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“I
miglioramento e di progresso. Invece di postulare individui che si migliorano e migliorano la loro
duro lavoro, disciplina privazioni
posizione nel mondo attraverso il la e le auto-imposte, essi
esprimono︎ auto-realizzano︎
hanno introdotto il concetto di individui che si e si esponendosi a
︎ ︎
esperienze intense
sensazioni di grande potenza e ricorrendo ad di ogni tipo” - Campbell
Il consumo non è soltanto qualcosa che noi facciamo spinti dallo sguardo degli altri, ma qualcosa
che facciamo spinti da dentro di noi. Il consumo deve poche o nulla agli altri consumatori.
Insaziabilità e ricerca della novità
“E︎ evidente che questa dinamica deve poco o nulla all︎ intervento di altri consumatori, e che né
desiderio-acquisto-uso-
l’imitazione né l’emulazione sono necessarie per tenerla in moto. Il ciclo
disillusione-nuovo desiderio è una caratteristica generale dell’︎ edonismo moderno e riguarda le
relazioni interpersonali romantiche ma anche il consumo di prodotti culturali quali l︎ abbigliamento e
invisibile vistoso,
i dischi. Si tratta perciò di un aspetto insito sia nel consumo che in quello e
prescinde dalle opinioni sullo status o sul prestigio, sebbene le attività e i giudizi degli altri possano
determinare quali nuovi prodotti saranno oggetto di desiderio︎ ” - Campbell
Secondo Campbell, una caratteristica della società di questo periodo è la continua
insoddisfazione verso i beni appena acquistati e la continua ricerca verso qualcosa di nuovo e
nuovi oggetti del desiderio, che possono quindi fornire nuovi stimoli personali.
In conclusione il pensiero di Cambell si basa su questi punti:
L’etica romantica alimenta il consumismo moderno,
• specificità
• Individualismo romantico: missione della realizzazione dell’unicità e dell’individuo,
esperienze gratificanti
• Spinta alla ricerca di per il sé (edonismo moderno) che trova campo di
applicazione nel consumo come luogo di esperienza e di piacere (emozioni),
fantasticheria
• Educazione alla e al sogno ad occhi aperti, che alimenta il ciclo di continua
ricerca di novità e di continua disillusione.
4. Il ruolo dei beni di lusso e la secolarizzazione dell’amore - De Vries
Mentre Campbell si è concentrato solo sul consumo per studiare il radicamento culturale
Jean De Vries
dell’economia, si è focalizzato sia sul consumo che sui processi produttivi,
studiando le relazioni commerciali dei mercati moderni. La sua teoria si definisce “scambista”,
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identificando che nel periodo di fine Seicento i salari andavano diminuendo, mentre le merci
disponibili aumentavano, e il consumatore non si comportava più una maniera razionale, cioè
risparmiando e riducendo i consumi. Al contrario, egli decidete di consumare di più, finanziando le
proprie spese aumentando le ore di lavoro nella produzione di oggetti la cui vendita permetteva di
acquisire denaro per comprare altri oggetti. Secondo De Vries quindi, l’origine della società dei
consumi si identifica quindi con l’opportunità e la necessità di partecipare agli scambi monetari,
Produzione consumo
che erano diventati sempre più liberi e sicuri. e sono quindi due facce della
stessa medaglia secondo la teoria di De Vries.
5. Nuove disposizioni etiche ed estetiche verso il consumo (moderno) - Sombart
Werner Sombart per spiegare le genesi del capitalismo combina fattori di crescita economica
relativi alla produzione con quelli relativi al consumo. Egli sostiene che gli elementi fondamentali
che hanno fatto crescere il numero di merci in circolazione e i loro scambi siano da ritrovare già
dal Trecento, come lo sfruttamento delle colonie, i fabbisogni degli eserciti e il commercio
internazionale. Egli considerò che il ruolo materiale e culturale dei beni di lusso si otteneva
attraverso la promozione di processi di accumulazione di capitale e di organizzazione produttiva
nazionale, e supportando l’edonismo orientato ai beni voluttuari, come i beni coloniali, cioè quelli
che soddisfano dei bisogno secondari dell’uomo. Le merci che hanno fatto crescere la domanda
della prima modernità sono quindi beni di lusso come profumi, spezie, droghe, coloranti, seta,
ecc, mentre dal tardo Cinquecento divennero zucchero, caffè, tè, cacao. La domanda di beni
voluttuari e di classe superiore occupa un posto importante tra i fattori genetici del capitalismo. Il
consumo di beni di lusso ha contribuito, incentivando il commercio e la produzione,
all’accumulazione di capitale alla base dell’industria moderna, si sviluppa quindi un orientamento
edonistico-estetico nei confronti degli oggetti.
lusso non avrebbe raggiunto in così breve tempo proporzioni tanto smisurate se accanto alla
“il
corte non fosse esistita un’altra ricca sorgente da cui in abbondanza scaturivano desideri di
godimento, bramosie di vita allegra e brillate, di ostentazione e di fasto” - Sombart (1913)
Questo significa che se i nuovi ricchi non avessero provato una tale sete di ricchezza e di lusso e
se i nobili non avessero voluto a tutti i costi provare questo senso di emulazione, dando così vita a
questi servizi finanziari e alla cultura dello spreco, il lusso non sarebbe mai diventato così tanto
importante in così poco tempo. Secondo Sombart la spinta emulativa e competitiva è un
Veblen)
sentimento universale (come sosteneva anche ma si può attualizzare in modi diversi. Si
orienta materialistici
attualizza nel consumo vistoso e raffinato solo dove si siano sviluppati e
l’edonismo e l’amore si siano affermati come forme legittime di sentire e di espressione.
qualitativo,
Secondo Sombart l’allargamento del mercato è avvenuto prima secondo un senso
cioè con la produzione di oggetti di alto valore con anche un orientamento edonistico-estetico; e
quantitativo
poi in senso con la democratizzazione dei lussi. Sombart, a differenza di Weber, si
concentra non solo sulla razionalizzazione dell’organizzazione del lavoro e la burocratizzazione
razionalizzazione del
della produttività, ma anche sulla razionalizzazione del consumo. La
consumo rappresenta il suo divenire oggetto di controlli, calcoli strumentai e studi, ed è diventata
visibile dalla fine del Settecento in poi.
Ci fu anche lo sviluppo delle grandi città della modernità, soprattutto grandi capitali commerciali
come Londra e Amsterdam, che secondo Sombart erano consumatrici del significato più
consumo,
autentico di dovendo la propria esistenza proprio alla concentrazione di un gran
numero di grandi consumatori. La nascita delle grandi città porta anche all’aumento delle
esigenze di lusso, creando nuove possibilità di vita allegra ed esuberante, non limitando più le
feste negozi
nei palazzi dei principi. Persino i si evolvono, diventano luoghi di svago e di tempo
libero, non solo luoghi dove acquistare. Per la prima volta, grazie proprio ad i negozi eleganti, le
donne sono ben accette, anzi son addirittura “sovrane” del luogo.
secolarizzazione dell’amore,
Sombart suggerisce l’esistenza di un legame tra la ovvero il suo
lento ma progressivo emanciparsi da finalità, istituzioni e regole religiose; e le forme di utilizzo dei
beni e della ricchezza che prevedono il lusso in generale e un orientamento edonistico-estetico
alle cose. L’amore diventa un godimento, un terreno della bellezza e della emancipazione della
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donna
carne, nonostante ci sia ancora una società in cui l’uomo ha più potere, mentre la è vista
cortigiane
sotto una concezione edonistica ed estetica e di ammirazione. Le non era
semplicemente amanti, ma dame intelligenti e belle, che identificavano una nuova figura della
donna. Donne esperte dei piaceri raffinati e del lusso, che hanno suscitato nell’intera società
cortigiane influenzano il gusto
l’aspirazione per l’intrattenimento elegante e la magnificenza, “le
sessualità
delle donne oneste”. La per Sombart è intimamente legata al lusso personale e
materialistico, quello volto ad eccitare in modo raffinato la vista, l’olfatto, l’udito, ecc.
La costruzione culturale del valore economico - Appadurai e Mukerji
materialista
Arjun Appadurai,
Secondo una cultura di consumo va considerata come il
prerequisito per la rivoluzione tecnologica del capitalismo e non il suo risultato. Egli pone l’enfasi
sulla capacità del consumatore di riconoscere il valore delle cose ed è mostrando ai consumatori
il valore delle cose che si può incentivare il consumo.
mano che le distanze dei flussi delle merci e della conoscenza crescono, la negoziazione
“Man
delle tensioni tra conoscenza e ignoranza diventa essa stessa una determinazione critica del flusso
delle merci”.
Chandra Mukerji allo stesso modo considera il consumismo come parte di un più vasto
orientamento materialista, sostenendo che la cultura e le pratiche di consumo moderne hanno un
precursore necessario nella rivoluzione commerciale del Cinque-Seicento. In questo periodo si
ampliarono le capacita dei soggetti di classificazione culturale, spingendoli a sviluppare
materialista
orientamenti culturali di tipo materialistico. Il modello di Mukerji è un modello del
consumo che, insieme all’attitudine al cambiamento, alla trasformazione delle categorie culturali
di spazio e tempo, alla mobilità sociale, all’etica protestante e all’orientamento produttività ha
portato alla nascita del sistema capitalistico.
L’obiettivo di Mukerji e Appadurai è sottolineare che il valore economico rappresenta un prodotto
culturale, mettendo a fuoco il modo in cui gli oggetti vengono definiti, percepiti e governati
socialmente; analizzando quindi i processi di classificazione delle merci che hanno portato
l’avvento della modernità e dei nuovi modelli di consumo. Il valore economico dei beni è il
risultato di un processo continuo di classificazione culturale (esempio lusso/decenza/necessario).
Concludendo: la società dei consumi
Verso la fine del Seicento si sentiva fortemente la necessità di rendere conto di nuove forme di
consumo maturate sullo sfondo della crescita e diversificazione degli oggetti in vendita e del
progressivo predominio dello scambio monetario. La categoria del consumo in questo periodo
categoria significativa,
viene isolata come una preparandosi a soppiantare nel discorso morale
quella del lusso e a divenire sempre più centrale nel discorso pubblico, soprattutto in Gran
Bretagna. Lo sviluppo della società dei consumi è stato un processo di lungo periodo e
multidimensionale, dove lo sv