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Metodi di ricerca e raccolta opinioni

I metodi di ricerca sono strumenti utilizzati per raccogliere opinioni su un determinato argomento. Sono metodi abbastanza semplici e hanno l'obiettivo di raccogliere un'opinione dei partecipanti.

Le varie fasi che contraddistinguono i metodi di ricerca in generale sono:

  1. Individuazione e descrizione del problema: individuare cosa ci interessa studiare, osservare il fenomeno e porsi delle domande. Lo studioso deve andare a definire il problema di ricerca.
  2. Formulazione dell'ipotesi: è tipica del metodo sperimentale. Deve essere circoscritta, pertinente al problema e falsificabile, e di previsioni contingenti; sperimentale adeguata all'ipotesi da testare e al campione scelto;
  3. Scelta di una procedura;
  4. Definizione del disegno sperimentale: cioè identificazione delle variabili.

indipendenti di cui si intende studiare l'effetto e delle variabili dipendenti che debbono fornire una misura d'effetto (es. tempi di reazione)

L'implementazione dell'esperimento e la raccolta dei dati:

  1. è tipico del metodo progettazione dell'esperimento sperimentale ma può essere visto come non solo la nell'organizzazione dell'osservazione sul campo o la costruzione del questionario.
  2. Analisi statistica dei dati: adeguata al disegno sperimentale e alle misure raccolte. Nel metodo sperimentale si utilizza solitamente la statistica (quindi i risultati non sono dati dal caso ma sono generalizzabili alla maggior parte della popolazione su cui si è condotta la ricerca) in funzione dell'ipotesi e delle previsioni.
  3. Elaborazione ed interpretazione dei risultati iniziali. È necessario assegnare una misura alle proprietà manipolate in un esperimento.

Misurazione: assegnazione di valori

numerici a eventi, oggetti secondo regole che permettono di rappresentare proprietà degli eventi con proprietà del sistema numerico. è il metodo più utilizzato per le ricerche linguistiche, per le scienze naturali e per la psicologia e la psicolinguistica. È quello che fornisce maggiore affidabilità e garanzia, perché siamo in grado di raccogliere dei dati quantitativi, di farci delle analisi statistiche, che ci possono permettere di generalizzare i risultati ottenuti. Con le scienze naturali e sociali, l'assunto di base che si riferisce al : ogni avvenimento deve essere causato da un altro che lo precede. L'assunto fondamentale è quello che esista un rapporto di causa-effetto tra X e Y, tra ciò che vado a manipolare e ciò che vado a misurare. SEMPRE ipotizzare una relazione dicausa-effetto fra due variabili. Dell'ipotesi): La seconda fase (formulazione) in questa fase è determinante ipotizzare una relazione di causa-effetto fra le due variabili. Le variabili sono delle grandezze, fenomeni che vengono misurati o manipolati nel corso dell'esperimento. Nello specifico: - VARIABILE INDIPENDENTE: variabile che andiamo a manipolare; - VARIABILE DIPENDENTE: la variabile che andiamo a misurare (dipende dalla manipolazione della variabile indipendente). A causa della manipolazione della variabile indipendente io dovrò misurare un effetto sulla variabile dipendente (il comportamento del partecipante). Esempio lezione precedente: - Variabile dipendente: tempo di reazione alla frase. Vado a misurare quanto tempo ci mette il partecipante a rispondere al fatto se la frase corrisponde all'immagine. - Variabile indipendente: il tipo di frase che ho presentato al partecipante. - Manipolazione: presentare

Al partecipante diversi tipi di frase (attiva o passiva).

L'ipotesi: relazione di causa-effetto fra il tipo di frase che ho presentato e il tempo che il partecipante impiega per rispondere alla frase.

La fase tre (L'implementazione dell'esperimento e la raccolta dei dati):

La cosa che si deve fare è tradurre l'ipotesi in operazioni, ovvero sperimentale in operazioni (la procedura che sottoporrò ai partecipanti). Devo verificare la relazione di causa-effetto e quindi trasformare i concetti teorici in variabili.

Assunto teorico da cui parto: trasformare una frase la rende più complessa. Ipotizzo che ci sia una relazione di causa-effetto tra la difficoltà di elaborazione di una frase e il tempo che impiego per elaborarla. Devo trovare delle operazioni per fare in modo che riesca a rilevare questa relazione (molto importante). Se uso una procedura non utile a misurare la relazione non ha senso.

QUINDI: costruire una situazione sperimentale

in cui si possa manipolare la variabile indipendente e che ci permetta di misurare gli effetti di questa manipolazione sulla variabile dipendente.

Il metodo sperimentale ci permette di tenere sotto controllo altri tipi di variabile che potrebbero influenzare la variabile indipendente e che potrebbero falsificare i risultati (questo è più difficile da controllare negli altri metodi).

La settima fase (Elaborazione dei risultati): la variazione della variabile indipendente deve poter essere analizzata in modo tale da poter dire se l'ipotesi è stata verificata o falsificata. L'analisi dei dati mi dirà se la variazione della variabile indipendente è una variazione significativamente diversa a seconda dei livelli della variabile indipendente.

Attraverso l'analisi statistica potrò dire se quei 3 secondi di tempo impiegati per elaborare la frase dichiarativa attiva sono statisticamente diverse dai 4 secondi che mi richiede la frase

passiva. Attraverso l'analisi statistica posso dire che questa differenza è significativa, non è dovuta al caso.

ESEMPIO SUL LINGUAGGIO: leggere in che colore è scritta la parola mostrata. Mostra delle parole di colori ma alcune sono scritte con un colore diverso.

Stimoli più facili (congruenti): rosso scritto in rosso, blu scritto il blu.

Stimoli più difficili (incongruenti): rosso scritto in blu, blu scritto in rosso.

Quando ci viene presentato uno stimolo elaboriamo due tipi di informazione:

  • Quella rilevante, ovvero quella che mi viene chiesto dal compito (riconoscere il colore dell'inchiostro con cui è scritta la parola);
  • ovvero quella che non mi viene chiesto di fare (l'informazione semantica della parola);

Quando queste informazioni sono congruenti non c'è problema (la risposta è veloce), MA quando le informazioni sono incongruenti ci viene qualche dubbio (le due informazioni non rilevanti).

Sono conflittuali, contrastanti). A livello cognitivo dobbiamo decidere quale risposta dare. A volte il conflitto viene risolto, e quindi rispondo correttamente (ma ci metto più tempo rispetto alle condizioni congruenti).

A volte invece non risolvo il conflitto e rispondo incorrettamente (con una risposta automatica).

Prevale quindi l'informazione non rilevante.

Domanda di ricerca: la lettura, in persone sane con una certa competenza linguistica, è un processo automatico? Automaticità nel senso che non dobbiamo essere per forza attenti, pensando che stiamo mettendo in atto quel tipo di processo.

Formulo quindi l'ipotesi che manipolando la presenza di un conflitto, quando la parola viene letta, potrebbe causare un rallentamento nei tempi di reazione piuttosto che un aumento delle risposte non corrette. È necessario quindi preparare l'esperimento e capire quali sono gli esperimenti pratici che fanno in modo di capire come.

rispondere alla domanda.In questo caso la variabile dipendente sono i tempi di reazione.Le variabili indipendenti sono 2:
  • color dell'inchiostroIl della parola che vado a rappresentare (rossa o blu).
  • Il significato della parola (rossa o blu).
Queste due variabili indipendenti vanno a formare quattro possibili combinazioni di stimoli.Il soggetto cerca quindi quegli stimoli necessari a verificare questa ipotesi.Abbiamo la condizione congruente che ipotizzo essere più veloce ed accurata rispetto allacondizione incongruente.La differenza dei tempi di reazione tra le risposte che ottengo e la condizione incongruente (le più lente) meno le risposte che ottengo nelle condizioni incongruente (più lente) = un effetto, un numero.Questa quantità si chiama EFFETTO STROOP: dal nome dello sperimentatore che ha fatto questol'automaticità della lettura.esperimento per la prima volta e che ha dimostrato ("non leggere questa

scritta” vieneAutomaticità: leggiamo anche quando non ci è richiesto di farloletta lo stesso). lo facciamo anche quando ci rendiamo conto che leggere ci complica il nostrocompito, ci induce a fare degli errori e quindi a rallentare i nostri tempi di reazione. Quello chel’inchiostro del colore, noidimostra questo effetto è che nonostante la nostra dimensione rilevante siaci aggiungiamo anche il significato della parola. La lettura è quindi un processo automatico.L’interferenza si verifica perché le parole le leggiamo velocemente in modo automatico, anche se ilcompito non lo richiede.

QUINDI alla nostra domanda di ricerca iniziale (se la lettura sia un processo automatico) possiamorispondere in modo affermativo (almeno secondo i risultati di questo esperimento).

Se le parole non sono scritte in italiano l’effetto stroop non emerge perché non viene evidenziatal’incongruenza. L’effetto non emerge neanche nei

bambini in età prescolastica (che non sanno leggere) e non emerge neanche se usiamo parole che non hanno come significato un colore. Abbiamo bisogno di creare uno stimolo in cui si ha in esso stesso presente un conflitto. L'informazione che viene data dal significato della parola e l'informazione data dal colore con cui è scritta la parola devono essere in formato congruente o incongruente. Senza questi presupposti non avrà effetto. Ci sono inoltre delle differenze soggettive di tempo di risposta ma quello che è importante è che ci sia la differenza fra stimolo congruente e incongruente. - MARTINA PITTALIS UNIBOSCH SCHEMA DELL'ESPERIMENTO SULL'EFFETTO STROOP: - L'ipotesi iniziale: la lettura è un processo automatico; - Variabili: - Tempi di reazione (variabile dipendente), - Colore dell'inchiostro (variabile indipendente), - Significato del
Dettagli
A.A. 2018-2019
58 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Martina_Pittalis di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di psicologia del linguaggio e della comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Lugli Luisa.