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TEORIE IMPLICITE DI PERSONALITÀ
Esempio di applicazione dei processi top-down.
- Produzione di inferenze sul possesso di altre caratteristiche di cui non sappiamo nulla.
- Andiamo al di là dell'informazione data: colmiamo i buchi informativi con delle inferenze nostre.
Mappare tratti di personalità lungo dei piani identificando degli ASSI che li riassumano.
- Primo asse
- Secondo asse: aspetti propriamente semantici
In questi assi sono presenti due dimensioni sociali importanti:
- Possesso di elevate capacità cognitive
- Aspetti di tipo interpersonale (socievolezza, apertura)
Abbiamo questi due assi che si intersecano.
Queste mappe ci aiutano a prevedere le inferenze spontanee che cogliamo?
Certe T.I.P. possono applicarsi a vari livelli: sia sul genere umano nel suo complesso che in psicologia sociale Pagina 26.
Certe T.I.P. possono applicarsi a vari livelli: sia sul genere umano nel suo complesso che in riferimento a specifici sottogruppi. Da cultura a cultura cambia.
Il contenuto di queste teorie. Le teorie implicite sono una forma particolare di SCHEMA: strutture di tipo cognitivo che ci aiutano a rappresentare le conoscenze riguardo un concetto, inclusi i suoi attributi e le relazioni tra gli attributi.
Gli schemi facilitano l'elaborazione. Ne esistono di quattro tipi:
- Schemi di persona: teorie implicite di personalità. Es. schema dell'estroverso
- Schemi di sé: il concetto incluso nello schema è la persona stessa.
- Schemi di ruolo: insieme delle aspettative che abbiamo verso attributi/comportamenti che altre persone dovrebbero avere in base al loro ruolo o posizione nella struttura sociale.
- Ruoli → acquisiti (es. psicologo)
- ascritti (es. uomo/donna, giovane/vecchio)
- Schemi di eventi (script): sequenze comportamentali che vengono ritenute appropriate in uno specifico contesto sociale. Es. quando entro in un ristorante c'è tutta una serie di azioni.
psicologia sociale Pagina 27 Lezione 13 martedì 3
novembre 2020 09:48
LE FUNZIONI DEGLI SCHEMI
Se mappiamo la probabilità di ricordo insieme alla relazione con lo schema.
Esperimento di Zadny e Gerard: veniva fornita la descrizione di uno studente. Tutti leggevano la stessa descrizione, tranne per un'informazione iniziale che diceva varie facoltà diverse che questo studente poteva frequentare. Quindi all'inizio i partecipanti attivavano già uno schema mentale relativo allo studente di psicologia/medicina ecc.
Conclusioni: ricordo libero (free recall) ↓= quando leggiamo qualcosa in maniera spontanea e poi dobbiamo rievocarne il ricordo alla memoria.
ALTRE MISURE DI MEMORIA:
Il riconoscimento: dare una lista all'inizio e successivamente darne un'altra con altre informazioni in più rispetto all'inizio. Il compito era quello di distinguere quali fossero le informazioni date all'inizio e quali quelle aggiuntive. Individuare quindi le informazioni presentate all'interno di una serie di
distrattori. Si rileva che le informazioni congruenti con lo schema vengono erroneamente ritenute essere state viste o ascoltate. Le informazioni congruenti vengono meglio elaborate perché vengono ricordate con più facilità. Allo stesso tempo aggiungiamo anche cose in più.
Esperimento di Hamilton, Katz e Leirer: chiedere di formarsi una impressione su un individuo. Venivano presentate 16 affermazioni riguardanti questa persona. Le affermazioni erano di 4 tipi diversi. Metà partecipanti dovevano leggerle e formarsi un'opinione sulla persona, metà invece doveva ricordarsi quante più affermazioni possibili.
Risultato: la prestazione mnestica è migliore per il gruppo che si deve formare un'impressione piuttosto che quello che deve memorizzare la serie di parole. Quando ci formiamo un'impressione, creiamo collegamenti tra materiali, non li leggiamo singolarmente. Quando dobbiamo memorizzare, invece, accade il contrario: prendiamo
le parole una- a una e le ripetiamo molte volte. Quando noi creiamo connessioni e ci ricordiamo anche un solo item, questo serve a recuperare automaticamente anche gli altri item.
Facilitazione del recupero di tutti gli item.
Clustering: quando andiamo a vedere, nella condizione di memoria, l'ordine di recupero degli item, vediamo che sono tutti disordinati. Nella condizione di impressione, invece, gli item vengono organizzati per area tematica (ricordiamo item dello stesso campo semantico).
LA MEMORIA COME PROCESSO SOCIALE
Esperimento di Giuliano e Wegner: si chiedeva a delle coppie di apprendere dei materiali rispetto a vari domini: un membro della coppia aveva più conoscenze su certi domini, l'altro membro su altri. In aggiunta, si diceva ad uno dei due che sarebbe stato lui a dover ri-evocare tutti i materiali.
Risultato: quando il partner non è esperto, la mia prestazione di memoria è superiore rispetto a quando è esperto. Viceversa, quando ho accanto un
partner esperto, la mia psicologia sociale Pagina 28 rispetto a quando è esperto. Viceversa, quando ho accanto un partner esperto, la mia prestazione complessiva diminuisce.
Processi di memoria transattiva. Negoziazione dei ruoli nei confronti della memorizzazione di materiale.
Effetto Google: cosa succede quando sappiamo che certe info sono sempre disponibili in rete? Quanto ci impegniamo per memorizzare queste informazioni?
I partecipanti dovevano leggere certe frasi che contenevano informazioni random che uno non sa esattamente se siano vere o no. Poi dovevano digitare questa frase. In seguito c'erano due condizioni: 1. se schiacci un tasto, la cosa che hai scritto viene cancellata 2. se schiacci un tasto, la frase viene salvata.
La semplice idea che certi contenuti potessero essere facilmente accessibili in un altro file ci peggiora la memoria di queste stesse frasi. Quelli del primo gruppo, invece, se le ricordavano di più perché pensavano fossero state eliminate.
per sempre (maggior ricordo quando si pensa che il file verrà eliminato).SCHEMA
Es. fino a che punto è possibile mentire in una clinica per malati mentali?
Una serie di finti pazienti si presenta in varie cliniche e sostengono di sentire delle voci. Per tutto il tempo trascorso in clinica si comportavano in modo assolutamente normale e nei colloqui parlavano di sé stessi in maniera sincera. Nessuno di questi pseudo pazienti è mai stato scoperto dai medici, e sono stati ospedalizzati per tempi abbastanza lunghi.
1. Interpretazione selettiva di tutte le informazioni che questi pseudo pazienti raccontavano. Veniva tutto filtrato dai medici in luce della diagnosi iniziale di schizofrenia.
2. Tendenza a voler confermare le proprie ipotesi di partenza piuttosto che smentirle (rischio di falsi positivi).
Esempio tratto da Rosenham: resoconto dato da uno di questi pazienti.
Un dato interessante sono le reazioni degli altri pazienti: tutti si erano accorti che gli altri non
possibilità di interagire con l'altro per un breve periodo di tempo. Alla fine dell'interazione, veniva chiesto loro di valutare l'altro in base alla sua introversia o estroversione. I risultati hanno mostrato che le aspettative iniziali influenzavano la percezione dell'altro. Coloro che credevano di interagire con una persona introversa tendevano a valutarla come tale, anche se l'interazione aveva mostrato comportamenti estroversi. Allo stesso modo, coloro che credevano di interagire con una persona estroversa tendevano a valutarla come tale, anche se l'interazione aveva mostrato comportamenti introversi. Questo esperimento dimostra come le etichette influenzino la nostra percezione degli altri e come possano creare aspettative che influenzano il loro destino.Possibilità di fare un certo numero di domande da una lista. Alcune di queste domande erano inerenti a comportamenti tipici degli estroversi, altre tipiche degli introversi e altre neutre. Quando abbiamo dei comportamenti in linea con l'introversione, questi non sempre sono in grado di definire in maniera esatta l'introversione. Se incontriamo una persona di cui non sappiamo nulla, che ipotesi formuliamo? Per il bias del falso consenso ipotizzo che questa persona abbia caratteristiche simili alle mie. Psicologia sociale Pagina 29 del falso consenso ipotizzo che questa persona abbia caratteristiche simili alle mie.
EFFETTO PERSISTENZA
Si davano vari messaggi a delle persone e si richiedeva di distinguere se fossero messaggi di suicidio o se stavano solo facendo finta. Mentre leggevano, venivano registrate le risposte fisiologiche del corpo del partecipante. Alla fine veniva dato loro un feedback se avevano risposto correttamente o no. Terminato il compito, si diceva loro che i
feedback erano stati dati in modo totalmente casuale. Dopo si chiede ai partecipanti quanto abili sono a identificare da un testo se una persona sta meditando il suicidio. Nonostante sia stato detto che i feedback erano falsi, chi aveva avuto un feedback positivo aveva una buona stima della propria bravura.
Le aspettative che noi abbiamo non agiscono solo in modo interpersonale?
PROFEZIE CHE SI AVVERANO (self-fulfilling prophecies)
Effetto Pigmalione: studio di Rosenthal. Prendere dei bambini di una scuola, dare loro dei test e poi riferire agli insegnanti che certi bambini erano più dotati di altri (i bambini dotati erano scelti a caso). Durante l'anno, questi bambini dotati vengono monitorati e a fine anno gli viene di nuovo somministrato un test. Si nota che questi bambini "dotati" presi a caso, hanno effettivamente avuto un aumento delle prestazioni. La profezia si è avverata. Nell'aula si osserva una molteplicità di micro-comportamenti che crea un
Ambiente migliore di sviluppo di capacità. Per esempio, gli insegnanti sorridevano di più a questi bambini, davano loro compiti più complessi, correggevano i compiti con maggiore attenzione ecc. Questi insegnanti tuttavia erano convinti di non aver fatto niente di diverso.
Situazioni analoghe si trovano in classi in cui l'insegnante fa differenze di genere e favorisce i maschi. Ad esempio, nelle ore di materie tipicamente maschili (matematica, scienze...), dà la parola più spesso ai maschi e in materie tipicamente femminili viceversa.
Es. al telefono con uno sconosciuto. È la mia aspettativa che ha generato il comportamento altrui.
Psicologia sociale Pagina 30 Lezione 14 giovedì 5 novembre 2020 10:32
Le profezie che si auto avverano rientrano in processi di tipo circolare.
Studiare pag. 40-47 libro castelli
LE ATTRIBUZIONI CASUALI TENDENZE SISTEMATICHE