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SETTIMA LEZIONE
Obiettivo ambiente e clima quanta parte dei fondi strutturali devono essere destinati al raggiungimento dei target climatici?
Un altro tema importante è quello della complessiva governance economica europea. Ovvero come il vincolo di stabilità economica, impatti positivamente sui fondi di coesione. Quindi il Patto di stabilità e crescita, che dice che il paese non può superare il 3% del deficit ed il 60% di debito, l'idea è che le condizionalità macroeconomiche sono aggiustate all'implementazione del pacchetto delle politiche di coesione. Quindi il pacchetto delle politiche di coesione sarà attivato indipendentemente da come evolverà il Patto di Stabilità e Crescita, che al momento è sospeso per via della situazione pandemica.
La politica di coesione quindi non è condizionata dall'eccessivo debito.
Transition Fund
La tradizione ecologica andrà a modificare la tecnologia adottata dal settore produttivo.
Quindi ci saranno dei cambiamenti. Ci sono settori che per definizione sono di forte impatto ambientale, in particolare nei territori dove c'è maggiore concentrazione di queste industrie. Questa transizione porterà ad un impatto, come possibili perdite occupazionali, per via della adozione di tecnologie con meno capitale umano. L'idea è di attivare un fondo che serve a gestire le situazioni di difficoltà territoriale per aiutare la transizione ecologica. Ecco gli interventi eligibili: - Produttive investments in small and medium-sized enterprises - Research and innovation activities - Environmental rehabilitation - Clean energy - Up- and reskilling of workers - Job-search assistance and active inclusion of jobseekers - Transformation of existing carbon-intensive installations when these investments lead to substantial emission cuts and job protection. Questo adesso è diventato un regolamento europeo, per la transizione giusta.MOLTO IMPORTANTE
Come già detto, per il 21-27 entrano anche clima e migrazione tra i criteri di assegnazione dei fondi. L'idea è di dare fondi anche a quei territori per contrastare il cambiamento climatico ed i fenomeni migratori.
TRANSIZIONE GIUSTA (un nuovo fondo)
Si tratta del regolamento che dà attuazione all'Accordo di Parigi sul clima, agli Obiettivi di sviluppo Sostenibile dell'ONU, al Green Deal Europeo e fa parte del piano per la promozione di investimenti sostenibili. Serve ad affrontare i "costi sociali, economici e ambientali della transizione verso un'economia climaticamente neutra e circolare, nella quale le eventuali emissioni residue di gas a effetto serra siano compensate da assorbimenti equivalenti".
Il punto di partenza della transizione non è lo stesso per tutte le regioni e tutti gli Stati membri, né essi dispongono di identiche capacità di reazione. Alcuni sono in posizione più avanzata.
rispetto ad altri, e la transizione comporta effetti sociali, economici e ambientali di portata maggiore per le regioni che dipendono fortemente dai combustibili fossili a fini energetici, specialmente carbone, lignite, torba e scisto bituminoso, o dalle industrie ad alta intensità di gas a effetto serra. Tale situazione crea non solo il rischio che la transizione dell'Unione avvenga a velocità diverse per quanto riguarda l'azione per il clima, ma anche quello di aggravare le disparità tra le regioni, a scapito degli obiettivi di coesione sociale, economica e territoriale. Gli obiettivi del JTF sono di attenuare gli effetti negativi della transizione climatica fornendo sostegno ai territori e ai lavoratori più colpiti dai cambiamenti nonché promuovere una transizione socioeconomica equilibrata. L'accesso al fondo è condizionato dall'impegno formale degli stati membri di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.Progetti finanziati dovrebbero contribuire alla transizione verso un'economia sostenibile, climaticamente neutra e circolare, anche mediante misure volte a aumentare l'efficienza delle risorse. La rinaturalizzazione di siti, lo sviluppo di infrastrutture verdi e la gestione delle risorse idriche dovrebbero poter essere sostenuti nell'ambito di un progetto di ripristino di terreni. Nel sostenere le misure di efficienza energetica, il JTF dovrebbe poter fornire sostegno a investimenti come quelli che contribuiscono a ridurre la povertà energetica, principalmente attraverso miglioramenti a livello di efficienza energetica del patrimonio abitativo. Il JTF dovrebbe anche poter sostenere lo sviluppo di tecnologie innovative di stoccaggio.
I piani territoriali per una transizione giusta dovrebbero individuare i territori maggiormente danneggiati, sui quali dovrebbe concentrarsi il sostegno del JTF, e descrivere le azioni specifiche da intraprendere per conseguire gli obiettivi.
2030 dell'Unione per l'energia e il clima erealizzare un'economia climaticamente neutra dell'Unione entro il2050, in particolare in riferimento alla riconversione o alla chiusura di impiantiper la produzione di combustibili fossili o di altre attività ad alta intensità di gasa effetto serra. Tali territori dovrebbero essere definiti con precisione ecorrispondere al livello 3 della classificazione comune delle unità territoriali perla statistica ("regioni NUTS di livello 3"), come stabilito dal regolamento (CE) n.1059/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio ( 14), o farne parte. Impegno di spesa 10 miliardi-MECCANISMO DI RICOMPENSA VERDE premiano le aree in difficoltàLa variazione delle emissioni di gas a effetto serra di ciascuno Stato membro ècalcolata aggregando le emissioni di gas a effetto serra unicamente delle regioni NUTSdi livello 3 individuate nei piani territoriali per una transizione giusta anorma dell'articolo 11, paragrafo 1, del presente regolamento. L'assegnazione di risorse aggiuntive per ciascuno Stato membro è determinata conformemente a quanto segue:
-
per gli Stati membri che hanno conseguito una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra conseguita da ciascuno Stato membro è calcolata esprimendo il livello delle emissioni di gas a effetto serra dell'ultimo anno di riferimento quale percentuale rispetto alle emissioni di gas a effetto serra osservate nel 2018; per gli Stati membri che non hanno conseguito una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, tale percentuale è fissata al 100 %;
-
la quota finale per ciascuno Stato membro è ottenuta dividendo le quote nazionali di cui all'allegato I per le percentuali risultanti dalla lettera a);
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il risultato del calcolo di cui alla lettera b) è riproporzionato per ottenere un totale del 100 %.
Gli Stati membri redigono,
insieme alle autorità locali e regionali pertinenti dei territori interessati, uno o più piani territoriali per una transizione giusta che riguardano uno o più territori interessati corrispondenti a regioni NUTS di livello 3, o loro parti, in conformità del modello di cui all'allegato II. Tali territori sono quelli maggiormente danneggiati dagli effetti economici e sociali della transizione, in particolare per quanto riguarda il previsto adattamento dei lavoratori o le previste perdite occupazionali nella produzione e nell'uso di combustibili fossili nonché le necessità di trasformazione dei processi produttivi degli impianti industriali con la più alta intensità di gas a effetto serra. NUTS 2, NUTS 3, Cosa sono? Sono i livelli territoriali. NUTS: Nomenclatura delle unità territoriali statistiche NUTS 1 = Macroregioni (Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud, Isole) NUTS 2 = le nostre Regioni + Province Autonome (il piùimportante per i fondi- strutturali)NUTS 3 = le nostre Province + Città Metropolitane-Investimenti del JTFa)
investimenti produttivi nelle PMI, tra cui le microimprese e le start-up, finalizzati alla diversificazione, alla modernizzazione e alla riconversione economica;
b) investimenti nella creazione di nuove imprese, anche mediante incubatori di imprese e servizi di consulenza, che portino alla creazione di posti di lavoro;
c) investimenti in attività di ricerca e innovazione, anche da parte di università e organizzazioni di ricerca pubblici, e promozione del trasferimento di tecnologie avanzate;
d) investimenti nella messa in opera di tecnologia nonché in sistemi e infrastrutture per l'energia pulita a prezzi accessibili, comprese le tecnologie di stoccaggio dell'energia, e nella riduzione delle emissioni di gas a effetto serra;
e) gli investimenti nelle energie rinnovabili in conformità della direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio del 11 dicembre 2018 sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili.
Consiglio (17), compresi i criteri di sostenibilità ivi stabiliti, e nell'efficienza energetica, anche al fine di ridurre la povertà energetica; f) investimenti nella mobilità locale intelligente e sostenibile, compresa la decarbonizzazione del settore dei trasporti locali e delle relative infrastrutture; g) ripristino e ammodernamento delle reti di teleriscaldamento, al fine di migliorare l'efficienza energetica dei sistemi di teleriscaldamento, e investimenti nella produzione di calore, a condizione che gli impianti per la produzione di calore siano alimentati esclusivamente da fonti rinnovabili di energia; h) investimenti nella digitalizzazione, nell'innovazione digitale e nella connettività digitale; i) investimenti nella bonifica e decontaminazione di siti dismessi e nei progetti di ripristino del terreno, e anche, se necessario, nelle infrastrutture verdi e in progetti di conversione ad altri usi di terreni, tenendo conto del principio.
«chiinquina paga»;j) investimenti per il potenziamento dell'economia circolare, anche mediante la prevenzione e la riduzione dei rifiuti, l'uso efficiente delle risorse, il riutilizzo, la riparazione e il riciclaggio;
k) sviluppo e riconversione delle competenze professionali dei lavoratori e delle persone in cerca di lavoro;
l) assistenza nella ricerca di lavoro;
m) inclusione attiva delle persone in cerca di lavoro;
n) assistenza tecnica;
altre attività nei settori dell'istruzione e dell'inclusione sociale, incluse, ove debitamente giustificato, investimenti in infrastrutture per centri di formazione
Perché ci serve questo ragionamento sulle politiche di coesione? Per capire quali siano le politiche ottimane per la riduzione dei divari territoriali PEOPLE BASED OR SPACE-NEUTRAL POLICIESConcettualmente sono due approcci diversi alle politiche territoriali