazioni a lungo termine sono più influenzate dall'oscillamento del tasso d'interesse, allora sono viste come più rischiose. Questo rischio è chiamato rischio di tasso di interesse e consiste nel rischio che si abbassino i prezzi a causa di un innalzamento dei tassi. Più lunga è la scadenza dell'obbligazione, maggiore è il rischio di tasso di interesse.

Se la vita residua coincide con l'holding period: rendimento effettivo expost (rendimento) = rendimento ex ante (tasso di interesse) anche se i tassi di interesse variano. (Più in generale questo non è vero perché bisogna considerare l'effetto reinvestimento)

Se la vita residua è...

smobilizzo del titolo. In particolare, un aumento dei tassi di interesse comporta una riduzione del prezzo di smobilizzo (effetto prezzo) e quindi una perdita in conto capitale che deprime il rendimento ex post. Viceversa, in caso di una diminuzione dei tassi di interesse, il prezzo di smobilizzo aumenta e il rendimento ex post risulta più elevato. Tanto più lontana è la scadenza del titolo, tanto più importante è l'effetto prezzo. A pari incremento dei tassi di interesse, quanto più lunga è la vita residua del titolo, tanto più basso è il prezzo di smobilizzo e il rendimento ex post che si ottiene. Viceversa, in caso di diminuzione dei tassi di interesse, il prezzo di smobilizzo aumenta e il rendimento ex post risulta più elevato. Nonostante un tasso cedolare elevato, se l'holding period è inferiore alla vita residua del titolo, il rendimento può risultare negativo in caso di aumento dei tassi di interesse. Il rischio di tasso di interesse si manifesta quando la vita residua del titolo è più lunga dell'holding period. In questo caso, l'effettivo rendimento ottenuto ex post dipende in maniera cruciale dai movimenti dei tassi di interesse, poiché questi influenzano il prezzo di smobilizzo del titolo.

smobilizzoRischio di reinvestimento12.3.2

Il rischio di reinvestimento è presente nel caso in cui holding period > vita residua dell'obbligazione. Ciò accade quando i flussi di cassa positivi derivanti dall'obbligazione vengono reinvestiti al tasso di mercato. Visto che, però, questo tasso è un tasso futuro, allora è incerto e porta al rischio di reinvestimento diversamente che per il rischio di tasso, un aumento di tassi di interesse porta al detentore dell'obbligazione un beneficio. Tanto più lungo è il periodo di reinvestimento, tanto più importante è l'extra rendimento che si ottiene ex post come conseguenza dell'incremento dei tassi di interesse - viceversa nel caso di una riduzione dei tassi

RISCHIO DI REINVESTIMENTO: l'effettivo rendimento ottenuto ex post dipende dai movimenti dei tassi di interesse perché questi influenzano il rendimento dei flussi prodotti dal titolo reinvestiti durante

L'holding periodDuration è misura del rischio di tasso d'interesse

La duration misura la sensibilità del rendimento di un titolo obbligazionario alle variazioni dei tassi d'interesse. È una media ponderata delle scadenze di ogni flusso di cassa prodotto dal titolo. Il peso associato ad ogni scadenza, (pari al valore attuale del flusso relativo a quella scadenza diviso per il prezzo del titolo al momento della valutazione), riflette l'importanza di ciascun flusso rispetto al valore complessivo del titolo. Maggiore l'importanza dei flussi lontani nel tempo, e quindi maggiore la duration, maggiore l'esposizione al rischio di variazioni nel tasso d'interesse.

La DURATION (a parità di altre condizioni):

  • Aumenta all'aumentare della durata del titolo
  • Inversamente correlata al tasso di interesse di mercato
  • Inversamente correlata al livello delle cedole
  • È additiva: quella di un portafoglio di titoli è pari alla media ponderata della

La duration è quindi utile per misurare la sensibilità dei prezzi alla variazione del tasso di interesse. Tanto più elevata è la duration, tanto più grande è la variazione % del valore di mercato del titolo per una determinata variazione nei tassi di interesse. Quindi maggiore è il rischio legato al tasso di interesse.

La volatilità del titolo permette di quantificare approssimativamente la variazione percentuale di prezzo corrispondente ad una ipotizzata variazione dei tassi d'interesse.

Formule da ricordare:

  • Duration
  • Duration modificata
  • Variazione percentuale di prezzo

CAPITOLO 22 MERCATO AZIONARIO

22.1 Investire in azioni

Un'azione è un titolo rappresentativo della partecipazione al capitale di una società. Rappresenta un importante meccanismo di finanziamento delle imprese, poiché destinabile agli investimenti necessari allo sviluppo di lungo termine in quanto la società non ha alcun obbligo di restituzione nei confronti degli azionisti.

Gli investitori possono ottenere un rendimento in due modi:

  1. Il prezzo delle azioni aumenta nel tempo;
  2. La società paga dividendi.

Le azioni sono più rischiose rispetto alle obbligazioni poiché gli azionisti hanno una priorità subordinata a quella degli obbligazionisti quando la società è in crisi. Inoltre, le azioni, rispetto alle obbligazioni, non hanno scadenza.

L'azionista detiene determinati diritti sulla società emittente:

  • Residual claimant: ha il diritto di ottenere tutte le attività e tutti i redditi che rimangono dopo che ogni altro portatore di interessi è stato soddisfatto (diritti patrimoniali).
  • Diritto di voto per la nomina del Consiglio di Amministrazione e per altre decisioni riguardanti la vita societaria (diritti di natura amministrativa).

Diverse tipologie di azioni

Esistono diversi tipi di azioni, solitamente si distinguono tra:

  • Azioni ordinarie: Rappresenta una quota di proprietà nella società emittente. Gli azionisti godono di...

diritti amministrativi pieni nelle assemblee ordinarie e straordinarie. La remunerazione è incerta poiché dipende dal risultato economico della gestione. È necessario che la società abbia generato un utile per distribuire dividendi.

Azione privilegiata: Rappresenta anch'essa quota di proprietà nella società emittente. Si distingue dall'azione ordinaria in quanto gode di diritto di prelazione nel riparto degli utili e nel rimborso del capitale. L'azionista riceve un dividendo minimo statutario e il privilegio ha carattere cumulativo. La remunerazione risulta prioritaria rispetto agli azionisti ordinari, ma subordinata ai creditori. (Esempio: azioni di risparmio). Il prezzo dell'azione è abbastanza stabile poiché i dividendi sono relativamente fissi. Gli azionisti non votano se non per le questioni attinenti ai loro diritti patrimoniali.

22.1.2 Mercato azionario: Il mercato azionario è il luogo, fisico o no, dove sono negoziati i

Titoli azionari. Generalmente si usa distinguere il mercato primario, sono collocate le azioni di nuova emissione, e secondario, sono negoziati i titoli già in circolazione. Tradizionalmente si distinguono i mercati regolamentati dai mercati non regolamentati (OTC - Over The Counter); tuttavia, negli ultimi anni questa distinzione si sta facendo meno netta, a causa dello sviluppo sempre maggiore dei sistemi di scambio elettronici.

Mercati azionari regolamentati - secondario Il mercato di borsa è regolamentato secondo le norme comunitarie e nazionali e fa capo a Borsa Italiana, un soggetto privato che fa capo ad azionisti privati. Il termine "mercato regolamentato" fa riferimento alla presenza di alcuni requisiti:

  • Le condizioni di funzionamento per quanto riguarda le modalità di negoziazione, i meccanismi di fissazione dei prezzi e le forme di regolazione degli scambi;
  • Le regole di ammissione degli emittenti e degli strumenti finanziari alla quotazione e alle
negoziazioni; Le- regole di trasparenza e di tutela degli investitori; - L'approvazione da parte della autorità di vigilanza del regolamento deliberato dalla società di gestione e che dà attuazione operativa ai punti sopra richiamati. Siccome la borsa è un soggetto privato l'interesse generale è tutelato attraverso la regolamentazione e i poteri di controllo riconosciuti all'autorità di vigilanza sia in sede di autorizzazione del mercato, sia nei confronti del suo funzionamento. Borsa Italiana gestisce diversi mercati regolamentati e un MTF: - MTA (Mercato Telematico Azionario): mercato più importante fra quelli gestiti da Borsa Italiana. Al suo interno si articola in diversi segmenti: STAR: medie imprese con capitalizzazione compresa tra 40 milioni e 1
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A.A. 2021-2022
88 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher settimocavalleria di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sistema finanziario e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano o del prof Corbino Daniele.