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PAESI BASSI

Massimiliano I sposa Maria di Borgogna e acquista così i territori dei Paesi Bassi. Alla sua morte passarono in eredità al figlio Filippo il Bello, il quale morto prematuramente lasciò i territori a Carlo V (quindi territori asburgici). Alla morte divise l'impero in due, e il ramo spagnolo andarono al figlio Filippo II.

I Paesi Bassi erano divisi in 17 province autonome e i rappresentanti si riunivano all'Aia. C'era una differenza linguistica, religiosa e politica tra quelle del nord e quelle del sud: quelle del sud di lingua francese e fede cattolica, con economia arretrata e aristocrazia feudale; quelle del nord più innovative, al centro della città finanziaria di Amsterdam e Anversa, di lingua fiamminga e olandese con fede di grande tolleranza, quindi ci fu una diffusione del calvinismo.

Negli anni '60 del '500 in tutte le province scoppiarono delle rivolte anti-spagnole per ottenere maggior indipendenza economica.

Dall'egemonia della Spagna richieste → meno tasse e meno vincoli nel 1576 Lega di Gand. Fino a formare la Repubblica delle → province unite nel 1581 (tra le province del nord). Vennero istituite delle compagnie commerciali che garantivano il controllo del commercio marittimo tra mal baltico e oceano atlantico e una posizione all'interno del mar mediterraneo. Importante anche per il ruolo dell'espansionismo. La più grande fu la Compagnia Olandese delle Indie Orientali (1602): 10 compagnie decisero di fondersi e crearne una grande riuscendo ad ottenere anche più autonomia per stabilire le azioni commerciali e coloniali nell'Oceano indiano (il 3% delle conquiste doveva andare alla Repubblica). Questo permise di controllare il traffico con l'Asia delle spezie e tessuti preziosi. Nel 1621 venne creata la Compagnia Olandese delle Indie Occidentali interessi oltre → atlantico. Fondarono la nuova Amsterdam nel 1664, ribattezzata New York.

dall'Inghilterra. Oltre a questo si occupò del traffico degli schiavi, dello zucchero e del caffè. Adesso Amsterdam era un grande centro economico-finanziario e commerciale, oltre a sviluppo intellettuale e artistico.

INGHILTERRA DEI TUDOR:

1453: Conclusione della guerra dei cent'anni tra Francia e Inghilterra, con successo francese. L'Inghilterra si racchiude nel suo regno per un periodo.

1455-1485: Guerra delle due rose guerra civile tra i Lancaster (rosa rossa) e gli York (rosa bianca) perché entrambe volevano prendere potere al trono che era vacante. Finì con un compresso, con la salita al trono di Enrico VII Tudor, che era discendente di un ramo dei Lancaster e aveva sposato una donna appartenente agli York.

Egli cercò di pacificare il territorio dopo la serie di lotte e guerre, e si interessa ai traffici nel continente americano, così appoggia alcune spedizioni oltreoceano, anche se non trovano i metalli preziosi perché

Vennero anticipati dagli spagnoli. Sul territorio sviluppò per l'allevamento le enclosures (privatizzazioni e recinto delle terre, non più collettive). Alla sua morte passò il figlio Enrico VIII il quale fu protagonista dello scisma anglicano nel 1534 ragioni politiche e non religiose. Si vuole risposare perché la moglie, spagnola Caterina di Aragona non gli dava figli maschi, e si innamora di una dama di corte Anna Bolena: chiede al pontefice Clemente VII l'annullamento del matrimonio, ma egli rifiuta perché era appena finito il Sacco di Roma e si tentava la pacificazione (era la zia di Carlo V), così lo fa annullare dal parlamento inglese con un atto di supremazia (supremazia sopra i divieti dati dal pontefice): l'Inghilterra si stacca così dalla Chiesa di Roma e diventa Chiesa Anglicana. Il problema poi fu che anche lei non gli diede figli maschi e si risposò con un'altra donna che finalmente gli diede un erede.

maschio così da stabilire il suo successore con l'atto di successione (1544): Edoardo VI Tudor, poi la prima figlia avuta dal primo matrimonio, Maria Tudor e ancora dopo la seconda figlia Elisabetta.

Edoardo VI (1547-1553): attua alcuni cambiamenti perché si avvicina al calvinismo. Ma il regno durò poco.

Maria Stuart Tudor: (1553-1558) chiude ogni tentativo di diffusione del calvinismo perché cattolica. Sposò il re di Spagna Filippo II. Le due corone rimangono autonome. Passa alla storia come la 'sanguinaria' perché attuò una repressione sanguinaria e violenta dei protestanti.

Elisabetta I (1558-1603): voleva equilibrare l'Inghilterra dal punto di vista religioso, però dal punto di vista protestante. La sua politica era anti-spagnola e anti-cattolica. Nei confronti dell'Irlanda cattolica attuò una politica repressiva, colpì, ovviamente, anche i vari esponenti inglesi cattolici; ne

fece le spese anche la cugina Maria Stuart, regina di Scozia, che era fermamente cattolica. Quest'ultima, nel passato, si dovette rifugiare in Francia e successivamente sposò Francesco II. Quando morì, Maria Stuart si rivolse a Elisabetta chiedendo rifugio, ma invece venne imprigionata e nel 1587 fu giustiziata. Tutti questi eventi portarono ad un aumento delle tensioni con la Spagna cattolica. Filippo II desiderava la corona inglese e quindi Elisabetta incrementò gli atti di pirateria contro gli spagnoli. Inoltre, appoggiò la ribellione delle Province Unite contro la Spagna e organizzò la spedizione dell'Invincibile Armata per attaccare gli inglesi. Tuttavia, gli spagnoli subirono una clamorosa sconfitta. Elisabetta uscì vittoriosa da queste sfide e rafforzò lo sviluppo economico-finanziario del paese. Inoltre, promosse l'espansionismo coloniale, come dimostra la fondazione della prima colonia chiamata Virginia, in suo onore (vergine perché Elisabetta non si era mai sposata). Per favorire gli interessi dei contadini costretti a spostarsi nelle città a causa delle enclosures, Elisabetta introdusse alcune norme a loro favore.

A loro favore 'Poor Laws'. 12° LEZIONE: 05-11-2021

Elisabetta muore nel 1603, lasciando il trono vacante, così per evitare problemi per la successione, il Parlamento decide di far andare al potere il suo parente più prossimo, James Stuart (Giacomo I), figlio di Maria Stuart. Egli si dichiarò cattolico. Dovette mantenere sia la corona spagnola che quella scozzese, che erano due realtà diverse perché la Scozia (aveva sotto di essa l'Irlanda e il Galles) era più arretrata. Morì nel 1625 e passò suo figlio Carlo I. Egli tentò l'assolutismo della monarchia, andando contro il Parlamento (diviso in camera alta (lords) e camera bassa). Nel 1628 il Parlamento gli aveva fatto firmare una petizione di diritto per limitare i suoi poteri:

  1. Vietata l'imposizione di tasse senza l'approvazione del Parlamento
  2. Vietato al re di obbligare i cittadini aristocratici di dare alloggio ai soldati
  3. Vietato il ricorso
alla legge marziale (sospensione delle leggi dello stato facendo passare l'amministrazione ai militari).
  1. Vietati gli arresti senza giusta motivazione
Il re non accettando questi divieti nel 1629 decide di non convocare più il Parlamento per ben 11 anni, mettendo così in atto una monarchia assoluta. Dal 1642 al 1649 però scoppia una guerra civile con la vittoria del Parlamento che trovò l'appoggio dalle flotte militari scozzesi, i New Model Army con a capo Cromwell. Il re venne fatto prigioniero e poi giustiziato. A questo punto si formò il Commonwealth (Cromwell accetta solo il potere di Lord Protector e non di sovrano) fino al 1660. Dopo due anni morì il Lord e per non trovarsi in lotte di successione il Parlamento decise di ripristinare la monarchia con Carlo II Stuart (figlio di Carlo I), a patto che si rispettassero a vicenda: con lui infatti ci fu un regno di 25 anni sereno. Alla sua morte, senza eredi, passò il potere al fratello.

Giacomo I che al contrario era cattolico e puntava all'assolutismo, risvegliando il malcontento del Parlamento. Quando nel 1688 nacque il figlio, per evitare una successione puramente cattolica, il Parlamento chiamò la sua primogenita Maria che si era trasferita in Olanda come sposa di Guglielmo III d'Orange. I due presero il posto di Giacomo II che fu scomunicato e si rifugiò alla corte di Luigi XIV. Questo processo fu chiamato 'La gloriosa rivoluzione' perché senza armi. Fecero un accordo col Parlamento detto Bill of Rights, un documento che sancisce la supremazia del parlamento sulla monarchia nascita della monarchia parlamento (1689).

13° LEZIONE: 19-11-2021

Francia di Luigi XIV: (1643-1715)

Potere affiancato dal Cardinale Mazzarino che continuò il rafforzamento del prestigio della corona francese già intrapreso da Richelieu. È colui che fa uscire la Francia dalla guerra dei 30 anni con la pace di Vestfalia (1648), e poi

con la pace dei Pirenei (1659). Difese il potere del re dalle due fronde che si erano ribellati con poteri differenziali rispetto alla monarchia: fronda parlamentare e fronda dei principi (antica nobiltà francese, soprattutto quella di Spada). Mazzarino nel 1661, e qui comincia il governo assoluto di Luigi XIV. Egli scrisse delle memorie dal 1661 al 1671, dove riportava i suoi pensieri alla morte del cardinale, e i suoi pensieri a riguardo del suo governo, e si rende conto che lui è nato proprio per essere re, infatti si nominò Re Sole, perché i suoi 'raggi' vanno a illuminare tutto il territorio francese. La sua politica fu di accentramento con modi vigorosi e decisi rispetto ai predecessori. La politica estera era molto militarista, infatti era sempre in guerra, ma non perse mai perché era legata da molte alleanze europee. Consentì alla Francia di consolidare la propria egemonia sul territorio europeo soprattutto a discapito della Spagna cheiniziò il suo declino; e poi anche per consolidare le sue posizioni in ambito coloniale sull'Atlantico (tra Canada e Stati Uniti). La politica interna: rappresentò il modello e il punto di riferimento per tutti gli altri sovrani assoluti europei (ricordare infatti che Giacomo II si rifugiò alla sua corte). Veniva affiancato da poche persone di fiducia: ministro delle guerra, degli esteri e delle finanze. Si concentrava sulla nobiltà di Toga e gli intendenti (figure di proto-prefetti, perché venivano scelti dal sovrano e inviati nelle province per esercitare la giustizia e far pagare le tasse). Il centro del suo potere fu la Reggia di Versailles (dal 1682) e là attirava tutti i nobili francesi attraverso doni e ricche pensioni, per poterli controllare, così eliminandoli dalle province poteva sostituirli con i suoi intendenti. La vita di corte venne regolata da una serie di norme cerimoniali che dettero vita ad una gerarchia aristocratica.

ubbidiente.→L'effettivo potere della sua

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A.A. 2021-2022
17 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/02 Storia moderna

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