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ELABORAZIONE CONTROLLATA ED AUTOMATICA

(Schneider e Shiffrin)

– processi automatici → avvengono al di fuori della consapevolezza e non richiedono

l'impiego di risorse attentive.

– processi controllati → richiedono l'impiego di risorse attentive, vengono messi in atto uno

dopo l'altro secondo modalità seriale, hanno un tempo di esecuzione + lento.

ATTENZIONE SPAZIALE = rappresenta la capacità di selezionare aspetti particolari dell'ambiente.

PARADIGMA DI POSNER → l'aspettativa del soggetto influenza il processo attentivo, la selezione

dell'attenzione può verificarsi prima del completamento dell'analisi dello stimolo.

→ Applicazione nello sport:

(questo paradigma ha evidenziato k) atleti esperti, rispetto ai non atleti, sono maggiormente efficaci

nell'orientare l'attenzione nel campo visivo e k tale abilità dipende da specifiche caratteristiche dello

sport praticato.

Gli atleti esperti utilizzano strategie di orientamento attentivo + efficaci e sembrano avere

un'aumentata capacità di non lasciarsi fuorviare da informazioni spaziali devianti.

ATTENZIONE SELETTIVA VISIVA

EFFETTO STROOP: I tempi di risposta sono + rapidi x stimoli congruenti rispetto agli

incongruenti (interferenza da incongruenza).

ATTENZIONE FOCALIZZATA (1) E DIVISA (2):

1. se siamo concentrati su una fonte informativa escludiamo le altre

2. possiamo prestare attenzione a 2 stimoli contemporaneamente, la loro elaborazione è

parziale e mediocre

Alcune info possono interferire con le altre, influenzando il sistema attentivo.

es. leggere un libro e fare un conversazione? Non siamo in grado contemporaneamente

es. guidare e fare una conversazione? Si, siamo in grado contemporaneamente

Il problema è: l'interferenza fra compiti, k può essere: strutturale o di risorse.

– interferenza strutturale → se 2 compiti usano lo stesso canale (Es. guardo un film e guido)

– interferenza di risorse → quando le operazioni mentali sono impegnative (Es. se stò

imparando a guidare non avrò attenzione x guardare negozi e parlare..)

possiamo effettuare + operazioni, purchè queste non interferiscano una con l'altra.

Quando si parla di risorse: metafora del serbatoio → compito k ci impegna di + è detto: primario, e

l'altro secondario.

MODELLO TOTE (Test-Operate-Test-Exit) → dalla percezione e attenzione, all'azione:

ogni volta k un individuo deve compiere un azione, verifica nell'ambiente la situazione (test),

procede alle opportune azioni (operate) e controlla il loro esito (test).

Se l'esito è congruente con lo scopo prefissato si avrà un'uscita (exit) dall'unità tote.

Se non è congruente, metterà in atto altre azioni (Operate) x modificare l'ambiente, quindi verificare

(test) k la situazione sia congruente ed in caso di risposta affermativa si avrà l'uscita (Exit),

altrimenti continuerà ad operare e verificare.

es. quando devo tirare a canestro, valuto: ambiente (distanza dal canestro, posizione avversari), mi

creo una rappresentazione mentale dell'azione, la svolgo (operate), e poi verifico se ho raggiunto

l'obbiettivo, se si: exit, se no: operate.

Con questo modello, importanza del meccanismo di retro-azione o feedback.

ESECUZIONE DELL'AZIONE:

– Attenzione esecutiva → funzione di coordinamento e supervisione, dirige e governa le

operazioni implicate nello svolgimento dell'azione

– Alternanza del fuoco di attenzione → x affrontare, svolgere e monitorare la realizzazione di

attività diverse entro la stessa situazione (multi-tasking)

– Processo di inibizione della risposta → permette di inibire le reazioni emotive

– Esecuzione della sequenza di operazioni

PRESTAZIONE SENSO-MOTORIA:

– SPORT A SCHEMA FISSO → la prestazione è definita da uno schema motorio fisso, k può

essere rappresentato da un singolo tipo di azione motoria (es. corsa o nuoto veloce) e il

feedback di controllo del sistema ha prevalentemente origine dai sistemi propriocettivi, con

poca o assente influenza dal mondo esterno.

– SPORT DI SITUAZIONE → le condizioni senso-motorie k definiscono la tecnica della

disciplina sono + articolate (es. giochi sportivi) ma possono anche essere rappresentate da

sequenze senso-motorie molto brevi (es. tiro al volo) e la gestualità da applicare è guidata da

una serie di input del mondo esterno k sono spesso variabili e difficilmente prevedibili.

COME MIGLIORARE LA CONCENTRAZIONE NELLO SPORT?

1. Training simulato → x migliorare l'abilità nell'affrontare lo stress da competizione attraverso

allenamenti k contengono fattori stressanti simili a quelli presenti in gara

2. anticipare le mosse dell'avversario attraverso l'osservazione

3. pianificare la competizione e l'attuazione di una routine pre-gara*

*routine pre-gara = insieme integrato di pensieri, azioni, immagini k si attivano in modo

coerente prima della prestazione.

4. Self-talk → include parole, frasi positive k svolgono una funzione positiva sulla percezione

di efficacia k l'atleta ha di se stesso

5. esecuzione ido-motoria dell'azione

6. applicazione di tecniche di rilassamento (x abbassare l'attivazione fisiologica) o di

meditazione (x essere focalizzato sul compito)

VALUTARE LO STILE ATTENTIVO (TAIS: Test-of-Attentional-and-Interpersonal-Style):

Le dimensioni del focus attentivo valutate sono:

– ampiezza = quantità di informazioni

– direzione = interno/esterno

Con:

– focus esterno ampio → abilità nel leggere rapidamente i cambiamenti k si verificano

nell'ambiente esterno

– focus esterno ristretto → attenzione focalizzata necessaria in compiti k richiedono

precisione

– focus interno ampio → integrazione di informazioni k derivano da: ricordi, pensieri, stati

emotivi, condizioni fisiche

– focus interno ristretto → compiti intellettuali k richiedono attenzione focalizzata rivolta

verso l'interno

Sulla base dell'interpretazione del profilo delle Scale Attentive si possono ricavare 6 stili (e tecniche

di intervento):

1. BET → (focus attentivo esterno ampio) l'individuo si descrive capace di integrare

efficacemente molti stimoli esterni nello stesso tempo

2. OET → (sovraccarico di stimoli esterni) l'individuo compie errori dovuti a confusione e

sovraccarico di stimoli esterni

3. BIT → (focus attentivo interno ampio) l'individuo si considera capace di integrare

efficacemente idee ed informazioni provenienti da aree differenti

4. OIT → (sovraccarico di stimoli interni) l'individuo compie errori xk si confonde pensando a

troppe cose contemporaneamente

5. NAR → (focus attentivo ristretto) l'individuo si percepisce capace di restringere il focus

attentivo quando è necessario

6. RED → (focus attentivo ridotto) l'individuo commette errori dovuti ad una restrizione

eccessiva del focus attentivo

1 – 3 – 5 = stile attentivo efficace

2 – 4 -6 = stile attentivo inefficace

MOTIVAZIONE = processo di attivazione finalizzato alla realizzazione di un determinato scopo in

relazione alle condizioni ambientali.

– attivazione dell'organismo = motivazione connotata sotto il piano fisiologico, biologico e

psicologico

– realizzazione di un dato scopo = motivazione connotata sul piano cognitivo

– condizioni ambientali = motivazione connotata sul piano sociale-culturale

la motivazione è un processo, ha: un inizio, una durata e intensità (qualità) e una fine.

DETERMINISMO TRIADICO RECPIROCO (Bandura)

(disegno slide)

Persona → agisce sull'ambiente ma è sensibile alle condizioni imposte dal contesto

Ambiente → agisce sul funzionamento dell'individuo ma la sua azione è mediata dalle capacità

dell'individuo

Comportamento → prodotto delle capacità della persona e delle opportunità dell'ambiente

LIVELLI DELLA MOTIVAZIONE:

Istinti → Bisogni e Pulsioni → Motivazioni primarie e secondarie

– Istinti = sequenze congenite, fisse e stereotipate di comportamenti specie-specifici su base

genetica in relazione a date sollecitazioni ambientali:

1. associati alla sopravvivenza della specie (Darwin)

2. associati all'attivazione dei processi attentivi verso particolari stimoli ambientali e

conseguente attivazione dell'organismo (McDougall)

Si parla di: predisposizioni istintive o schemi di azione fissa (non modificabili

dall'apprendimento) e imprinting**

• IMPRINTING = comportamento specie-specifico geneticamente programmato k

corrisponde alla tendenza innata del piccolo a considerare come madre il primo oggetto in

movimento con cui entra in relazione e ad esibire verso di lei il comportamento di

attaccamento (periodo critico/sensibile).

• ATTACCO-FUGA = legame con processi emotivi già a livello istintuale. Alcune emozioni

di base permettono di valutare la situazione e innescare la risposta comportamentale

adeguata

– Bisogni e Pulsioni = Bisogno: necessità k deve essere soddisfatta a partire da uno stato di

carenza o necessità (es. fame, sete). Pulsione: prodotta dal bisogno, è uno stato di tensione k

guida il comportamento.

“per ridurre la tensione si deve sopperire alle carenze e ristabilire l'equilibrio (omeostasi)

es. se uno non mangia x un po' di tempo, sentirà il bisogno di cibo; questo crea la pulsione

alla fame k spinge la persona alla ricerca di cibo (comportamento) x ridurre il bisogno di

fame.

– INCENTIVI = oggetti ed eventi esterni, hanno la funzione di rinforzo k la qualità della

ricompensa (soddisfare il bisogno).

a) Rinforzi primari = incentivi e ricompense indipendenti dall'apprendimento k soddisfano

bisogni biologici (es. sapore dolce di un cibo)

b) Rinforzi secondari = incentivi e ricompense k sono appresi e si basano sull'appartenenza a

una determinata cultura (es. il denaro, l'affermazione del sé)

Motivazioni primarie = connesse con bisogni fisiologici (primari) :

– motivazione al gioco quale attività di contatto con il piacere e di attivazione psicomotoria

– motivazione all'agonismo km bisogno di misurarsi con sé stesso, altri, natura

Motivazioni secondarie = connesse ai processi di apprendimento e di influenzamento sociale

(bisogni secondari):

– motivazione allo sport come occasione di benessere e crescita

– motivazione allo sport come appartenenza alla squadra, relazioni, gratificazione sociale

Sono disposizioni personali k orientano le strategie generali di condotta dell'individuo nei confronti

dell'ambiente e delineano precisi profili di personalità (differenze individuali).

Dettagli
A.A. 2017-2018
22 pagine
1 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-EDF/02 Metodi e didattiche delle attività sportive

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher micheladelucca di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sport e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Villani Daniela.