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COPING RESPONSES:
Figura 2.1 libro
COGNITIVE APPRAISAL (Lazarus e Folkman, 1984): valutazione diretta, immediata, non controllata
cognitivamente.
Appraisal PRIMARIO: della situazione stressante (minaccia, perdita, sfida).
Appraisal SECONDARIO: delle risorse (personali o ambientali) a disposizione per fronteggiare
l’evento stressante.
Appraisal TERZIARIO: degli effetti delle risposte sulla base dei cambiamenti avvenuti nelle
condizioni interne ed esterne.
TIPOLOGIE DI APPRAISAL circolare dinamico
SCHEMA DELLE : processo e
Processo circolare: quando ho una
situazione che valuto come stressante
(Valutazione PRIMARIA), valuto cosa
posso fare, (come posso rispondere?
Valutazione SECONDARIA). Quando poi
ho cercato di valutare quali sono le
risorse che posso mettere in campo e
posso cercare di vedere come queste
risorse hanno agito sulla situazione
iniziale, io attuo un processo di coping.
Questo passaggio non finisce lì (perché
rivaluto e riconsidero le mie risorse dopo
che ho visto cosa posso fare, Valutazione
È
TERZIARIA). un processo dinamico e
mi serve da una parte per capire quanto
ne riesco a venire fuori in maniera
adeguata, ma anche cosa mi può dare 39
questo processo in termini di resilienza e
crescita post-traumatica.
RESILIENZA : capacità di resistere ad eventi stressogeni fino a riuscire ad ottenerne esiti positivi. Una
situazione di crisi può produrre un miglioramento del funzionamento psicologico; acquisiamo nuove abilità
di coping che portano al rafforzamento di risorse personali e sociali.
Caratteristiche dei resilienti:
Elevata autostima, locus of control interno, autonomia;
Ambiente familiare supportivo e sostengo esterno;
Flessibilità (Rutter et al, 1970). 10 – 15.11.2016
:
AFFRONTARE LE DIFFICOLTA’: IL COPING: “sforzi cognitivi e comportamentali costanti e mutevoli in base al
contesto, messi in atto dall’individuo per gestire richieste specifiche, interne o esterne, valutare come
gravose o eccedenti le proprie risorse”. (Lazarus & Folkman, 1984, p141).
MODELLI TEORICI DEL COPING :
- Approccio DISPOSIZIONALE:
o Le caratteristiche di personalità influenzano il modo in cui gli individui fanno fronte a
situazioni difficili.
o Le risposte di coping sono stabili e non dipendono dalla situazione stressante specifica.
o Stili di coping: modalità abituali di fronteggiare lo stress.
Evitamento. Ricerca Problem
o Nevroticismo Estroversione di supporto. Coscienziosità
solving.
- Approccio SITUAZIONALE:
o Le risposte di coping dipendono dall’attivazione stressante specifica.
o Le risposte di coping dipendono da valutazioni cognitive e da fattori transitori situazione-
dipendenti.
o Modello cognitivo transazionale di Lazarus e Folkman.
Due questionari:
- COPING ORIENTATION TO PROBLEM EXPERIENCED - Nuova Versione Italiana
- COPING RESPONSES INVENTORY ADULT FORM
COPE – COPING ORIENTATION TO PROBLEM EXPERIENCED
ISTRUZIONI: questo questionario chiede di indicare che cosa generalmente fa e che cosa generalmente
sente quando fa esperienza di eventi o situazioni stressanti. Ovviamente, eventi diversi portano ad agire in
modi in qualche misura differenti, ma pensi a che cosa generalmente fa quando è sottoposto/a a un
notevole stress. Per favore risponda a ciascuna delle seguenti affermazioni segnando il numero che
corrisponde alla sua risposta. I numeri vanno interpretati in questo modo:
1. Di solito non lo faccio; 40
2. Lo faccio qualche volta;
3. Lo faccio con una certa frequenza;
4. Lo faccio quasi sempre.
Per favore cerchi di rispondere a una domanda per volta e non tenga conto delle risposte che ha dato
precedentemente. Scelga con attenzione la risposta che meglio descrive il suo modo di comportarsi. Per
favore risponda a ogni affermazione. Non ci sono risposte giuste o sbagliate, perciò scelga la risposta più
appropriata per lei e non quella che la maggior parte delle persone, secondo lei, darebbe. In sintesi, dica
che cosa di solito fa quando affronta un’esperienza stressante.
SOMMINISTRAZIONE:
1. Cerco di utilizzare questa esperienza per crescere come persona. 4
2. Mi dedico al lavoro o ad altre attività per non pensare a ciò che mi preoccupa. 2
3. Mi preoccupo e do sfogo alle mie emozioni. 4
4. Cerco di farmi consigliare da qualcuno sul da farsi. 2
5. Mi impegno al massimo per agire sulla situazione. 4
6. Dico a me stesso/a che sto vivendo qualcosa di irreale. 1
7. Ripongo la mia speranza in Dio. 1
8. Rido della situazione. 1
9. Riconosco che non posso farci niente e abbandono ogni tentativo di agire. 1
10. Mi trattengo dall’agire troppo in fretta. 2
11. Parlo dei miei sentimenti con qualcuno 2
12. Faccio uso di alcool o droghe o farmaci per sentirmi meglio 1
13. Cerco di abituarmi all’idea che ciò è successo 2
14. Parlo con qualcuno per capire di più sulla situazione 2
15. Non mi faccio distrarre da altri pensieri o attività 4
16. Tendo a fantasticare per distrarmi 1
17. Mi rendo conto di preoccuparmi molto 4
18. Cerco aiuto in Dio 1
19. Preparo un piano d’azione 4
20. Ci scherzo sopra 1
21. Accetto che ciò sia accaduto e che non possa essere cambiato 2
22. Mi trattengo dal fare qualsiasi cosa fino a che la situazione lo permetta 2
23. Cerco sostegno morale agli amici e dai parenti 2
24. Semplicemente rinuncio a raggiungere i miei obiettivi 1
25. Mi sforzo più del solito per tentare di liberarmi dal problema 3
26. Cerco di distrarmi per un momento bevendo alcool o prendendo droghe o farmaci 1
27. Mi rifiuto di credere che ciò sia accaduto 1
28. Do libero sfogo ai miei sentimenti 2
29. Cerco di vedere le cose in una luce diversa, per farle sembrare più positive 3
30. Parlo con qualcuno per fare qualcosa di concreto per risolvere il problema 2
31. Dormo più del solito 1
32. Cerco di escogitare una strategia sul da farsi 4
33. Mi concentro nel trattare questo problema e se necessario metto da parte le altre cose 3
34. Cerco la comprensione e la solidarietà di qualcuno 2
35. Bevo alcool o prendo droghe o farmaci per pensarci di meno 1
36. Mi prendo gioco di quello che è successo 1
37. Rinuncio a ogni tentativo di ottenere ciò che voglio 1
38. Cerco qualcosa di positivo in ciò che sta accadendo 4 41
39. Penso a come potrei gestire al meglio il problema 4
40. Faccio finta che non sia veramente accaduto 1
41. Mi accerto di non peggiorare le cose agendo troppo presto 2
42. Cerco strenuamente di impedire che le altre cose interferiscano coi miei sforzi di fronteggiare il
problema 3
43. Vado al cinema o guardo la televisione per pensarci di meno 2
44. Accetto la realtà dei fatti 3
45. Chiedo alle persone come hanno agito di fronte ad esperienze simili 1
46. Mi sento molto stressato/a e lascio andare i miei sentimenti 2
47. Agisco senza indugio per sbarazzarmi del problema 2
48. Tento di trovare conforto nella mia religione 1
49. Mi sforzo di aspettare il momento giusto per fare qualcosa 3
50. Tento di ridicolizzare la situazione 1
51. Non mi impegno più di tanto per risolvere il problema 1
52. Parlo con qualcuno di come mi sento 2
53. Faccio uso di alcool o droghe o farmaci per aiutarmi ad uscirne 1
54. Imparo a convivere con il problema 3
55. Metto da parte le altre attività per concentrarmi sulla situazione 3
56. Rifletto intensamente su quali mosse fare 4
57. Mi comporto come se non fosse mai accaduto 1
58. Faccio quello che deve essere fatto, un passo alla volta 4
59. Tento di imparare qualcosa dall’esperienza 4
60. Prego più del solito 1
SOSTEGNO SOCIALE: ricerca di comprensione, di - 37
- 51
informazioni e sfogo emotivo - 2
- 4 - 16
- 14 - 31
- 30 - 43
- 45 - 12
- 11 - 26
- 23 - 35
- 34 - 53
- 52 ATTITUDINE POSITIVA: atteggiamento di
- 3 accettazione, contenimento e reinterpretazione
- 17
- 28 positiva degli eventi
- 46 - 10
STRATEGIE DI EVITAMENTO: utilizzo di - 22
negazione, uso di sostanze, distacco - 41
- 49
comportamentale e mentale - 1
- 6 - 29
- 27 - 38
- 40 - 59
- 57 - 13
- 9 - 44
- 24 42
- 54 - 42
ORIENTAMENTO AL PROBLEMA: utilizzo di - 55
ORIENTAMENTO TRASCENDENTE: religione e
strategie attive e di pianificazione assenza di umorismo
- 5
- 25 - 8
- 47 - 20
- 58 - 36
- 19 - 50
- 32 - 7
- 39 - 18
- 56 - 48
- 15 - 60
- 33
Attenzione! Il punteggio agli item 8, 20, 36 e 50 va invertito secondo il seguente schema:
- il punteggio corrispondente a 1 va contato come 4;
- il punteggio corrispondente a 2 va contato come 3;
- il punteggio corrispondente a 3 va contato come 2;
- il punteggio corrispondente a 4 va contato come 1.
Quando sono indecisa sul significato di un item (Es. 25) vado a vedere a che sottoscala appartiene.
DATI NORMATIVI
MEDIA DEVIAZIONE STANDARD
Sostegno sociale 27,7 8,4
Strategie di evitamento 23,5 5,1
Attitudine positiva 30,9 6
Orientamento al problema 32 6,7
Orientamento trascendente 22,7 5,6
COPING E ALCOLISMO: pazienti con diagnosi di disturbo da uso di alcol si differenziano dalla popolazione
generale sia per quanto riguarda la modalità sia perché fanno ampio uso di strategie di evitamento:
drinking cope.
CIRCOLO VIZIOSO: Uso di strategie di evitamento cognitive e comportamentali può rappresentare un
fattore eziologico e di mantenimento nell’abuso di alcol (ovviamente ci sono altri fattori che influenzano).
COPING E TRATTAMENTO: Dobbiamo indagare il coping perché possiamo intervenire sulle strategie,
aumentando l’uso di strategie di approccio e messa in atto di varietà di strategie di coping adattive.
RICERCA:
- Gruppo clinico
- Gruppo di controllo 43
In primis bisogna rendere consapevole il paziente della messa in atto delle sue strategie (per es. con i diari
di automonitoraggio di situazioni stressanti e strategie); poi si fanno vedere strategie più produttive per
ampliare il repertorio delle sue strategie di coping. 11 – 21.10.2016
IAPT : come fare per costruire un modello anche permetta un accesso diretto alle terapie psicologiche in
ambito psicopatologico della salute.
EMOZIONI:
NEGATIVE: Sono orientate e restringono il repertorio di possibili risposte comportamentali.
POSITIVE: Ampliano il repertorio di possibili azioni (si attuano comportamenti meno specifici e
automatici, in favore di comportamenti più creativi).
LE EMOZIONI POSITIVE NON SONO SOLO UN ESITO DI UN ADEGUATO PROCESSO DI COPING: The co-
occurence of positive and negative psychological states throught enduring and profoundly stressful
circustamces challenges us to consider a model of coping that takes positiv