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La verità e la validità nell'argomentazione

Non posso negare l'esistenza della verità. Non posso riconoscere che esistono verità assolute, cioè che esista la verità.

Laddove siamo nel contesto di teorie dell'argomentazione:

Validità - si intende riferirsi espressamente alla logica che è quel tipo di sapere che studia le forme di validità dei ragionamenti. Le argomentazioni sono ragionamenti atti a persuadere qualcuno rispetto a qualcosa. La verità è diversa dalla validità. Non bisogna mai dire che un ragionamento è vero. Ciò che è vero o falso è un'altra cosa, gli enunciati che compongono un ragionamento. Un ragionamento di per sé è o valido perché rispetta la logica o invalido perché non la rispetta. Un'argomentazione non può essere ritenuta accettabile, laddove violi le regole della logica, se contiene delle "fallacie formali".

Primo presupposto.

Logos.EFFICACIA → Elemento che si aggiunge alla validità del ragionamento e alla validità degli enunciati che compongono il discorso e si ha quando effettivamente l’argomentazione produce persuasione. Raggiunge lo scopo.

Sono 6 SILLOGISMI cioè esempi di ragionamento. Tutti sono logicamente validi però non tutti sono accettabili.

1A) FALLACIA DELLA FALSA DICOTOMIA → non è vero che se non sto con gli israeliani sto con i palestinesi. Primo caso è un caso del TERTIUM NON DATUR → la porta è aperta o chiusa.

2A) FALLACIA DELLA FALSA GENERALIZZAZIONE → molto presente del dibattito pubblico. Fallacia induttiva. Non è vero che tutti gli artisti rock fanno uso di sostanze. Tutti gli uomini sono mortali, Socrate è un uomo e quindi Socrate è mortale.

3A) è falso che mosca sia la capitale degli stati uniti. Ma se fosse vero l’esempio reggerebbe.

I ragionamenti possono essere validi eppure inaccettabili.

La validità è essenziale ma non è tutto se non c'è la verità. VALIDITÀ SENZA VERITÀ VALIDITÀ + VERITÀ = SOUNDNESS → cioè funziona. SOUNDNESS è indipendente dall'efficacia → ACTUM = adatto a persuadere l'uditorio 1. VALIDITÀ 2. VERITÀ 3. EFFICACIA 3 ELEMENTI DI UN BUON DISCORSO che sono indipendenti → a volte si viene persuasi da argomenti che sembrano validi o veri ma che non lo sono. La verità dipende da noi. Spetta soprattutto a chi ascolta → colui che deve giudicare della retorica del retore ha l'onere di non lasciarsi persuadere da discorsi invalidi (= violano le regole della logica) o falsi (= che non corrispondono alla verità). PATHOS → MOVERE ANIMOS. Saper costruire un bel discorso. Corsi di scrittura. ETHOS → etica. Elementi che concorrono tutti insieme a formare una buona argomentazione → persuasione. BONTÀ

DELL'ARGOMENTO = SOUNDNESS + EFFICACIA

VERITÀ → è una qualità degli enunciati. Ciò che è vero o falso è il significato di una proposizione = ciò che è espresso da un enunciato. Una proposizione è un discorso che afferma o nega qualcosa rispetto a qualcos'altro. Bisogna parlare di verità o falsità di proposizioni.

ENUNCIATI DI TIPO APOFANTICO (= che può essere predicato di vero e di falso) cioè sono tutti enunciati che, contrariamente a quanto ci si aspetti, sono ALETICI → cioè capaci di esprimere un valore di verità. Se io nell'anteporre a un enunciato antepongo “è vero che…” o “è falso che…”, se ne mantiene un enunciato significa che sono APOFANTICI.

NON possono essere considerati enunciati portatori di verità:

  • DOMANDE
  • ORDINI
  • PREGHIERE

Natura ALETICA dell'enunciato “uccidere è

“sbagliato” è negata perché dipende dalla situazione, da cosa sia giusto, da chi si uccide o perché.

TAUTOLOGIA → enunciato o sempre vero o sempre falso. La porta è aperta o chiusa. La porta è aperta e chiusa.

Tutti gli enunciati dipendono da qualcosa.

4 enunciati esprimono tutti diversi tipi di verità

  1. VERITÀ CONTINEGENTI → dipende da avvenimenti empirici che cambiano con frequenza → piove.
  2. VERITÀ EXTRACONTESTUALI → le balene sono mammiferi. Dipende dal sapere di fondo.
  3. VERITÀ LOGICHE → la porta è aperta o chiusa. Dipende dal modo in cui noi pensiamo.
  4. VERITÀ DISCUTIBILI → uccidere è sbagliato.

La struttura che sta dietro a questi enunciati è sempre la stessa e si esprime in quel dipende.

REALISMO ALETICO → concezione di verità.

NATURA DELLE VERITÀ EXTRACONTESTUALI → dipendono da ciò che la scienza ha scoperto. Posso pensare che una

cosa sia vera eppure mi sbaglio. La verità TRASCENDE la PROVA che di essa noi possiamo fornire. La prova non è la verità. Ci possiamo sbagliare perché le cose possono stare altrimenti. Nella polispossibilità del dissenso. È necessario mantenere aperta la Differenza fra credere (parvenza di conoscenza) e sapere (sapere che è così). CERTEZZA è VERITÀ. Perché posso essere certo di una cosa falsa. Lo dice Timoty Williamson nel Tetralogo dimostra con esempi questa cosa. Il fatto che ci sia incertezza, non vuol dire che manchi la verità. Ma quando c'è certezza non vuol dire che ci sia la verità. Se non sono certo di p non vuol dire che p sia falso. Siamo sempre costantemente impegnati alla ricerca della verità. L'uomo è portato ad essere persuaso. La verità non dipende da noi (Aristotele). Però allo stesso tempo dipende da noi. E non è nella realtà.

principio di verificazione forte non funziona

Natura della verità → piano epistemico

  • Criteri che usiamo per determinarlo

La verità non è nella realtà ma allora cos'è la verità?

Perché sia necessario o importante trattare della verità? INNEGABILE) NECESSARIO perché è alcunché che non può essere negato ( → lo dimostra la confutazione della posizione scettica c.d. naive:

  1. Se dico che niente è vero automaticamente debbo contemplare l'idea che esista la verità.
  2. Se dico che tutto è falso vuol dire che anche questa affermazione è falsa quindi è vero che è falso che tutto è falso.

La verità si presenta nel nostro pensare laddove io sia costretto o interessato a mettere in questione alcunché.

È UBIQUA la verità perché è ovunque nel nostro discorso

Ma anche DISPENSABILE perché si usa

quando viene avanzato un dubbio quando dico che è giovedì. Chiunque avanzi un'argomentazione avanza una precisa pretesa di verità → quello che sto dicendo è vero e per questo devi darmi ragione. 3 concetti cardine impiegati nell'argomentazione VALIDITÀ → si riferisce alla questione formale del ragionamento → interessa la logica, ed è indipendente dalla verità. Ragionamenti validi ma falsi. Verità e falsità si predicano non di ragionamenti, ma di enunciati o proposizioni. VERITÀ EFFICACIA VALIDITÀ + VERITÀ = SOUNDNESS → slegata dall'efficacia Efficacia = l'essere APTUM rispetto al contesto → si può essere persuasi di cose false o con ragionamenti non validi. Bisogna affinare le capacità di riconoscere ragionamenti non validi e enunciati falsi. La verità si predica di proposizioni PROPOSIZIONE → discorso che afferma o negaqualcosa rispetto a qualcos'altro → come accade in presenza delle 4 proposizioni di ieri. Enunciati APOFANTICI → mantengono il loro senso anche se si anteponga è vero che o è falso che. CERTEZZA ≠ VERITÀ → nelle verità extra-contestuali. Se siamo incerti non vuol dire che la proposizione sia falsa. Si mette in discussione il rapporto fra FIDES e RATIO. FIDES = fede o fiducia; dimensione non razionale del pensiero umano. RATIO = ragione. Ne ha discusso Sant'Agostino. Modo di concepire la distinzione tra le due è diventato dominante nell'Illuminismo. Questa dicotomia tra Fides et ratio NON HA RAGION D'ESSERE. Nell'esperienza di ciascuno di noi emerge in maniera chiarissima che da una parte è ragionevole avere fede, perché siamo portati a fidarci. Non potremmo vivere la nostra vita se non ci fosse l'elemento della Fides. Allo stesso tempo non si

può negare che paradossalmente proprio quando laddove si voleva affermare la dicotomia tra fede e ragione si crea la fede nella Ragione. Sono 2 cose diverse, ma non distinte; vanno insieme.

La verità non è una cosa → non è un QUID. Quid est veritas? Silenzio perché domanda è impossibile.

Popper sostiene che ci si può avvicinare alla verità ma non possiamo mai raggiungerla, come se fosse un oggetto. RELAZIONE

LA VERITÀ È UN particolare tipo di che esiste fra il nostro discorso e ciò a cui il nostro discorso si riferisce. Quando "piove" è vero? Quando ciò a cui si riferisce il mio discorso corrisponde al mio enunciato. Se piove, è vero che piove. C'è il mio enunciato e qualcosa a cui questo si riferisce, sempre. Una proposizione è ciò che afferma o nega qualcosa rispetto a qualcos'altro → questo modo di concepire la verità: TEORIA

CORRISPONDENTISTICA DELLA VERITÀ.

Idea Sbagliata: La proposizione p è vera se e soltanto se p corrisponde ad un fatto. Rapporto traenunciati e mondo. Russell sostiene questa tesi. Creatore della filosofia analitica. Per Russell il mondo contiene fatti.

Nel mondo esistono EVENTI, non fatti. Il fatto spiega Wittgenstein è la descrizione vera di un evento. I fatti dice Russell esistono indipendentemente da ciò che scegliamo di pensare → dipende da questi fatti nella misura in cui è a causa di tale riferimento che le nostre credenze sono vere o false.

Problema della definizione: FATTI INESISTENTI o FATTI NEGATIVI → il fatto negativo non esiste.

Critica maggiore alla teoria corrispondentistica della verità di Russell. Per lui esistebbero solo i fatti positivi. Ci sono anche i valori: dice che di fronte ai valori non esiste vero o falso perché essi sono il campo dell’opinione della verità. Le balene sono mammiferi non è un

fatto ma una teoria. Le teorie possono essere definite come un insieme di principi, concetti e ipotesi che cercano di spiegare un fenomeno o un insieme di fenomeni. Sono basate su osservazioni, sperimentazioni e analisi dei dati disponibili. Le teorie sono fondamentali nel campo della scienza e vengono costantemente testate e raffinate per garantire una migliore comprensione del mondo che ci circonda.
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
25 pagine
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SSD Scienze giuridiche IUS/20 Filosofia del diritto

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giulia.rizzi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia del diritto e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trento o del prof Puppo Federico.