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GIAPPONE
Storia molto diversa, frazionamento politico. Credenza che l'imperatore fosse un Dio. Nobili fanno quel che vogliono, i danjo (grandi famiglie) governano realmente. Uno, famiglia Tokugata, ottiene il titolo di Shogun (comandante esercito imperiale) e sottomette altri nobili, unificano l'impero frammentato. Samurai (piccola nobiltà) - contadini - amministrazione (vari strati popolazione). Giappone chiuso a influenze europee. Chiusi a influenze esterne.
AFRICA
Europei si disinteressano all'Africa nell'età moderna, se non come terra che fornisce schiavi. Etiopia unico stato cristiano (monofisita): rischio di essere distrutto dai musulmani, salvati dai portoghesi.
12.11.19 Fuori dall'Europa sono due le potenze che si confrontano, Inghilterra e Francia, gli altri che hanno impronta fuori dall'Europa diventano satelliti (Spagna della Francia con guerra di successione, Portogallo con l'Inghilterra e Province Unite anche con la salita al
trono inglese di Guglielmo d'Orange).
Prima metà Settecento: turbolento. Le cinque potenze principali cercano di spostare gli equilibri a proprio vantaggio. Le guerre europee della prima metà del Settecento non cambiano gli equilibri in maniera radicale.
Guerra di successione polacca: anni '30. Indica la debolezza della Polonia, monarchia elettiva per riunione e decisione della dieta. La competizione è tale che nel Settecento i candidati cominciano a farsi appoggiare da potenze straniere (facilitare ingerenza esterna nel momento più delicato della vita del regno). Due candidati, uno della Francia e uno degli Asburgo e della Prussia: diventa una guerra europea.
Incidentalmente è il candidato asburgico a prevalere, ma l'importante è rilevare la debolezza della Polonia. Tra 1772 e 1795 i suoi vicini si accorderanno per spartirsela: Asburgo, Prussia e Russia. Nel corso della guerra cambia anche la situazione italiana: prima gli Asburgo hanno
Ereditato i domini spagnoli e nel corso di questa perdono Napoli (regno indipendente, nel quale regna un altro ramo dei Borbone). Refiloasburgico sul trono polacco, perché non diventino troppo forti gli Asburgo a Napoli e filofrancese.
Guerra di successione austriaca: l'imperatore del SRI, per tradizione un Asburgo, Carlo VI non ha figli maschi. L'impero non è ereditario, non sarebbe un problema. Tuttavia le tante figlie che l'imperatore ha dovrebbero succedergli nei domini ereditari, asburgici non in quanto famiglia imperiale ma regno di Boemia, Ungheria, ducato di Milano ecc.
Maria Teresa è giovane quando il padre muore, si trova ad ereditare una serie di domini che nel corso del primo Settecento sono stati male amministrati, le finanze dei domini asburgici e sono vacillanti, il che si ripercuote nell'esercito. Federico II di Prussia coglie il momento di difficoltà interna e attacca gli Asburgo per ottenere la Slesia, ora parte della Polonia.
Era parte della corona di Boemia, popolosa e ricca di minerali (polo di sviluppo dell'area tedesca, risparmiato dalla guerra dei Trent'anni). La Francia coglie l'occasione per entrare in guerra. La Russia entra in guerra per attaccare la Prussia. Potrebbe essere un momento in cui i domini asburgici si sgretolano, invece Maria Teresa grazie soprattutto agli Ungheresi riesce a resistere. Ancora gli Asburgo perdono la Slesia ma per compenso ottengono un loro ramo sul trono di Toscana (nel frattempo si erano estinti i Medici). Queste guerre del primo Settecento non spostano in maniera significativa i rapporti di forza tra gli stati europei, si ragiona di compensi e scompensi.
Guerra dei sette anni (1757-1763): non è importante nel quadro europeo, non cambia molto anche se cambiano le alleanze. Gli Asburgo stanno con la Francia e la Russia contro di loro Prussia, con una situazione disperata di Federico II che sta per perdere Berlino. Muore lo zar e succede uno ammiratore di
Federico II, quindi si ritira dalla guerra favorendo la ripresa prussiana. Restano sempre le cinque potenze principali con aggiustamenti. Più delle altre però viene combattuta al di fuori dell'Europa: lo avevamo visto con la guerra di successione spagnola (vascello di permissione e Canada). I Francesi sono sbaragliati sulle colonie e sul mare, la tattica degli Inglesi nel mare è maggiore e ciò consente di isolare i Francesi in Nord America e in India e disbaragliarli militarmente. La Francia perde la Louisiana e la possibilità di influire sugli affari interni indiani, pur mantenendo i centri commerciali in India. America Nord, parte meridionale: parte orientale agli Inglesi, parte occidentale dal Mississippi alle montagne rocciose agli Spagnoli. Prima guerra mondiale, coinvolge altri continenti in maniera esplicita, anche se non coinvolge le potenze estere. Da questo momento la proiezione extraeuropea dei paesi europei ha un riflesso importante sulla storia mondiale.storiaeuropea.I paesi che si sono rivelati più deboli cercano di migliorare la propria parteamministrativa e militare (riformismo). L'Inghilterra non ha bisogno di riforme, la Francia non fa riforme per il sistema politico bloccato (non per mancanza di necessità). L'Inghilterra è un unicum in Europa, è una monarchia parlamentare, con dei limiti formali per il monarca. La legislazione fiscale e la successione non sono stabilite dal re. Il Parlamento è l'organo centrale del governo. Il Regno di Inghilterra e Scozia fondono i parlamenti, esiste l'unico re del Regno Unito di Gran Bretagna. Gli Hannoverinizialmente vengono trapiantati in Gran Bretagna, non conoscono le istituzioni, vengono da un principato meno importante. Questo consente alla vita politica inglese di svilupparsi attraverso proprie dinamiche: si sviluppa la prassi che il governo deve avere l'avvallo del Parlamento. Le forze politiche del Parlamento inglese sono
Due schieramenti si sono confrontati nel corso della prima e meno nella seconda rivoluzione: i Wigs e i Thories. I Thories sono i continuatori dei filoregi, favorevoli a una monarchia forte ma non oppressiva verso il parlamento, a una Chiesa anglicana distante e sostenitori degli interessi dei proprietari agrari. I Wigs, idealmente, continuano la tradizione dei parlamentaristi del Seicento, appartengono o simpatizzano per altre correnti religiose e perseguono gli interessi degli industriali. Tuttavia, ci sono alcuni punti in comune: tutti concordano che la monarchia debba essere protestante, che le tasse debbano essere controllate dal parlamento e che lo sviluppo tecnico e commerciale non debba essere interrotto. Il fatto di avere un sistema parlamentare dà origine all'opinione pubblica. L'organo principale è elettivo (Camera dei Lord ereditaria, Camera dei Comuni elettiva): il suffragio è censitario nel Settecento, votano all'incirca tutti i proprietari.
Significa che i candidati hanno bisogno dei loro voti. La discussione facilita la diffusione della stampa periodica. Sociabilità – il fatto che la gente parli non solo dei propri screzi ma anche di cosa fanno il re e i Francesi, chiacchiere da bar, a noi sembra normale ma nella Francia, Prussia contemporanee non si parlava di quelle cose, la politica era un affare segreto del re e dei suoi collaboratori, il popolo vede gli effetti. Si sviluppa l’editoria, con tanti opuscoli, e l’associabilità di cui si diceva trova locali pubblici e salotti, a un altro livello si svolge nelle accademie, luoghi di riunione privata di intellettuali. Anche le persone che in qualche modo hanno il tempo e la possibilità di occuparsi di politica iniziano a contare. Negli altri paesi il cui archetipo è la Francia la politica è un affare del re e dei collaboratori. La Francia è il paese modello per tutti gli altri. Luigi XIV era riuscito ad avere un potere conopposizioni tacitate. Alla successione, quando gli succede il nipote, c'è un consiglio di reggenza. Tutte le forze che Luigi XIV aveva messo a tacere tornano fuori, tornano ad esprimersi ugonotti e protestanti, eredi di chi si era convertito per non lasciare il Paese. Tornano ad esprimersi i giansenisti, corrente cattolica combattuta che aveva resistito. Tornano ad esprimersi i Parlamenti, non rappresentanze dei diversi ceti, ma tribunali supremi simili alla nostra Corte Costituzionale, che avevano il potere di opporsi ai decreti regali se questi si opponevano con la tradizione giuridica francese. I Parlamenti francesi, custodi delle leggi e della tradizione. Riprendono importanza i grandi nobili. Il fatto che la Francia non tragga grandi giovamenti dalle guerre del primo Settecento fa sì che cresca il disavanzo fiscale: la monarchia vorrebbe far pagare chi non paga in proporzione alle proprie ricchezze, ossia nobili e clero, che puntano alle spese di corte o a far pagare chi.non paga.Circolarità della cultura europea – tematiche in circolo anche in letteratura. Nelle accademie da un lato messa in comune di letterati in Europa, dall'altro una messa in secondo piano della provenienza sociale dell'associato (sempre mestiere per ricchi, l'operaio non ha tempo, ma il professionista spesso partecipa a una o più accademie come il nobile urbano o il nobile di provincia). Europa: unità culturale oltre che alle comunanze linguistiche. Le lettere sono un modo per mettere in contatto la gente di tutta Europa (rete riferimenti a Leibnitz). In questa Europa culturalmente unita un fenomeno di voga del Settecento è l'Illuminismo. Concentrazione di relazioni tra l'Encyclopedieintellettuali in Francia (dove è concepita) ma anche in area italiana fino in Polonia. L'Illuminismo viene preso ideologicamente da diversi governi come bandiera, motto per l'attuazione di quelle riforme che avrebbero comunque fatto.
Le caratteristiche dell'Illuminismo le richiamiamo: tutta l'antichità europea è razionalista, è razionalista Aristotele (?), lo è San Tommaso e lo sono le filosofie innestatesi sulla rivoluzione scientifica del Seicento. Gli illuministi evidenziano una ragione più immanente, alla fine San Tommaso lascia largo spazio all'attività divina. Questo dubbio sull'origine delle nostre conoscenze comincia a vacillare con Cartesio e cominciano a venire messe da parte; la conoscenza viene dalle esperienze, quindi dai sensi. Gli Illuministi complessivamente sono ottimisti, credono nel progresso (mutamento in divenire): la ragione umana può mutare in meglio la vita individuale e collettiva. Variesaminato ogni aspetto della vita personale e collettiva: ogni ambito della vita associata tende a venire analizzato dagli illuministi, e questo spinge la cultura europea verso il laicismo e il deismo. Miglioramento della società: iI governi dovrebbero curare il benessere dei sudditi (pubblica felicità).