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ECO: CODICI E DECODIFICHE

Modello Semiotico-Informazionale (Eco/Fabbri)

Basato sulla struttura del precedente modello matematico-informazionale di Shannon e Weaver.

La comunicazione non è percepita come trasmissione di informazioni ma come trasformazione da un sistema ad un altro

(il codice garantisce tale trasformazione). Si innesta nel processo comunicativo il problema della significazione.

Tra il messaggio codificato alla fonte e il messaggio ricevuto come significato dal destinatario possono intercorrere

elementi di difformità (competenze linguistiche, enciclopediche e comunicative).

Il significante​ è un'immagine acustica portatrice di un certo significato che viene negoziato dal ricevente.

es. Il termine “aiuto” può avere una valenza diversa a seconda che sia pronunciato:

Da una persona vittima di un’aggressione / Da una persona che sta scherzando con un amico

​ ​

Il codice è un sistema convenzionale e culturale (prodotto sociale, non innato) che contiene un alfabeto di simboli e una

grammatica di regole. Rende possibile un legame tra i partecipanti all’atto comunicativo, con comunicazione e

reciprocità.

Viene definitivamente accantonata l’idea del ricevente come soggetto passivo → la comunicazione implica il feedback

L’identificazione del segnale emanato dall’emittente non implica automaticamente la corretta interpretazione del

​ ​

messaggio da parte del ricevente → Decodifica aberrante (incomprensione/rifiuto del messaggio per assenza di codice)

● Incomprensione per disparità dei codici​ (il codice dell’emittente non è ben compreso dal destinatario)

​ ​

● Incomprensione per interferenze circostanziali (il codice dell’emittente è compreso dal destinatario ma è

modellato sul proprio “orizzonte di attesa”)

● Rifiuto per delegittimazione dell’emittente​ (il codice dell’emittente è compreso dal destinatario ma il senso

viene stravolto per motivi ideologici)

ROLAND BARTHES

Mitologie della società di massa

Mythologies (1957) è una raccolta di interventi in cui Barthes analizza articoli di giornale, fotografie, film, spettacoli,

mostre assumendo così il ruolo di etnologo della società di massa,

L'obiettivo era quello di svelare il modo in cui la società borghese tende a far passare come “naturale” ciò che è “storico”

o “culturale”, le mitologie della società piccolo-borghese.

es. Matrimoni, Giocattoli, Inondazione del Gennaio 1955, le fotografie-choc, la grande famiglia degli uomini…

Il mito​ è un sistema di comunicazione (un sistema semiologico secondo Barthes)

→ un segno, ovvero un unione tra significato e significante, diventa a un secondo livello il significante che veicola un altro

significato. Il secondo livello è quello che rappresenta il mito.

es. “Giovane nero vestito in uniforme francese”

1. Primo livello, un significante (senso) e un primo significato (“saluto alla bandiera di un soldato di colore”)

Questo primo segno diventa tutto intero un significante (forma) che veicola un altro significato

2. Secondo livello, una significazione, un mito che svuota il primo segno e ne impone una seconda lettura aggiunta

(il segno mitico non è prodotto dall’immagine in sé per sé ma dal giornale che lo utilizza come copertina)

Il secondo segno è parassitario, impoverisce il primo, lo allontana pur tenendolo a disposizione, in standby.

Il mito deve nascondersi nel primo livello → la forma deve nascondersi nel mito

Deforma il sistema fino al punto di far passare per naturali fenomeni storici e culturali. Tutto avviene come se l’immagine

provocasse naturalmente il concetto, come se il significante fondasse il significato.

Nella ricezione del mito ci sono però diverse focalizzazioni, il mitologo nella sua analisi deve distinguere nettamente di

due livelli della comunicazione, svelando la deformazione e demolendo la significazione del mito.

Elementi di semiologia, denotazioni e connotazioni

Libro sulla quale Barthes analizza il rapporto tra linguistica (soprattutto con Saussure e Hjelmslev) e la semiologia intesa

come nuova scienza delle significazioni. Sono affrontati due temi particolarmente importanti:

​ ​

1. Il ribaltamento di Saussure che consiste nel considerare la semiologia come una parte della linguistica e non

viceversa. Barthes sostiene la centralità della lingua naturale rispetto agli altri sistemi.

Le significazioni dei messaggi visivi dipenderebbe dai messaggi linguistici, dalla nominazione linguistica.

Quindi un oggetto significa perchè interviene una inga che ne nomina il significante e il significato.

La lingua è il sistema di significazione supremo, all’interno del quale è possibile tradurre gli altri sistemi di

​ ​

significazione → lingua fascista (quindi la semiotica è parte della linguistica)

2. La teoria della connotazione​ , sé la significazione si basa sulla relazione tra un piano dell’espressione e un

piano del contenuto (E R C) tale relazione può diventare la base di un secondo sistema.

Il primo sistema diventa quindi piano dell’espressione del secondo sistema (E R C) R C.

Si tratta di ciò che Hjelmslev aveva chiamato semiotica connotativa, il primo sistema costituisce la denotazione

il secondo sistema la connotazione.

Vi può essere anche un caso opposto di “sganciamento” in cui il primo sistema diventa piano del contenuto del

secondo sistema E R (E R C), si tratta del metalinguaggio. Le connotazioni, secondo Barthes, sono

sensi aggiunti. Questi significati o frammenti

di ideologia​ hanno a che fare con la cultura,

il sapere, la storia, ecc.

Il meta linguaggio, al contrario, è un sistema

che parla di un altro sistema, un sistema il

cui piano del contenuto è un altro sistema.

(La semiologia è quindi un metalinguaggio)

L’ovvio e l’ottuso

Ovvio → qualcosa che viene incontro (significato atteso) - livello simbolico

Ottuso → ciò che non si rassegna ad essere interpretato (non compreso fino in fondo) - livello della significanza

es. Il film “Ottobre” - pugno chiuso → protesta, indignazione proletaria = ovvio

Il senso ottuso non si trova nella langue ma non si trova neanche nella parole (significante senza significato).

Con il concetto di senso ottuso Barthes riflette sulla capacità delle immagini di significare fuori dalla lingua verbale.

L’immagine non viene considerata in quanto messaggio analogico o messaggio senza codice, si lavora piuttosto nella

direzione di cogliere un linguaggio delle immagini.

In questa direzione si muoverà tutta la semiotica visiva di tradizione generativa, la cosiddetta Semiotica plastica.

Sistema della moda, retorica e ideologia

Barthes prova ad applicare le categorie semiologiche al campo della moda, ovvero studiando il sistema della moda con

le categorie elaborate dalla linguistica:

​ ​

● il costume sarebbe l’equivalente della langue

(situazione istituzionale e sociale, staccata dall’individuo - livello normativo dei codici vestimentari)

● l’​ abbigliamento l’equivalente della parole

(dimensione individuale, atto di vestirsi con la quale l’individuo concretizza le norme del costume)

A volte le due dimensioni possono coincidere, ad esempio la larghezza delle spalle può essere sia un fenomeno di

abbigliamento se si adegua alla conformazione del corpo di chi indossa il vestito, sia un fenomeno di costume se la

dimensione è stabilita del gruppo e “fa moda”.

Viene ripresa anche la dicotomia che vede opposte sincronia e diacronia:

Da un lato il sistema della moda, inteso come sincronico​ , è la manifestazione vestimentaria individuale.

Dall’altro lato la temporalità, intesa come diacronica​ , è il cambiamento ciclico della moda.

Barthes si concentra principalmente sulla moda scritta (offre aiuti rilevanti al semiologo perchè lessicalizza i significati,

descrive in didascalie quelli che dovrebbero essere i contenuti evocati).

La moda scritta viene analizzata nel libro “Sistema della Moda” dove viene analizzato strutturalmente l’indumento

femminile così come è descritto dalle riviste di moda.

​ ​

La moda con la scrittura riveste gli indumenti di una rete di sensi (per ragioni di ordine economico, costruisce ed

alimenta un immaginario collettivo che abbatta i tempi lentissimi dell’usura e che faccia vendere moda secondo cicli più

rapidi, il senso fa vendere).

Gli enunciati verbali delle riviste possono essere ricondotti a due insiemi:

​ ​

Insieme A - Indumento/Mondo → mettono in relazione un indumento e una circostanza empirica del mondo

​ ​

Insieme B - Indumento/Moda → mettono in relazione un indumento e la moda

Barthes pensa che nelle riviste si instauri sempre una sovrapposizione gerarchica di diversi livelli di senso:

1 - Sistema reale​ (retto dal codice extralinguistico)

La significazione del vestito in quanto oggetto

concreto ​

2 - Sistema denotativo della lingua (prende a carico

il primo sistema reale)

Si rende linguisticamente significante un vestito. Si

prefigura un metalinguaggio.

3 - Sistema connotativo

La relazione denotativa della lingua diventa il piano

dell’espressione di un ulteriore significato ideologico.

Il significante contiene a sua volta delle marche fraseologiche che funzionano come significante retorico di un significato

ideologico. Si arrocca sul sistema vestimentario e sul metalinguaggio descrittivo operando a un terzo livello.

Retorica dell’immagine, le connotazioni visive

Anche le immagini funzionano come miti, naturalizzano le ideologie attraverso stereotipi, tecniche e abitudini percettive.

In “Retorica dell’immagine” Barthes analizza il ruolo dell’immagine nella comunicazione, descriz. semiotica dell’immagine

(viene studiata principalmente l’immagine pubblicitaria perchè il suo significato è sicuramente intenzionale)

Il primo messaggio è sempre costituito dal testo verbale, che svolge una funzione di ancoraggio​ , serve cioè a vincolare

con la sua capacità “repressiva” la libertà di significati dell’immagine.

es. Foto pubblicitaria della pasta Panzani

● La borsa semiaperta lascia scivolare i prodotti “sconfezionati” → freschezza

● Tinta tricolore del manifesto e lo stesso nome “Panzani”→ italianità

● Assembramento di oggetti diversi → servizio culinario totale

● Rinvio della composizione → significato estetico di natura morta

Il significato di questi segni è reso possibile da un sapere culturale più profon

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Publisher
A.A. 2018-2019
29 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/05 Filosofia e teoria dei linguaggi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher SumioZ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Semiotica generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof Ragonese Ruggero.