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Dale Carnegie - Formula magica per i discorsi brevi
- esempio (miglior argomento da poter usare) (ricorda il Vangelo e le sue parabole - il procedere con esempi fa ricordare meglio e raccoglie l'attenzione dei presenti).
- un solo punto (perché abbiamo poco tempo) - punto che andrà argomentato, ossia contenga le ragioni - da esporre la sola ragione migliore. Magari abbiamo argomentazioni di peso diverso - es. tra 3 ragioni di forza persuasiva diversa con quale cominciamo?
- oratoria antica - si inizia con l'argomento migliore (il più forte che abbiamo), poi il più debole dei 3 (o addirittura la possibile risposta a un'obiezione) e poi l'argomentazione media (meno forte della prima e più forte della seconda).
Voce dell'oratore - usare tutti gli strumenti che la voce ci riserva. Es. voce deve avere volumi e toni diversi. Servono variazioni di volume e di tono. La voce dovrebbe evitare di utilizzare.
qualsiasiponte sonoro (vocalizzi inutili o ponti inutili) -> sono molto fastidiosi (cercano di occupare ilsilenzio questi ponti sonori -> il silenzio va rispettato ed ha una grandissima funzione -> meglio2/3 sec. di silenzio e non un ponte sonoro).
La gestualità in Italia non è sbagliata. La gestualità è come se fosse un evidenziatore su unapagina -> ha anche la funzione di accento. Deve comunque essere discontinua questa gestualità(deve essere usata solo in maniera discontinua -> per sottolineare certe parole e certe frasi).
Aristotele ebbe un ruolo imp. nell’oratoria -> poi arrivo l’oratoria romana (scienza che poi èarrivata ai nostri
giorni).
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Institutio Oratoria Oratoriae)(Institutiones -> opera scritta dal maestro di oratoria Quintiliano.
Quintiliano (35 d.C. in Spagna, più che altro nei Paesi Baschi, Spagna Nord-orientale) -> maestro di oratoria del 1º sec. dopo Cristo. Giunge a Roma da bambino a seguito del padre (retore anch’egli) -> sotto Galba inizia a insegnare principi di oratoria. Ricevette poi incarico da Vespasiano di tenere una vera e propria cattedra di oratoria a pagamento (per la prima volta pagato da un imperatore per insegnare oratoria). Fece anche l’avvocato nel frattempo (sperimentò nel foro i principi che insegnava). Sui 60 anni (finito il lavoro di avv. e di
insegnante) scrisse la Institutio Oratoria. Marziale lo definisce “Gloria della toga romana” e “moderatore dei giovani incerti” -> ebbe successo come insegnante (aiutava i giovani avvocati nei loro primi anni).
Institutio -> opera enorme (12 libri) -> è enciclopedia di ars retorica (è dedicata espressamente al futuro oratore fin dalla sua adolescenza -> fin dai 10/12 anni). L’uso della parola era da insegnare fin da piccoli -> fin da giovani si richiedeva ai piccoli Romani di partecipare a gare di oratoria in cui uno sosteneva una cosa e l’altro ne sosteneva un’altra (l’opposto): poi i compagni ne decretavano il vincitore. Serve per prevalere dialetticamente contro un altro. Le più grandi maestri di oratoria, per Quintiliano, sono l’abitudine e l’esperienza -> coraggio di provarci.
Institutiones -> contengono una serie di regole/principi/precetti di oratoria (a volte fisse e quindi un po’...
Troppo rigide). Una volta che queste regole vengono imparate e messe in pratica, sono regole che non limitano la libertà dell'oratore ma ne migliorano il risultato (es. come con le leggi della prospettiva nella pittura -> l'introduzione dell'uso della prospettiva nel dipingere non bloccava il genio dei più grandi artisti, ma ne esaltava il genio). Anche le leggi di armonia nella musica -> esaltano il genio dell'artista. "Retorica" al giorno d'oggi sembra avere una connotazione negativa -> discorso ampolloso ma vuoto nei contenuti (tutta forma e pochi contenuti) -> ma la retorica non era questo nel passato (oggi invece ha un significato negativo). La retorica è un'ars/scienza. Retorica è un'arte -> è un'arma. La verità magari sta altrove (ma con la retorica io riesco ad avere la ragione, non la verità) -> la verità spesso è irraggiungibile (e verità.
è ciò che si fa passare per vero molto spesso). Verosimile -> ciò che può essere simile al vero ma non lo è!Nel ‘500 la retorica sparì a favore dell’elocutio, ossia solo di una sua parte -> eloquenza (capacità di eloquio). Ma la retorica è molto più dell’eloquenza.Nel ‘600-‘700 la dialettica prevalse sulla retorica.‘800 -> Napoleone bandì l’insegnamento della retorica dall’Università -> in Francia Napoleone lbandì perché era pericoloso per il regime autoritario dell’imperatore (chi ne avesse conosciuto la forza avrebbe potuto opporsi all’ideologia imperiale -> sarebbe stato pericoloso).Ragione culturale di tramonto della retorica dai tempi classici ai nostri giorni -> il potere della parola ad es. nel ‘900 nei totalitarismi (dittature) -> arte della parola per riuscire a trascinare le folle ad accettare le
Decisioni del dittatore solo rapiti dall'estasi che provocavano questi dittatori (conpiazze piene di persone). Da qualche decennio è tornata in auge la retorica (si parla di neo-retorica). Importante garantirsil'apporto della conoscenza di questi strumenti -> non si può più pensare di fare a meno dicomunicare il nostro pensiero (bisogna saperlo fare bene).
Oratoria ad es. nel processo penale -> art. 530 cpp usa formule di assoluzione per il reo che per ilcausae"processo penale si rifanno a ciò che nell'oratoria erano definiti "status -> "status" dellacausa nel pensiero retorico erano lo schema dei possibili punti
salienti attorno a cui potrebbe ruotare una certa questione. di una causa -> punto importante su cui si può e si deve controvertere tra accusa e difesa (uno fa valere la presenza di un certo elemento e l'altro la nega). Accusa e difesa in un processo -> si può avere assoluzioni (ex 530 cpp) di tipo diverso:- perché il fatto non sussiste
- perché l'imputato non ha commesso il fatto
- ...
tramutato per ilnostro legislatore nella prima formula di assoluzione -> “il fatto non sussiste”). L’avv. negheràmagari il fatto contestato. status causae“Fatto non costituisce reato” -> altro (altra formula assolutoria)status causae iuridicialis“Persona non punibile o non imputabile” ->“Causa di giustificazione” -> può essere usato dalla difesa (es. fatto compiuto per legittima difesa)————————————————————————————————————————————————————————————————————————————————————————————————————&mdash
tratteggiano le "parti dell'arte retorica/oratoria":
- inventio (da "invenire", ossia trovare, scoprire) -> attività che l'oratore affronta andando a cercare/scoprire/trovare cosa dire -> fase della ricerca e scoperta di cosa dire (studiare la causa e, scartati alcuni aspetti, individuare nella sua strategia quale sia la linea difensiva migliore, approfondendo alcuni aspetti, guardando alcuni momenti della fattispecie più importante, ...) -> insomma la ricerca del cosa dire.
- dispositio: viene dal latino "disponere" -> successione delle cose da dire (ordine delle cose da proporre) -> in una strategia vincente può essere utile seguire un ordine e le sue regole.
- elocutio: l'eloquenza, ossia la cura del linguaggio (l'attenzione e la scelta delle parole per esplicare ciò che ho pensato prima) -> la scelta delle parole (linguaggio più adatto anche a chi mi trovo davanti).
Abbelleimento del discorso anche.memorizzazione (dei contenuti dell'orazione): Cicerone scriveva le sue orazioni e poi le• declamava in pubblico (senza leggere però -> troppo noiosa e cantilenata) la lettura. Passavale notti a ripetere davanti al suo schiavo Tirone.pronuntiatio actio):(o recitazione/pronunciare l'orazione (dopo averla confenzionata) -> actio• ricorda l'azione (l'attore che agisce) -> si deve cercare di incantare le giurie e convincerli di ciò che si dice/afferma. inventio.4º-5º-6º: si parla ancora di dispositio ->7º -> preferenza dell'ordine di dire prima qualcosa e poi un'altra.elocutio):8º-9º libro (si parla di si parla delle teorie linguistiche e delle figure retoriche che possono essere utilizzate con scopo persuasivo in quanto affascinanti (il parlare bene)excursus10º -> sui grandi nomi dell'oratoria Latina.mnemotecniche11º ->
(modalità/tecniche per ricordare) -> cercare di trattenere il più possibile attiociò che dobbiamo ricordare. Tecniche che sono tuttora attuali. Poi si inizia a parlare di epronuntiatio (con uso migliore possibile di voce e gestualità). 12° -> delineata la figura del perfetto oratore. Gli antichi già sapevano che la lettura della loro orazione sarebbe stata un boomerang -> ha un ritmo troppo piano (e può rendersi spesso noiosa).