Anteprima
Vedrai una selezione di 4 pagine su 13
Appunti Psicologia della salute Pag. 1 Appunti Psicologia della salute Pag. 2
Anteprima di 4 pagg. su 13.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Psicologia della salute Pag. 6
Anteprima di 4 pagg. su 13.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Psicologia della salute Pag. 11
1 su 13
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Modello Bio Psico Sociale

Modello biomedico tradizionale. Assume che la malattia possa essere pienamente spiegata come deviazione dalla norma di variabili biologiche (somatiche) misurabili (Engel, 1977).

In questa prospettiva l'attenzione è rivolta unicamente al soma.

I punti di forza del modello biomedico sono: la semplicità (consente la riduzione del fenomeno malattia a un rapporto di causa-effetto, patologico), la predittività (la causa della malattia, biologicamente identificabile, si ripresenta in soggetti diversi: la costanza dei rapporti causa-effetto facilita la prognosi), la chiarezza (sono esplicitati gli obiettivi e i passi per raggiungerli) e la verificabilità (garantisce la possibilità di verificare la diagnosi clinica; inoltre l'identificazione).

I limiti del modello bio-medico (orientato sulla malattia):

è ampiamente riconosciuto che l'impostazione biomedica può garantire interventi di rilevante efficacia sia sul piano diagnostico che terapeutico. Comprensione della malattia ad un solo livello, biologico, "ripulito" di ogni circostanza in cui esso si manifesta e sviluppa: la complessità della malattia viene ridotta a una successione di eventi causa-effetto (Moja & Vegni, 2000). Le cure palliative curano la persona, la qualità della vita per migliorarla. L'identificazione malato-malattia comporta, di frequente, un impoverimento della dimensione "umana", e la specifica focalizzazione del trattamento sui meccanismi biologici trascura l'importanza della relazione tra operatori sanitari e paziente nei processi di diagnosi e terapia come fattore capace di influenzare gli esiti terapeutici. La più sofisticata comprensione delle basi biologiche del corpo umano e l'avvento di tecnologie altamente sofisticate, che hannoaumentato le possibilità di prevenzione (è sufficiente pensare all'importanza di mammografia o colonscopia nella prevenzione dei tumori) e diagnosi, hanno altresì aumentato il divario tra sintomi "spiegabili" e sintomi che non trovano una spiegazione medica. La sicurezza diagnostica garantita dalle attuali strumentazioni ha comportato una riduzione nelle abilità dei medici di fornire supporto ai pazienti laddove vi è un background di incertezza diagnostica. Inoltre, come suggerito da Shine (2004), l'introduzione delle nuove tecnologie ha cambiato la relazione medico-paziente: in alcuni casi il malato viene sottoposto a numerosi accertamenti diagnostici sulla base di un'interazione minima con il medico. Un approccio centrato sulla persona permette, inoltre, di limitare i fenomeni dell'undertreatment (sottovalutazione - a favore dell'azione sui meccanismi biologici - dei molti fattori che contribuiscono a produrre il disagio).

overtreatment (somministrazione di un ampio numero di farmaci a dispetto dell'effettiva necessità e, nella popolazione più anziana, dei possibili effetti collaterali) e mistreatment (ai risultati positivi da un punto di vista organico non corrisponde un miglioramento del funzionamento psicologico e paradossalmente, fisico). (Tinetti & Fried, 2004).

Es. signore operato alla vescica: con la suggestione e una tecnica comportamentale. 28/10/2016

Modello bio-psico-sociale (Engel, 1977)

Salute e malattia sono una conseguenza di variabili fisiche, psicologiche e culturali. Esso identifica tre "Ps": Persone, prevenzione, psicologia che contrastano con le tre "Ds": diagnosi, disease (malattia), drugs (medicine).

I due modelli assumono una sola realtà conoscibile attraverso i metodi delle scienze naturali. ["Qualcuno volò sul nido del cuculo" anni '70]

Ragan campione delle politiche liberiste, lavorò per la chiusura dei manicomi

(SWAPS).→Russel la teoria dei tipi logici

La logica di primo ordine è quella di tipo casuale.

La logica di secondo ordine ha sempre uno scambio, ma di ritorno: A informa B che B informa A. Es: il prof spiega e in base alle risposte più o meno consapevoli degli alunni ha informazioni su come stiano assimilando la lezione.

Non si può osservare un fenomeno biologico in senso puro: per questo si parla di modello bio-psico-sociale.

Un battito d'ali a Tokyo modifica tutto l'ecosistema.

Un gruppo abituato a uscire tutti insieme, una volta che ne manca una non è la stessa cosa.

[Quali sono i fondamenti epistemiologici del modello bio-psico-sociale?]

Da "epistemè" (conoscenza) e dicorso = conoscenza della conoscenza

Es: Popper e il principio di falsificazione = ogni cosa scoperta deve essere falsificabile

Regole su come conoscere.

BIO: virus, batteri, lesioni

PSICO: comportamento, credenze, coping, stress, dolore

SOCIALE: classe, occupazione

etnicitàCritici del modello biopsicosocialeRimane essenzialmente biomedicoLe sue basi teoriche devono essere ancora rese operative (Armstrong, 1987; Ogden,1997)In ogni caso precisi percorsi causali appaiono complicati e restano in alcune occasioniesclusiviTeorie e approcci psicologici guardano agli eventi non fisici come fortemente rilevantinella salute, malattia e nel sistema di cura.Il nostro è un mondo che ragiona a livello sistemico causale: "mi è successo questo,perché prima ho fatto questo".Modello biomedico-Cosa causa la malattia?-Chi è il responsabile per la malattia?-Come deve essere trattata la malattia?-Chi è il responsabile per il trattamento?-Qual è la relazione tra salute e malattia?-Quale è la relazione tra mente e corpo?-Qual è il ruolo della psicologia nella salute e nella malattia?Leggere i due articoli di Engels e riflettere su queste domande. 07/11/2016Studio nella contea di AlamedaNellaRipa Valley "dove c'è il vino buono"! E' uno studio longitudinale sugli stili di vita e la salute della popolazione. I fattori che influenzano la salute sono aree comprese in altre macroaree: si va dal genere, l'età e i fattori ereditari, agli stili di vita individuali, alle influenze sociali e della comunità, alle condizioni di vita e di lavoro e infine alle condizioni generali socioeconomiche, culturali e ambientali. (Marks, 1996) → Dai patogeni agli immunogeni. L'obiettivo dello studio della contea di Alameda era indagare il ruolo dello stile di vita nel determinare la salute fisica e la malattia, esaminando inizialmente 6928 persone (anni 1964, 1970 e 1974) 09/11/2016. La qualità della vita è soggettiva da persona a persona. Per l'Organizzazione Mondiale della Sanità, la Qualità della Vita è la percezione positiva che ha il soggetto della propria vita. Il rapporto tra la QOL e le condizioni oggettive.

La soddisfazione personale e il benessere soggettivo. La soddisfazione dell'individuo deve essere il criterio principale per stabilire il grado di benessere. Nella valutazione totale della QOL sono importanti i valori personali. La definizione di salute non chiarisce la percezione soggettiva. La considerazione delle condizioni oggettive non è sufficiente per definire la QOL.

14/11/2016 La morte è un momento della vita stessa. Si allunga la vita, ma insieme anche la malattia. Dobbiamo interrogarci sulla qualità della vita, sul COME in realtà si vive. La leniterapia è volta a LENIRE il dolore. Un altro effetto è il placebo, che si ha quando una procedura medica causa effetti su un paziente per via dei propri intenti terapeutici stessi, e non per la sua specifica natura, sia fisica che chimica (Liebernan, 1962). Non esiste il medico a sé stante, è sempre in relazione al sistema di cura e il paziente. È molto importante anche la gestione.

psicologica del malato cronico e di quello terminale. Abbiamo notizie di come venivano accompagnate le persone dopo la morte (es: latumulazione della salma avviene in un momento diverso dal funerale). È un passaggio fondamentale per le persone vicine alla persona casa persa. Esistono oggi le "tombe" su fb, delle pagine della persona cara. 23/11/2016

La fine della vita fa parte della vita stessa, per questo uno psicologo se ne occupa. La negazione per lungo tempo di una malattia è un pattern DIFENSIVO del paziente dalquale deve essere persuaso attraverso l'intervento terapeutico. Verso la fine della vita di una persona, andiamo a trovarla più raramente, quasi a volerci distanziare. È la malattia in fase terminale, non il malato: non abbiamo più niente da fare per curare la malattia, mentre abbiamo ancora molto da fare per curare e assistere il malato. Siamo tutti malati terminali.

AGGRESSIVITÀ

L'aggressività è una delle

più dure risposte per familiari e amici. Questi possono sentire il biasimo per stare bene. I familiari possono aver bisogno di lavorare con un terapeuta per capire che il paziente non è realmente aggressivo con loro ma con il destino. Richiedono di vedere che questa aggressività sarà diretta verso tutti coloro che sono vicini al paziente, soprattutto con chi ha maggiore confidenza. CONTRATTAZIONE Il paziente lascia l'aggressività per una strategia diversa: scambiare BUON COMPORTAMENTO con BUONA SALUTE. Spesso prende la forma di un patto con Dio nel quale il paziente si impegna in buone attività o almeno abbandona modi egoisti in cambio di salute o di altro tempo. DEPRESSIONE Può essere vista in termini di PERDITA DI CONTROLLO. Il paziente viene a conoscenza che poco può essere fatto per fermare il corso della malattia. Questo stadio può coincidere con una maggiore evidenza di sintomi, evidenza tangibile che la malattia nonpuò più essere curata. Il paziente può provare nausea, problemi respiratori e stanchezza.

“Davanti a un'esperienza come il ragazzo che vi lascia... è un'esperienza ricca. Non vi ostinate a inseguirlo, lasciatelo andare, perché ne trarrete molto di più. Non è scappando dalla sofferenza psicologica, che ce ne salviamo.”

Conta quello che senti e senti davvero. Vedrete che vincerete. Perché avrete fatto ciò che era giusto fare, per se stessi.

Il paziente può trovare difficile mangiare, mantenere l'attenzione ed evitare il dolore e la sofferenza.

Kubler-Ross descrive lo stadio della depressione come un tempo per il DOLORE ANTICIPATORIO. Quando il paziente piange la prospettiva della propria morte. Molti possono aver fantasticato sul proprio funerale anche, per esempio. È un prefigurarsi la morte.

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
13 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher VenoricaL di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia della salute e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Taddei Stefano.