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VINCOLI OGGETTIVI:

• ETÀ (fase del ciclo di vita, propensione al rischio, orizzonte temporale)

Età media in Italia 75, in USA molto più giovani Tipicamente le persone più giovani si orientano verso investimenti con profili di rischio più alti, perché?

  • hanno maggiore ricchezza potenziale
  • nel tempo si è visto che l'investimento più rischioso produce più rendimento

All'interno dell'analisi dei bisogni emerge l'orizzonte temporale del cliente. Tipicamente, la finanza comportamentale, ci insegna essere a breve termine; l'obiettivo del P. Banker è quello di sensibilizzare ad allungare l'ottica di investimento (minimo 5 anni). L'età dice quali siano le potenzialità del cliente, è inoltre importante conoscere la famiglia soprattutto in caso di età avanzata.

• PROFESSIONE (imprenditore, calciatore e chirurgo)

Il chirurgo avrà bisogno di servizi

assicurativi

Il calciatore guadagnatantissimo ma dissipano il loro patrimonio, un buon Private Bankernon si limita alla sola consulenza, ma cerca anche di acculturare dalpunto di vista finanziario (maggiore necessità di pianificazionefinanziaria)

L'imprenditore potrà avere bisogno di altri servizi (es.finanziamento o internazionalizzazione). In maniera più teorica: Laprofessione ci interessa se caratterizzata da rilevanti elementi diincertezza (reddito conseguibile e/o continuità nel tempo), bisognacapire se è caratterizzata da: elevata rischiosità e se offre elementidi sviluppo ulteriore del rapporto (es all’imprenditore si può offrireanche servizi per l’attività.

  • PATRIMONIO
  • Ammontare (ci sa idea della capacità della tolleranza al rischio)
  • Origine (ereditata, costruita?)
  • Attuale composizione
  • Potenzialità (se patrimonio ha potenzialità di crescita)

COMPOSIZIONE INVESTIMENTI

PASSATI E CORRENTI Il patrimonio investito com'è? Delegato (se investito tutto in titoli) o autonomo (se investito tutto in titoli)? Tradizionalista (es solo BTP) o innovativo (strumenti finanziari innovativi)? Si dice che l'attuale composizione del patrimonio del cliente, implicitamente, identifica il reale bisogno temporale del cliente. • SITUAZIONE FAMILIARE Capire se il cliente è coniugato, single, separato, divorziato, figli, genitori a carico. • SITUAZIONE FISCALE (eventuali patrimoni e immobili all'estero) • SALUTE propria e dei familiari • HOBBY VINCOLI SOGGETTIVI: • capacità di sopportare i rischi; incidenza delle variabili socio-demografiche (età, genere, scolarizzazione, cultura finanziaria) • livello di confidenza con operazioni finanziarie (chi è meno preparato beneficia di più dei consigli del consulente, in teoria; in pratica vale il principio del più so, più so di non sapere. Il clienteconcultura finanziaria più elevata interloquisce meglio con il Private Banker; spesso c'è un arricchimento per entrambi) • competenze in materia finanziaria (ruolo del Private Banker come formatore del cliente) Tutte tali informazioni devono far capire quali sono le esigenze di investimento del cliente (in base alle esigenze del cliente di faranno diversi investimenti [probabili spese impreviste, in futuro aumenteranno le spese correnti, voglio trasmettere a terzi la ricchezza]); determinare l'orizzonte temporale [influenzata dalle motivazioni dell'investimento, dal fabbisogno di liquidità e dall'attitudine mentale del cliente] e determinare la sua propensione al rischio. 2) Proposte di soluzioni Proposte di alcune alternative ritenute idonee a raggiungere gli obiettivi fissati come prioritari. Importante è la diversificazione -> gli asset di portafoglio devono essere poco correlate tra di loro o, ancora meglio, decorrelate. Però la

Correlazione varia nel tempo e quindi il portafoglio deve essere monitorato. 2 teorie collegate alla diversificazione per cui si possono ottenere extra-profitti:

  • I mercati non sono efficienti e quindi vi sono occasioni da sfruttare per realizzare rendimenti più alti del mercato. Ciò tramite 2 strategie:
    • Market timing: acquistare nel minimo e rivendere nel massimo. Riuscire ad individuare i movimenti del mercato e di anticiparli (valutazione macroeconomica)
    • Stock picking: si cerca di realizzare extra-profitti andando ad investire nelle azioni sottoquotate e vendere quelle sovraquotate. Ci si concentra sul rischio specifico. Bisogna avere competenze/conoscenze.
  • I mercati sono efficienti e non è possibile/non conviene cercare di battere il mercato. È una strategia passiva. In questo caso ci si accontenta del rendimento del mercato. La consulenza, in questo caso, ha 2 funzioni:
    • Alcuni strumenti sono poco accessibili all'investitore e consulente finanziario

Facilità tale accessibilitàConsulente finanziario riesce a creare un portafoglio diversificato in maniera ottimale.

3) AttuazioneE' la fase operativa.Il coinvolgimento del Private Banking varia in relazione alla tipologia di servizi di investimento offerti e alla delega ricevuta.

Servizi di investimento sono: negoziazione di strumenti finanziari, consulenza in materia di servizi di investimento, gestione del patrimonio del cliente in senso ampio.

4) MonitoraggioOgni quanto bisogna contattare il cliente? Dipende dal tipo di cliente, dalla grandezza del portafoglio, dai casi in cui ci si trova (es. crisi di qualche titolo, ecc). In genere deve essere il private Banking a chiamare.

GLE HEDGE FOUNDSono fondi di copertura, ma chiamati fondi speculativi perché nel 1998 l'ufficio italiano cambi ha perso tanto denaro in un grande fondo hedge.

Sono fondi di copertura con grande libertà gestionale. Nati nel 1948, ma non vi è ancora una definizione completa.

dihedge founds. Ciò a causa dell'elevata flessibilità (sia nella struttura operativa, sia nel rapporto col mercato/investitori). È tutto ciò che è alternativo, non appartenente alla gestione classica. George Soros afferma che i fondi hedge sono fondi a 3 dimensioni: - DOVE investire? → definire l'asset allocation. Nei fondi comuni di investimento viene seguito però il regolamento del fondo quindi NON decide il gestore. Il gestore sceglie i titoli (stock picking), ma c'è il benchmark, quindi il gestore non è libero nello stock picking perché, anche se afferma di discostarsi dal benchmark, cercherà di batterlo/rimanere simile al benchmark altrimenti ripercussioni negative. Il gestore quindi decide principalmente il peso dei titoli da acquistare [il gestore può anche dire che il suo fondo cerca di discostarsi dal benchmark (gestione attiva) ma le ricerche hanno dimostrato che in realtà pochissime di

Quelli che affermano che avranno gestione attiva effettivamente la hanno avuta. Il problema è che chi ha detto che ha fatto gestione attiva e non l'ha realmente fatta ha preso extra-commissioni.

Il gestore di Hedge fund sotto questi punti di vista è completamente LIBERO, sono spesso dichiarati fondi a rendimento assoluto, significa che il rendimento non è valutato attraverso un benchmark.

COME investire? Come investo in questi titoli? Sono rialzista o ribassista? (Long o short) Posso guadagnare da entrambe le situazioni. Nell'ultimo caso grazie alle vendite allo scoperto, il gestore tecnicamente si fa prestare i titoli da qualcuno e li restituirà alla chiusura dell'operazione. Il gestore di un fondo comune di investimento, in passato, poteva essere solo su posizioni lunghe, ancora oggi è così non è possibile vendere allo scoperto ma può assumere una posizione ribassista attraverso i contratti derivati (esempio: vendendo futures).

Gli hedge fund invece hanno piena autonomia in termini di posizioni, gli unici vincoli sono quelli che eventualmente si auto-impone. - QUANTO investire? Quanto vado a investire? Uso la leva finanziaria oppure no? In passato, i fondi comuni di investimento non potevano andare a leva, oggi alcuni si, ma deve essere previsto dal regolamento. Gli hedge funds nella massima libertà, oltre a questo, possono operare a margine, ovvero versano solamente un margine per la negoziazione e possono operare per importi superiori a quanto hanno di disponibilità. George Soros evidenzia queste 3 dimensioni per definire gli hedge funds, ma possiamo identificarne ancora una. - Quando? Market Timing, è un obiettivo molto difficile da definire. È complicato stabilire quando sia il momento migliore per entrare in un investimento oppure uscirne. I gestori dei fondi comuni di investimento sono ostaggio del comportamento degli investitori, perché soprattutto in certe situazioni.disattendono in maniera sistematica la regola d'oro della Finanza ovvero "compra a poco e vendi a tanto", loro il più delle volte non riescono ad applicarla, non perché non siano bravi, ma perché gestiscono un prodotto regolamentato. A tutela dei clienti, nel momento in cui ricevono i soldi devono investirli immediatamente, non possono aspettare; la liquidità abbonda quando il mercato sta salendo, anche se il mercato è già al massimo, il gestore è costretto a prendere la liquidità e continuare a comprare titoli, nel momento in cui scoppia la "bolla" tutti vendono, il gestore sarà di nuovo ostaggio del comportamento degli investitori, lui continua a vendere titoli a prezzi sempre più bassi. Il gestore di hedge fund generalmente è meno soggetto a questo andamento degli investitori, la prassi vuole che i tempi di liquidazione delle posizioni siano lunghe, se non sono addirittura bloccati. Molto spessoIn caso di uscita, gli investitori devono dare un avviso, questo perché il portafoglio spesso è formato da posizioni illiquide. I fondi hedge quindi possono decidere l'asset allocation, lo stockpicking, non hanno benchmark, possono assumere posizioni lunghe e corte, possono usare la leva finanziaria. I gestori del fondo hedge possono fare vera gestione attiva (per questo possono essere rischiosi). Gli hedge fund non hanno benchmark e sono orientati a produrre un rendimento assoluto (non ho termini di paragone perché non vi è benchmark del mercato [non so se ho battuto o meno il mercato]). Hanno limitata correlazione con performance di altri strumenti (con fondi comuni di investimento). I rischi
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Publisher
A.A. 2019-2020
47 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Marcotullo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Private banking e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Pia Patrizia.