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Analisi delle Politiche Sociali

L'analisi delle politiche pubbliche è lo studio di come e con quali effetti i diversi sistemi politici perseguano certi piani di azione per risolvere problemi di rilevanza collettiva.

La politica pubblica comprende decisioni correlate l'una con l'altra prese da attori politici, e rilevante quindi la scelta degli obiettivi e dei mezzi atti al loro raggiungimento.

Caratteristiche:

  • Titolarità (diretta o indiretta) di un appello pubblico. Anche i soggetti non pubblici sono coinvolti nelle decisioni ad esempio anni '70 le famiglie partecipano alla programmazione e un insieme di azioni strutturate in vista di una finalità o obiettivo.
  • Ha lo scopo di dare soluzioni ad un problema collettivo, ovvero a bisogni umani insoddisfatti che riescono a rientrare nell'agenda pubblica. L'agenda pubblica è l'elenco degli argomenti di cui il Governo intende occuparsi. L' agenda setting si forma rispetto all'insieme più vasto di problemi potenzialmente oggetto di attenzione ad un insieme di problemi che diventano effettivamente oggetto di attenzione.
  • Le decisioni vengono prese in spazi pubblici, molti processi però avvengono in spazi non pubblici. Viceversa, soggetti non pubblici possano prendere decisioni e operare in spazi pubblici.
  • Teoria causale che lega le azioni ai comportamenti dei destinatari e questi ai risultati attesi.
  • L'attuazione è guidata da regole che specificano chi, dove, con cosa e come, quando e perché.
  • La politica (Politics) di politica pubblica (Policy) e il processo politico porta alla formazione dell'agenda tramite lo scontro di soggetti.

che costeggono la priorità di obiettivi differenti.

L'analisi delle POLITICHE SOCIALI è lo studio di un sistema...

Per BENESSERE si intende uno stato emotivo, mentale, fisico...

due accezioni: in primis, l'individuo deve interagire con il resto...

parte del contesto sociale e il modo in cui l'individuo risponde...

corrisponde al suo benessere

in secondo luogo con potenziale personale il si intende potenziale il della...

potenziale della persona oltre al livello dignitoso...

Il benessere può avere una dimensione oggettiva ed una soggettiva,...

  • aggettivo materiale livello di vita
  • aggettivo immateriale qualità della vita
  • soggettivo materiale soddisfazione
  • soggettivo immateriale felicità

Si possono combinare. Tra loro anche le condizioni e la percezione:

  • percezione sog. positiva e condizioni ogg. buone: well-being
  • percezione sog. negativa e condizioni ogg. buone: dissonanza
  • percezione sog. positiva e condizioni ogg. cattive: adattamento
  • percezioni sog. negative e condizioni ogg. cattive: privazione

L'adattamento è la condizione peggiore in quanto è il caso...

in cui l'assistente sociale non riceve neanche la domanda...

linee definite dal programma e a partire dagli obiettivi specifici. In esso definiti pone obiettivi operativi puntuali che supero costruivano il raggiungimento degli obiettivi specifici del programma attraverso azioni puntuali.

VALUTAZIONE

La valutazione fa parte integrante dell’agire quotidiano e inoltre vi sono 4 differenti accezioni del termine:

  • Valutazione come APPREZZAMENTO: formulazione di giudizi o di meriti sul valore di qualcuno o qualcosa. Ciò presuppone che l’oggetto abbia un’autorità riconosciuta e una conseguente legge, il giudizio è quindi giudiziario;
  • Valutazione come MISURAZIONE: si assume che i fenomeni possano essere osservati e classificati con tecniche quantitative, che permettono di attribuire valore numerico a oggetti o eventi;
  • Valutazione come CONTROLLO: accertamento costante degli stati dell’andamento di un fenomeno per assicurarne regolarità e progresso. Il controllo, secondo il metodo sperimentale, comporta precisioni, obiettivi e misurazioni statistiche. Il controllo sociale appare invece un’attività maggiormente dinamica e soggettiva;
  • Valutazione come INTERPRETAZIONE: si colloca nel campo degli studi che analizzano particolarmente le dimensioni qualitative dei processi come specifica attività di riflessione sul senso dell’azione.

di forza propria e di poterne quindi godere i benefici.

COERENZA INTERNA: rapporto tra obiettivi di un programma e le sue misure, e, più in generale, fra obiettivi generali e secondari.

COERENZA ESTERNA: corrispondenza fra gli obiettivi di un programma con quelli di altre attività correlate.

SINERGIA: quando le misure in cui programmi o misure diverse contribuiscono al raggiungimento di obiettivi altrimenti difficilmente ottenibili.

RIPRODUCIBILITÀ: richiede l’osservazione del contesto in cui dovrebbe essere riportata la policy oggetto di valutazione.

ATTORI

  • PROGRAMMATORI e DECISORI: coloro che decidono di intraprendere, continuare, terminare o espandere policy, programmi o servizi.
  • FINANZIATORI: organizzazioni, gruppi o individui responsabili dell’invio e del finanziamento di programmi e servizi e della loro valutazione (È delegato dell’accountability).
  • MANAGER DEL PROGRAMMA: coloro che hanno in carico il management dei programmi o servizi.
  • OPERATORI: gli individui responsabili dell’attuazione.
  • DESTINATARI e UTENTI: persone raggiunte dal programma o servizio, o che prendono parte allo stesso.
  • VALUTATORI: i responsabili della progettazione e/o conduzione della valutazione.
  • ALTRI STAKEHOLDERS: persone, gruppi e/o organizzazioni “vicine” geograficamente, politicamente o dal punto di vista organizzativo.

DEFINIZIONI OPERATIVE SPECIFICHE

Ora gli indicatori sono tradotti in variabili osservabili. Ad esempio, nel caso il disegno preliminare abbia previsto l’uso di un questionario, ora siamo in grado di formulare le domande da includervi.

RACCOLTA E ANALISI DEI DATI

È la corretta rilevazione delle informazioni attraverso la somministrazione degli strumenti costruiti nelle fasi precedenti.

Qui entrano in gioco i metodi e le tecniche di analisi dei dati e quindi la statistica sociale, non solo indagini con questionario, ma anche le tecniche di analisi dei dati testuali se nella raccolta sono state privilegiate tecniche qualitative.

SOSTEGNO ALL'USO DELLA VALUTAZIONE

È la restituzione al committente e agli stakeholders da prendere prima, durante e verso la fine della ricerca valutativa.

Alla sua conclusione vi è la distribuzione della prima bozza di rapporto valutativo a un indirizzo sufficientemente ampio di soggetti coinvolti, infine vi è un focus group, esclusivo con una selezione di attori privilegiata, una rappresentanza di cappelli coinvolti.

Caratteristiche del rapporto di valutazione:

  • sinteticità
  • linguaggio non del tecnico
  • molteplicità di interpretazioni e significati
  • chiarezza
  • auto-esplicativo
  • Descrizione metodologica del processo valutativo e argomentazione di scelte e definizioni operative
  • Esplicitazione dei limiti del procedimento
  • risultati raggiunti
  • suggerimenti, raccomandazioni e possibili prosecuzioni

Consolidamento 1920-1945

Tipico di questo periodo è l'introduzione degli assegni familiari che spettavano al capofamiglia lavoratore, ma le cui prestazioni si erogavano in base ai familiari inattivi. L'assicurazione contro le malattie venne estesa ai componenti familiari e quella pensionistica venne ribassata.

Questa fase di consolidamento del welfare state segna il passaggio ad una nozione più ampia di assicurazione sociale che dava una definizione più estesa dei rischi e dei possibili beneficiari.

Espansione 1945-1975

In tutti i Paesi vi fu una costante estensione e un notevole miglioramento della protezione offerta dallo Stato.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la prova dei mezzi venne abolita e la copertura fu in questo modo estesa a tutta la popolazione.

Questo fu il percorso seguito dai Paesi anglosassoni, dove si insediò un modello universalistico di welfare, imperniato sui principi egualitari, finanziato tramite il gettito fiscale. Nei Paesi d'Europa continentale, il processo di estensione della copertura risultò più tortuoso e ha teso a procedere in direzione "orizzontale", coprendo cioè gradualmente i buchi esistenti nell'impalcatura storica dell'assicurazione sociale. In quest'area si è consolidato il modello occupazionale di welfare, basato su schemi professionali e finanziato tramite contributi sociali.

Durante il trentennio florido di particolare importanza fu l'adozione del meccanismo della ripartizione per il finanziamento della pensione, in base al quale i contributi versati dalla generazione attiva sono immediatamente utilizzati per finanziare le prestazioni della generazione anziana.

Fino agli anni '50 la politica sociale poteva essere intesa come una questione di redistribuzione. Successivamente invece il carattere

Dettagli
A.A. 2018-2019
48 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher barbaratraverso di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Politica sociale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Torrigiani Claudio.