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cacao. IDEA E REALTA’ DEL CONCETTO DI NAZIONE NELL’EUROPA MODERNA

Gli ideali di libertà e uguaglianza si diffusero in Europa nell’800 dopo la Rivoluzione Francese. Con questa

infatti si diffuse l’idea di affermare le idee di nazione e di autodeterminazione dei popoli. Con la Rivoluzione

Francese si era diffuso l’esempio che la sovranità popolare potesse guidare lo Stato. I vincoli feudali

dovevano essere eliminati.

Nacque un sentimento collettivo che faceva identificare tutti con il proprio paese tant’è che i cittadini di un

Paese, nazione o Stato si facevano chiamare patrioti proprio per identificare l’appartenenza ad una patria

creata dal consenso popolare da difendere e amare.

A sostenere la diffusione di tali ideali contribuì il romanticismo che a differenza dell’illuminismo che dava

maggior importanza al sentimento, esaltava il sentimento, la forza interiore dello spirito poiché era l’unico

valido strumento capace di rendere gli uomini vittoriosi dinanzi agli ostacoli. Portava a rivendicare gli ideali

di indipendenza, la religione della patria e l’individualità delle nazioni.

Per i romantici vi era una missione in tutte le nazioni: ognuna di loro è portatrice di un disegno divino da

attuare in nome della libertà. Con il romanticismo venivano esaltate le passioni, i tormenti dell’individuo.

Il romanticismo sostiene ordinamenti liberal – costituzionali, il liberismo. Tutto ciò finì per stimolare e

ispirare moti nazionali insurrezionali per il raggiungimento dell’indipendenza resa ancora più lontana

dall’attuazione del Congresso di Vienna dei due principi che altro non fecero che assecondare le mire

espansionistiche dei potenti. UNIFICAZIONE TEDESCA

Durante il 19esimo secolo la Germani e la Prussia avevano conosciuto uno sviluppo in campo industriale

4

tanto intenso da rendere i loro territori i più evoluti in Europa. Questo favorì la nascita degli JUNKER , una

5

nuova classe borghese che mirava ad ottenere orientamenti liberali all’interno della Prussia . Di qui

l’iniziativa di creare un partito del progresso di carattere moderato. Si presentava la volontà politica della

Prussia di un’unificazione con la Germania. A spingere in tale direzione ci furono il Re Guglielmo I

Hohelzollern e Bismark, seguace di una politica antiborghese, militarista e illiberale. Bismark mirò alla

formazione di un esercito potente e ben organizzato che affidò a Moltke, generale di grande genio. Bismark

si oppose al Parlamento e spinse il Re a governare senza l’approvazione di questo appoggiandosi

esclusivamente all’esercito, alla burocrazia e alla magistratura, basi di una perfetta politica autoritaria.

Bismark proseguì con una politica intimidatoria con l’obiettivo di realizzare l’UNITA’ TEDESCA sotto

l’egemonia della Prussia. Per farlo era necessario combattere l’Austria per eliminare qualsiasi ingerenza.

Bismark pensò di farsi alleata la Russia nella guerra contro i Polacchi.

La Prussia non era ben vista dagli altri stati che finirono per favorire Vienna. A questo punto la Prussia cercò

di far valere il suo esercito e lo fece un due occasioni:

- GUERRA AUSTRO – PRUSSIANA scoppiata dopo che tre ducati danesi erano stati spartiti tra

Austria e Prussia. La Prussia attaccò uno di questi ducati assegnati all’Austria. Il conflitto si risolse

con la Pace di Parigi che vide gli Asburgo fuori dalla Germania e la nascita della CONFEDERAZIONE

DELLA GERMANIA DEL NORD sotto la tutela di Berlino. La Prussia si era così sostituita all’Austria

nel ruolo di stato guida dei tedeschi.

- GUERRA FRANCO – PRUSSIANA Bismark voleva fare della Prussia un impero e ciò non andava

bene alla Francia che voleva mantenere la sua posizione di predominio in Europa. La scintilla

scoppiò quando fu offerto il trono di Spagna a Leopoldo di Hohelzollern che però rifiutò a causa

dell’opposizione di Napoleone III che chiedeva la rinuncia formale su qualsiasi aspirazione futura al

4 La borghesia era stata spazzata via nei moti del ’48 e si era rassegnata ad un ruolo subalterno.

5 Voleva creare un’ unione confederale.

trono spagnolo da parte della casata degli Hohelzollern. Guglielmo I non accolse la richiesta e inviò

un telegramma a Bismark che dopo averlo manipolato lo comunicò alla stampa. Così nel luglio del

1870 la Francia dichiarò guerra alla Prussia. La Francia si trovò sin da subito in difficoltà di fronte

all’esercito Prussiano ben organizzato. La sconfitta per la Francia arrivò nella battaglia di Sedan che

segnò la fine del predominio militare francese su tutta l’Europa.

Dopo la guerra Franco – Prussiana nasce l’impero Germanico sotto la guida del Kaiser Guglielmo I Re di

Prussia. Nasce così il PRIMO REICH. RIVOLUZIONE FRANCESE

Possiamo suddividerla in 3 fasi:

- FASE LIBERALE

- FASE GIACOBINA

- FASE TERMIDORIANA

> PRIMA FASE : STRUTTURA DELLO STATO E MOTIVO DEL MALCONTENTO

La Francia era suddivisa in : clero ( PRIMO STATO ), nobiltà ( SECONDO STATO ), borghesia e popolo ( TERZO

STATO). La suddivisione si rifletteva anche dal punto di vista giuridico. All’interno della nobiltà esistevano

delle differenze tra NOBILTA’ DI SPADA e NOBILTA’ DI TOGA, lo stesso avveniva nel clero che si suddivideva

in ALTO CLERO e BASSO CLERO, ovviamente l’ALTO godeva di maggiori privilegi.

La CAUSA del malcontento è da ricercare nell’AUMENTO DEI PREZZI che per via della crisi aumentavano

sempre più e a farne le spese era sempre il terzo stato. La situazione si aggravò quando si alzarono i prezzi

dei beni alimentari come pane e cereali, alimenti base della dieta di quel periodo. Luigi XVI si trovò

costretto a convocare gli Stati Generali . I primi contrasti emersero sui procedimenti di voto : i nobili

volevano che il voto avvenisse ‘per stato’, mentre il terzo stato ‘per testa’. Nel secondo caso le cose si

sarebbero messe a svantaggio della nobiltà ecco il perché del voto ‘per stato’. La questione andò avanti per

molto tempo finché il terzo stato non decise di riunirsi come una sorta di ATTO RIVOLUZIONARIO e

trovando la sala delle assemblee chiusa decise di riunirsi in una sala adibita al gioco della palla corda, ecco

perché questo viene ricordato come IL GIURAMENTO DELLA PALLACORDA. In questa situazione si costituì

l’ASSEMBLEA NAZIONALE da parte del terzo stato. Clero e nobiltà risposero costituendo un’ ASSEMBLEA

COSTITUENTE. La situazione si aggravò con la RIVOLTA DELLA FAME in cui vediamo fronteggiarsi i familiari

del Re e l’intero popolo di Parigi. Il popolo si ribellò mirando alla PRESA DELLA BASTIGLIA. A questo punto il

governo della città fu assunto da un consiglio cittadino, la MUNICIPALITA’ e la difesa fu affidata alla

GUARDIA NAZIONALE. Le sommosse dilagarono in tutte le province tant’è che l’assemblea per frenarle

decretò l’abolizione dei privilegi del clero e della nobiltà e approvò la DICHIARAZIONE DEI DIRITTI

DELL’UOMO E DEL CITTADINO. Il Re ovviamente non l’approvò e a quel punto la folla di Parigi si inasprì e

marciò su Versailles costringendo il Re a trasferirsi a Parigi. Si vennero a creare del CLUB tra cui spiccavano i

GIACOBINI di Robespierre e i CORDIGLIERI di Danton e Marat. La maggioranza dell’assemblea era però

formata dalla borghesia moderata favorevole alla monarchia. Intanto il Re cercava di fuggire ma venne

riconosciuto e ricondotto a Parigini.

I rapporti tra monarchia e cittadini si inasprirono ancor di più quando una manifestazione venne repressa

dalla Guardia Nazionale. Questo episodio è ricordato come ECCIDIO DI CAMPO MARTE. L’Assemblea di

avvicinò alla monarchia e fece approvare una COSTITUZIONE BORGHESE che continuava ad escludere il

popolo dal voto per via del suffragio censitario.

> SECONDA FASE: FORMAZIONE DI UN’ASSEMBLEA LEGISLATIVA

Questa assemblea era costituita dai diversi appartenenti alle correnti politiche:

- FOGLIANTI di LaFayette e sostenitori della monarchia costituzionale;

- INDIPENDENTI,

- GIACOBINI di Robespierre volevano un suffragio universale e una democrazia basata sulla

sovranità popolare, avevano molti consensi;

- GIRONDINI costituiti dalla ricca borghesia e avevano tendenze repubblicane;

- CORDIGLIERI di Danton e Marat;

Il Re cercò rifugio presso l’assemblea legislativa che però lo fece imprigionare. A Valmy venne convocata la

CONVENZIONE NAZIONALE eletta a suffragio universale. Questa dichiarò decaduta la monarchia e proclamò

la repubblica. Il Re venne ghigliottinato con la pressione giacobina e iniziò il periodo del TERRORE. I

giacobini prevalsero sui girondini. Il terrore fu un periodo delicato che diede vita a continue carcerazioni,

complotti e condanne a morte. Tra i giacobini vi era una parte più moderata guidata da Danton mentre

Robespierre voleva imporre una dittatura personale e così eliminò Danton. A questo punto abbiamo la

LEGGE DEI SOSPETTI in base alla quale veniva soppressa ogni forma di garanzia di giustizia per eliminare gli

avversari. La Francia si stancò presto di questo clima di persecuzioni così la convenzione fece votare

l’arresto di Robespierre che venne ghigliottinato. Finiva così il periodo del terrore.

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> TERZA FASE : LA BORGHESIA MODERATA SI SCHIERA CON I TERMIDORIANI

Si apre la terza repubblica che abolì il suffragio universale. Si apre la fase del TERRORE BIANCO in cui si

fronteggiano giacobini e girondini. È questo il periodo del DIRETTORIO che detiene il potere esecutivo. Il

direttorio però non viene approvato né dai girondini né dai realisti che organizzarono un’insurrezione però

soffocata; lo stesso fanno i giacobini organizzando la CONGIURA DEGLI EGUALI anche questa repressa sul

nascere dai reparti del commando di NAPOLEONE BONAPARTE.

CONGRESSO DI VIENNA

Il Congresso di Vienna si apre dopo la fine delle guerre Napoleoniche che avevano cambiato il volto

dell’Europa. Si auspicava un ritorno al passato con l’aristocrazia ancora al potere in Austria, Prussia, Russia

e Francia. L’aristocrazia voleva tornare la classe egemone ai danni della borghesia.

Questa tendenza di ritorno al passato caratterizzò un periodo che è ricordato come ETA’ DELLA

RESTAURAZIONE.

Il ripristino dei regimi monarchici prende il via con il Congresso di Vienna il 1° NOVEMBRE 1814. A

presiedere il congresso c’è Matternich, il ministro degli esteri austriaco. Obiettivo di Matternich era quello

di ripristinare l’assetto dell’Europa come era prima della Rivoluzione Francese e l’avvento di Napoleone.

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
30 pagine
7 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/02 Storia moderna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher bonnie_park di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia moderna e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Pescosolido Guido.