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ABC

- Dumont possiede una rete tutta nuova e a 600 righe facendo una grandissima

concorrenza alla RCA con 450 righe. Alla fine per la disperazione si alleano e

trasmettono insieme il campionato di baseball, riprendendo perfino da più

inquadrature. I disfattisti iniziano a cambiare idea: la tv si imporrà sulla radio

- Matz, il pazzo pubblicitario, in 24 monta un apparecchio nuovo da tanti di quelli già in

circolo, mettendolo ad un prezzo bassissimo, che portò anche la concorrenza ad

abbassare i prezzi.

- Iniziano a nascere i divi televisivi, Norma Jean come Marilyn Monroe.

- 1950 c’erano già 11 milioni di apparecchi in bianco e nero in circolo, la sfida

diventa il colore. Viene subito sperimentata una televisione a colori meccanica, ma

Sarnoff vi si oppone andando perfino davanti alla Corte Suprema, perdendo. Continua

comunque a lavorare su un tv a colori elettronica nonostante i fallimenti, e alla fine ci

riuscì, modificando la telecamera stessa.

- La televisione a colore verrà lanciata ufficialmente nel 1954 e la realtà

quotidiana dei cittadini americani cambia. Non fidarsi del messaggio ma amare il

mezzo.

- Sarnoff riesce ad ingegnarsi anche per riprendere il primo uomo sulla luna (FINE)

- Pur esistendo già negli anni 50 la tecnologia del colore arriverà molto tardi nel case, è

un processo nuovo e soprattutto lungo.

- Televisori, Sky Arte: tv ha unito gli italiani, prime visoni popolari pubbliche che fanno

diventare il televisore un oggetto totemico, viene subito messo nel salotto buono.

prima modificazione introduce il secondo canale cambiando l’antenna e un dispositivo

nuovo, con una seconda manopola .

- anni 60-70 primi esperimenti di design per la televisione, la Brionvega per prima fa il

Doney: il televisore così abbandona il salotto buono e prende posto anche nelle altre

stanze.

6 giovedì 25 febbraio 2016

- anni 70-80 l’arrivo del colore: olimpiadi viste a colori, telefunken, arrivano anche i

telecomandi, arriva il vhs

- anni 90-10: telepiù, parabole, decoder, digitale terrestre, schermi piatti, non c’è più

design

- 1961: nasce il secondo canale rai usato per la sperimentazione di nuovi programmi

- iniziative marchi di elettronica attraverso la pubblicità, che sponsorizza i nuovi design

dei televisori

- dal 5

- 54 al 61 l’offerta si limita ad un canale soltanto, senza concorrenza alcuna, anche se

nel 61 nasce il secondo canale

- Ettore Barnabei: dal 60 al 74 direttore rai, implementa una programmazione

bilanciata sui 2 canali senza reale diversificazione o concorrenza, dai 70 il primo

canale resterà quello per il pubblico di massa, il secondo quello “giovanile”

- direzione con spirito morale e etico, democrazia cristiana

- Primo ventennio: tv fortemente didattica e pedagogica, è presente anche l’esigenza di

fornire svago e divertimento, altrimenti rischio di calo d’ascolti

- anni 60: grande successo dei programmi di varietà, programma in cui ci sono una

serie di elementi caratterizzati come musica, danza, ballerine, attori, pezzi comici, una

specie di collage fatto per creare un intrattenimento a tutto tondo per il pubblico di

quegli anni

- Nel 1961: inizia Studio Uno , varietà che rivoluziona il modo di fare spettacolo

leggero, grazie ad Antonello Falqui , formatosi negli USA porta cose del tutto

innovative: come mostrare l’apparato del “dopo le quinte” , programmi piuttosto

costosi , programmi di punta del palinsesto

- differenza tra prodotti televisivi che si possono ripetere (serie tv, resa time, cartoni

animati) e non (sanremo, prodotti di punta settimanali)

- L’Italia pur essendo un paese unito è ancora fortemente diviso, soprattutto a causa

dei vari dialetti, la tv, e soprattutto Bongiorno, avranno un ruolo fondamentale nel

colmare questo divario

- Intrattenere, Informare, Educare sono ancora i pilastri del palinsesto televisivo

- generi ibridati negli anni seguenti

- La situazione politica italiana degli anni 60 è molto delicata, i socialisti sono approdati

al governo, il 68 è vicino

7 giovedì 25 febbraio 2016

- contenuti rai e la mentalità si allontanano

- LA RAI è ancora vincolata a modelli acritici sul piano sociale, a tabù sessuali e a

stereotipi familiari e non è più coerente con la maturità raggiunta dal pubblico

televisivo

- Nel 1969 rinnovo di tutti i vertici Rai, con uomini che rappresentino tutti i partiti

di maggioranza, rafforzamento dei poteri del direttore generale

- Nel settore le cariche decisionali vengono sparite tra DC e socialisti secondo un

uncriterio apparentemente equo ma che di fatto prevede ce le strutture esecutive

restino nelle mani del DC mentre sul piano burocratico si moltiplicano cariche

- Urge una riforma, le difficoltà finanziarie sono evidenti, la RAI si avvicina alla fine di

un’epoca e nel 1974 (scade la concessione ventennale fatta nel 54) Barnabei si

dimette

- Inizio anni 70: monopolio RAI minacciato dall’interno(discussioni sulla riforma,

lotte per il potere, politica etc) e dall’esterno

- Nascono proprio in questi anni le enti libere e private, grazie all’abbassamento dei

costi del materiale per la produzione di programmi e per la diffusione del segnale

- A Bologna: Radio Alice

- Concepita nel 1975 durante un periodo di esplosione della radio libere, inizia a

trasmettere il 9 febbraio 1976 sulla frequenza fm 100.6 mhz, utilizzando un

trasmettitore militare

- lo studio è in un appartamento al Pratello, piccola emittente legata al movimento

studentesco, vuole farsi portavoce della comunicazione libera

- Microfono aperto a chiunque, no scopi commerciali, la radio diventa uno strumento di

produzione culturale attraverso l’organizzazione di concerti e raduni giovanili

- esempio del fermento degli anni, dove radio di questo tipo spuntano come funghi

- La prima tv privata a livello locale è telebiella, fondata da Beppo Sacchi nel 1971

- Le trasmissioni iniziano nel 1972, quando ormai la convenzione dello stato rai per il

monopolio è scaduta, sfruttando una lacuna del codice postale che , risalendo al

1936, non contemplava l’esistenza della tv via cavo

- Venne registrata in tribale il 20 aprile 1971 come “Giornale periodico a mezzo video”

- Prima trasmissione nel febbraio 1972 e quindi della televisione libera italiiana, fu un

messaggio di presentazione di Ivana Ramella moglie di Sacchi, con intendo di

informazione a livello locali, ambito ancora completamente scoperto dalle tv nazionali

8 giovedì 25 febbraio 2016

- Immediatamente sorsero con modalità analoghe altre emittenti in varie regioni d’Italia,

a volte con l’aiuto di Telebiella stessa, o dichiaratamente ispirate a questa: via cavo-

tele napoli, tele alto milanese, tele piombino etc e via etere come Tele Firenze

- Il governo reagisce con un decreto che rende illegali i canali privati nel 1973 e ne

dispone la disattivazione

- I titolari, a partire da Telebiella, non eseguono l’ordine e il governo Andreotti fece

oscurare l’emittente nel giungo 1973

- La questione divenne di rilevanza politica nazionale perché i repubblicani ritirano

l’appoggio al governo Andreotti che è costretto a dimettersi, facendo cadere il governo

- Alla fine del 1974 ci sono centinaia di televisioni via cavo e i primi provvedimenti

giudiziari arrivano quando ormai si è fatto un mercato.

- Telebiella conduce una coraggiosissima battaglia legale. Risultato della battaglia

sono la Sentenza n 225 del 1974 e sentenza n 226, per quanto riguarda gli impianti di

televisione via cavo e la ripartizione delle televisori estere in lingua italiana, che

avviano la liberalizzazione in ambito locale

- le emittenti locali via cavo in ambito locale non devono chiedere autorizzazioni al

ministero delle poste in quanto no ci sono rischi dii creazione di oligopoli

- Senza precisare cosa dia nell’ambito locale la sentenza di fatto agevola la nascita

delle tv private

- Nel 1976 l Corte Costituzionale con la sentenza n 202 autorizzò anche le trasmissioni

radiotelevisive via etere in ambito locale

- Telebiella è tutt’ora ente ed è ancora guidata dal fondatore e dalla moglie Ivana

Ramella, prima annunciatrice della televisione libera italian

- 14 aprile 75, legge 103 (“Riforma Rai”) autorizzava le trasmissioni via cavo onocanale

e la ripetizioni via etere della svizzera

- Punti essenziali della legge:

- La gestione rai passa dal governo al parlamento che ha grande potere e può

eleggere 10 membrii del CDA RAI

- Regolamentata la pubblicità: non più del 5% sul titola della programmazione, più

ore di pubblicità

- introduzione delle programmazione al mattino

- Si deve dare accesso nei palinsesti realizzati dai liberi cittadini

- Alle regioni è data la possibilità di indicare 4 membri per il CDA

9 giovedì 25 febbraio 2016

- Il 1 e 2 canale sono messi in concorrenza tra loro, ciascuno ha un direttore di rete e

una testata giornalistica

- Si stabilisce la nascita del terzo canale rai

- Le tv locali vi cavo non si possono interconnettere tra loro e il bacino max di utenza

è 15000 (questa cosa verrà totalmente non rispettata, e i canali creeranno un

network)

- possono trasmettere in Italia a patto che non disturbino il segnale RAI e non

raccolgono pubblicità in Italia

- Durerà questa legge fino agli anni 90

- Allargandosi il numero di canali diventa possibile contenere le spinte richieste dalla

pubblicità

- anche la rai si adatterà alla concorrenza: abbandonerà il suo intento pedagogico

votandosi all’intrattenimento, che da più spazio alle inserzioni pubblicitarie

- nascono molte tv private, alcune delle quali legate ad editori come Rusconi e Rizzoli

mentre le tv straniere continuano a trasmettere

- Con un ritardo di 10 anni rispetto alle altre nazioni europee anche l’Italia approda al

colore: il 1 febbraio del 1977 usando il PAl

- nello stesso anno finisce carosello, viene introdotto un modo tutto nuovo di fare

pubblicità

- è un settore con delle grosse difficoltà: pur essendosi abbassato il prezzo degli

strumenti quelli della produzione e dei format restano altissimi, soprattutto il cinema,

diventa necessario perciò fare uno studio economico molto accurato

- Gli anni 80: dalle tv locali ai network

- società dei consumi, nascita dei centri commerciali, pc entrano nelle case, arrivo

registratori vhs, arcade game,

- il mercato della pubblicità invade la tv, sopratutto puntando sui bambini

- lo sviluppo delle private è agevolato dall’invenzione del telecomando

- nasce lo zapping

- network: una serie di canali affiliati tra loro, con una casa madre che

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
26 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher dilettadan di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della radio e della televisione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Innocenti Veronica.