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Autore reale, autore implicito, narratore, narratario

L'autore reale è lo scrittore esterno al testo narrativo, che proietta sempre e comunque una propria immagine letteraria, più o meno vicina a quella dell'uomo. Si può conoscere l'autore reale attraverso la biografia o documenti storici.

L'autore implicito è l'immagine dell'autore che il lettore crea leggendo l'opera, l'idea di autore che si desume dal testo.

Il narratore è colui che racconta le vicende, responsabile dell'atto di enunciazione. Può essere presente un solo narratore esterno alle vicende, che parla in terza persona ed è onnisciente.

Il narratario è il personaggio che compare nel testo come eventuale destinatario di ciò che il narratore racconta.

narratore enuncia.

Un certo tipo di narratore tende ad evocare un tipo corrispondente di narratario: il narratore palese evoca un narratario palese e così via. Ci si può riferire al narratario col semplice pronome di seconda persona, come il narratore si riferisce a se stesso con la prima. O si possono impiegare degli epiteti familiari (sostantivo, aggettivo o locuzione che s'aggiunge a un nome per qualificarlo) "caro lettore" o "lettore mio".

Il narratario come il narratore può cambiare nel corso della narrativa, sia perché si modifica come individuo sia perché viene sostituito da un altro individuo. Può anche accadere che il narratore perda le tracce del suo narratario, e trovi difficoltà a decidere chi sia esattamente. Forse il caso più interessante è quello in cui narratore e narratario si identificano, o quello in cui si scambiano le funzioni.

Come il narratore, anche il narratario può essere

inattendibile. Il narratario ha anche un'altra funzione, definire più chiaramente il narratore stesso.

Il lettore implicito è colui che corrisponde all'idea di pubblico implicato dalle scelte linguistiche, stilistiche e contenutistiche.

Il lettore reale sono tutti coloro che leggono l'opera, anche quelli che l'autore non avrebbe potuto prevedere.

I FUMETTI

I fumetti senza dialogo, didascalia, sono esempi di narrativa sotto forma di immagini e proprio per questo illustrano bene lo schema della situazione narrativa.

LEGGERE E INFRALEGGERE

Il fumetto è un tipo di lettura differente da quella comune. Le figure arbitrarie, come le cornici, le nuvolette di fumo che indicano velocità, i "fumetti" per il dialogo o il pensato, sono apprese senza sforzo anche dai bambini piccoli.

Da un livello di narrativa superficiale si raggiunge il livello narrativo più profondo. Questo è il processo chiamato "infraleggere", operare fra i livelli.

mentre il semplice "leggere" significa operare dentro un livello. 2 – STORIA: GLI EVENTI - INTRECCIO: In narratologia indica la disposizione delle vicende narrative nell'ordine in cui sono date dalla narrazione. L'intreccio conduce le cose alla conclusione. Gli eventi di una storia costituiscono l'intreccio, e vengono trasformati in intreccio dal discorso, cioè dal modo in cui vengono presentati. Il discorso può realizzarsi in diversi tipi di media. Nell'intreccio l'ordine degli avvenimenti non è uguale a quello della storia. L'autore può comporre gli atti o i fatti di una storia in molti modi, decidendo di trattarne alcuni dettagliatamente, e menzionarne oppure ometterne altri, può rispettare la sequenza cronologica o distorcerla, usando messaggeri o flashback. Ogni disposizione produce un intreccio differente, e persino dalla stessa storia si possono fare un gran numero di intrecci. - EVENTI I eventi sonoazioni (atti) o avvenimenti, ed entrambi sono cambiamenti di stato. Un'azione è provocata da un agente o subita da un paziente, chiamati personaggi. Il personaggio è il soggetto narrativo. I principali tipi di azioni che un personaggio o altri esistenti possono compiere sono atti fisici non verbali, discorsi, pensieri, e sentimenti, percezioni, e sensazioni. Un avvenimento comporta che il personaggio o un altro esistente in primo piano è l'oggetto narrativo: ad esempio, la tempesta mandò Peter alla deriva. È oggetto narrativo chi subisce non chi compie l'azione. Gli eventi si connettono fra loro per formare una narrazione attraverso la casualità o la contingenza (situazione, circostanza fortuita) o ecc. SEQUENZA Successione ordinata di fatti o cose. Nel cinema è la serie di inquadrature successive sullo stesso episodio o argomento. La sequenza degli eventi non è semplicemente lineare ma causativa. Nelle narrativeclassiche gli eventi sono collegati l'uno all'altro con un rapporto di causa e di effetto, e gli effetti a loro volta provocano altri effetti, fino all'effetto finale. Genette distingue fra la sequenza normale, in cui storia e discorso hanno lo stesso ordine (1,2,3,4,) e le sequenze "anacroniche". Un'anacronia può essere di due tipi: retrospezione (analessi), in cui il discorso rompe il flusso della storia per richiamare eventi precedenti (2 1 3 4) e anticipazione (prolessi) in cui il discorso fa un salto in avanti, a eventi successivi a quelli intermedi. L'anticipazione differisce dal satellite anticipatorio perché quest'ultimo comporta necessariamente un nucleo. Inoltre Genette distingue fra la "portata" di un'anacronia e la sua "ampiezza". La "portata" è l'intervallo tra l'ADESSO (analessi o prolessi) e l'inizio dell'anacronia, l'"ampiezza"

è la durata dell’anacronia stessa.

VEROSIMIGLIANZA

Caratteristica di ciò che è simile o conforme al vero. La nozione di “naturalezza” è assai vicina a quella di verosimiglianza, l’anticorichiamo al probabile piuttosto che all’effettuale. La verosimiglianza non riguarda ciò che è accidentalmente reale ma ciò che è essenzialmente ideale, ovvero “non le cose come sono state ma come avrebbero dovuto essere”.

NUCLEI E SATELLITI

Gli eventi narrativi non solo hanno una connessione logica ma una gerarchia logica. Alcuni sono + importanti di altri. Gli eventi + importanti sono chiamati nuclei, mentre quelli secondari satelliti. I nuclei sono i nodi della struttura, che indirizzano un movimento verso una, fra due, o più possibili strade. I nuclei non possono essere tolti, altrimenti si distrugge la narrativa logica. I satelliti non sono essenziali nella stessa maniera, richiedono necessariamente

l’esistenza dei nuclei, mentre i nuclei non richiedono l’esistenza dei satelliti. La loro funzione è di completare, elaborare, terminare il nucleo. - STORIE E ANTISTORIE Le antistorie o le “antinarrative”, mettono in discussione proprio la logica narrativa, il fatto cioè che una cosa conduca a un’altra, e così via. Ciononostante esse contengono l’intreccio. - SUSPENSE E SORPRESA Stato d’animo di apprensione, di ansiosa incertezza. In un film, un racconto, è la situazione che induce nello spettatore o nel lettore un sentimento di sospensione, di attesa. Generalmente la suspense è una mescolanza di dolore e piacere. Suspense e sorpresa sono termini complementari non contraddittori. Entrambe possono funzionare insieme nelle narrazioni: un evento può avere inizio con una sorpresa, trasformarsi in un intreccio, e poi terminare in una sorpresa. Entrambe operano sia a livello della storia sia al livello del

discorso.-SORPRESACosa o avvenimento che giunge inaspettato e che suscita meraviglia, stupore.- TEMPOLe narrative stabiliscono l'impressione del presente, un ADESSO narrativo per così dire.Se la narrativa è palese, vi sono due ADESSO, quello del discorso (il momento occupato dal narratore), al presente e quello della storia (il momento in cui l'azione comincia ad avere luogo), generalmente al passato.Se il narratore è assente o nascosto, il tempo della narrazione è il passato, eccetto il presente del dialogo, e il monologo esterno e interno.- ORDINE, DURATA E FREQUENZAGerard Genette distingue tre categorie di relazioni temporali fra il tempo della storia e quello del discorso: ordine, durata, frequenza.1) ORDINE: Il discorso può riordinare gli eventi della storia, purché la sequenza della storia rimanga percepibile. Altrimenti l'intreccio manca di "unità".- L'ESPOSIZIONE: consiste nel fornire le informazioni

relative alipersonaggi e agli eventi che esistono prima che cominci l'azione vera e propria di una storia. 2) DURATA: riguarda la relazione fra il tempo che ci vuole a leggere una narrativa e il tempo su cui si estendono gli eventi della storia. Esistono 5 possibilità: riassunto, ellissi, scena, estensione, pausa. - RIASSUNTO: Gli enunciati narrativi riassumono un gruppo di eventi. Ha la funzione di offrire la sintesi del comportamento e delle azioni all'interno delle scene. Il mezzo più comune per riassumere nella narrativa contemporanea consiste nellasciarlo fare ai personaggi. - ELLISSI: il discorso si ferma, benché il tempo continui a passare nella storia. Viene identificata talvolta con lo "stacco" fra inquadrature nel cinema, che consiste nel passaggio fra due inquadrature giustapposte. Il che dà l'impressione, durante la proiezione, che la prima inquadratura sia sostituita immediatamente dalla seconda (stacco si

Riferisce all'operazione compiuta dal montatore che taglia il film al bordo del fotogramma dell'inquadratura A e all'inizio della B e poi li incolla). La differenza fra "ellissi" e "stacco" è di livello. L'ellissi riguarda la discontinuità narrativa fra storia e discorso, mentre lo stacco è la manifestazione dell'ellissi in un medium specifico.

SCENA: E' l'immissione del principio drammatico nella narrativa. In questo caso, storia e discorso, hanno una durata uguale.

ESTENSIONE: In questo caso il tempo del discorso è più lungo del tempo della storia. Il tempo della storia può essere esteso, per esempio con la sovrapposizione delle immagini.

Dettagli
Publisher
A.A. 2010-2011
18 pagine
28 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/14 Critica letteraria e letterature comparate

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher flaviael di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Critica letteraria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Muzzioli Francesco.