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Comportamentismo - Cognitivismo - Costruttivismo - Gestalt
Comportamentismo: La teoria comportamentista dell'apprendimento emerge dalla tradizione obiettivista. I behavioristi definiscono gli obiettivi di apprendimento indipendentemente dagli alunni e quindi procedono a stabilire dei meccanismi di rinforzo che si suppone siano efficienti per ogni alunno; soltanto il tipo di rinforzo può variare con l'individuo.
Principali autori del comportamentismo: Pavlov: condizionamento classico, Watson: legge della frequenza/legge della recenza, E. L. Thorndike: legge dell'effetto/legge dell'esercizio/legge della prontezza, B. F. Skinner: condizionamento operante.
Neo-comportamentismo: Segna un punto di reale rottura e discontinuità con il comportamentismo classico. Rappresenta un ponte verso le teorie cognitive e si sostituisce al paradigma stimolo-risposta.
Principali autori del neo-comportamentismo: Edward C. Tolman, Clark L. Hull, Bandura.
La teoria dell'apprendimento sociale e dell'autoefficacia è stata sviluppata da un autore fondamentale nel passaggio dall'approccio comportamentista verso la definizione del cognitivismo.
Il cognitivismo si concentra sui fondamenti dell'apprendimento e le teorie cognitiviste derivano dalla tradizione obiettivista.
I principali autori del cognitivismo sono:
- D. Ausubel: l'organizzatore propedeutico
- Novak: le mappe concettuali
- Vygotsky: la zona di sviluppo prossimale
- Piaget: la teoria stadiale
- Bruner: sviluppo cognitivo
Il costruttivismo, invece, si basa sull'assunto che la conoscenza sia costruita dagli alunni nel tentativo di aggiungere senso alle loro esperienze. Gli alunni sono degli organismi che ricercano attivamente significati. Secondo i costruttivisti, la conoscenza è in stretta corrispondenza con la realtà esterna.
I principali autori del costruttivismo sono:
- G. Kelly: costruttivismo
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