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Gli Oppioidi

Scoperta della morfina, con cui si può trattare il dolore. Hanno dei recettori nel cervello, e sono sostanze in grado di determinare problemi seri. Fino a 10 anni fa si parlava di questo solo in relazione alla tossicodipendenza. La sostanza più famosa, l'eroina, il problema è che molti paesi (a partire dagli USA) hanno utilizzato gli oppiacei nella terapia del dolore. Queste sostanze hanno creato nel corso degli anni uno stato di dipendenza. Negli ultimi tempi il problema è cresciuto, l'industria farmaceutica ha prodotto sostanze sempre più potenti (fentanil).

Due analoghi degli oppiacei di sintesi che antagonizzano la produzione diretta degli oppiacei: METADONE, tra le altre caratteristiche è potente come stabilizzante dell'umore. Se il tossicodipendente è anche bipolare, con il metadone non ha più oscillazione dell'umore. Questo però porta all'utilizzo di dosi sempre maggiori, fino ad

arrivare a tossicità. Un'altra sostanza è ilNARCAN: toglie l’eroina dai recettori.

Queste sostanze sono molto usate anche dai tossici perché tolgono dolore, e quindi chi è moltosofferente è predisposto a prenderlo. Aldilà del sollievo dal dolore abbiamo anche piacere.

Essendo sostanze molto potenti: possiamo avere effetti come depressione della frequenzarespiratoria, più frequente causa di morte nell’overdose.

DISTURBI D’ANSIA

Cos’è l’ansia: sentimento di attesa apprensiva, non legato a qualcosa di specifico, è un modo diessere tale per cui io sono sempre sull’attenti.

Diversa dalla paura: sensazione che si prova o in presenza o al pensiero di un pericolo, sia essovero o immaginato.

Concetti diversi dal panico: terrore improvviso ed incontrollabile.

COMPONENTI DEL DISTURBO D’ANSIA:

molte condizioni mediche o uso di sostanze che possono indurre ansia. a differenza delle edizioni

precedenti del DSM, la quinta edizione ha distinto: trauma e disturbo da stress post traumatico e doc, l'ansia c'è ma non è l'elemento fondante. Sono molto più presenti nelle femmine che nei maschi (soprattutto agorafobia e panico). A seconda delle diverse fasi della vita la separazione e lo stato apprensivo fanno parte del normale funzionamento. Nelle prime fasi della vita: separazione, paura dello straniero Nel bambino: paura di morire, paure infantili (buio, animali, incubi, tuoni) Età scolare: ansia per la scuola, performance Quello che compare quando un individuo inizia a ragionare su di sé: paura di essere considerato negativamente che si associa ad un'altra preoccupazione che è non essere accettato dai pari. Ansia: anghere, stringere. Classicamente presenta una combinazione di aspetti psichici: stato emotivo spiacevole e che il futuro ci riserva problemi; arousal elevato, comportamentali e somatici. Questo iperarousal si

Traduce in tutto un pattern di sintomi fisiologici. Primo studio che ci dice che l'ansia non è solo il risultato di un'educazione ansiogena, ma è geneticamente trasmessa. (es. del pulcino che si agita se vede il falco). Un'altra distinzione: ANSIA DI TRATTO: ansia cronica, modo di essere ansioso. ANSIA DI STATO: ansia acuta che va e viene in funzione delle situazioni. ANSIA LIBERA: c'è indipendentemente da quello che succede E SITUAZIONALE: in certe situazioni specifiche. Abbiamo una forma acuta e cronica. Ansie più acute: ATTACCO DI PANICO, all'opposto disturbo d'ansia generalizzata. Per ansia situazionale: AGORAFOBIA O FOBIA SEMPLICE. Un'ansia cronica ma situazionale: FOBIA SOCIALE. L'ansia come tutti i fenomeni psichici ha una base neurobiologica molto evidente: AMIGDALA. Centro fondamentale, molto piccola, antica e profonda. Se stimoliamo l'amigdala: grande stato di angoscia. Questa è molto connessa con le

Strutture superiori che informano su situazioni taliper cui è bene attivare ansia, paura o panico oppure no. (TALAMO-CORTECCIA-AMIGDALA). Un punto importante è che ansia e paura sono connesse con i circuiti della memoria che ci fanno identificare qualcosa di vissuto come fonte di pericolo oppure no. La paura però non è perenne. Avere un attaccamento insicuro predispone ai disturbi ansiosi. Distinzione tra sintomi d’ansia e sindromi.

Disturbo di panico: fatto acuto, violento, non dura più di 10 minuti. Sintomi qualificanti: derealizzazione e depersonalizzazione che insieme alla paura di impazzire e di morire sono quelli peggiori. Poi abbiamo una serie di sintomi fisici. L’attacco di panico principalmente la prima volta insorge di notte, inizialmente non viene riconosciuto come tale. 3 tipi di panico: attacco di panico inaspettato, non associato alla situazione; successivamente ci sono degli attacchi di panico favoriti da situazioni.

sovrapponibili che si sono verificate nei primi attacchi. O in situazioni predisponenti al panico. Non si muore e non si perde mai coscienza. Come si fa a distinguere da un problema cardiaco? Se il polso è ritmico non c'è infarto.

Fobia semplice: mentre le fobie del bambino sono fisiologiche, nell'adulto tutto questo può essere molto forte e invalidante. Strategia costante di evitamento; a differenza di chi ha paura, la fobia è un qualcosa di sproporzionato. Il meccanismo di evitamento rafforza la fobia, più eviti e più associ allo stimolo quel pericolo. Sono di varia natura (situazioni ambientali, sangue, animali ecc.). Anche le fobie sono più frequenti nelle femmine, e non abbiamo grande estinzione con l'età.

Ansia sociale: l'individuo è in grossa difficoltà ogni qual volta è al centro dell'attenzione, perché ha paura del giudizio e di non essere all'altezza.

precedute da un'ansia anticipatoria molto forte. Es. paura a parlare in pubblico. Questo va distinto dalla timidezza, che è una caratteristica sempre presente.
  • Mutismo selettivo: il bambino in certe situazioni non parla.
  • Disturbo ansia generalizzato: stato d'ansia permanente, irritabilità, tensione, senso di stanchezza.
  • Disturbo d'ansia da separazione: il soggetto (principalmente bambino), ha molta sofferenza non solo quando viene allontanato dalla figura, ma anche al solo pensiero; ha costantemente la preoccupazione di non avere vicino la figura di attaccamento, è sempre preoccupato che possa succedere qualcosa, tutto questo porta all'isolamento, incapacità di stare da solo, fare qualcosa fuori di casa, e incubi ricorrenti sulla separazione. Ci sono molte forme anche dell'adulto, molte volte non vengono riconosciute. L'idea di stare da solo è intollerabile, hanno un'idea di sé come persone incapaci.
tutti i disturbi troviamo sintomi d'ansia. Compaiono ad età molto diverse tra di loro, l'età media del disturbo d'ansia da separazione è dai 5 in su, successivamente fobie per arrivare al disturbo d'ansia. ​Chi soffre di panico e non è curato sta male per gli attacchi, per il terrore di averli, ansia anticipatoria forte, agorafobia, ipocondria, e demoralizzazione secondaria che può sfociare in depressione. Rischio cardiaco in chi ha forti disturbi ansiosi: soprattutto per chi ha panico e disturbo d'ansia generalizzato. L'agorafobia è molto presente, anche in chi non ha avuto attacchi di panico. Malattia di TAKOTSUBO (malattia del cuore infranto): problema cardiaco che viene alle persone che hanno livelli di ansia molto forti o hanno subito stress forti e ripetuti. È tipicamente associato a una condizione psichica. Molto più frequente nelle femmine, a differenza dell'infarto. sono identificabili con eventi il cui impatto non è gestito dal paziente. : costrizione delle arterie. Le condizioni correlate a tale malattia: , può essere talmente forte da portare a malattie cardiache importanti. : Tutto quello che si mette in un rapporto causa effetto, tale per cui si afferma che derivi un quadro . : primi studi alla fine del secolo scorso, quando si identificano le , ansia forte insorta a seguito di situazioni impegnative o shock emotivi. : NEVROSI DA SPAVENTO: fatti che suscitano intensa ansia, spavento e coinvolgimento emotivo. Successivamente vengono descritti i quadri clinici reattivi circoscritti, viene evidenziato il fatto che questi eventi possano essere identificativi come gravi, ma questi quadri clinici si manifestano non solo e per l'evento in sé ma vanno ad impattare un individuo la cuistruttura porta al quadroclinico, si inizia a parlare di PREDISPOSIZIONE. (fragilità, incapacità di elaborare gli eventi). Questi rapporti di eventi e patologia sono stati descritti in rappresentazioni riscontate nei reduci della Prima guerra mondiale. Molti sviluppavano NEVROSI DA GUERRA, secondario a tutte le violenze assistite durante la guerra. Con SCHNEIDER: distinzione fondamentale tra patologie secondarie a eventi e psicosi. Un certo gruppo di disturbo che ha un rapporto patogenetico con gli eventi della vita e un altro gruppo che non ha questo rapporto. Buona parte di quello che conosciamo si deve alle osservazioni sui reduci della guerra del Vietnam, (1980, DSM-III). QUADRI RICONDUCIBILI AL DISTURBO DA STRESS POST-TRAUMATICO. QUESTO RAFFORZA IL RAPPORTO TRA EVENTO E PATOLOGIA MENTALE: nel DSM-III viene distinto tra quadri clinici che insorgono dopo un evento di gravità non eccessiva VS quadri che insorgono dopo eventi molto gravi. Si identifica il DISTURBOD’ADATTAMENTO: dopo eventi non catastrofici. DISTURBO POST TRAUMATICO DA STRESS: dopo eventi molto forti e dolorosi. Viene aggiunto il DISTURBO ACUTO DA STRESS: subito dopo un evento molto grave si può sviluppare patologia acuta che dura max 4 settimane (da poche ore a pochi giorni dopo l’evento). Sono delle condizioni morbose croniche che possono durare anche anni. UN EVENTO TRAUMATICO secondo il DSM: è qualcosa che va oltre la normale capacità dell’individuo di elaborare gli eventi. Talmente forte che il soggetto non ce la fa. Causa sintomi in quasi tutti quelli che sono stati esposti a questo trauma (in realtà non è vero questo). È un evento molto grave; è un evento che ha messo in pericolo la sopravvivenza tua, o qualcuno di molto vicino a te, o hai assistito all’evento perché ti trovavi nel posto e tutto questo ti ha creato una condizione di paura, terrore ed impotenza, eri li ma non potevi fare niente. Come si

È molto complicato definire se un evento di vita è significativo per un individuo, dato che ci sono grandi differenze individuali.

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
26 pagine
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SSD Scienze mediche MED/05 Patologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher VenoricaL di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di psichiatria e psicologia clinica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Ricca Valdo.