Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
E ALTRI DISTURBI PSICOTICI
àSCHIZOFRENIA
Comprende nove disturbi (Schizofrenia, Disturbo schizofreniforme, Disturbo schizoaffettivo,
Disturbo delirante, Disturbo psicotico breve, Disturbo psicotico condiviso, Disturbo psicotico dovuto
a condizione medica generale, Disturbo psicotico indotto da sostanze, Disturbo psicotico non
altrimenti specificato) caratterizzati dalla presenza di sintomi psicotici (deliri, allucinazioni, eloquio
disorganizzato, comportamento disorganizzato o catatonico, sintomi negativi) che variano da
disturbo a disturbo.
Non sono compresi in questa sezione i disturbi psicotici correlati ai disturbi dell’umore, al delirium,
alla demenza, e il disturbo catatonico dovuto ad una condizione medica generale.
DELL’UMORE
àDISTURBI
Comprendono sette disturbi (Disturbo depressivo maggiore, Disturbo distimico, Disturbo bipolare
I, Disturbo bipolare II, Disturbo ciclotimico, Disturbo dell’umore dovuto a una condizione medica
generale, Disturbo dell’umore indotto da sostanze) caratterizzati principalmente dalla presenza di
umore (stato affettivo pervasivo e prolungato) prevalentemente depresso, esaltato o irritabile.
D’ANSIA
àDISTURBI
Comprendono dodici disturbi (Fobia specifica, Fobia sociale, Disturbo d’ansia generalizzato,
Disturbo ossessivo-compulsivo, Disturbo di panico con e senza agorafobia, Agorafobia senza
anamnesi di disturbo di panico, Disturbo post-traumatico da stress, Disturbo acuto da stress,
Disturbo d’ansia dovuto a condizione medica generale, Disturbo d’ansia indotto da sostanze,
Disturbo d’ansia non altrimenti specificato), caratterizzati dall’ansia o dall’evitamento fobico come
sintomi dominanti.
SOMATOFORMI
àDISTURBI
Includono sette disturbi (Disturbo di somatizzazione, disturbo somatoforme indifferenziato,
Disturbo di conversione, Disturbo algico, Ipocondria, Disturbo di dimorfismo corporeo, Disturbo
somatoforme non altrimenti specificato) la cui caratteristica determinante è una lamentela fisica o
una preoccupazione somatica che non è meglio attribuibile ad una condizione medica generale o ad
un altro disturbo mentale.
FITTIZIO E SIMULAZIONE
àDISTURBO
Comprende situazioni in cui il paziente simula o produce intenzionalmente sintomi per ingannare il
clinico. DISSOCIATIVI
àDISTURBI
Comprendono cinque disturbi (Amnesia dissociativa; Fuga dissociativa; Disturbo dissociativo
dell’identità; Disturbo di depersonalizzazione; Disturbo dissociativo non altrimenti specificato)
caratterizzati da un’alterazione delle funzioni integrate di coscienza, memoria, identità e
percezione. SESSUALI E DELL’IDENTITA’ DI GENERE
àDISTURBI
Comprendono tre categorie di disturbi: Le disfunzioni sessuali (Disturbi del desiderio sessuale,
dell’eccitazione sessuale, dell’orgasmo, da dolore sessuale) che fanno riferimento ad anomalie del
desiderio o del funzionamento sessuale, le parafilie (esibizionismo, feticismo, frotteurismo,
pedofilia, masochismo sessuale, sadismo sessuale, feticismo di travestimento, voyeurismo) che
fanno riferimento a preferenze sessuali insolite, e il disturbo dell’identità di genere.
DELL’ALIMENTAZIONE
àDISTURBI
Comprendono tre categorie di disturbi (Anoressia nervosa, Bulimia nervosa e Disturbi
dell’alimentazione non altrimenti specificati) caratterizzati da alterazione del comportamento
alimentare e della percezione dell’immagine corporea.
DEL SONNO
àDISTURBI
Comprendono quattro categorie di disturbi (Disturbi primari del sonno, Disturbi del sonno correlati
ad un altro disturbo mentale, Disturbo del sonno dovuto ad una condizione medica generale,
Disturbo del sonno indotto da sostanze) organizzati in base alla presunta eziologia.
DEL CONTROLLO DEGLI IMPULSI NON CLASSIFICATI ALTROVE
àDISTURBI
Comprendono sei categorie di disturbi (Disturbo esplosivo intermittente, Cleptomania, Piromania,
Gioco d’azzardo patologico, Tricotillomania, Disturbo del controllo degli impulsi non altrimenti
specificato) caratterizzati da un comportamento impulsivo clinicamente significativo, non meglio
attribuibile ad altro disturbo mentale.
DELL’ADATTAMENTO
àDISTURBI
Sono caratterizzati dalla presenza di sintomi emotivi o comportamentali, clinicamente significativi
(umore depresso, ansia, umore depresso e ansia misti, alterazioni della condotta, alterazione mista
della condotta e dell’emotività), ma al di sotto della soglia stabilita dai criteri stabiliti per i vari
disturbi, che si sviluppano a seguito di uno o più eventi stressanti identificabili, e non persistono una
volta che l’evento sia stato superato.
DELLA PERSONALITA’
àDISTURBI
Prendono in considerazione i criteri diagnostici di 10 disturbi di personalità, suddivisi in tre gruppi
(Gruppo A: Disturbo paranoide di personalità; Disturbo schizoide di personalità; Disturbo
Schizotipico di personalità. Gruppo B: Disturbo antisociale di personalità; Disturbo borderline di
personalità; Disturbo istrionico di personalità; Disturbo narcisistico di personalità. Gruppo C:
Disturbo evitante di personalità; Disturbo dipendente di personalità; Disturbo ossessivo-compulsivo
di personalità), definiti in generale come modalità pervasive e costanti di pensare, sentire ed agire
in modo rigido e non adattivo, che deviano marcatamente rispetto alle aspettative della cultura
dell’individuo, e che causano un disagio clinicamente significativo e compromissione di importanti
aree dell’esistenza.
CONDIZIONI CHE POSSONO ESSERE OGGETTO DI ATTENZIONE CLINICA
àALTRE
Sono considerate alcune condizioni che possono essere oggetto di attenzione clinica a livello di
diagnosi e di trattamento, ma che non sono di per sé disturbi mentali: Fattori psicologici che
influenzano una condizione medica; Disturbi del movimento indotti da farmaci; Altro disturbo
indotto da farmaci; Problemi relazionali (problema relazionale genitore-bambino, problema
relazionale tra partner, ecc.); Problemi correlati a maltrattamento o abbandono (maltrattamento
fisico del bambino o dell’adulto, abuso sessuale del bambino o dell’adulto, abbandono del
bambino); Ulteriori condizioni che possono essere oggetto di attenzione clinica (non collaborazione
al trattamento, comportamento antisociale del bambino, dell’adolescente o dell’adulto, declino
cognitivo dovuto all’età, lutto, problema scolastico o lavorativo, problema di acculturazione,
problema relativo ad una fase della vita ecc).
DIAGNOSI ESPLICATIVAà
Scopo: giungere alla comprensione delle cause del disagio psicologico di un determinato
• individuo
Non è alternativa a quella nosografica
• Può essere applicata alla creazione di un sistema di classificazione basato su nuove
• categorie unificate da una causa etiologica comune, o alla comprensione dei fattori
eziologici all’interno delle singole categorie diagnostiche di uno dei sistemi di
classificazione nosografica in uso.
A differenza della diagnosi nosografica dove i sintomi rimandano solo a se stessi, alla loro
• durata e alla frequenza con cui compaiono in combinazione con altri segni e sintomi, la
diagnosi esplicativa si sforza di dare significato ai sintomi, all’interno di un contesto dove
anche ciò che non è patologico assume importanza.
Limite della diagnosi esplicativa è la necessità di avere come riferimento imprescindibile
• l’insieme di assunti generali sul funzionamento della mente e sulle cause dei disturbi
psicologici, così come sono concettualizzati da un determinato paradigma. Brevi
esemplificazioni sulla diagnosi esplicativa relativa al paradigma psicoanalitico e cognitivo
aiuteranno a meglio comprendere questi concetti:
La diagnosi psicoanalitica: Il paradigma psicoanalitico concettualizza i disturbi
o psicologici come conseguenze di carenze o traumi ambientali e di conflitti
intrapsichici dell’età evolutiva, (riattivati da circostanze attuali nel caso di disturbi
comparsi a distanza di tempo), tali da produrre deficit strutturali dell’Io o del Super-
io, risposte emozionali (per es.angoscia, sentimento di colpa, vergogna) e/o
operazioni mentali difensive (meccanismi di difesa) adattive o compensatorie che
possono portare a distorsioni del funzionamento dell’Io e del Super-io e della
personalità nel suo complesso, e alla comparsa di sintomi.
La diagnosi psicoanalitica esplicativa, pertanto focalizza l’attenzione del clinico
sull’individuazione dei traumi e dei conflitti intrapsichici attuali e passati, sulla
valutazione dei deficit strutturali dell’Io e del Super-io, sulla valutazione degli affetti
e dei meccanismi di difesa prevalenti, e delle modalità relazionali con le persone
significative e con il clinico.
Gli strumenti di valutazione di cui si avvale il clinico ad orientamento psicodinamico
per giungere alla diagnosi sono principalmente il colloquio clinico ed
eventualmente test proiettivi di personalità.
La diagnosi cognitiva: nella prospettiva cognitivo razionalista i disturbi psicologici
o sono concettualizzati come conseguenze di asserzioni e convinzioni irrazionali sul
dover essere in determinati modi, e di convinzioni negative su se stessi, il mondo e
il futuro, mantenute grazie ad errori di logica, mentre nella prospettiva cognitivo
strutturalista sono enfatizzate le conseguenza di sistemi conoscitivi rigidi e
incoerenti e di stili d’attaccamento insicuri, di cui le persone avrebbero poca
consapevolezza. Momento centrale della valutazione diagnostica è pertanto
l’individuazione degli schemi cognitivi irrazionali e negativi o degli schemi prevalenti
del sistema conoscitivo e delle esperienze precoci d’attaccamento che producono il
disagio psicologico dei pazienti. Per tale valutazione i clinici si avvalgono di colloqui
clinici, interviste più o meno strutturate, questionari di autovaluazione e risposte a
situazioni stimolo standardizzate. Dato che gli psicologi clinici ad orientamento
cognitivo si avvalgono anche di tecniche terapeutiche di tipo comportamentale, la
valutazione diagnostica spesso viene estesa alle situazioni ambientali che
precedono il problema del paziente e alle sue risposte esplicite, utilizzando
l’osservazione diretta del comportamento, interviste diagnostiche e questionari di
autovalutazione. I DISTURBI PSICOLOGICI
DISTURBI PSICOLOGICIà DISTURBI D'ANSIA
Fobia specifica
• Fobia sociale
• Disturbo d'ansia generalizzato
• Disturbo ossessivo- compulsivo
• Disturbo di panico con e senza agorafobia
• Agorafobia senza anamnesi di disturbo di panico
• Disturbo post-traumatico da stress
• Disturbo acuto da stress
<