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Estratto del documento

La psicologia cognitiva

-La storia

.Piaget

Jean Piaget ( Neuchatel, 9 agosto 1890 - Ginevra, 16 settembre 1980) fu il

fondatore di questo studio sperimentale delle strutture e dei processi di

cognizione legati alla costruzione della conoscenza nel corso della sua

evoluzione, ossia, il fondatore dell'epistemologia genetica (la psicologia

cognitiva nasce verso la fine degli anni cinquanta).

.La teoria di Piaget sullo sviluppo cognitivo

Lui mostrò innanzitutto:

-La 'differenza qualitativa' tra i modi di pensare dei bambini e i modi di

pensare degli adulti;

-La relazione tra la capacità cognitiva (e quindi l'intelligenza) e la capacità

di adattamento all'ambiente fisico e sociale: ciò che porta l'individuo nel

formare strutture mentali sempre più complesse e organizzate lungo lo

sviluppo cognitivo è il fattore 'd'equilibrio'-->lo sviluppo ha perciò

un'origine individuale, ma il suo accrescimento può dipendere da fattori

esterni (ma non ne sono la causa, per come diceva lui).

Secondo Piaget, l'assimilzione (l'acconsentimento da parte del cervello di

incorporare un evento o un oggetto in uno schema comportamentale o

cognitivo già acquisito.Ad esempio, un soggetto utilizza un oggeto per

effettuare un'attività già conosciuta dalla sua 'lista di movimenti' nel

cervello) e l'accomodamento (che consisite nell'accrescimento delle sue

capacità cognitive o dello schema comportamentale per accogliere

mentalmente nuovi eventi o eggetti sconosciuti fino a quel momento) sono

i 2 processi fondamentali che accompagnano e caratterizzano lo sviluppo

cognitivo della persona.

.Gli stadi dello sviluppo cognitivo secondo Piaget

Nei suoi studi, Piaget afferma che durante corso della vita vi erano

momenti dove prevaleva l'accomodamento, altri momenti dove prevaleva

l'assimilazione e altri ancora di relativo equilibrio. Inoltre notò differenze

nel modo in cui degli individui di età maggiore si approcciavano al mondo

esterno, a confronto di come lo facevano i più piccoli. Con questo sviluppò

una differenziazione degli stadi di sviluppo cognitivo costituiti da 4 periodi

fondamentali che accomunano tutti gli individui (e che procedeno sempre

nello stesso ordine):

Stadio senso-motorio, dagli 0 ai 2 anni

-Reazioni riflesse (primo mese): il bambino agisce secondo schemi motori

innati;

-Reazioni circolari primarie (stadio dei primi adattamenti acquisiti, tra il

secondo e il quarto meso): il bamino sviluppa la capacità di ripetizione

delle azioni a lui gradevoli;

-Reazioni circolari secondarie (stadio del comportamento intenzionale, tra

il quarto e l'ottavo mese): il bambino, volendo dirigere i suoi

comportamenti verso l'esterno, cerca di muovere e afferrare oggetti

osservando ciò che accade di seguito. Un'importante sviluooa da parte del

bambino, in questo sottostadio, è la coordinazione della visione con la

prensione;

-Reazioni circolari differite (stadio delle ricerca dell'oggetto, dall'ottavo al

dodicesimo mese): si sviluppa nella memoria la capacità senso-motoria, il

bambino impara quindi dalle sue azioni riuscendo ad anticipare il risultato

di quest'ultime. Ad esempio, dopo aver compiuto un'azione su un oggeto,

riprende dopo essersi interrotto, In questo stadio il bambino inizia ad

acquisisce la comprensione di permanenza dell'oggetto a livello visivo

(mentre prima se l'oggetto non lo vedeva più, per lui non esisteva più,

adesso inizia a percepire meglio la realtà che lo circonda provando a

cercarlo, ma senza ancora riuscire a ricostruire il suo spostamento);

-Reazioni circolari terziariev(stadio del procedimento per prove ed errori,

dai dodici ai diciotto mesi): il bambino continua a voler sperimentare

novità, ad esempio colpire superfici diverse con un oggetto;

-Dai 18 ai 24 mesi (stadio della rappresentazione cognitiva): il bamino

acquisisce la capacità di immaginare le conseguenze delle sue azioni,

iniziando ad apprendere pure i concetti di gesta simboliche come il "fare

finta di..." e apprendendo totalmente il concetto di permanenza

dell'oggetto.

.Stadio pre-operatorio, dai 2 ai 6/7 anni

Il bambino è in grado di simbolizzare (simboleggiare è il rappresentare un

qualcosa attraverso un'altra cosa, dal dizionario), ad esempio

rappresentando un tavolo con una scatola o pezzetti di carte per

rappresentare la neve.

Una caratteristica di questo stadio è il cosiddetto 'egocentrismo

intellettuale', ossia il bambino rappresenta le cose dal suo punto di vista

pensando che tutti la pensano come lui. Ad esempio dirà che la parola

'foglia' si scrive 'foia' perché si dice così e si scrive così perciò.

.Stadio operatorio-concreto, dai 6/7 agli 11 anni

Caratteristica di questo stadio è l'aver compreso il concetto di reversibilità:

il bambino sa di poter annullare gli effetti di un'operazione da li effettuata

con un'operazione inversa.

Inoltre Piaget dice che fra i 2 e i 5 anni distribuisce gli oggetti a seconda

della vicinanza tra lui/lei e loro. A 5/6 anni inizia a identificarli secondo

una loro caratteristica, mentre tra i 6 e i 7 comprende la capacità di

conservazione delle quantità numeriche. Intorno ai 7/8 anni sviluppa la

capacità di conservazione dei materiali (spezzettando del pongo sadi

ppoterlo ricomporre - collegato al concetto di reversibilità), mentre tra i 9 e

i 10 anni comprende a pieno il concetto di conservare.

.Stadio operatorio-formale

Il bambino, a partire dai 12 anni, riesce a costruire pensieri astratti, o

meglio formano il pensiero 'ipotetico-deduttivo', grazie al quale può

riferirsi mentalmente a ipotetici oggetti non ancora presenti nella sua

esperienza e ricavarne tutte le possibili conseguenze logiche.

Per Piaget, da qui in poi i bambini posseggomno gli stessi schemi mentali

di un adulto.

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
5 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher davek73 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia cognitiva e della percezione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di L'Aquila o del prof Fagioli Massimo.