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Estratto del documento

Polonia, Caucaso e altre regioni di frontiera persero deputati, la rappresentanza dell'Asia

centrale invece fu interamente eliminata con il pretesto della sua arretratezza la procedura

elettorale diventi più indirette più complessa, il ministro dell'interno ottenne il diritto di

manipolare i distretti elettorali: il vuoto di un proprietario terriero contava grosso modo

quanti voti di quattro membri dell'alta borghesia, di 65 rappresentanti della classe media, di

260 contadini e di 540 operai. In altre parole, al 200.000 membri della nobiltà terriera venne

garantito il 50% dei seggi in seno alla duma. Invio questo cambiamento regala finalmente al

governo ad una risposta collaborare, la terza duma resterà in funzione per tutto il periodo

legale della sua durata, vale a dire cinque anni, dal 1907 al 1912. Il governo è del sostegno di

26

circa 310 dei complessivi 442 deputati; l'opposizione era ridotta a 120 seggi, di cui la metà

cadetti. I sosia rivoluzionari boicottarono la terza quarta duma

durante le elezioni del 1912 il governo compì un deciso sforzo per ottenere una

maggioranza di destra suscettibile di eliminare la sua dipendenza dal voto ottobrista, ma non

ci riuscì: su circa 135 rappresentanti della destra, 98 erano turisti e 150 deputati dei gruppi

della sinistra degli utopisti. A causa della loro posizione centrale di utopisti continuarono ad

avere un ruolo assai cospicuo nell'assemblea. Gli ottobristi rappresentavano sia la nobiltà di

campagna meno conservatrice e i circoli d'affari, essi erano il gruppo più abbiente delle

ultime due; i cadetti invece rappresentavano professionisti sebbene la loro influenza si

estendesse a larghi settori della classe media. La destra difende a spada tratta gli interessi dei

proprietari terrieri pur non mancando di fare sforzi demagogici per ottenere più ampio

supporto. L'insoddisfazione rancore, diffusi tra le masse russe, trovarono un minimo

d'espressione della sinistra dell'assemblea.

La politica di Stolypin

Stolypin fu l'ultimo efficace e importante ministro della Russia imperiale, egli aveva

come meta la pacificazione la riforma. Con la prima intendeva una lotta senza quartiere

contro rivoluzionari perché, sebbene i movimenti di opposizione di massa tipici del 1905 non

minacciassero più il regime, il terrorismo continuava su larga scala; radicato soprattutto

dall'organizzazione di combattimento e socialrivoluzionari e dei socialrivoluzionari

massimalisti. Il terrorismo provocò migliaia di vittime, tra gli uccisi agenti di polizia

funzionari e numerosi cittadini innocenti. Per esempio nel 1906 in massimalisti fecero saltare

la residenza di Stolypin.

Stolypin agì con decisione durezza. Alla fine del 1906 numerose zone dell'impero russo

erano state sottoposte ai regolamenti speciali di vario genere, era stata sospesa la

pubblicazione di 206 giornali e oltre duecento direttori erano stati deferiti ai tribunali. Il

primo ministro inoltre i starò corti marziali formate da ufficiali privi di preparazione

giuridica, incaricati di processare gli imputati di terrorismo ribellione. Le corti marziali

restavano in funzione solo alcuni mesi, perché Stolypin mal presentò alla duma la proposta di

legge che istituiva e che pertanto decadde due mesi dopo la convocazione della seconda

duma. Esse pronunciarono la condanna a morte di oltre un migliaio di imputati: la “cravatta

di Stolypin”, vale a dire il nodo scorsoio, divenne proverbiale in Russia. La politica di

pacificazione nel complesso riuscì: i massimalisti e molti altri terroristi vennero uccisi sul

posto o condannati a morte, e numerosi furono i rivoluzionari che dovettero rifugiarsi

all'estero. Nel paese regna uno stato di relativa tranquillità.

Stolypin continua a promuovere infiltrazioni poliziesche nei movimenti rivoluzionari, con

un sistema di agenti e informatori. Alcuni erano agenti dubbi, il più famigerato Evno Azef,

informatore dell'attività dei socialrivoluzionari e capo della loro organizzazione di

combattimento.

Stolypin creò una riforma agraria di vastissima portata, che mirava lo scioglimento della

comune contadina e alla creazione di una categoria di singoli coltivatori, indipendenti ed

economicamente forti, la cosiddetta scommessa di Stolypin, basata su solidità e 27

moderazione. La comparsa di un vasto gruppo di agricoltori benestanti soddisfatti avrebbe

trasformato le campagne russe facendone un vivaio di conservatori del regime.

La nuova legislazione divise in due gruppi tutte le comuni contadine: quelli che

distribuivano le terre e quelle che non lo facevano. In questo secondo caso i contadini

semplicemente ricevevano i loro appezzamenti come proprietà personali, mentre nelle

comuni in cui aveva luogo una ridistribuzione periodica ogni capofamiglia poteva in ogni

momento richiedere che la terra assegnatagli nel quadro della ridistribuzione gli fosse

concessa proprietà personale. Infine, la comune poteva essere abolita del tutto da un voto di

maggioranza. Significativo il fatto che la riforma facesse del capofamiglia l'unico

proprietario della terra domestica, sostituendo la precedente proprietà congiunta.

La Banca d'Italia contadina divenne assai più attiva, aiutando gli agricoltori ad acquistare

terreni e numerose proprietà di Stato e della famiglia imperiale vennero offerti in vendita. Il

governo finalmente prese incoraggiare le migrazioni dei contadini verso le nuove terre in

Siberia e in altre regioni dell'impero. La riforma tese contadini più uguali, sotto il profilo

legale, riducendo i poteri della comune. Mr. duma collaborarono anche nel settore

dell'istruzione: una legge del 1908 prevedeva la scolarizzazione di tutti i bambini russi entro

il 1922.

Ma erano tutte cose che restavano al di qua di una riforma fondamentali soltanto la

legislazione agraria di Stolypin entrò una trasformazione delle condizioni del popolo russo,

ma persino messa aveva forse portata troppo limitata, essendo Stolypin decisa a non

procedere a confische dei territori nobiliari. Le misure di carattere progressista si

accavallarono misure reazionarie e avvenne così che la Russia costituzionale assistesse al

terrore di destra, per esempio gli assassinii di due deputati dei cadetti alla prima. Il governo

mancava di stabilità e il primo ministro abbia sarà gran parte della destra, oltre che tutta la

sinistra, e riuscì a varare un importante provvedimento legislativo sono persone

dall'imperatore prolungare la legislatura per tre giorni e a sospendere due membri di primo

piano del Consiglio di Stato. Questi suoi atteggiamenti indussero il leader degli ottobristi a

rassegnare le dimissioni da presidente della terza duma. Il 14 settembre 1911 Stolypin venne

ucciso da un agente di polizia legato a un gruppo rivoluzionario. Il suo successore, il conte

Kokovcov, pur non mancando di intelligenza e abilità, non disponeva della decisione e

dell'influenza che erano stati del suo predecessore e dopo poco più di due anni venne

sostituito dal debole e ormai senile Goremykin, che divenne così il primo ministro per la

seconda volta, assumendo la guida del governo all'inizio del 1914; a pochi mesi dall'inizio

della prima guerra mondiale.

La politica estera russa, 1905­1914

al pari delle altre potenze la Russia precipitò nel baratro della grande guerra. Nel 1914

decise di schierarsi con la Serbia e pertanto di fare ricorso alle armi. Le ambizioni e le

aspirazioni russe alla guerra non erano superiori a quelle di altri paesi, e anzi la preparazione

russa un conflitto armato si rivelò minore. L'impero degli zar non ebbe parte nella corsa alle

colonie d'oltremare, che costituì un importante elemento negli antefatti della grande guerra. 28

Gli interessi dei progetti russi nei Balcani nel medio oriente avevano un preciso parallelo in

quelli dell'Austria­Ungheria.

Il fatale conflitto scoppiò inizialmente tra l'Austria­Ungheria e la Serbia, ed entrambi i

paesi possono essere accusati di responsabilità del tragico evento; nel 1914 da tutte le potenze

che solo l'Austria­Ungheria desiderava la guerra, pur mirando semplicemente a una rapida

eliminazione della Serbia. Nel corso di un incontro avvenuto nella conferenza di pace di

Portsmouth, Guglielmo II di Germania persuase Nicola II a firmare un'alleanza difensiva,

che però non ebbe seguito. Negli anni successivi alla guerra russo­giapponese, ci fu un

allontanamento della Russia dalla Germania e un ulteriore avvicinamento tra Russia e

Francia. Oltre a ciò ci fu la firma di un'intesa anglo­russa, nel 1907, che trasformava un

rapporto di ostilità tradizionale in un rapporto di cordialità, trovando accomodamenti in quei

settori in cui gli interessi dei due paesi erano in rotta di collisione: in Persia la Russia ottenne

un'ampia sfera di influenza; la Russia accondiscese a considerare l'Afghanistan estraneo alla

sua sfera di influenza, la Gran Bretagna si impegnò a non cambiare lo statuto di quel paese e

a non interferire nei suoi affari interni. Gran Bretagna e Francia avevano già raggiunto un

accordo nel 1904, il nuovo patto segna la nascita della Triplice Intesa tra Francia, Russia

Gran Bretagna, contrapposta alla Triplice Alleanza di Germania, Austria­Ungheria e Italia.

Per la Russia l'intesa significava un'efficace alleanza militare e politica con la Francia e

soltanto un vago accordo con la Gran Bretagna. Lo schieramento con Francia e Gran

Bretagna acquisì Russia crescente popolarità ottenendo l'appoggio di liberali, di molti

radicali, di circoli economici legati al capitale francese e inglese.

Izvol’skij, fu ministro degli affari esteri dal 1906 al 1910, egli non solo strinse un accordo

con l'Inghilterra ma si dedicò anche a una attività politica nei Balcani e nel medio oriente.

Sia lui che il suo successore erano desiderosi di promuovere gli interessi russi contro Turchia

e Austria­Ungheria dopo un quarto di secolo di acquiescenza. Izvol’skij strinse un accordo

con il ministro degli esteri austriaco: la Russia avrebbe accettato l'annessione da parte

dell'Austria della Bosnia e dell'Erzegovina, e l'impero asburgico non avrebbe obiettato

all'apertura degli stretti a navi da guerra zariste. L'Austria Ungheria annessi la Bosnia ed

Erzegovina ma la Russia restò a bocca asciutta perché altre potenze, soprattutto la Gran

Bretagna, non ne vogliono sapere di vedere navi da guerra russi attraversare gli stretti.

Gli anni successivi all'annessione di Bosnia ed Erzegovina furono di tensioni, crisi e

conflitti nei Balcani e il medio oriente. Nel 1912 e il 1913 si combatterono due importanti

guerre balcaniche. Dapprima Bulgaria, Serbia, Grecia e Montenegro si unirono infliggendo

una sconfitta la Turchia e dil

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
47 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/21 Slavistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher HelderRoze di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura russa e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Calusio Maurizia.