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N°confronti del college

Sottraendo dal delle volte in cui una studentessa è associata ad item positivi (identificazione con la comunità) il N° delle volte in cui la stessa studentessa è associata ad item negativi si ottiene un indice di identificazione con la comunità. Le studentesse ritenute più identificate con la comunità sono più progressiste delle studentesse considerate portatrici di atteggiamenti negativi verso la comunità del college.

Le interviste

Infine, Newcomb intervista le laureande riguardo cambiamenti negli interessi personali o nelle opinioni politiche e ruolo della famiglia in essi e la posizione politica della famiglia. per raccogliere ulteriori dati sulla comunità del college e sui fattori che hanno portato al cambiamento degli atteggiamenti politici.

Tutte le studentesse mirano a raggiungere un certo successo sociale nella comunità del college, e ne adottano i principi assumendo atteggiamenti progressisti.

Il modo in cui una persona si relaziona con il gruppo di appartenenza e di riferimento influenza lo sviluppo degli atteggiamenti. Secondo lo studio di follow up di Newcomb, Koenig, Flacks e Warwick, gli atteggiamenti politici delle ex studentesse del Bennington College dopo vent'anni sono rimasti gli stessi (soprattutto se condivisi dai loro partner); in base a delle interviste riguardanti storia personale dopo la laurea, training formativo ed esperienze lavorative, ambito di attività e interessi e posizioni politiche di marito e amici.

La conclusione è dunque che le università statunitensi influiscono sugli atteggiamenti socio-politici degli studenti e che gli orientamenti politici degli studenti diventano meno conservatori con il passare degli anni di college.

Stanley Milgram: le ricerche sulla sottomissione all'autorità

Milgram studia a Yale tra il 1960 e il 1963; inizialmente, i soggetti dei suoi esperimenti sono solo uomini perché segue la

tradizione e sono più frequenti nella comunità scientifica, inseguito le donne vengono prese in considerazione perché non c'era ragione per esentarle dagli studi. Conosce anche Lewin e la sua ricerca intervento: metodo di ricerca ripercorso in modo ricorsivo e replicativo. Considera il punto di vista dei partecipanti senza stabilire un'unica interpretazione: non c'è distinzione tra esperti e non esperti ma ci si basa sull'interazione e sul pensiero del soggetto. Gli studi di Milgram costituiscono un notevole apporto teorico per la comprensione di eventi di rilevanza sociale come lo sterminio degli ebrei ad opera dei nazisti. Egli utilizza un approccio fenomenologico (si concentra sull'osservazione diretta dei fatti sociali) e il metodo sperimentale (rilievo attribuito a fattori situazionali, mentre la teoria è impiegata per integrare e spiegare risultati già ottenuti). Gli eventi sociali di sfondo agli studi di Milgram sonola Shoah, il processo Eichmann, la concezione della "banalità del male" di Hannah Arendt - forte è il concetto di esecuzione di un ordine, scevro da responsabilità. L'obbedienza all'autorità è il risultato di due forze: 1. La disponibilità all'obbedienza che la specie ha sviluppato nel corso dell'evoluzione, fondamentale anche nel senso di obbedienza all'interno di un sistema volto al progresso. È una dinamica relazionale nella quale io rispondo alle richieste di una persona perché reputo che altre debbano rispondere alle mie. Le richieste devono essere ragionevoli e coerenti con il contesto. 2. Le specifiche influenze esercitate nel sistema sociale. Quando un individuo si trova in un sistema di autorità, i controlli inibitori interni (1) sono sostituiti da controlli di ordine superiore (2): non valuto se un ordine è etico o meno, lo eseguo senza farmi domande. Ecco che

L'obbedienza all'autorità verrà definita come un sistema di potere che implica una struttura di comando e di azione in risposta al comando. La risultante dell'obbedienza di un individuo all'interno di un sistema gerarchico è la sua agentic state: appartenenza in uno stato eteronomico, condizione per cui un soggetto agisce ricevendo fuori da sé la norma e la ragione della propria azione, attribuendo dunque colpa, responsabilità, vergogna ecc. ad altri. L'individuo non si considera responsabile della sua condotta ma si sente strumento (agentic shift) dell'autorità. Essere in uno stato eteronomico non è condizione sufficiente perché si verifichino atti di obbedienza, perché questo avvenga sono infatti indispensabili ordini specifici dell'autorità che contengano:

  • Esplicitazione delle caratteristiche dell'azione da intraprendere
  • Imperativo ad eseguire un'azione (bisogna sparare).
non ho scelta e non sento responsabilità a causa della frammentazione degli ordini) La metodologia di Milgram per indurre uno stato eteronomicoMilgram prevede un paradigma sperimentale, nel quale chiede a diverse persone di svolgere un ruolo di insegnante. Le persone possono essere divise in tre tipologie di "attori": - Lo sperimentatore: laboratorio e camice bianco - La vittima (complice dello sperimentatore) - L'insegnante: i soggetti della ricerca ignari del contesto "sperimentale" il cui compito era somministrare delle scosse alle vittime (pensando che nessuno morirà) Il livello d'obbedienza (variabile dipendente) è il numero dell'interruttore premuto per ultimo prima di interrompere la prova. Milgram continua ad insistere sulla continuazione dell'esperimento per il bene della scienza. Nella prima versione vediamo solo uomini tra i 20 e i 50 anni reclutati tramite annunci su un giornale o inviti spediti per posta. Glivenivadetto che l'esperimento riguardava memoria e apprendimento e che sarebbe statacorrisposta una ricompensa in denaro. Il compito sperimentale dell'insegnante (soggetto dell'esperimento) è quello di: - Leggere all'allievo coppie di parole - Ripetere la seconda parola di ognicoppia accompagnata da quattroalternative - Valutare la risposta dell'allievo - In caso di risposta sbagliata, infliggere una punizione aumentando l'intensità delle scosse Il compito dell'allievo (complice) è quello di: - Rispondere alle domande abbassando uno dei quattro interruttori posti davanti a lui - Manifestare delle reazioni alle scosse aumentanti all'aumento dell'intensità della scossa Il compito dello sperimentatore è quello di: - Istruire l'insegnante prima della prova, informandolo anche delle scosse: sebbene alcunesiano estremamente dolorose, nessuna provoca danni permanenti - Fornire istruzioni ed esortare

L'insegnante a proseguire in modo sempre più pressante ma ostentando calma e sicurezza.

A questo punto, vediamo che cambiando il contesto, cambia il comportamento degli individui, secondo l'effetto vicinanza della vittima. Tutti i soggetti sono stati sottoposti a test della personalità per confermare che non fossero psicologicamente disturbati - infatti, se i soggetti fossero cattivi per natura, sarebbero insensibili agli effetti del dolore sui soggetti.

Conclusioni: l'obbedienza diminuisce quando la sofferenza dell'allievo diventa evidente, quando le azioni dell'insegnante sono sotto gli occhi dell'allievo e quando l'insegnante si sente responsabile delle sue azioni. La sottomissione diminuisce anche all'aumentare della distanza dallo sperimentatore (diminuisce il senso di complicità tra i due), la quale crea di solito un sentimento di gruppo di obblighi e solidarietà reciproche che li separano dalla vittima (effetto...

vicinanza dellosperimentatore).Esistono anche altri effetti:

  • Di status: la disobbedienza aumenta in rapporto al diminuire dello status dell’autorità
  • Di conflitto d’autorità: l’incongruenza favorisce la disobbedienza (sperimentatori sialternano, ribellano tra di loro e confondono agendo in modo incompatibile)
  • Disposizionali: donne come soggetti ignari, caratteristiche sperimentatore-allievo
  • Del contesto: luogo dove si svolge l’esperimento

Dopo le prove sperimentali, la colpa è stata attribuita diversamente da parte disperimentatori, insegnanti e allievi, ribelli e obbedienti: in generale, la maggioreresponsabilità è stata attribuita agli insegnanti ribelli e la minore agli allievi ribelli.

L’esperimento di Milgram ha allora dimostrato che l’influenza dell’autorità esercitata in uncerto modo ottiene la diffusione di uno stato eteronomico in base al quale le persone sisentono di dover obbedire agli

ordini impedendosi di vedere con chiarezza la situazione. Questa situazione ha bisogno di contesto e interazione tra persona, personalità e contesto influenzante: crea processi generanti obbedienza. Una volta che la situazione è suscitata si deve capire come possa ripetersi nel tempo anche con individui diversi. Un'azione o un pensiero che ripetiamo più volte ci pone in una condizione di abitudine a quella serie di elementi perché aumenta il grado di familiarità con quell'esperienza. L'esperimento avviene comunque in una scena sociale (con altri soggetti, un dato ambiente e l'accettazione/non accettazione dell'autorità). I processi che generano obbedienza causano uno stato eteronomico - analizzando il rapporto con l'autorità, vediamo diversi fattori causanti questo tipo di stato:

  • Percezione di un'autorità legittima
  • Adesione al sistema d'autorità
  • Coerenza degli ordini

Giustificazione ideologica

Questi fattori portano a:

  • Attenzione selettiva
  • Ridefinizione del significato della situazione
  • Perdita di responsabilità
  • Immagine di sé non intaccata da ciò che il soggetto compie

Esistono inoltre fattori distali (esperienze del soggetto, abitudini comportamentali...) che di per sé non generano stato eteronomico, ma possono influire. Una volta che l'obbedienza è suscitata e lo stato eteronomico esiste, i fattori che lo consolidano sono: il concatenarsi degli avvenimenti (l'attore è influenzato dalle azioni precedenti), le pressioni sociali (rifiuto di obbedire significa mettere in discussione autorità e competenza dello sperimentatore) e l'ansia che insorge quando si considera l'idea di ribellione all'autorità (non obbedienza).

Nei processi che generano disobbedienza, il soggetto smette di infliggere scosse perché risolve il conflitto che si è generato in

Relazione all'autorità

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
63 pagine
1 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/05 Psicologia sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valeskarma di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia sociale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Camussi Elisabetta.