Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
REGOLAZIONE AFFETTIVA
RICERCA DI SUPPORTO
AUTOEFFICACIA PROCEDURALE
Il terzo item è risultato problematico in quanto non era raggruppabile in nessuna area (saturazione
inferiore a .40); inoltre i punteggi di saturazione erano simili nelle 3 aree.
Item 3: riesco sempre a comunicare/condividere tempestivamente i problemi ai/con i miei superiori
13/05/2014
Capitoli del manuale: 1 – 2 – 3 (attribuzioni, come percepiamo gli altri, come spieghiamo i
comportamenti sociali, percezione e a cosa serve tutto questo per la relazione con gli altri) – 4 – 5
(atteggiamenti comportamenti e conformismo) – 8 – 9 (come danneggiamo gli altri e il
comportamento prosociale).
REGOLAZIONE AFFETTIVA
- riesco sempre a contenere entro certi limiti la mia ansia di fronte a situazioni gravi
- sono sempre in grado di non farmi carico dei problemi dell’utenza che non posso risolvere
RICERCA DI SUPPORTO
- sono sempre in grado di comunicare tempestivamente il mio bisogno di sostegno o di supporto ai
colleghi
- di fronte a casi complessi riesco a coinvolgere professionalità diverse e servizi diversi
AUTOEFFICACIA PROCEDURALE
I tre fattori spiegano il 46,77 della varianza totale:
Regolazione affettiva spiega il 17, 16%
Ricerca di supporto spiega il 14, 60%
Autoefficacia procedurale spiega il 15, 01%
AFFIDABILITÀ
Alpha di Cronbach grado di concordanza interna tra gli item. Quanto gli item racchiusi in un
fattore misurano proprio quella variabile. È compreso tra 0 e 1. Da 0.50 a 0.60 l’attendibilità è
accettabile, dopo 0.70 indica una buona attendibilità. Più il valore è elevato maggiore è il grado di
coerenza interna della scala.
Ci sono due momenti in cui la scala si può modificare:
- quando si guarda la saturazione
- quando si calcola l’alpha di Cronbach
ANALISI FATTORIALE CONFERMATIVA
Ha confermato i tre fattori emersi nell’analisi fattoriale esplorativa.
SESSW e ANZIANITÀ DI SERVIZIO
Gli assistenti sociali con maggiore esperienza hanno una maggiore capacità di regolazione
affettiva e di ricerca di supporto rispetto agli assistenti con bassa esperienza. La differenza non è
significativa per l’autoefficacia procedurale.
Gli assistenti con minore punteggi nelle tre dimensioni hanno una media significativamente più alta
nello stile di attaccamento insicuro (evitante e ansioso).
La correlazione lineare di Pearson serve per identificare la relazione tra le variabili.
- crescente (+ autoefficacia, + attaccamento sicuro/ - autoefficacia, - attaccamento sicuro)
- decrescente (+ autoefficacia, - attaccamento sicuro o viceversa)
- nessuna correlazione
Il coefficiente va da +1 (perfetta correlazione positiva) a -1 (perfetta correlazione negativa). 0
nessuna relazione.
C’è una correlazione positiva tra lo stile d’attaccamento sicuro e l’autoefficacia
- procedurale (r=.305, p < .001)
- affettiva (r= .243)
- ricerca di supporto (r=.389, p < .001)
È stato anche dimostrato che c’è una correlazione negativa tra autoefficacia affettiva e stile di
attaccamento insicuro evitante e ansioso e anche tra autoefficacia nella ricerca di supporto e stile
di attaccamento insicuro evitante e ansioso.
Significa che più un assistente è sicuro più si sente efficace professionalmente. Al contrario più un
operatore si descrive insicuro più ha difficoltà a percepirsi efficace.
AUTOEFFICACIA E ABILITÀ RELAZIONALI
Assertività: mettere in atto un comportamento nel proprio interesse personale, senza ansia ed
esprimentoi propri diritti senza intaccare quelli degli altri.
Uso della SIB
- esprimere e riconoscere i sentimenti negativi verso gli altri
- individuarne i propri limiti
- risolvere problemi e soddisfare personali bisogni e quindi saper avanzare richieste e favori
- esprimere ed accettare valutazioni su e da altri
Empatia: capacità di riconoscere le emozioni altrui, mettersi nei panni dell’altro e condividere ciò
che l’altro prova. L’empatia è multidimensionale quindi formata da tutte le reazioni provocate nel
soggetto che osserva il modo di vivere un’emozioni dell’osservato. C’è una parte di empatia
affettiva, cognitiva e faticosa: nell’essere empatici si fa fatica.
- Perspective taking: abilità cognitiva che permette di comprendere gli stati emozionali altrui
- Empatic concern: condivisione a livello emotivo di ciò che prova l’altro
- Personal distress: reazione emotiva egoistica causata da una centratura sul proprio stato
d’animo.
19/05/2014
Assegnazione di internalità assegnazione di responsabilità (diventa colpa se le variabili vengono
percepite come controllabili).
Quando si attribuisce causa/responsabilità possiamo aspettarci un successo nella successiva
interazione o se abbiamo elementi sufficienti per aspettarci un fallimento.
ASPETTATIVA DI SUCCESSO
Nasce dal livello di autostima: stima positiva o negativa che attribuiamo alla nostra persona in
senso generale, non focalizzata su comportamenti o abilità specifiche. Ciò che impariamo nella
nostra interazione primaria e secondaria sul valore che possiamo attribuire alla nostra persona.
Possiamo dare una stima a noi stessi in corrispondenza di ciò che siamo (corrispondente al saper
essere).
Quando la valutazione è legata al fare la persona impara che non vale in quanto persona, ma in
quanto “persona che fa”.
La valutazione è fatta soprattutto di rinforzi.
L’autostima è molto più lenta da modificare rispetto all’autoefficacia (che è un costrutto che cambia
nel tempo).
Volontà di fallire processo per il quale quando una persona viene costantemente esposta ad un
feedback particolare a fronte dei propri successi tende a perseverare e a fare propria questa
credenza denominata proprio come “volontà di fallire”. È tipico di donne, persone di colore e
persone che solitamente vengono discriminate.
La persona impara ad attribuire ad altri da sé i propri successi: i successi che tu hai sono attribuiti
ad altre persone o al caso.
1. Si crede che l’esito dell’azione non è correlato con la tua azione
2. Il processo dall’azione all’esito dell’azione non è sotto controllo (io non ho controllo sulla
realtà)
Quindi si ha un doppio messaggio negativo anche a fronte di un successo; quindi tu non cresci
nell’aspettativa di poter avere un esito positivo, ma nell’aspettativa che tu non sai governare i
processi.
PROCESSO DECISIONALE IN SITUAZIONE DI AIUTO: cosa è necessario succeda perché io mi
attivi in situazioni di aiuto?
1. Accorgersi che sta accadendo qualcosa (spesso le credenze influenzano il grado di
riconoscimento della necessità di bisogno)
2. Valutare l’evento come situazione che necessita l’intervento
a. Decidere se assumersi una responsabilità
b. Decidere che tipo di intervento attuare
c. Decidere di attuare l’intervento scelto
Perché l’hai fatto? Quando facciamo un tentativo di esplicitare le nostre attribuzioni,
a. Chiediamo un resoconto (arricchito da scuse o giustificazioni)
b. Ammissioni di responsabilità
c. Negazioni delle responsabilità
d. Evitamento
Sequenza delle scuse in relazione paritaria:
- aspetti interpersonale: input del partner, percezione di un legame del nostro comportamento con
un esito negativo
- implicazioni interpersonali: scuse: attribuzioni esterne (si giustifica la persona), minimizzazione
del focus su di se (il focus si sposta dal se a ciò che si sta facendo, ovvero all’obiettivo),
massimizzazione del focus sul compito (maggiore attenzione a ciò che ha messo insieme le due
persone).
Benefici relazionali collegati:
- stima di sé (chiedere scusa da significato alla stima legato all’essere e non al fare), emoioni,
salute fisica, performance
- mantenimento di una immagine (tendenzialmente positiva) e del senso di controllo
20/05/2014
I processi che si stanno illustrando sono automatici. Quando ci si aspetta una cosa negativa il
processo di attribuzione è diverso, perché si riflette.
Ricerca: come cambiano le attribuzioni a seconda degli stili di attaccamento.
L’ipotesi è che la percezione di negatività di certi comportamenti dei pazienti è correlata allo stile di
attaccamento. Questo conferma l’ipotesi che le credenze, le immagini nostre e del nostro
interlocutore , influenzano le attribuzioni (stabilità, internalità, controllabilità).
Atteggiamenti negativi individuati
atteggiamento critico del paziente: gli insicuri ottengono medie più elevate nell’att. Di stabilità e
globalità. Dalle persone insicure ci si aspetta dunque un atteggiamento difensivo.
bisogno di avvicinamento del paziente: gli insicuri ottengono medie più elevate nel giudizio di
globalità, gli evitanti quello di causa interna non controllabile.
freddezza: gli insicuri la valutano più stabile e globale; per gli evitanti è interna e incontrollabile
più che per gli altri soggetti; per gli ansiosi sono più elevate le medie di globalità di egoismo, causa
interna non controllabile e colpevolezza.
disinteresse e indifferenza: per gli insicuri la causa è in misura maggiore globale, per gli ansiosi
sono sensibilmente più elevate le medie sulle valutazioni di egoismo, specificità controllabile ed
egoismo.
evitamento: per gli insicuri sono alte le medie nella valutazione di colpa, controllabilità e egoismo.
Gli insicuro lo valutano in modo interno e non controllabile.
disagio nell’avvicinamento: gli ansiosi hanno medie più alte in globalità egoismo specificità
controllabile e colpevolizzazione. Gli evitanti hanno medie più elevate per cause interne non
controllabili.
richiesta di supporto
rifiuto pratiche di cura
gentilezza: non esistono differenze significative nella valutazione delle cause del comportamento
SCUSE CHE NON ARRIVANO
Le scuse prescindono dai contenuti. Se una persona sta male, sta male e punto.
L’attenzione della persona non è più sul compito ma focalizzata su di te. Il compito quindi viene
perso di vista.
Problemi per la stima di sé (si formano emozioni negative), salute (calo difese immunitarie da
stress).
Ricadute negative sulla performance, diminuzione dell’immagine e del senso di controllo.
26/5/14
Stile d’attaccamento credenze sulla relazione contenuto nei MOI (modelli operativi interni)
Ci sono diverse credenze che sono parte integrante che noi usiamo per inter