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IL PROCESSO DI SEPARAZIONE-INDIVIDUAZIONE
- I SOTTOFASE: differenziazione e sviluppo
dell’immagine corporea.
4°-5° MESE DI VITA: comincia lo HATCHING, cioè lo schiudersi dell’uovo e la fuoriuscita del pulcino.
Bambino attento e curioso verso l’ambiente; sono più lunghi i periodi di veglia; comparsa del
sorriso specifico.
‘’Fiduciosa aspettativa’’ (Benedek, 1968) della ricomparsa della madre.
CHECKING BACK PATTERN, cioè il confronto tra la madre e l’altro, il non familiare; ANGOSCIA
DELL’ESTRANEO: rilevatore della formazione di un oggetto interno libidico stabile.
[IMPORTANTE: Mahler non concorda con Spitz, secondo cui intorno ai 6 mesi comparirebbe
l’angoscia nei confronti degli estranei. Mahler sostiene che la risposta dell’angoscia si
manifesterebbe soltanto nei casi in cui il bambino non abbia sviluppato una positiva fiducia di
base; al contrario, in caso di esperienze soddisfacenti con la figura materna, si manifesterebbe
soprattutto un comportamento esplorativo motivato da una sospettosa curiosità]
Il processo di ‘’emergenza’’ dalla simbiosi può essere anticipato, ritardato o accelerato dallo
svolgimento della fase simbiotica e dalla qualità delle cure materne.
Le qualità della relazione madre-bambino e il prolungarsi della fase simbiotica possono ritardare e
anche caratterizzare in vari modi la sotto-fase della differenziazione.
Simbiosi neuroni specchio connessione con gli altri.
Tornando a M. Mahler, una buona parte della sua teoria riflette il pensiero degli psicoanalisti che si
sviluppano successivi a Freud. Quindi dopo cinque mesi di esperienza interattiva con la madre finalmente
l’uovo si schiude ed esce il pulcino questa è la nascita psicologica (? Sarà una cazzata delle sue?).
Quindi si comincia ad avere l’angoscia dell’estraneo che aveva descritto anche Spitz, ma che M. Mahler
chiama il Checking back pattern, questi sono degli organizzatori psichici quindi sono dei momenti di grandi
cambiamenti evolutivi, infatti è un cambiamento evolutivo molto importante la differenziazione. Questi
possono essere dei periodi in cui la separazione della madre è difficile. Però nel bambino che sta evolvendo
74 Psicologia Dinamica
normalmente sono dei periodi transitori, il bambini dopo aver fatto le sue verifiche ovvero che la madre è
prevedibile nella sua esistenza, il bambino ha la forza e la costanza dell’oggetto materno interno. M.
Mahler nella fine della slide, si vede il suo riferimento alla psicopatologia sempre presente, dopo spiega
l’importanza della fase simbiotica e della qualità delle cure materne. Ovvero il bambino può uscire prima o
dopo dalla fase simbiotica e ciò dipende non solo dalle disposizioni del bambino ma anche dalle capacità
materne. Deve anticipare e prevenire queste ‘’malformazioni’’ dello sviluppo evolutivo in quanto queste
anticipazioni e posticipazioni di uscita dalla fase può portare a una patologia.
II SOTTOFASE: LA SPERIMENTAZIONE
- Questa fase si sviluppa gradualmente a partire dai 9 mesi; via via la capacità di locomozione attiva
lancia il bambino verso l’esplorazione del mondo; nonostante il bambino si allontani dalla madre,
dal punto di vista psichico è come se fosse ancora una persona con lei di cui condivide
l’onnipotenza.
La sottofase della SPERIMENTAZIONE comprende due periodi distinti ognuna inaugurato dalla comparsa di
nuove capacità fisiologiche:
SPERIMENTAZIONE PRECOCE
1. : in parte sovrapposto alla sottofase della
differenziazione, inizia intorno ai 10 mesi con la facoltà del bambino di camminare carponi. Il bambini
comincia ad allontanarsi fisicamente dalla persona della madre: ora, può esplorare nuove realtà da vedere,
da ascoltare e da toccare la madre è utilizzata come una ‘’CASA- BASE’’, dove far ritorno, in caso di difficoltà
o di insicurezze, per un ‘’rifornimento emotivo’’. In questo periodo viene l’elezione di un oggetto che
assume particolari qualità e che WINNICOTT chiama OGGETTO TRANSIZIONALE. In breve, questo momento
evolutivo si caratterizza per tre aspetti, o linee di sviluppo tra loro integrate:
1.La distanza corporea dalla madre
2. L’istituirsi di un particolare rapporto tra bambino e figura materna
3. Lo sviluppo delle funzioni dell’IO
SPERIMENTAZIONE EFFETTIVA
2. : è segnato da uno straordinario funzionamento
degli apparati autonomi dell’IO; in particolare, compare il PENSIERO e la DEAMBULAZIONE in posizione
eretta che inaugura ‘‘l’avventura amorosa con il mondo’’. In questo periodo – dai 10/12-16/18 mesi- le
funzioni dell’IO evolvono a un grande ritmo, e il bambino sviluppa gioia nell’esercitare le sue nuove facoltà
nella conquista di un mondo che si è ampliato straordinariamente. La novità di quel che ora è in grado di
fare e di sperimentare rende il bambino molto felice. Il bambino si sente padrone del proprio corpo è ciò
segna il momento più alto del SUO NARCISISMO, come anche dell’ AMORE OGGETTUALE: in questo
periodo di sperimentazione e di esplorazione, il bambino investe anche nelle persone diverse dalla madre,
negli oggetti inanimati, e in tutte le attività che intraprende.
In questa sottofase è importante che la madre AIUTI il bambino, incoraggiandolo e sostenendolo
emotivamente, nella sua naturale spinta a separarsi da lei.
Al contrario una madre DISTURBATA, incapace di rinunciare al proprio controllo sul bambino,
incapsulandolo, gli impedirebbe di andare da solo e di proseguire nello sviluppo in modo ottimale.
75 Psicologia Dinamica
III SOTTOFAE: IL RIAVVICINAMENTO (TRA I 15-18
- E I 24 MESI)
CRISI DI RIAVVICINAMENTO: la maggiore coscienza della propria separatezza dall’oggetto
materno, spaventa il bambino e lo porta a cercare un riavvicinamento alla madre; AMBITENDENZA:
in alcuni momenti la vicinanza è ricercata, in altri è respinta.*
In questa fase di sviluppo il bambino presenta un’espansione dei rapporti sociali: condivide le
proprie scoperte con la madre, pronuncia il pronome ‘’IO’’, compie prodezze ed ottiene
approvazione, ha paura di perdere l’amore dei genitori.
Fondamentale, nel superamento di questa crisi: l’atteggiamento della madre disponibilità
affettiva e ‘’spinta leggera’’ verso L’INDIPENDENZA.
* Il bambino si rende conto nella sua esplorazione di quanto sia piccolo in una realtà molto basta
ANGOSCIA DI SEPRAZIONE= riavvicinamento ricercato con la madre. Il bambino ha, infatti, compreso che la
madre è una persona separata da lui, e che non sempre è disponibile per evitargli insuccessi o frustrazioni;
cioè comporta la perdita dell’ONNIPOTENTE SENSO DI SE’. Inizia così un nuovo modo di interagire con la
figura materna. Nei primi mesi di questa sottofase il bambino adotta il modello comportamentale di
‘’seguire la madre come un’ombra’’, osservando tutti i movimenti da lei compiuti e restando attento a non
perderla di vista. A tale atteggiamento si alterna quello opposto, allontanandosi bruscamente ma
aspettandosi di essere rincorso e preso in braccio da lei (AMBITENDENZA). Al bisogno che il piccolo ha della
madre, si accompagna, tuttavia, il TIMORE DI ESSERE RIASSORBITO, mentre il desiderio di riunione con lei è
controbilanciato dal desiderio di separazione.
La crisi di riavvicinamento è caratterizzata dunque da una forte ambivalenza, con reazioni affettive
conflittuali: il bambino teme di perdere l’amore dell’oggetto a causa della sua emancipazione, e teme di
ritornare a una condizione di dipendenza per il bisogno che avverte di lei. Il ricordo frequente
all’espressione semantica ‘’NO’’, l’accentuazione di comportamenti aggressivi e oppositivi, tipici della fase
anale, sono testimonianze delle difese cui ricorre il bambino a tutela della propria autonomia.
Un caratteristico comportamento in questo periodo è il ‘’CORTEGGIAMENTO’’ del bambino nei riguardi
della madre, nel tentativo di coinvolgerla nelle proprie attività e renderla partecipe di ogni aspetto della sua
vita. Non sempre le madri sono disponibili a condividere con il figlio le scoperte compiute o di accettarne le
richieste, e in questo modo non agevolano il processo di separazione. Una madre disponibile, che condivida
momenti ludici con il bambino, favorisce la capacità funzionale dell’apparato autonomo dell’IO, ponendosi
come modello d’imitazione e d’identificazione.
Una soddisfacente risoluzione delle crisi di riavvicinamento per Mahler è condizione necessaria per evitare
l’instaurarsi di gravi psicopatologie.
In questa sottofase il bambino subisce, sia nella maturazione fisiologica sia nello sviluppo psichico, i
cambiamenti più importanti dell’infanzia, tra cui si registra la comparsa del LINGUAGGIO e dell’ESAME DI
REALTA’. In particolare il bambino incomincia a prendere coscienza delle differenze sessuali e della propria
appartenenza a un preciso genere. L’inizio dell’identità sessuale coincide, d’altronde, con l’emergere di
un’altra consapevolezza, quella riferita all’ESISTENZA DEL PADRE, che al pari della madre è parte della
famiglia, ma che è affatto differente negli atteggiamenti e nelle richieste.
Nella crisi di riavvicinamento è come se il bambino facesse un altro cheking back pattern dove sei cosa
fai. 76 Psicologia Dinamica
Non è solo importante che la madre dia disponibilità affettiva ma anche che la madre pensi ‘’tranquillo
sono qui ma se ti va puoi continuare ad esplorare’’, lo respinge in modo leggero e lo spinge in modo
leggera verso l’esplorazione.
Una forma di riavvicinamento del bambino quale può essere il rischio di questo conforto? Di poter
essere ringhiottito di poter essere ripreso dalla fusionalità con la madre. Quindi di potersi rifondere con
la madre. Mentre il percorso evolutivo lo spinge all’esplorazione. Lo sviluppo è cumulativo ed
epigenetico non si passa in modo rigidi e schematico da una parte all’altra ma si passa da progressi a
regressi, si oscilla.
IV SOTTOFASE ‘’CONSOLIDAMENTO
- :
DELL’INDIVIDUALITÀ E INIZIO DELLA COSTANZA
DELL’OGGETTO EMOTIVO’’ (COSTANZA DELL’OGGETTO LIBIDICO) comincia
con il terzo anno di vita:
rappresentazione cognitiva, simbolica, interiore dell’oggetto affettivo
interiorizzazione delle richieste dei genitori
Unificazione delle rappresentazioni buone e cattive in un tutto integrato
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