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CAREGIVING SENSIBILITA’ MATERNA

genitoriali nell’ambito del . Il costrutto della ,

definita dalla teoria dell’attaccamento come la tendenza della madre a rispondere sul

RESPONSIVO CONTINGENTE

piano comportamentale in modo e ai bisogni del figlio

(M. Ainsworth), è stato esteso anche alla capacità del caregiver di comunicare con il

SINTONIZZAZIONE AFFETTIVA

bambino a livello emotivo, attraverso la (Stern).

INTERAZIONE

Il termine ‘’ ’’ è stato introdotto da JOHN BOWLBY, il quale

ricollegandosi ai presupposti teorici e metodologici dell’etologia ha individuato una

motivazione primaria alla relazione con la madre. Gli scambi comunicativi e

interattivi che il bambino stabilisce fin dalla nascita, e che vanno strutturandosi in una

relazione di attaccamento, sono determinati da modalità primarie di segnalazione e di

risposta del bambino e non solamente dalla soddisfazione orale che la madre fornisce.

TENDENZA INNATA

Il legame tra madre e bambino si instaura sulla base sia una a

ricercare relazioni DIADICHE (visione monotropica) e a raggiungere una

RECIPROCITA’ RELAZIONALE, entro un contesto organizzato, continuo e

prevedibile di cure e di scambi con il caregiver.

La ricerca, orientata da MODELLI TRANSAZIONALI dello sviluppo, che studiano la

relazione madre-bambino come un sistema di comunicazione affettiva, ha inoltre

messo in luce la precoce strutturazione della mente infantile in rapporto alla

combinazione tra fattori costituzionali, temperamentali e autoregolativi intrinseci al

bambino e l’ambiente affettivo in cui il bambino è inserito. In questa prospettiva, il

‘’ADATTAMENTO RECIPROCO OTTIMALE goodness of fit model

costrutto di ’’ (

Thomas e Chess ) ha valorizzato il ruolo dell’adattamento reciproco tra la qualità del

temperamento del bambino, le aspettative e risposte delle figure significative,

LO SVILUPPO INFANTILE COME IL RISULTATO DELL’INTERAZIONE CONTINUA

spiegando

E DINAMICA TRA VARIABILI INDIVIDUALI E VARIABILI AMBIENTALI.

Alla luce di queste considerazioni, la valutazione psicologica dello sviluppo nella prima

infanzia è orientata verso una valutazione multidimensionale che prevede un attento

esame di:

1. Delle differenze individuali nello sviluppo del bambino : comprendere non

solo le differenze individuali nello sviluppo da un bambino specifico agli altri; ma

7

anche comprendere e valutare le eterocronie tra funzioni evolutive diverse dello

stesso bambino; ciò porterà a considerare i momenti critici dei passaggi di età e di

fase evolutiva e la qualità dell’adattamento del bambino a essi, ovvero se e come

trasformano gli aspetti cognitivi, affettivi e relazionali del suo sviluppo. Conoscere

sia i ritmi individuali del bambino di acquisizione di varie abilità ma anche

conoscere come il bambino comunica con l’ambiente e come reagisce agli stimoli

ambientali, come si adatta a nuove esperienze, intensità delle risposte, stato

d’animo, livello di attiva (stile di comportamento). Caratteristiche temperamentali

del bambino influenzano la percezione, i sentimenti, le aspettative e le

interpretazioni dei segnali del bambino da parte delle figure significative. Pertanto

le caratteristiche interne, espressione di individualità dello specifico bambino, e le

influenze ambientali non si sommano semplicemente, ma possono combinarsi in

modi complessi e influire sulla comparsa o meno di nuove capacità nei passaggi

evolutivi.

7 in biologia indica un cambiamento nei tassi di sviluppo di un individuo rispetto all'antenato.

Un esempio può essere quello dell'evoluzione cerebrale dell'uomo dai suoi antenati primitivi

all'uomo moderno. Fonte: Anatomia comparata dei vertebrati. 28

Metodi e strumenti di valutazione in psicopatologia dello

sviluppo

2. Dei profili di personalità dei genitori (caregiver): studi empirici dimostrano

che la qualità della relazione primaria promuove o ostacola lo sviluppo del

bambino; per capire la qualità del legame è quindi necessario conoscere la storia

affettiva e di relazione dei genitori e le eventuali variabili a rischio passate e attuali

che possono compromettere le capacità di sostegno allo sviluppo del bambino. Es.

depressione, situazione di stress prolungato possono compromettere le capacità di

SCHEMI DI ESSERE CON IL BAMBINO

una madre di mettere in atto di tipo

responsivo e sintonico; in modo concomitante il bambino vive l’esperienza

intersoggettiva di una caduta degli affetti positivi rispetto a cui organizza strategie

difensive precoci, come l’evitamento e il ritiro, che modificano la sua responsività

sociale.

3. Dall’esperienza interpersonale tra il bambino e i suoi genitori : la TRIADE

genitore-bambino-genitore si configura come complessa e interconnessa relazione

coniugale, alla relazione individuale di ciascun genitore con il proprio bambino e

agli aspetti della relazione di coppia centrati sul figlio, ovvero la genitorialità

coparenting

condivisa ( ). Dunque la valutazione dell’esperienza interpersonale tra

il bambino e i suoi genitori si intreccia dunque con diverse dimensioni relative alla

storia della coppia, ai legami familiari e intergenerazionali, alle differenze

di genere nell’essere padre e madre .

OSSERVAZIONE

Entro questo schema concettuale l’ è uno degli strumenti ELETTIVI

della valutazione dello sviluppo nella prima infanzia ed è parte integrante dei processi

SVILUPPO AFFETTIVO,

di misurazione che consentono allo psicologo di valutare lo

COGNITIVO E RELAZIONALE del bambino. A tal fine sono stati messi a punto metodi

e strumenti di osservazione dello sviluppo, che possono essere utilizzati in ambito

clinico e diagnostico quando le capacità comunicative del bambino non sono ancora

sufficientemente sviluppate per poter parlare da sé.

È possibile distinguere due tipologie di osservazione del bambino, rispetto al ruolo e al

grado di intervento dello psicologo clinico:

1. OSSERVAZIONE ‘’NON STRUTTURATA’’: in essa è minimo il grado di

informazione e di restrizione posti dallo psicologo al setting di osservazione,

alle risposte dei soggetti osservati (bambino e/o bambino-genitori) e alla

tecnica di raccolta dei dati. Può riguardare ad es. l’osservazione del gioco

libero e spontaneo del bambino, o del bambino e dei suoi genitori.

‘’aiuti il bambino a sentirsi a suo agio nella stanza di gioco’’ permettere

una relazione il più natura possibile in un nuovo ambiente tra madre-

bambino. Lo psicologo rimane nella stessa stanza: si potrà osservare

- Come il bambino si allontana dal genitore per esplorare il nuovo

ambiente(costituito di giocattoli oggetti e dallo psicologo)

- come il bambino usa il suo corpo durante il gioco (es. come copre gli occhi

nel gioco del cucu)

- o il corpo del genitore come compagno di gioco

Ulteriori dati forniti dall’osservazione del gioco

1. Capacità di attenzione e di concentrazione

2. Suo interesse nelle attività

3. Sviluppo motorio, cognitivo, simbolico/linguistico e sociale.

Il livello del gioco è direttamente proporzionale alla progressione evolutiva

29

Metodi e strumenti di valutazione in psicopatologia dello

sviluppo

del bambino nei primi 3 anni di vita.

2. OSSERVAZIONE ‘’STRUTTURATA’’ : fa invece riferimento a

un’osservazione guidata del bambino, in cui lo psicologo varia il

comportamento nei riguardi del bambino proponendogli compiti

differenziati a seconda dell’età e dello scopo dell’osservazione; i test

standardizzati di sviluppo, come per es. SCALE DI BAYLEY, BRUNET-

LEZINE, UZGIRIS-HUNT, costituiscono delle situazioni di osservazione

‘’strutturata’’, come situazioni predisposte.

3. SCALE DI VALUTAZIONE DELL’INTERAZIONE MADRE-BAMBINO: create

negli ultimi decenni, hanno lo scopo di procedere, successivamente

l’osservazione dei comportamenti spontanei della coppia madre-bambino, a

una misurazione per valutare l’adeguatezza dell’interazione e quindi di

programmare, all’interno del processo di valutazione clinica e diagnostica,

progetti di intervento per risolvere eventuali disturbi della relazione

genitore-bambino. Si tratta di tecniche di osservazione che prevedono l’uso

della videoregistrazione e di un laboratorio opportunamente allestito per lo

scopo; ciò può porre dei limiti pratici alla loro applicazione nel contesto

clinico.

SCALE DI SVILUPPO  utilizzate nella valutazione come prove strutturate di

specifiche abilità nelle aree:

1. Motoria

2. Cognitiva

3. Comunicativo/Linguistica

4. Affettiva

5. Sociale

Del bambino BRUNET-LEZINE, BAYLEY E UZGIRIS-HUNT

Attraverso le scale:

SCALE DI OSSERVAZIONE DELL’INTERAZIONE MADRE-BAMBINO:

Fedding Scale

1.

2. Play Scale

In due principali contesti di accudimento, l’alimentazione e il gioco durante i quali nei

primi tre anni di vita il bambino matura pattern di autonomia e un livello di sviluppo

emotivo e sociale più complesso; l’osservazione diretta, in questi contesti interattivi,

mira a valutare la qualità e il sostegno affettivo genitoriale nel facilitare e incoraggiare

le sperimentazioni del bambino, lo sviluppo della sua intenzionalità e del crescente

bisogno di autonomia.

STRANGE SITUATION

Inoltre e le sue applicazioni cliniche nell’infanzia. La teoria

dell’attaccamento ha dato un gran contributo sia nella valutazione delle differenze

individuali nei legami di attaccamento sia nello studio della regolazione affettiva,

verificando paradigmi scientifici rilevanti per la comprensione delle relazioni

significative e dei loro effetti sullo sviluppo della personalità infantile. 30

Metodi e strumenti di valutazione in psicopatologia dello

sviluppo

2.2 LE SCALE DI

SVILUPPO

Lo sviluppo va inteso come un percorso in cui convergono nuove e diverse funzioni: il

linguaggio, il pensiero astratto, la memoria; ad ogni età il bambino sarà diverso da

quello che è stato nell’età precedente.

Poiché l’emergere delle funzioni avviene, pur con le peculiari differenze individuali,

secondo una SEQUENZA GERARCHICA preordinata (camminare poi parlare), si possono

eterocronie tra le funzioni

creare che impediscono allo sviluppo di procedere in

modo armonico, ossia in possesso di tutte le funzioni e le competenze necessarie a

crescere. L’EPISTEMOLOGIA GENETICA PIAGET,

La psicologia dello sviluppo si afferma con di di

in quanto la sua teoria studia le origini della conoscenza attraverso la delimitazione

tappe di sviluppo . Studiano i cambiamenti menta

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Publisher
A.A. 2016-2017
96 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/07 Psicologia dinamica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher adele.massa di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dinamica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Cagliari o del prof Lucarelli Loredana.