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Policy e politics interagiscono e si influenzano a vicenda.

La polity è la definizione, articolazione, formazione e mantenimento delle comunità politiche. Si tratta dei

processi e delle dinamiche che portano alla creazione delle comunità politiche. Interessa le identità e i

confini geografici e funzionali della comunità politica ad esempio tratta il tema della cittadinanza.

Determinate policy influenzano l’identità collettiva trattando ad esempio le politiche sociali o il welfare

state. Sono politiche che forgiano una comunità e i cittadini contribuiscono alle politiche di welfare che è

fondamentale per lo sviluppo degli stati-nazione. I cittadini pagano assicurazioni pubbliche per garantirsi

tutele in casi di vecchiaia, malattia, disoccupazione ecc. ecc.

Si può approfondire le concezioni contemporanee di politica facendo riferimento a Max Weber, Mario

Stoppino, David Easton e Hugh Heclo.

Il potere è la capacità di produrre degli effetti ad esempio nei rapporti fra essere umani cioè nella capacità

degli uomini di determinare la condotta di altre persone. Esistono alcuni tipi di potere: il potere

economico, simbolico/ideologico e coercitivo basato sulla forza. Max Weber, ricordiamo nuovamente,

intendeva lo stato come una organizzazione istituzionale moderna nella quale l’apparato amministrativo

avanza con successo una pretesa di monopolio dell’uso della coercizione fisica legittima in vista

dell’attuazione degli ordinamenti. La politica però non può essere ridotta solo a questo ma anche a risorse

simboliche ed economiche. Il potere politico si può definire non solo alle risorse mobilitate, ma alla sua

funzione. Quale funzione ha la politica? Che cos’è il potere politico? È il potere che produce e distribuisce

poteri sotto forma di diritti attraverso il meccanismo dello scambio politico. La politica viene vista come

insieme di azioni che si basano sullo scambio politico. La società è composta da attori sociali (cittadini o

categorie) e politici (governanti), l’attore politico cerca di conquistare ruoli di governo per poter decidere e

influire, lo scopo principale è quello di farsi eleggere. Le decisioni che il politico prende servono a distribuire

dei diritti. Gli attori sociali cercano decisioni vincolanti che possano identificare dei diritti a loro vantaggio e

ogni categoria cerca i suoi diritti in cambio di sostegno. Questi processi portano alla diffusione e sviluppo

del National Building, quel processo di consolidamento territoriale per la formazione delle nazioni. La

creazione degli stati nazionali porta ad una semplificazione della mappa politica e dei centri di potere. È

Appunti di analisi della politica. Prof. Patrik Vesan, UniVda, Valle d’Aosta. A cura di Daniele Cucinotta.

quel processo di centralizzazione a livello economico e culturale che ha l’obiettivo di costruire un sistema di

burocrazia nazionale che dal centro controlla il territorio garantendo un consolidamento territoriale.

Mario Stoppino dà una definizione minima/nucleare di politica e fa riferimento alla funzione svolta dalla

politica in quanto prassi. La politica ha la funzione di produrre dei diritti che stabilizzano le relazioni tra le

persone all’interno della comunità e lo stato ha la pretesa della sovranità. Le ragioni che spiegano

l’assenza, ancora oggi, di un'unica autorità che gestisca a livello internazionale la forza, nell’interesse di

tutte le unità del sistema, vanno ricercate proprio nel principio di sovranità degli Stati, sancito per la prima

volta con la pace di Westfalia nel 1648. Il riconoscimento della sovranità statale si fonda sull’attribuzione di

un’autorità esclusiva, ad un unico soggetto, ad intervenire coercitivamente nelle attività che si svolgono

all’interno del proprio territorio. Nessuno Stato è disposto a cedere le proprie prerogative e a riconoscere

un’autorità posta al di sopra di esso (Carl Schmitt). In linea generale, le pressioni internazionali possono

avere ripercussioni negative a livello interno, qualora l’opinione pubblica di un determinato Stato tenda a

percepirle in contrasto con i propri interessi.

Differenza tra sistemi politici internazionali e nazionali.

I sistemi internazionali sono anarchici e decentrati. La caratteristica più importante della politica

internazionale sembra essere proprio la mancanza di ordine e di organizzazione. Di fatto solo alcuni Stati

sono in grado di utilizzare in maniera efficace lo strumento militare, obbligando quelli più deboli a subire gli

effetti delle proprie decisioni (John Mearsheimer). Si può dare una sintetica definizione di politica

internazionale come politica in assenza di governo, laddove la politica interna si contraddistingue per la

presenza di un potere garantito e traccia una linea di confine nettissima tra ciò che avviene dentro e fuori

gli Stati. La differenza tra politica nazionale e internazionale non si trova nell’uso della forza, ma nelle

diversità dei modi di organizzarsi per impiegarla. Un sistema nazionale non si fonda sull’autodifesa come

un sistema internazionale (Kenneth Waltz). La dimensione internazionale ha influenza sulla dimensione

interna in riferimento all’economia, alle guerre ai gradi di tensione internazionale e alla nascita di regimi

internazionali intesi come cooperazione fra stati in vari ambiti, esempio ne è il regime monetario, l’euro, il

settore ambientale petrolifero e delle telecomunicazioni. Anche la dimensione interna ha influenza sulla

dimensione internazionale, la distinzione tra stati democratici e non democratici è basilare dal momento

che la maggiore o minore propensione a ricorrere allo strumento militare è legata alla presenza di specifici

vincoli istituzionali. I regimi non democratici ad esempio non temono di perdere il potere a causa di una

politica estera sbagliata. Inoltre, la transizione da un regime non democratico a democratico può incidere

sull’allineamento internazionale di un paese coinvolgendo i territori confinanti, il collasso dell’Unione

Sovietica è emblematico.

David Easton da una definizione di politica in prospettiva sistemica. Il sistema politico rappresenta

quell’insieme di interazioni attraverso le quali si realizza l’assegnazione imperativa di valori in una data

società. Il sistema è un sistema complesso di relazioni come quelle scolastiche, ambientali e politiche. Si

pone l’attenzione sulle relazioni che vi sono tra le componenti del sistema stesso e su una pluralità di

fattori. Un sistema di per sé ha dei confini e ha dei componenti all’interno e agisce con un ambiente o

contesto esterno. L’analisi sistemica prende in considerazione le interazioni tra i componenti interni, tra il

sistema stesso e l’ambiente in cui si inserisce ovvero l’insieme di interazioni attraverso cui determinati valori

vengono allocati mediante provvedimenti forniti da autorità in una società. L’ambiente esterno indirizza

nei confronti del sistema politico due tipi di input. I cittadini o la collettività rivolgono nei confronti delle

autorità politiche delle domande e offrono sostegno. Il sostegno può essere di due tipi; i cittadini possono

offrire sostegno specifico ad una certa maggioranza politica perché condividono le decisioni assunte da

quella maggioranza. Il sistema politico necessità però anche di sostegno diffuso che non viene conferito in

base ad un giudizio momentaneo positivo. È un sostegno che viene offerto alle istituzioni in quanto tali ed

è più difficile che venga a mancare se è solido, si crea e si alimenta negli anni, è un serbatoio di legittimità

Appunti di analisi della politica. Prof. Patrik Vesan, UniVda, Valle d’Aosta. A cura di Daniele Cucinotta.

molto importante. Se viene a mancare anche il sostegno diffuso si possono mettere a rischio ad esempio le

istituzioni democratiche. Il sistema politico risponde con degli output che sono le decisioni adottate

attraverso leggi e riforme. Il sostegno non viene conferito solamente alle istituzioni politiche ma ci sono

attori che fanno da filtro e hanno il compito di aggregare e articolare delle domande che diventano

domande politiche, sono chiamati anche gatekeeper e si tratta per eccellenza dei partiti politici. L’output

produce un effetto sull’ambiente esterno definito anche outcomes, questi effetti possono provocare

sostegno, ritiro del sostegno o nuove domande.

Hugh Heclo definisce la politica come powering cioè esercizio anche bruto del potere, ma anche come

puzzling che è l’arte della decifrazione della realtà o inventiva. Il policy-making è una forma di soluzione di

puzzles collettivi per conto della società cioè sapere decifrare i problemi di una società complessa. L’attore

politico ha bisogno di 3 caratteristiche principali che sono passione, senso di responsabilità e lungimiranza.

Dedizione appassionata a una causa, guida determinante dell’azione al servizio di una causa e capacità di

mantenere una certa distanza tra le cose e gli uomini e, così, valutare la realtà circostante. La passione

viene ricalibrata dal senso di responsabilità.

Metodologia della ricerca politica e sociale.

L’analisi della politica dal passato ad oggi ha visto una costante evoluzione che possiamo identificare in tre

fasi. La prima era una crescente massificazione. Le masse si affacciano sulla scena politica attraverso i

processi di democratizzazione che nel corso del XIX secolo le coinvolgono sempre di più attraverso le nuove

forme di mobilitazione e partecipazione politica, la crescita del suffragio, l’ampliamento dei diritti politici, lo

sviluppo dei parlamenti e dei governi. La genesi dei partiti di massa segnano le tappe che porteranno ai

regimi di massa del Novecento sia nella loro forma democratica sia nelle degenerazioni totalitarie. La

seconda fase è conseguente a questo primo processo, la politica diviene più ampia e invasiva, governi e

parlamenti vedono accrescere le loro competenze e si occupano di un numero sempre maggiore di

questioni, anche i cittadini vedono accrescere le loro aspettative nei confronti dei sistemi politici. La terza

fase è stata la crescita numerica degli Stati, fenomeno evidente nel XX secolo. I processi di state building e

nation building si diffondono nei vari continenti e dalla fine degli imperi coloniali scaturiscono nuove

esperienze statali che attirano gli interessi degli studiosi. Lo studio della politica mette sempre più in

evidenza l’importanza dell’acquisizione di tecniche comparative. La politica comparata diviene l’essenza

della scienza politica e, addirittura, il metodo scientifico viene fatto coincidere col metodo comparato

(Harold Lasswell). La metodologia scientifica si occupa di come gli scie

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
11 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/04 Scienza politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Maylo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Analisi della politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università della Valle d'Aosta o del prof Vesan Patrik.