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DELIRIO DI ROVINA
o DELIRIO NICHILISTICO (impressione che sia avvenuta distruzione di alcune
o parti suo corpo o della famiglia, e quelli che si trovano attorno sono solo
manichini)
DELIRIO IPOCONDRIACO (no paura di malattia, assoluta convinzione di avere
o una malattia grave: fare esami irrilevante, non tiene conto di esame della realtà)
• DELIRIO ESPANSIVO
MEGALOMANICO O DI ONNIPOTENZA (persona convinta di avere poteri
o eccezionali, ricchezze inesauribili, contatti con persone più importanti del mondo
etc.)
MISTICO (persona convinta di avere contatti con entità superiori, investito di
o compito redenzione umanità)
EROTOMANICO (convinzione assoluta non solo di amare una persona, ma di
o essere riamati da questa stessa persona; spesso nei confronti di celebrità; rifiuti
presi come ulteriori conferme del tipo “mi allontana o nega tutto per non farlo
scoprire agli altri”)
• DELIRIO PALIGNOSTICO convinzione di riconoscere persone note in sconosciuti
DISTURBI DELL’AFFETTIVITÀ
Affettività comprende:
1. Emozioni stati affettivi di notevole intensità, insorgenza rapida e breve durata
2. Sentimenti stati affettivi meno intensi ma di durata maggiore
3. Umore stati affettivi di base della persona, che sfuggono al controllo DISTURBI!!!
Sintomi che possiamo trovare:
- DEPRESSIONE abbassamento tono umore, perdita iniziativa ed interesse, pensieri
svalutativi, rischio di suicidio
- MANIA esaltazione e innalzamento tono umore, stato di euforia immotivato, perenne
eccitamento ed agitazione
- TRISTEZZA VITALE sofferenza acuta, tristezza talmente profonda che a volte viene
descritta come qualcosa di fisico.
- DISFORIA stato di irritabilità, reattività incattivita
- INADEGUATEZZA AFFETTIVA persona vive stato affettivo non adeguato a situazioni,
estremo è DISSOCIAZIONE AFFETTIVA in cui persona vive uno stato affettivo
all’opposto di quello che la situazione susciterebbe
- ABILITÀ AFFETTIVA emozione che una persona non è in grado di gestire
adeguatamente, esageratamente vulnerabili
- AMBIVALENZA AFFETTIVA sperimentazione di 2 sentimento opposti verso stessa
persona oppure oggetto (senza rendersene conto!)
- ANSIA penosa sensazione di attesa: sintomi psicologici (tensione, irrequietezza,
difficoltà di concentrazione e di attenzione) e fisici (tremore, sudorazione, tachicardia,
secchezza delle fauci, nodo in gola, aumento frequenza respiratoria e P.A.,
sollevamento dei peli detto orripilazione)
ANSIA FISIOLOGICA (giustificata da evento, motivata, funzionale)
o ANSIA PATOLOGICA (non giustificata da evento)
o GENERALIZZATA (sempre, di tratto)
LIBERA (non sempre ma scatenabile da ogni cosa)
ANTICIPATORIA (in previsione di qualcosa, anche attività semplice)
ORGANICA (sintomi in patologia organica)
- ATTACCO DI PANICO crisi d’ansia ci assomigliano ma rispondono a trattamento
benzodiazepine, mentre attacchi di panico necessitano anche di serotonina. Sintomo
dominante è sensazione di morte imminente. Patologia nuova, prima crisi d’ansia
acuta. Soprattutto primo attacco molto violento, conduce all’ospedale. Durata di 20/30
minuti circa, torna con facilità, no consapevolezza della causa quindi no strumenti per
evitare di incorrere in attacchi. Quando iniziano a ripetersi con frequenza paziente
capisce cosa sta succedendo e si rende conto che poi passerà. In PS utilizzati farmaci
per gestire attacco. Obiettivo dovrebbe essere ridurre incidenza della patologia
cercando di capire come ci si è arrivati (con psicoterapia). In attacco di panico crollo
delle difese costruite dal soggetto per vivere.
- FOBIE paure immotivate per oggetti/animali/situazioni/luoghi che di per sé non sono
pericolosi. Reazioni eccessive, possono scatenare ossessività. Accompagnata da
sintomi ansia. Gravità patologia dipende da quanto incide su vita della persona
- FOBIA SOCIALE situazione di ansia e paura che nasce in contesti sociali non familiari
(es: parlare in pubblico, partecipare a una cena, parlare a 4 occhi con una persona o
anche solo essere in contatto con sguardo). Molto penalizzante, soggetti limitati nella
loro possibilità di comportamento adulto, come se ci fosse stato intoppo in sviluppo
emancipativo del soggetto (es: da genitori). Paura aereo inclusa.
- ANEDONIA incapacità a provare piacere (tipico sintomo depressione)
- APATIA incapacità a sperimentare emozioni (tipico sintomo depressione)
- ABULIA mancanza di volontà (tipico sintomo depressione)
- ALEXITIMIA non riuscire ad avere consapevolezza di proprie emozioni e stati d’animo
(tipico sintomo di disturbi psicosomatici)
CENESTOPATIE = dolori in parti del corpo senza che ci sia danno organico a
giustificarlo (es: ipocondria)
DISTURBI DELLA COSCIENZA
Coscienza propriamente detta frutto della capacità del nostro cervello di essere consapevole di
se stesso e di ciò che lo circonda. Si sviluppa su 3 basi, elementi che permettono coscienza :
1. Ampiezza numero di elementi/info che abbiamo dell’ambiente
2. Lucidità livello di chiarezza e precisione che riusciamo ad avere della situazione
3. Orientamento permette di usare ed inserire la situazione che stiamo vivendo in 3
parametri (spazio, tempo, persone) es: dove siamo, che giorno è oggi, riconoscere ruolo di
persone in divisa.
Coma è incoscienza! Diversi tipi di coma:
- IPNOIDE tipo di incoscienza che si ha quando stiamo per addormentarci. Fase di
inizio perdita elementi dell’ambiente che ci circonda perché sistema reticolare si sta
spegnendo per lasciare posto al sonno.
- ALTERAZIONI DI TIPO ONIROIDE stato di coscienza in cui non si riesce a
distinguere tra cose autentiche e fantasie.
- ALTERAZIONI ONIRICHE ci si trova immersi in una situazione di delirio in cui si
confonde la realtà con deliri (es: penso di essere Napoleone e siamo in Francia del
1800)
- STATO CREPUSCOLARE restringimento del campo di coscienza, coglie solo
determinate caratteristiche ambiente.
- DELIRIUM (stato confusionale acuto) non centra con delirio. Sintomo dominante
confusione, perdita di parametri basi coscienza (ampiezza, lucidità, orientamento), non
riesce a mettere attenzione su cose che stanno accadendo. Passa facilmente da una
posizione all’altra (da allegro ad aggressivo). Disturbo memoria anche riguardo sua
vita. Insorge in maniera acuta, improvvisa, e durata limitata (2/3 gg). Sintomi hanno
andamento fluttuante (migliora – peggiora – migliora), spesso peggiora nella notte
quando fa buio. Cause è sempre determinato da causa organica (non psicologica)
Coscienza dell’Io ognuno deve essere consapevole di sé: consapevole di:
1. attività (quello che faccio lo sto facendo io)
2. unità (io sono me stesso anche se ho stati d’animo diversi)
3. identità (io sono io per tutta la mia vita)
4. diversità (io sono io, gli altri sono gli altri).
DEPERSONALIZZAZIONE sensazione di non riconoscere più se stesso, saltano le 4
consapevolezze. Prende nomi diversi in base alle situazioni in cui si sviluppa.
- DEPERSONALIZZAZIONE AUTOPSICHICA non riconosce i propri pensieri e la
propria mente
- DEPERSONALIZZAZIONE SOMATOPSICHICA non riconosce più il proprio corpo
- DEPERSONALIZZAZIONE ALLOPSICHICA non riconosce né ambiente esterno né se
stesso (sintomo schizofrenia)
- TRANSITIVISMO una persona addebita ad altri ciò che ha fatto lui
- DISSOCIAZIONE DELL’IDENTITÀ identità multiple (schizofrenia, gravi psicosi, etc)
DISTURBI DELL’INTELLIGENZA (COGNITIVI)
Intelligenza può essere talmente multiforme che difficile descriverla. 2 tipi classici di disturbi
dell’intelligenza. Il 18° anno di età si ritiene che intelligenza abbia concluso il suo sviluppo, punto di
transizione tra oligofrenia e demenza.
• OLIGOFRENIE perdita o riduzione capacità cognitive che avviene prima che intelligenza
sia completamente formata.
• DEMENZE perdita o riduzione capacità cognitiva che avviene dopo che intelligenza si è
completamente formata.
Perdita memoria a breve e medio termine (primo sintomo), piano piano anche a lungo
termine. Cancellazione completa di info appena immagazzinate. Piano piano perde tutti
riconoscimenti dell’ambiente in cui si trova. Ricade poi anche su familiari. Sviluppo pensiero
persecutorio. Perdita capacità più fini dell’intelligenza logica, simbolizzazione,
matematica, prestazionali, etc. Avviene percorso inverso a crescita, in cui prima si
acquisiscono capacità più generali e poi più fini. Non più capacità di scrivere, usare soldi,
programmare, etc. Perdita progressiva uso vocabolario. Perdita capacità di usare regole e
norme sociali. Durata media da comparsa sintomi a morte 8 anni.
DEMENZA:
- DEGENERATIVA morte neuroni per degenerazione, distruzione neuroni. Alzheimer in
70% casi, assotiliamento corteccia cerebrale (sostanza grigia) soprattutto in lobi
parietali-temporali. Ventricoli sono dilatati perché liquor non trova più resistenza della
corteccia. Assottigliamento corteccia riduzione dei giri perché muoiono neuroni (si
sviluppa sostanza mieloide che non lo fa più funzionare e poi morire). Sostanza
mieloide prodotta perché c’è un gene precursore a questa sostanza (presente anche in
sindrome di Down). Perdita capacità più che altro inconsapevole, indifferenza in non
riuscire a compiere compiti (a differenza di PSEUDODEMENZA). Di solito ci si accorge
di Alzheimer quando già grave.
- VASCOLARE causa di morte neuroni corteccia è a livello circolatorio vascolare. Si
vengono a tappare arterie cervello, di varie dimensioni. Encefalopatia multiinfartuale.
Sintomi simili a quelli Alzheimer (andamento a linea retta), ma esordio più rapido e
andamento a gradini (alternanza tra cadute di capacità e assestamento). Ci possono
essere maggiori capacità preventive, se vengono eliminati fattori di rischio (tipo fumo,
alcool, ipertensione etc) prevedibili.
DISTURBI DELLA MEMORIA (vedi libro!)
Tre fasi della memoria: ricezione, immagazzinamento e rievocazione.
Qualificano disturbo a memoria breve termine e memoria a lungo termine. Alterazioni quantitative e
qualitative. Forme di amnesie che possono dipendere da cause traumatiche (es: incidente)
- AMNESIA ANTEROGRADA (dimentico ciò che accaduto dopo trauma)
- AMNESIA RETROGRADA (dimentico ciò che accaduto prima di trauma)
- AMNESIA ANTERORETROGRADA (dimentico ciò che accaduto prima e dopo trauma)
CONFABULAZIONI riempimento di vuoti memoria con episodi