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Levi rispetta molto il greco perché era contrario alla violenza ed è difficile che una persona che sia
stata prigioniera nei lager non ricorra alla violenza per sopravvivere.
Quello del greco è uno dei grandi ritratti del libro: bravura nel mercato, furbizia, grande morale e
==>
consapevolezza il greco è consapevole del concetto di “guerra sempre” non si può mai
abbassare la
guardia.
Levi cerca sempre di relazionarsi con il mondo, di comunicare; il greco, al contrario, è consapevole
di quando sia il giusto momento (a volte lo considera inutile e una perdita di tempo).
Ad es. “spreca” la comunicazione quando trova il gruppo di italiani che hanno
vissuto le sue stesse esperienze in guerra (sfrutta la parola per condividere esperienze comuni)
Etica del lavoro:
Per Levi lavoro ben eseguito (con presenza di una disciplina)
Per il greco lavoro indipendente (assenza di disciplina o gerarchia) che porta al guadagno
senza limitare ==>
la libertà dell’uomo (no lavori servili) sono ammessi anche lavori illeciti
come il furto (non la rapina perché era contro
la violenza) ==> lavoro mercantile (commercio)
L’abilità principale nel commerciare del greco stava nella velocità di capire quale fosse la merce
più richiesta al mercato dagli acquirenti.
In questo viaggio il senso del mercato è il filo conduttore, aiuta nella sopravvivenza. Levi non ne
era portato perché era un intellettuale, ma provava curiosità e stima per chi possedesse questo
senso (come il greco).
Levi durante il suo viaggio di ritorno è spinto da:
− Curiosità
− Spensieratezza
− Voglia di comunicare e relazionarsi
− Interesse linguistico (volontà di imparare nuove parole)
Chiunque nella sua situazione (lunghe soste, lungo viaggio di ritorno) non vedrebbe l’ora di tornare
nel proprio paese, ma Levi sfrutta questo viaggio come un’occasione di comunicare, imparare
nuove lingue, vedere diversi posti del modo e cerca di godere al massimo della propria libertà.
Il greco fornisce a Levi molte lezioni di vita (es. scarpe, “Guerra è sempre”, realtà delle cose, non
perdere tempo in parole inutili).
Due elementi fondamentali del ritratto del greco:
==>
1. La sua morale del lavoro ( lavoro mercantile), che è diversa da quella di Levi
2. L’idea “Guerra è sempre” (lezione della concretezza e importanza di avere un paio di
==>
scarpe perché non esiste una tregua, bisogna sempre essere pronti a tutto sempre
combattere per sopravvivere)
4° capitolo de “La tregua”: “Katowice”
Ricompaiono qui alcune figure fondamentali conosciute da Levi (es. Leonardo). 9
Campo di sosta organizzato dai sovietici in modo approssimativo e senza un’organizzazione (ad
es. nessuna regola, nessun orario, recinzione solo simbolica perché anche se c’era una guardia
all’entrata le persone potevano entrare e uscire tranquillamente da un buco nella recinzione).
Maria e Galina: donne che cercano di sfuggire a questa mal organizzazione assegnandosi un
ruolo, un compito da svolgere. La prima era un’infermiera militare sulla quarantina con una
mentalità sovietica, quindi molto legata alla burocrazia. La seconda era un’ucraina di diciott’anni
molto allegra e solare, piena di vita e sempre pronta ai pettegolezzi.
Colonello Rovi: si conferisce la carica di colonello da sé non c’è un’organizzazione, chi si è
==>
organizzato lo fa sulla base del proprio carattere e delle proprie abilità Rovi infatti era portato
per essere al comando, non sapeva stare senza una carica, amava il potere, non era neanche un
militare ma si presentò al comando sovietico come plenipotenziario degli interessi italiani.
L’unico che faceva bene il proprio lavoro ed era in grado di mantenere l’ordine era Leonardo de
Benedetti:
medico amico di Levi, mette il suo ritratto come opposizione a quello di Rovi che ha costruito il suo
potere sulla falsità e sulle menzogne, mentre Leonardo è un uomo buono, un bravo medico che
aveva subito la deportazione e nel lager non è stato riconosciuto come medico perché i medici
erano in sovrannumero e lui non parlava neanche tedesco (non godette di nessun “privilegio”
all’interno del lager).
Leonardo de Benedetti è il ritratto della sopportazione: combatte contro tante pene e difficoltà per
==>
sopravvivere. è il moderno Giobbe: il coraggio se lo dà da solo. (13/03/17)
Due elementi importanti dell’opera:
− Tema del romanzo di formazione: il protagonista è già formato, è adulto (anche a causa
dell’esperienza del lager). Questa formazione deriva dai molti contatti con il mondo e con
personaggi diversi e insoliti. Grande Europa, mondo pacificato
(liberazione + pace)
− Elemento linguistico: confusione babelica delle lingue. Ammirazione di Levi nei confronti di
personaggi poliglotti, davanti ai quali Levi si sente in difetto perché non conosce molte
lingue. Questa babele linguistica è rappresentata dalle deformazioni del linguaggio che
diventano esse stesse forme di comunicazione (ad es. Cesare che si fa capire attraverso
gesti e diminutivi, storpia le parole, le italianizza)
Formazione del personaggio e deformazione linguistica
5° capitolo de “La tregua”: “Cesare”
Cesare lo aveva conosciuto nel campo di concentramento, era ammalato e si era poi ripreso.
A Katowice aveva poi fatto finta di essere ammalato per sfuggire alla raccolta russa di uomini che
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servivano per costruire una trincea di protezione contro i tedeschi. furbizia
Cesare è simbolo di intraprendenza e deformazione linguistica che diventa essa stessa una forma
di comunicazione (Cesare non conosce le lingue dunque utilizza diversi metodi per comunicare)
Elemento teatrale: c’è la presenza di un
teatro dentro il teatro farsi capire a
gesti, inscenare situazioni per spiegarsi
Cesare è una figura in contrapposizione con quella del greco: è un giovane commerciante che
proviene dal ghetto romano (sfrutta il gergo romano per commerciare). A differenza del greco, che
odia perdere tempo in parole inutili e commercia velocemente e abilmente per ottenere subito i 10
risultati, Cesare dà importanza alla comunicazione mentre svolge la sua attività di commercio (per
questo Levi preferisce Cesare). In Cesare risiede una voglia di vivere che nel greco non è
presente.
Quando Levi e Cesare escono dal campo di Katowice per recarsi al mercato trovano un mondo
==>
post-bellico, distrutto, ma accanto a questa distruzione è presente una rinascita del mercato
voglia di rinascere e uscire dalla distruzione.
Levi ammira l’intraprendenza di Cesare, la sua abilità di commerciare e di sapersela cavare.
Cesare approfitta rapidamente di persone e situazioni per sopravvivere “furbo e ingenuo”: la
sua furbizia è spontanea, sa quando è il momento di cogliere un’occasione. ==>
Le poche parole straniere che Cesare conosce gli sono sufficienti per commerciare in qualche
modo riesce a farsi capire. Nel campo di Katowice trova una sua dimensione: era conosciuto da
tutti, aveva un posto fisso al mercato con propri acquirenti, godeva di un suo prestigio.
Levi lo ammira molto anche perché Cesare, al contrario suo, ha una grande vitalità e voglia di fare.
All’interno di questa babele linguistica dunque Cesare non è un poliglotta perché parla solo italiano
(più precisamente romanesco), storpia tutte le parole, italianizzandole, soprattutto quelle polacche.
==>
Deformazione linguistica grammelot: nel lessico teatrale, imitazione della cadenza e
della sonorità di una lingua o di un dialetto in un discorso
senza però articolare frasi di senso compiuto.
In questo capitolo dunque contano i personaggi di formazione e l’elemento della babele linguistica
all’interno della quale risiede una deformazione linguistica.
(Quando Levi arriverà alla fine del viaggio, senza festeggiamenti né gloria, proverà un senso di
positività e gioia verso i vincitori) (15/03/17)
È un viaggio di ritorno, di liberazione, ma c’è comunque un sentimento di paura e inquietudine
perché si tratta di un viaggio lungo e difficoltoso.
Valore linguistico ne “La tregua”: saggio “Primo Levi nella torre di Babele” di Cesare Segre
pubblicato nel libro “tempo di bilanci”. Il tema della torre di Babele è il tema del plurilinguismo.
Gli elementi plurilinguistici in “Se questo è un uomo” sono indice di una precipitazione nella torre di
==>
Babele, verso gli inferi i prigionieri che non capiscono la lingua straniera e per questo si
collocano tra i sommersi.
Ad es. in “Se questo è un uomo” l’episodio della zuppa di cavoli e rape definita in diverse lingue
==>
rappresenta la discesa verso gli inferi il plurilinguismo rappresenta la condizione infernale
dell’uomo come prigioniero, la complessità ed infernalità del luogo in cui si trova (Lager)
Ne “La tregua” il plurilinguismo come discesa verso gli inferi viene superato e diventa indice di
varietà e diversità dell’Europa liberata e inoltre all’interno di questo plurilinguismo risiede una
deformazione linguistica che diviene essa stessa una forma di comunicazione.
Funzione della scrittura:
“Se questo è un uomo” come funzione di testimonianza
“La tregua” come funzione di testimonianza, riflessione e curiosità 11
Levi, pur riservando molta attenzione e interesse per lingue, pratica una scrittura che può essere
raggiunta da tutti vuole instaurare una comunicazione il più larga possibile per potersi rivolgere
a tutti i lettori.
==> lingua di tono medio, senza termini elevati e difficili
Ne “La tregua” all’interno di questo tipo di scrittura inserisce la sua curiosità linguistica che è anche
una deformazione comica ==> riflette su come si fonda la comunicazione umana
La diversità linguistica non è più un elemento negativo, ma è utile per mostrare la sua curiosità
nelle lingue, per descrivere i personaggi e per inserire la comicità.
Il ritratto di Cesare è un ritratto molto ampio, che riappare per tutto il corso del viaggio di ritorno.
6° capitolo de “La tregua”: “Victory day”
È il momento dello spettacolo all’interno del campo di Katowice nel quale si trova Levi.
Per l’annuncio della fine della Guerra l’8 maggio 1945
Attraverso questo spettacolo Levi comunica i diversi tratti dei p