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Estratto del documento

La misurazione

A cosa serve misurare? Descrivere i fenomeni o comportamenti di interesse secondo parametri oggettivi, al fine di arrivare a scoprire relazioni di regolarità tra eventi.

Cosa possiamo misurare? Comportamenti osservabili, indici fisiologici, stati emotivi (variabili). A volte l'introspezione, con tutti gli accorgimenti necessari per ridurre i rischi legati ai suoi limiti.

Cosa vuol dire misurare? Trovare una corrispondenza tra i valori osservati e i valori di sistemi formali (=le scale di misura).

Le scale

Sono strumenti per misurare gli eventi che vogliamo studiare.

Ci sono diversi livelli di misurazione:

  1. Livello nominale: la variabile assume variazioni qualitative che non hanno un ordine di grandezza o di importanza. È una scala che indica delle categorie di appartenenza delle persone. Es. se faccio una ricerca per vedere le differenze maschio/femmina. Non sto misurando quantità.
  2. Livello ordinale: la variabile assume valori compresi all'interno
  1. Laproprietà dei numeri reali è maggiore/minore. Misuro delle quantità e l'ordine haimportanza.
  2. Livello a intervallo equivalente
  3. Livello a rapporto equivalente
  4. È importante sapere con che scala sto misurando perché così so quale strumento statisticoutilizzare.

4. SCELTA METODI STATISTICI

Una volta raccolti i dati, devo analizzarli per arrivare alle conclusioni. Come? Con i metodi statistici. Il più usato è la media. Non è sufficiente analizzare le medie per capire le differenze tra due gruppi perché possono esserci state delle fluttuazioni. Devo capire se questa differenza è dovuta a delle effettive manipolazioni statistiche della variabile psicologia generale A Pagina 26 questa differenza è dovuta a delle effettive manipolazioni statistiche della variabile indipendente oppure al caso. Ecco perché oltre alla media devo usare altri indicatori statistici che riguardano la

variabilità dei dati (cioè devo usare il rapporto critico!)

Variabilità rispetto alle medie: considerare il rapporto critico.

Curva gaussiana: curva dalla classica forma a campana che ha un massimo attorno alla media dei valori misurati e può essere più o meno stretta in base alla dispersione dei valori.

Es. ci possono essere curve con medie diverse ma la stessa dispersione o viceversa (dipende tutto dalla deviazione standard).

Lo strumento statistico indica se la differenza tra due gruppi è stata prodotta dal caso oppure no. Per fare ciò si deve tenere conto sia delle differenze tra le medie, sia delle differenze tra le variabilità.

Rapporto critico: differenze tra le condizioni sperimentali fratto variazione casuale tra i punteggi. (appendice dell'atkinson e hilgard)

Più alto è il rapporto critico, più alta è la significatività della mia ricerca (la significatività è un valore che ci

Il caso in cui la variabilità è bassa è quello più favorevole, perché è quello in cui il rapporto critico sarà più alto.

Coefficiente di correlazione r: varia tra -1 e +1 e descrive quanto forte è la relazione tra una variabile e l'altra.

Correlazione positiva - Correlazione negativa - Correlazione assente - Più r si avvicina a +1 o -1, la forza di correlazione è molto alta. Quando c'è segno + o - cambia la direzione della correlazione. R descrive la forza e la direzione della relazione tra due variabili.

Psicologia generale A Pagina 27 Lezione 18 mercoledì 4 novembre 2020 14:31

Discussione concettuale dei risultati: dobbiamo collegare le nuove leggi trovate con la teoria (magari la integrano oppure vanno in conflitto). Tutto questo si fa nel momento della pubblicazione dei risultati, che devono essere

oggettivi e ripetibili. Il risultato di una ricerca è oggettivo quando qualunque ricercatore che riproduce le condizioni della ricerca arriva allo stesso risultato. Importante per rintracciare eventuali errori.

  • Applicazione: tutte queste conoscenze diventano poi interventi. Vanno applicate in ogni ambito della psicologia.

METODI

  1. Metodi come tecniche di rilevazione (strumenti di misurazione della variabile indipendente): es. cronometria mentale
  2. Metodi come disegni di ricerca (sperimentali/non sperimentali): schema di sviluppo di una ricerca scientifica
  3. Metodi come metodi statistici

ALTRI metodi di ricerca (misti)

  • Correlazione e ricerche correlazionali

Ricerche correlazionali: si riferisce al disegno di ricerca. I soggetti si comportano in determinati modi per via delle loro differenze individuali. Tutte quelle in cui non c'è manipolazione in senso stretto della variabile indipendente. Dobbiamo stare attenti a non arrivare a conclusioni di tipo sbagliato (=non oggettive e ripetibili).

Il testo fornisce informazioni sulle ricerche correlazionali e sull'importanza della scelta del gruppo di controllo.

Il coefficiente di correlazione è un metodo statistico che stima quanto una dimensione varia al variare di un'altra dimensione.

È importante distinguere tra correlazione e ricerche correlazionali.

Nelle ricerche correlazionali, la scelta del gruppo di controllo è fondamentale. Ad esempio, nello studio sul carcere di Seattle, i ricercatori hanno chiesto ai detenuti chi volesse partecipare a una ricerca. Sulla base delle statistiche sulle recidive, si è osservato che il gruppo che aveva deciso di partecipare volontariamente aveva una percentuale di recidiva inferiore rispetto ai detenuti selezionati casualmente.

In un'altra ricerca condotta sugli studenti dell'università in Georgia, adolescenti segnalati per alto grado di aggressività, le norme legali della scuola obbligavano le persone che ricevevano sanzioni a partecipare a un trattamento di riabilitazione. È stato possibile, dal punto di vista deontologico, dividere gli studenti in due gruppi:

A metà metodo tradizionale, a metà tecniche di meditazione. Dopo 4 mesi, il gruppo sperimentale mostrava un calo dei provvedimenti disciplinari, mentre nell'altro gruppo no. Il gruppo di controllo serve ad accertare che l'effetto osservato sia proprio dovuto al trattamento.

Remissione spontanea: in presenza di sintomi clinici, somministro un trattamento e vedo se questi sintomi sono diminuiti in tot mesi: un sintomo può ridursi anche senza trattamento, se c'è una persona che vedo ogni giorno che attenua i miei problemi mi aiuta a ridurre i miei sintomi.

Ricerca d'archivio: analizza dati estratti da un archivio precostruito da altri in un periodo precedente e per altri scopi. Es. studiare se la visione di programmi aggressivi aumenta la violenza. Si è chiesto l'accesso agli archivi della polizia per contare se

Il numero di reati prima della comparsa della TV e dopo sono aumentati oppure no (vedere se la TV ha fomentato i crimini oppure no). L'archivio in questione era stato costruito dalla polizia per tutt'altri scopi. Non sono mai sicuro però che la variabile indipendente sia stata raccolta per i criteri che interessano a me.

Rassegne: si riunificano insieme tanti dati raccolti in ricerche scientifiche (mi riferisco quindi agli archivi scientifici) e successivamente discuto questi dati tutti assieme al livello concettuale.

Meta-analisi: come la rassegna, però, dopo aver raccolto i dati, li rielaboro per estrarre maggiori informazioni.

Es. grafologia. Studio della grafologia per indicare varie caratteristiche di personalità e indicare chi sia più adatto a un certo ruolo professionale. Rianalisi di tutti i risultati attraverso i dati. Conclusioni: il contenuto può avere una grande influenza. Il problema sta nella definizione del fenomeno.

Osservazione naturalistica: osservare un fenomeno nel suo svolgimento spontaneo. Presa in prestito dall'etologia. Piaget l'ha molto usata.
  • Colloquio clinico: Piaget
  • Inchiesta e indagini sul campo
Problemi:
  • Rappresentatività del campione: esempio dell'intervista fatta a telefono sulle elezioni americane in cui sembrava avrebbe vinto il candidato repubblicano.
  • Ritiro o rifiuto di continuare la ricerca
  • Perdita selettiva: se faccio un sondaggio telefonico all'ora di pranzo, nessuno mi risponderà. Avrò un campione sbilanciato per questo motivo (=mortalità).

psicologia generale A Pagina 29

Lezione 19 giovedì 5 novembre 2020 14:37

  • Studi longitudinali e trasversali

Studi che si occupano della psicologia dell'età evolutiva. Cambiamento dei fenomeni psicologici che cambiano col variare degli anni. L'età è la variabile indipendente. Può essere trattata in maniera longitudinale o

momento in cui il bambino lo trova viene registrato.Le variabili indipendenti sono: l'età del bambino, il tempo trascorso tra il nascondimento e il ritrovamento del gioco.Risultati: si osserva che i bambini più grandi impiegano meno tempo per trovare il gioco rispetto ai più piccoli.Problemi: potrebbero esserci altri fattori che influenzano il tempo impiegato per trovare il gioco, come ad esempio la capacità motoria o la capacità di attenzione del bambino.are i risultati ad altri individui o situazioni simili.• Studio di gruppoUsato per rilevare le differenze tra gruppi di individui (es. studi sulle differenze di genere).Permette di generalizzare i risultati ad altri gruppi simili, ma non permette di individuare lecaratteristiche individuali che possono influenzare i risultati.• Studio longitudinaleUsato per studiare lo sviluppo di un comportamento nel tempo. Si seguono gli stessiindividui nel corso del tempo e si osservano i cambiamenti che avvengono. Permette diindividuare le differenze individuali e di studiare l'effetto dell'età sul comportamento. Puòrichiedere molto tempo e risorse.• Studio trasversaleUsato per studiare il comportamento di diversi gruppi di individui in un dato momento. Nonpermette di individuare i cambiamenti nel tempo o le differenze individuali, ma è più veloce edeconomico dello studio longitudinale.• Studio sperimentaleUsato per studiare la relazione di causa-effetto tra variabili. Si manipola una variabileindipendente e si osserva l'effetto sulla variabile dipendente. Permette di stabilire unarelazione di causa-effetto, ma può essere difficile da condurre in modo controllato e puòessere eticamente problematico.• Studio osservazionaleUsato per osservare il comportamento senza manipolare le variabili. Permette di studiare ilcomportamento in modo naturale, ma può essere influenzato dalla presenza dell'osservatoree può essere difficile da interpretare senza un contesto teorico.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
36 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher dianabri di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Tagliabue Maria Elena.