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PERFORMANCE DELLA RIFORMA ECOOMICA
12 - Molto buona in Vietnam, effetti concreti del Doi Moi. Il Vietnam è un laboratorio
importante x l’UE per promuovere lo sviluppo attraverso il mercato e la
liberalizzazione.
- Rispetto ad altri PVS vicini il Vietnam ha una performance molto migliore in termini
di transizione verso l’economia di mercato.
Tutta una serie di indicatori di crescita economica e sviluppo umano dell’UE rendono il
Vietnam una storia di successo.
Il Vietnam ha anche dei report con cui spiega e mostra come sono stati spesi gli aiuti e
quali risultati hanno ottenuto.
Perché il Vietnam continua a ricevere aiuti dall’UE?
1. Interessi economici europei SI’;
2. Necessità del Vietnam NO. Ci sono altri paesi con molta più necessità e che
dipendono molto di più dagli aiuti i quali tuttavia ricevono meno supporto dall’UE;
3. Performance in termini di good governance e riforma economica SI’;
4. Influenza potenziale degli aiuti europei SI’.
Le politiche di cooperazione UE sono sempre più politicizzate? Nel caso del Vietnam sì.
Sempre più strategiche? Nel caso del Vietnam ci sembra di sì.
Subordinate agli interessi commerciali?
Questi argomenti possono essere usati a sostegno delle tesi pro/contro maggiori aiuti allo
sviluppo al Vietnam nel contesto di un accordo di libero mercato.
Quale modello di sviluppo sostiene l’UE?
Nel report finale, alla luce della simulazione, daremo una valutazione sull’UE come attore
globale nella cooperazione allo sviluppo. Cosa motiva l’UE come attore, che modello
propone, perché, quali sono i suoi limiti e i punti di forza nella cooperazione allo sviluppo?
Doi Moi = renovation policy
I donatori internazionali sono interessati a mostrare che il loro operato nella cooperazione
allo sviluppo ha avuto successo. Quindi mostrano tutti delle best practices, casi di
successo.
Il Vietnam consente ai donatori di mostrare che con il loro aiuto si ottengono dei risultati.
Il Doi Moi ha portato una careful liberalization. Il Vietnam ha investito molto sull’equità,
sulla coesione sociale, sulla lotta alla mortalità infantile, sullo sviluppo umano e sociale.
Il Vietnam ha la politica dei due figli.
Cosa significa liberalizzazione cauta? Forte ruolo dello stato!
La classe dirigente formata sul modello sovietico sperimenta giorno dopo giorno le
difficoltà legate a tale modello. Riconoscono tutti che un forte ruolo dello stato
nell’economia non faccia altro che favorire la corruzione e il predominio economico delle
stesse famiglie perpetuamente al potere politico ed economico. Questo ha dei seri effetti
negativi sulla competitività del paese.
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Public procurement
Transparency international è un’ONG molto autorevole che si occupa di corruzione. Le sue
valutazioni hanno un forte impatto a livello di politica ed economia internazionali.
Secondo questa ONG il livello di corruzione del Vietnam non è esageratamente alto,
specie comparato con i vicini. Stiamo parlando di corruption perception index.
Il concetto corruzione comunque è culturalmnte connotato, quindi ciò che in un paese può
essere percepito come corruzione, in un altro paese magari non lo è.
Alcuni studi mostrano che la corruzione nel public procurement è un serio ostacolo allo
sviluppo,
proprio perché si traduce in perdita di efficienza e di competizione.
C’è una tesi promossa dalla WB secondo cui il libero mercato pone le condizioni per una
riduzione della corruzione. Molti studi mostrano una correlazione tra l’apertura del mercato
e la riduzione dello stato nell’economia e l’aumento di qualità delle istituzioni.
Questa visione promossa dalla banca ha anche delle eccezioni e si possono avanzare
delle cautele.
Alcuni studiosi hanno notato come spesso nei giornali vengono riportati dati sul
coinvolgimento delle multinazionali nei PVS che altro non fanno che compartecipare alla
corruzione.
Quindi soltanto l’apertura del mercato è sufficiente per lottare contro la corruzione? NO!
Non basta che un paese sia parte del mercato internazionale per ridurre la corruzione, la
correlazione tra i due non è diretta.
Studiosi hanno verificato che il livello di corruzione varia da settore a settore. C’è una
variabilità nella tendenza alla corruzione. Quindi non è sufficiente l’apertura del mercato,
ma servono delle politiche volte a combattere la corruzione.
In quei settori in cui lo stato restringe la possibilità per gli investitori internazionali di
accedere alla forza lavoro e al mercato la corruzione è più alta, perché le aziende
straniere sono costrette ad utilizzare la corruzione per accedere a tali settori.
L’accordo UE-Vietnam deve liberalizzare il mercato a che livello? Solo statale o anche
provinciale/di città?
Ci sono due prospettive diverse per argomentare a favore di una liberalizzazione degli
appalti estesa o cauta:
L’UE sostiene che più approfondita sarà la liberalizzazione maggiori saranno le condizioni
per lo sviluppo e per la competitività.
L’interpretazione che viene data da tutti i PVS è:
Lo stato deve avere un importante ruolo nella promozione dello sviluppo in alcuni settori
chiave per la sovranità, perché se così non fosse al la scelta del percorso di sviluppo che
deve prendere il paese verrebbe lasciata al mercato.
Il Vietnam crede che una proposta troppo estrema di liberalizzazione degli appalti possa
limitare la cooperazione allo sviluppo.
Il Government procurement agreement del WTO del 1996 ha i seguenti obiettivi:
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trasparenza, non discriminazione, apertura delle gare d’appalto, che devono essere
realmente competitive, imparziali, evitare conflitti di interesse e pratiche di corruzione.
A questo accordo hanno preso parte alcuni paesi su base volontaria. Tra questi paesi vi è
anche Singapore, vicino del Vietnam, parte dell’ASEAN e unico paese con cui l’UE ha già
stretto un accordo prima del Vietnam.
Il GPA non va tanto a toccare il risultato delle gare d’appalto, non sanziona i casi in cui
sono sempre gli stessi ad essere premiati, ma è un accordo che cerca di regolamentare il
processo che porta alla selezione del vincitore. Esso richiede riforme nazionali per far sì
che le gare d’appalto non trasparenti siano sanzionabili a livello interno. Propone riforme
del sistema giudiziario interno ai paesi.
Promuove un sistema basato sulla rule of law, sul due process.
In più i paesi parte del GPA sono sanzionabili nel dispute settlment mechanism del WTO.
Per questo non ci sono PVS parte del GPA, perché se venissero portati davanti al WTO da
paesi potenti ed industrializzati (es. USA o EU) sicuramente perderebbero.
I PVS si sono opposti alla proposta di USA e UE di rendere l’accordo vincolante per tutti i
membri del WTO nel Doha Round.
Fino adesso non si è mai avuta una sanzione del WTO a un paese parte del GPA, tutto si
è sempre fermato alla conciliazione informale.
Le regole del GPA sono comunque molto flessibili. C’è una certa libertà di interpretazione
per i membri su come implementare gli obiettivi del GPA, specialmente dal 2011 con la
sua riforma.
Nel 2011 venne appunto elaborata una revisione del GPA volta ad una maggiore
flessibilità per rispondere alle preoccupazioni dei PVS.
L’UE è stata tra i promotori del GPA, nei suoi documenti ufficiali essa tende infatti ad
affermare che la liberalizzazione degli appalti favorisce l’interesse reciproco delle parti
coinvolte.
EAC = east african community (vedi slides);
Rendez vous clause = ne parleremo più avanti;
Cariforum = accordo UE – paesi caraibici;
Per essere coerenti con il principio di differenziazione, che proposta potremmo avanzare,
considerando che l’UE in passato ha proposto una maggiore liberalizzazione per i paesi
più sviluppati e una minore per quelli meno sviluppati?
Il 1° giorno i gruppi non conoscono le posizioni degli altri e il loro interesse è quello di
presentare le loro posizioni nell’interesse europeo e del Vietnam. Gli attori arrivano con
delle proposte e non cambiano le loro posizioni.
Per il 3° giorno dovremo invece arrivare con una posizione modificata.
Nel 2009 venne condotto un impact assesment su un eventuale accordo UE/ASEAN, che
però non contempla i diritti umani. Nel 2013 venne stilato l’annex Vietnam, che è un
impact assesment specifico con il Vietnam, che nuovamente tralascia i diritti umani.
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Scadenze:
- Entro domenica 30 aprile consegnare il policy report rivisto.
- Avanzare la proposta con cui vogliamo arrivare al prossimo round. Cercare sempre
di portare evidenza e argomentazioni per la posizione.
FTAs e diritti del lavoratore
Quale approccio è più efficace per promuovere tali diritti?
I partner commerciali si impegnano a:
- Ratificare e implementare tutte le convenzioni principali ILO. Nel caso di violazioni
delle convenzioni ILO, si attiva un processo di consultazioni e dialogo tra le parti.
- Rispettare alcuni principi fondamentali (es lavoro minorile, pari opportunità, salario
minimo). Nel caso di violazioni di tali principi si attiva un meccanismo di risoluzione
delle dispute in grado di imporre sanzioni.
L’UE adotta il primo approccio, gli USA sempre il secondo.
Tutti gli accordi commerciali UE contengono il primo approccio perché l’UE cerca di
socializzare il paese alle norme internazionali. Viene utilizzato lo strumento di soft power
della socializzazione contrariamente all’opposizione.
Gli USA non impongono la ratifica di convenzioni ILO perché loro stessi su 8 ne hanno
ratificate solo 2. Adottano invece dei principi che sono parte del diritto del lavoro
americano.
L’UE o chiede al paese di impegnarsi a ratificare tutte le convenzioni fondamentali ILO,
oppure chiede di ratificare le convenzioni che il paese non ha ratificato
compatibilmente con il diritto nazionale.
Approccio soft UE:
- Revisioni della sostenibilità degli accordi;
- Cooperazione con il governo partner promuovendo istituzioni con ruolo consultivo
nei paesi per l’implementazione delle convenzioni ILO;
- Promuove dialogo tra attori della società civile UE con quella del paese terzo;
- Se nonostante tutto il paese viola i principi delle convenzioni ILO si attiva una
procedura di consultazione intergovernativa tra la CE e il paese. Ci sarà un panel di
esperti che cercherà di capire se effettivamente gli standard vengono violati. Si ha
una sorta di disputa che però non porta alla cessazione dell’accordo. Il prodotto
della disputa sarà al massimo raccomandazioni, linee guida.
Potenza normativ