Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Come si presenta il futuro per gli Artigeni italiani?
Queste sono le parole chiave da identificare:
- Spazi (nuovi luoghi e modi di lavorare): gli spazi di lavoro non sono più quelli di una volta, sono le persone al centro di nuove declinazioni dei luoghi e di nuove modalità espressive di creatività, oggi molto più allargata come concetto rispetto al passato. Il vocabolario degli spazi di innovazione si arricchisce ogni giorno di più. Al luogo fisico è associato un nuovo concetto di partecipazione, un modo di pensare fuori dagli schermi rivoluzionario rispetto al passato. I luoghi sono oggi anche meeting pot di una nuova generazione di Artigeni che sta ridisegnando gli spazi dello stare insieme. Esempio: startup con condivisione degli spazi.
- Video storytelling: dagli spazi fisici agli spazzi puramente virtuali, gli Artigeni abbracciano la necessità di raccontarsi con i video. Sono proprio quelle immagini che scorrono nei vari stream
Sociali o sui dispositivi mobili a fare la differenza. Lostorytelling non basta a raccontare questa rivoluzione digitale: l'azienda si raccontacon una narrazione multimediale, utilizzando soprattutto il video. Nascono così web-serie, videoblog, social network, la pubblicità tradizionale ha preso di efficacia ecredibilità, la nuova cultura del consumo racconterà delle storie attraverso i prodottiche acquistiamo. Questo fenomeno non coinvolge solo i grandi brand: si passa dallagrande multinazionale alla piccola e media impresa e ai tanti Artigeni disseminati inogni angolo del mondo.
Nuovi distretti digitali: nel nostro Paese si parla di distretti da molti anni (areeristrette dove si concentrano modelli produttivi specifici, generando una filiera traaziende, indotto e comunità), ma di distretti digitali si è iniziato a parlare solorecentemente. Le nuove filiere degli Artigeni si moltiplicano esponenzialmente comese creassero dei ponti
con parti di mondo finire tenute distanti rispetto alla filiera territoriale.- Nuove ricerche Made in Italy: per essere dei veri Artigeni occorre che l'intuizione sia accompagnata da studio, ricerca, meticolosa preparazione, con lo sguardo attento ai percorsi (ed errori) del passato e il cuore verso il futuro.
- Mobile first: il lavoro degli Artigeni parte dal mobile, con smartphone e tablet. Nei dispositivi mobili si trova anche la generazione dei freelance on demand, lavoratori che offrono prestazioni professionali grazie alle nuove tecnologie, e hanno compreso che la strada passa per l'aggregazione, consentendo di scalare fatturato e attenzione in partnership. Un esempio è Uber. Il web resta però un terreno ancora troppo elitario e poco attrattivo per molta parte della popolazione, la vera sfida è alfabetizzare al digitale consumatori poco incline a usare le nuove tecnologie. Infatti su 100 italiani 37 sono completamente tagliati fuori dalle
Tecnologie digitali, ovvero non hanno mai navigato su Internet né acceso un computer. Gli investimenti nel campo digitale sono stati di 46 milioni nel 2016. Nel 2014 si sono registrate 135 operazioni di investimento per oltre 180 nuovi posti di lavoro creati nelle start-up innovative.
Sharing Economy: come Amazon, Uber e Airbnb. Ma si parla anche del lato oscuro delle sharing economy: si dice che questo mercato di lavoro generi precarietà, rafforzi al contempo i monopoli e profetizzi addirittura un collasso del mercato. Oggi la sharing economy si attesta sui 12,7 miliardi di dollari, investiti in 232 startup. Alcuni ricercatori hanno evidenziato l'attrattività di questa flessibilità del lavoro, ma con i rischi connessi, infatti il 44% di questi lavori sono temporanei e il 42% insostenibili dal punto di vista economico. I lavoratori vengono attratti dalla flessibilità, ma si ritrovano a cercare di allineare le loro giornate di lavoro con picchi di domanda.
E il lavoro smart diventerà sempre più illusorio quando le piattaforme inizieranno a sentire la pressione del mercato per diventare ancora più competitive e redditizie. L'unico modo per i lavoratori autonomi di beneficiare realmente delle piattaforme digitali che utilizzano il loro lavoro è arrivare a possedere le piattaforme stesse costituendo cooperative di proprietà di liberi professionisti, sfidando aziende come Uber e Airbnb. Nel nostro paese alcuni esempi sono servizi di babysitting o petsitting online. Capitolo 4 - Artigeni in dieci passi- Ascoltate: gli Artigeni hanno un buon fiuto: sanno mettersi in ascolto del mercato, dei propri clienti attuali e potenziali, della rete, della comunità. L'ascolto è parte essenziale del percorso di posizionamento e di racconto del proprio prodotto e servizio, il prerequisito per fare la differenza. L'ascolto è una fase preliminare: vivere appieno i media sociali e digitali, ma pare
Specificità di linguaggio, di stile, di modalità interattiva. La loro abilità è nel saper distinguere le piattaforme e attribuire a ciascuna una propria identità, costruendo pertanto una conversazione su misura con un linguaggio mirato per una audience specifica. Quel dialogo può poi svilupparsi anche con contenuti multimediali, dialogare significa dire cose nuove, proporsi in modo schietto, sincero, disinvolto. Un esempio moderno è il food storytelling.
Stupite: l'effetto wow consiste nella capacità di distinguersi dal rumore di fondo, posizionatosi in modo unico. È la reason why che differenzia e che crea stupore, meraviglia, ricordo.
Lavorate armati di smartphone: il numero delle connessioni via smartphone tablet ha superato gli abitanti della terra. La rivoluzione per gli Artigeni passa proprio per i device mobili: smartphone e tablet con le tante app a disposizione diventano nuovi strumenti di lavoro, di dialogo, di vendita.
L'esperienza di navigazione deve passare attraverso il paradigma mobile first.
Coinvolgete: gli esperti di cultura digitale e marketing lo definiscono effetto engagement: la declinazione del lavoro attraverso gli strumenti digitali è necessariamente a stretto appannaggio del coinvolgimento degli utenti e della community. Più si coinvolge, meno si rischia di far fallire la propria attività imprenditoriale. Oggi gli Artigeni più illuminati sanno che fare impresa in modo efficace significa costruire quella impresa partendo dei propri clienti, dalla propria community.
Presidiate online e offline: la chiave per capire come adottare al meglio i media digitali e sociali sta proprio nel riuscire a scaldare l'attenzione, portando il pubblico anche nella propria bottega, nel proprio negozio, nel proprio laboratorio. L'online quindi come gancio per riuscire a far vivere al cliente e consumatore finale esperienze anche offline.
Ligate passato e presente
(pensando al futuro): gli Artigeni si fanno interpreti di un nuovo rapporto tra passato e presente: il sentiero da battere è quello della valorizzazione dell'esperienza, della tradizione, del passato. Certo, con un occhio alle tecnologie del presente, ma pensando al futuro. 9. Apritevi ai mercati: presenza fisica (e cuore) in Italia, presenza virtuale nel resto del mondo: oggi più che mai per gli Artigeni diventa accessibile e anche fondamentale scalare i mercati, aprendosi a nuove contaminazioni, allargando le vendite e ricercando oltre il proprio contesto geografico di riferimento. 10. Offrite prodotti e servizi che fanno la differenza: pensare a ciò che ancora non c'è sul mercato, un prodotto o servizio che possa colmare un vuoto, rispondere al bisogno di una comunità e consentire di creare valore. Oppure pensare a ciò che c'è già, ma fatto meglio. Che cos'è il management Pier Luigi Celli Capitolo 1 - Dellabanalità dei termini e della confusione dei concetti
Viviamo tempi immaginifici che delegano alla rappresentazione, alla costruzione di un sé da esposizione, gran parte delle aspirazioni personali dove l'involucro conta più del contenuto. È il senso delle cose e il significato delle parole quello che ha perso dignità di presenza e peso specifico nei comportamenti individuali e collettivi, abilitando i discorsi a comprendere tutto e il contrario di tutto, annulla le gerarchie di valore, non distingue le responsabilità rispetto alle prese di posizione dei singoli nel tempo. E il tempo, che si brucia in un presente dilatato e senza respiro, aiuta a non conservare memorie e, con questo, condannandosi a ripetere i modelli che via via si consumano, senza obblighi onerosi e senza colpe da giustificare. Galleggiando su una crisi che rischia di risucchiare sul fondo, anche le organizzazioni sembrano aver perso la capacità di discernimento.
Quell'abilità di cogliere le tracce portanti dei fenomeni, di interpretare i segnali sporchi e gli echi lontani, di collocarsi su quei margini da cui vengono notoriamente le minacce e le opportunità. Ciò che manca, sempre di più, è l'anima: delle cose, dei rapporti, dei progetti, degli assetti economici, dei ruoli stessi abilitati a indirizzare e a mettere insieme le persone, governandole su finalità condivise. Il termine "manager", ha origini modeste e umili poiché deriva dalla pratica di faccende di ordinaria amministrazione. Solo successivamente, vivendo un vero e proprio periodo d'oro, ha assunto il significato e la connotazione tipica del comando e del potere all'interno di un'azienda.
Capitolo 2 - A pensar male non si fa peccato
Che si possa pensar male della classe manageriale è opinione crescente, dopo le sbornie elitarie e i sopracitati letterari di alcuni decenni di storia industriale:
bastaguardare con occhio disincantato i cumuli di macerie dispersi ne