Anteprima
Vedrai una selezione di 7 pagine su 27
Appunti Programmazione e controllo - primo modulo Pag. 1 Appunti Programmazione e controllo - primo modulo Pag. 2
Anteprima di 7 pagg. su 27.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Programmazione e controllo - primo modulo Pag. 6
Anteprima di 7 pagg. su 27.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Programmazione e controllo - primo modulo Pag. 11
Anteprima di 7 pagg. su 27.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Programmazione e controllo - primo modulo Pag. 16
Anteprima di 7 pagg. su 27.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Programmazione e controllo - primo modulo Pag. 21
Anteprima di 7 pagg. su 27.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Programmazione e controllo - primo modulo Pag. 26
1 su 27
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Analisi del RO (Rendimento Operativo)

RO = RT - CT

RO = (P●V) - (CVtot + CFtot)

RO = (P●V) - (CVun●V) - CFtot

RO = (P - Cvun)●V - Cftot

RO = MDCun●V - CFtot = MDCtot - CFtot

Se l'azienda non riesce ad ottenere un MDC maggiore di zero, è meglio fare altro, in quanto matematicamente non sarebbe conveniente.

Se MDCun > 0, anche se l'azienda non produce niente sostiene i costi fissi, ne consegue che il risultato operativo sarà negativo...

Per ogni unità aggiuntiva di prodotto migliorerà progressivamente il RO... se avremo il MDC tot uguale al CF tot avremo che il RO sarà pari a zero e quindi raggiungeremo il break even point, ossia quando i ricavi eguagliano i costi, il cosiddetto punto di pareggio.

Se MDCun < 0, se l'azienda continuerà a produrre quel prodotto, non farà altro che peggiorare la situazione, andrà sempre più in negativo il RO (in quanto MDC tot diventerà sempre più negativo e di conseguenza anche RO).

perché in questo caso sarebbe meglio non produrre nulla, per non andare ancora più in perdita. Quindi se una linea di prodotto ha MDC minore di 0 sarebbe meglio chiudere quella linea (questo sempre dal punto di vista economico, infatti, tuttavia un’azienda strategicamente potrebbe comunque continuare a portare avanti quella linea).

I manager possiamo dire che influenzeranno l’MDC tot se la scelta avrà a che fare con il livello di volumi di attività.

Per poter calcolare l’MDC è necessario distinguere il CV con i CF.

5) Gli algoritmi operativi: l’analisi differenziale

Come i manager possono usare le informazioni di costo e ricavo per prendere delle decisioni? Parleremo di scelte di natura operativa, ossia scelte di breve termine, con una capacità produttiva data, in quanto nel breve periodo quest’ultima non può essere modificata. Per scelte strategiche, invece, si intendono le scelte di lungo periodo. La logica per

decisionale ad un'altra). L'analisi differenziale ci permette di valutare l'effetto che una decisione avrà sui costi e ricavi, considerando solo i valori che cambiano tra le alternative prese in considerazione. I valori che rimangono identici tra le alternative possono essere ignorati, poiché non sono rilevanti per la decisione. Un valore è rilevante solo se è differenziale, ovvero se cambia tra le alternative. Inoltre, i valori rilevanti sono quelli che si prevede avranno un impatto sul futuro, mentre i valori passati, noti come valori storici, non saranno influenzati dalla decisione poiché riguardano il passato. Tra i valori differenziali, possiamo distinguere tra valore emergente, che è il valore che emerge passando da un'alternativa decisionale ad un'altra, e valore cessante, che è il valore che viene meno passando da un'alternativa decisionale ad un'altra.

decisionale ad un'altra).!!! Tipicamente, per quanto riguarda i ricavi e i costi variabili questi saranno valori differenziali, inquanto se stiamo parlando di scelte che modificano i volumi di vendita e produzione, allora i ricavi e i costi variabili saranno sicuramente valori che cambiano. Per quanto riguarda invece i costi fissi specifici se questi sono eliminabili allora saranno valori differenziali, in caso contrario non saranno valori differenziali. I costi fissi comuni invece non saranno mai differenziali, in quanto sempre non eliminabili. !!! Nel nostro corso ci focalizziamo sul punto di vista economico-finanziario, tuttavia, nella realtà le decisioni vengono prese integrando considerazioni di vario tipo, non solo prendendo in considerazione dei valori economici.

1) Quando è conveniente svolgere l'attività di produzione e vendita di un prodotto?

- È indispensabile che il MDC unitario sia maggiore di 0, in quanto altrimenti ogni

  • unità aggiuntiva prodotta e venduta genererà:
  • Se esistono CFS relativi alla linea di prodotto, se l'MDC totale di primo grado è superiore ai suoi CFS eliminabili
  • Se l'MDC cessante (ricavi cessanti - costi cessanti) è positivo (generalmente i costi cessanti sono costituiti dai costi variabili e dai costi fissi specifici eliminabili)

Riassumendo... Se l'MDC I unitario è negativo bisognerà eliminare, altrimenti bisogna guardare se esistono dei costi fissi specifici. Se non esistono, allora bisognerà mantenere, altrimenti bisognerà capire se sono eliminabili o meno. Se non sono eliminabili allora bisognerà mantenere, se invece sono eliminabili bisognerà eliminare se l'MDC di primo grado totale è minore rispetto ai CFS eliminabili.

  1. Eliminare/diminuire la produzione del prodotto A per incrementare la produzione di B
  2. Conviene tale decisione quando:

  3. Il margine di contribuzione emergente

(generato dalla produzione aggiuntiva di B ottenuta con la capacità produttiva resa disponibile) è superiore al margine di contribuzione cessante (relativo alla linea di prodotto eliminata A).

3) Accettare una commessa (ordine speciale) nel caso di capacità produttiva abbondante

Conviene quando il MDC unitario è positivo, cioè quando P unitario > CV unitario.

Nel caso poi emergessero dei COSTI FISSI SPECIFICI di commessa, converrà accettare la commessa se il MDC II è positivo, cioè se MDC I tot – CFS > 0.

Se i ricavi emergenti sono maggiori dei costi emergenti (sicuramente i costi variabili, talvolta dei costi fissi specifici legati a tale commessa).

Quindi se il margine emergente risulta essere positivo.

Make or buy

Decisione operativa di breve termine che un'azienda spesso si trova a valutare: scelta tra il produrre internamente un prodotto o un semilavorato (make) oppure acquistarlo all'esterno da un fornitore terzo.

(buy). Si parla invece di outsourcing quando la scelta riguarda un servizio, e non la produzione di una determinata componente. Si tratta di una decisione che implica unicamente costi differenziali. I ricavi e i costi commerciali in questa tipologia di scelta non sono invece mai differenziali (si ottengono nella medesima misura sia che si faccia internamente, sia che che si acquisti esternamente). La logica è semplice: individuare i costi rilevanti delle 2 alternative, metterli a confronto, ed analizzare la scelta che costa di meno. I costi rilevanti per il buy tipici → costo d'acquisto dal fornitore esterno; costi di trasporto; costi di controllo qualità (costi emergenti) I costi rilevanti per il make tipici → materie prime; MOD; energia elettrica (costi cessanti) Inoltre, per decidere se una scelta è conveniente, è sempre rilevante la quantità prevista di produzione del bene oggetto di decisione, in quanto al variare dei quantitativi dipotrebbe essere valutata in base a diversi fattori, come il costo dei materiali, il costo della manodopera, il tempo di produzione e la capacità produttiva disponibile. Nel caso in cui il costo dei materiali sia elevato, potrebbe essere conveniente optare per l'acquisto del prodotto già pronto (buy), in modo da evitare costi aggiuntivi legati alla produzione. D'altra parte, se la capacità produttiva è limitata e i costi fissi sono elevati, potrebbe essere più conveniente produrre internamente il prodotto (make), in modo da sfruttare al massimo la capacità produttiva disponibile e ridurre i costi fissi. La valutazione della convenienza economica dipende quindi dalla situazione specifica e dai vincoli presenti. È importante valutare attentamente i costi e i benefici di entrambe le opzioni per prendere la decisione migliore in base alle proprie esigenze e risorse disponibili.

La relativa delle diverse linee non è data dall'MDC unitario, per cui la linea di prodotto più conveniente non sarà quella con MDC unitario più elevato.

La linea di prodotto più conveniente è quella che genera l'MDC unitario per ogni unità del fattore produttivo scarso, per cui la linea di prodotto più conveniente sarà quella con MDC unitario/standard fisico unitario più elevato.

Sto ottenendo così un risultato espresso in euro/ore MOD (margine generato per ogni unità di fattore produttivo scarso, gli euro per ogni ora MOD).

6) Break-even analysis: la determinazione del punto di pareggio aziendale

Fare un'analisi costi-volumi-risultati significa che ci stiamo interrogando sul punto di pareggio (risultato economico pari a 0), e più in generale ci stiamo interrogando su quali siano i costi e ricavi ottenuti in relazione a ciascun possibile volume di produzione-vendita.

E' quindi una

La tecnica di indagine finalizzata a determinare il volume di attività necessario ad ottenere il pareggio aziendale o un determinato livello di profitto desiderato è chiamata punto di pareggio.

Per calcolare il punto di pareggio, è necessario classificare i costi in costi fissi e variabili. La classificazione che rileva è quella tra costi fissi e variabili.

Si prende in considerazione ogni singolo volume di attività e si ottiene, in corrispondenza di ogni singolo volume, il risultato economico.

Il punto di pareggio è un modello semplificato della realtà aziendale, creato per rendere la complessità aziendale più gestibile.

Il modello si basa su alcune ipotesi di lavoro, come ad esempio:

  • Non c'è variazione delle rimanenze di prodotti finiti
  • Le funzioni di costo e ricavo sono lineari

Si ipotizza quindi che i costi fissi siano rappresentati da una retta orizzontale con pendenza pari a 0, mentre i costi variabili siano rappresentati da una retta con inclinazione costante pari al costo variabile unitario, sia in termini fisici che monetari.

costanti. Ipotizziamo quindi che la retta dei ricavi ha pendenza costante: pendenza data dal prezzo. Perché è necessario introdurre delle ipotesi semplificatrici? (guardo grafico)

  1. i volumi si trovano sull'asse delle X e devono valere sia per i costi sia per i ricavi (i ricavi tuttavia dipendono dai volumi di vendita, mentre i costi dai volumi di produzione). Nel momento in cui vogliamo disegnare costi e ricavi su un unico grafico, supponiamo che entrambi dipendono da uno stesso quantitativo X.
  2. si tratta di rette, non di curve

Il punto di pareggio è ovviamente influenzato da come si distribuiscono i costi fissi e variabili. All'aumentare dei CF il punto di pareggio si trova più a destra, cioè è necessario un maggior volume di produzione-vendita per coprire il grosso ammontare di CF. Mentre nel caso di aziende molto flessibili, con un maggior numero di CV, il punto di pareggio si raggiunge più in fretta, in quanto si ha meno CF da

coprire.Analisi "what if": analisi di scenario.Fin'ora
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
27 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valentina1600 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Programmazione e controllo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Lisi Irene Eleonora.