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TEORIA COSTRUTTIVISTA
La comprensione della mente non è un processo interno, non si svolge in maniera innata, ma è una costruzione progressiva che procede grazie all'esperienza che il bambino fa delle relazioni. La comprensione della mente si costruisce attraverso l'attività relazionale e culturale del bambino e dalla sua esperienza del mondo sociale. La mente diviene una costruzione sociale, che si struttura e si sviluppa negli scambi interpersonali con partner significativi, soprattutto le relazioni che il bambino intrattiene nel corso dei primi due anni di vita. L'aspetto sociale/collettivo è il motore della formazione della teoria della mente. La teoria della mente si costruisce attraverso le interazioni con gli altri, per cui più entro in relazione con un mondo di cervelli più l'individuo si rende conto che la mente guida le azioni delle persone, ovvero si rende maggiormente conto che i comportamenti sono motivati da.desideri e credenze. Più l'individuo entra in relazione, più ha la possibilità di sviluppare la sua teoria della mente. B. TEORIE MODULARISTE (Leslie, Fodor) (prospettiva opposta) Considerano la teoria della mente come un prodotto unicamente interno dell'individuo. Sono teorie innatiste secondo le quali esistono dei meccanismi cognitivi innati, connessi all'amaturazione stessa del sistema nervoso centrale, che portano il bambino in automatico a sviluppare le competenze della teoria della mente. Sono meccanismi innati, specifici e non soggetti a modificazioni legati all'esperienza. Non c'entra niente il fatto che il bambino possa interagire con adulti significativi che lo aiutino. L'esperienza, quindi, che le persone fanno del mondo sociale non influenza su questa capacità. La teoria della mente è un programma specifico presente sin dalla nascita ad attivazione automatica per cui si ha un'idea rigida e stereotipata.dell'organizzazione di questa competenza. Questa teoria che ha dei riscontri empirici importanti in quanto nasce e si sviluppa a partire da studi su bambini affetti da sindrome autistica, dove uno dei deficit principali è proprio la mancanza di una teoria della mente. Non a caso molte volte questi bambini vengono definiti come in un guscio, sono persone chiuse e non in grado di entrare in relazione efficace e produttiva con il mondo esterno. Nello studio neuroscientifico del cervello vi sono riscontri empirici su questi aspetti anche se non così importanti da far considera l'autismo come una patologia innata. Anche se ci sono alcuni deficit che rientrano nella sindrome che possono avere una natura innata.
Approccio modularista
Secondo l'approccio modularista l'architettura della mente umana è composta da sistemi cognitivi specializzati nell'elaborazione delle informazioni: i moduli (Fodor). I moduli sono, quindi, delle unità di conoscenza.
deputata ad elabora le informazioni. In particolare, i moduli sono dominio-specifici, ovvero ogni modulo elabora, analizza, codifica solo un certo tipo e numero di informazioni/rappresentazioni relative ad un dominio specifico della conoscenza. Non vengono concettualizzati chi sa quanti moduli. Alla nascita, per Baron-Cohen (1995), si hanno a disposizione 4 moduli che sono predisposti alla codifica di particolari tipi di informazioni legati tutti alla capacità di entrare in contatto con gli altri:
- EDD, Eye-Direction Detector: deputato all'elaborazione della direzione dello sguardo
- ID, Intentionality Detector: specializzato nel cogliere l'intenzionalità e nel rappresentare gli stati volitivi
- SAM, Shared Attention Mechanism: idoneo a permettere l'interazione triadica necessaria per condividere con altre persone l'attenzione sul medesimo oggetto (attenzione condivisa)
- ToMM, Theory of Mind Mechanism: consente
lo sviluppo delle metarappresentazioni• i modularisti sostengono che vi sia un modulo specifico che promuove in maniera automatica loàsviluppo della teoria della mente. Nel bambino affetto da autismo, per questi autori, è proprio quest’ultimo modulo a nonfunzionare bene. Sostengono, quindi, che la causa dello sviluppo della sindrome è nel deficit dellosviluppo del modulo ToMM e che a seconda dell’entità del mal funzionamento di questo modulo sisviluppa una diversa sfumatura autistica.
Predisposizioni innate
Si possono individuare nel neonato dei comportamenti che possono essere intesi come dellepredisposizioni innata, per cui sono delle conferme di questa teoria.
Le predisposizioni innate che costituiscono lo sviluppo della teoria della mente sono:
- Capacità di distinguere gli oggetti inanimati dagli esseri viventi.
- Possesso di un primitivo concetto di sé e dell’altro come separati apre un ampio e feroceà
- Capacità di cogliere che le emozioni possono essere condivise con l'altro (es. comunicazione faccia a faccia) si fa riferimento agli esperimenti di still face nei quali il neonato risponde alla mamma in maniera automatica con un sorriso
- Due teorie attribuiscono la casualità della formazione della teoria della mente ad elementi completamente diversi: da una parte l'esperienza, dall'altra parte l'innatismo
nasce propria da questo paragone tra stati mentali altrui e propri.
D. TEORIA DELLA SIMULAZIONE (Harris)
Non è vero che il processo è dal fuori al dentro, ma il contrario dal dentro a fuori.
I bambini acquisiscono la teoria della mente attraverso un processo di analogia e simulazione con la propria mente. La persona è prima consapevole del proprio stato mentale e poi simula il comportamento dell'altro, per cui lavora per analogia.
La connessione degli stati mentali parte dalla conoscenza e dal ragionamento sui propri stati mentali, parte dall'esperienza personale.
Entrambe queste teorie focalizzano l'attenzione sull'importanza dell'altro, sulla relazione.
Teoria dell'imitazione sono oggi quelle più accreditate.
5 postulati fondamentali della ToM
La mente essendo un costrutto complesso necessita di una rappresentazione complessa per essere completa. La capacità che un individuo ha di rappresentarsi la mente è proprio
Un indicatore della sua capacità cognitiva e della sua capacità di entrare in contatto con sé stesso e con l'altro. Nella prima fanciullezza il bambino acquisisce 5 postulati fondamentali per una corretta e completa comprensione della mente come rappresentazione. I 5 postulati sono:
- La mente esiste, vi è una differenza tra esseri viventi e oggetti e questa differenza sta proprio nel fatto che gli esseri viventi possiedono la mente
- La mente ha connessioni con il mondo fisico. Vi sono legami tra comportamenti/azioni e la mente
- La mente è separata dal mondo fisico e differisce da esso. Sono due cose che hanno dei legami, ma sono differenti. Hanno caratteristiche completamente diverse, la più semplice da notare è che i comportamenti sono osservabili mentre i costrutti mentali no.
- La mente può rappresentare gli oggetti e gli eventi in modo accurato oppure inaccurato. La mente è potente