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Caratteristiche dei beni pubblici
I beni pubblici hanno le seguenti caratteristiche:
- Indivisibilità nelle prestazioni singole
- Non rivalità nel consumo
- Non escludibilità
- Costo coperto mediante l'imposizione fiscale
Beni che generano esternalità
Lo stato deve intervenire con strumenti di politica fiscale imponendo tributi sulle attività che provocano esternalità negative e erogando sussidi o sgravi fiscali per le attività che producono esternalità positive.
Beni di merito
I beni di merito sono beni che hanno un rilevante interesse sociale, come ad esempio le vaccinazioni obbligatorie e l'istruzione.
Situazioni di monopolio
Si verifica una situazione di monopolio quando una sola parte controlla l'offerta di un bene o servizio.
Insufficienza delle informazioni
Si verifica un'asimmetria informativa quando una delle parti coinvolte nasconde informazioni che potrebbero influire negativamente sull'accordo.
Equità nella distribuzione della ricchezza
Lo stato può intervenire attraverso gli strumenti di finanza pubblica per garantire un'equa distribuzione della ricchezza.
contrarre il reddito di alcuni contribuenti aumentando il prelievo fiscale e può incrementare il reddito di altri mediante sussidi e sgravi fiscali.
Secondo i classici le DISUGUAGLIANZE NON POSSONO ESSERE EVITATE, essi quindi giustificano le politiche redistributive soltanto per mettere tutti 'sulla stessa linea di partenza'.
Secondo i Keyensiani la redistribuzione della ricchezza ha effetto/incide sulla DOMANDA GLOBALE. Quando una gran parte della popolazione ha redditi molto bassi la domanda complessiva può diventare insufficiente ad assicurare la vendita delle merci presenti sul mercato. Se ciò accade gli imprenditori riducono la produzione e quindi l'occupazione, facendo ridurre ulteriormente i redditi e portando il sistema ad una situazione di crisi.
DIVENTA QUINDI NECESSARIA LA POLITICA REDISTRIBUTIVA che aumentando il POTERE DI ACQUISTO DI UNA VASTA CATEGORIE DI PERSONE, ha l'effetto di aumentare la DOMANDA GLOBALE e STABILIZZARE
L'ECONOMIA.
La stabilità dei prezzi e dell'occupazione adottando le politiche anticicliche espansive o restrittive.
Uno dei principali compiti della politica economica è evitare fasi di eccessivo squilibrio all'interno del sistema economico. Secondo i classici l'equilibrio del mercato si realizza automaticamente (mano invisibile), sempre secondo loro le fasi di sottooccupazione sono sempre temporanee perché l'offerta crea sempre la propria domanda (legge degli sbocchi di Say). Secondo Keynes invece l'intervento dello stato si rende necessario per incentivare la domanda globale mediante aumento della spesa pubblica. Ricordando l'equazione del reddito Y=C+I+G+X-M se si aumenta la spesa pubblica (G) mediante investimenti pubblici, si può aumentare il livello della domanda globale. Ogni variazione della spesa pubblica, provoca sul mercato una serie di reazioni a catena, per effetto delle quali le variazioni della domanda globale.
Sono più che proporzionali rispetto all'entità dellaspesa iniziale, questo grazie al MOLTIPLICATORE DEL REDDITO. Purtroppo Keynes non prevedeval'eccessivo ricorso alla spesa pubblica, infatti se l'espansione della spesa pubblica è sempre maggioree prolungata nel tempo, può accadere che il settore pubblico consumi risorse che avrebbero potutoessere impiegate nel mercato => CROWDING OUT. Inoltre l'espansione della spesa generaDISAVANZO di BILANCIO che viene coperto mediante INDEBITAMENTO (emissione prestiti pubblici).Ciò comporta negli anni successivi la necessità di trovare somme sufficienti sial al RIMBORSO DELPRESTITO sia al PAGAMENTO DEGLI INTERESSI => aumento spesa pubblica che non sarà utilizzatastavolta per investimenti ma a tentare di colmare il debito pubblico. SAREBBE QUINDI OPPORTUNOADOTTARE POLITICHE DI RIDUZIONE DELLA SPESA PUBBLICA DURANTE LE FASI DI CONGIUNTURAFAVOREVOLE (ostilità dei
cittadini/tensioni sociali), altro metodo sarebbe aumentare le entrate pubbliche aumentando la pressione fiscale, ma non sempre possibile perché comporterebbe una minore domanda da parte delle famiglie.
Riguardo la stabilizzazione si sono avute più teorie
SCUOLA MONETARISTA DI CHICAGO (MILTON FRIEDMAN)
Sostiene che gli squilibri del sistema economico hanno cause prevalentemente monetarie, perché le recessioni sono provocate dall’insufficienza di moneta in circolazione mentre l’inflazione da un eccesso di moneta. Di conseguenza lo strumento più adatto a stabilizzare l’economia è la politica monetaria, che deve prevedere un RIGOROSO E CONTINUO CONTROLLO DELLA QUANTITA’ DI MONETA, che va ACCRESCIUTA GRADUALMENTE.
NUOVA MACROECONOMIA CLASSICA DI ROBERT LUCAS
Ritiene inutile la politica della stabilizzazione. L’unica forma di intervento che può avere efficacia è quella per ridurre l’inflazione, mediante una riduzione
della moneta in circolazione).LA SCUOLA DELLE SCELTE PUBBLICHE DI BUCHANAN
Stabilisce che le manovre di finanza pubbliche non sono sempre facili da realizzare, in quanto è facile espandere la domanda mediante incrementi di spesa pubblica ma non adottare misure restrittive che prevedono maggiori imposte.
GLI ECONOMISTI NEOKWYNESIANI (MODIGLIANI)
Suggeriscono di utilizzare contestualmente misure fiscali e misure monetarie (POLICY MIX).
LA CRESCITA e LO SVILUPPO ECONOMICO
Creazione infrastrutture
Istruzione
Ricerca scientifica
Potenziamento funzioni pubbliche essenziali come lotta criminalità
Purtroppo le politiche di sviluppo richiedono impiego di notevoli mezzi finanziari che manifestano il loro effetti nel lungo periodo.
LA FINANZA PUBBLICA
La spesa pubblica si divide in:
SPESE CORRENTI - Necessarie alla produzione e funzionamento dei servizi statali (consumi pubblici)
SPESE IN CONTO CAPITALE - Sono gli investimenti pubblici. Le spese correnti e in conto capitale formano le spese FINALI (scopo della moneta in circolazione).
realizzare fini istituzionali). Diverse dalle finali sono le SPESE PER IL RIMBORSO DI PRESTITI (estinzione debiti già contratti).
SPESE PER BENI E SERVIZI Dette anche SPESE PREZZO, sono quelle pagate dalla pubblica amministrazione in cambio di una CONTROPRESTAZIONE.
TRASFERIMENTI Dette SPESE SUSSIDIO, sono quelle pagate dalla PA a favore di determinate categorie di soggetti senza alcuna contropresazione (hanno effetto redistributivo).
IL VOLUME DELLA SPESA PUBBLICA E GLI EFFETTI DEL SUO INCREMENTO Dagli anni '30 in poi il volume della spesa pubblica è aumentato nel tempo, innanzitutto per la necessità di superare la crisi del '29, e successivamente per garantire il benessere dei cittadini e le loro crescenti aspetttive. Inoltre lo stato tende sempre ad assumere nuove funzioni (tutela dell'ambiente, difesa calamità naturali etc), che necessitano di investimenti sempre più elevati. Negli anni '80 del 900 la spesa pubblica ha raggiunto
DIMENSIONI INSOSTENIBILI, costringendo gli stati ad adottare misure per il suo contenimento. Come già fatto notare, la spesa pubblica è in diretta correlazione con la DOMANDA GLOBALE, poiché ad un aumento della spesa pubblica corrisponde un incremento più che proporzionale della domanda globale (teoria keynesiana, moltiplicatore del reddito A (1/1-c) ). Attualmente gli stati adottano programmi di SPENDING REVIEW che sono rivolti a ridurre il volume della spesa.
ENTRATE PUBBLICHE
Sono costituite dai mezzi finanziari di cui la PA dispone per la realizzazione degli obiettivi di pubblico interesse. Le entrate si classificano in:
- FINALI o ACCENSIONE PRESTITI: le prime acquisite in via definitiva es. i tributi, le seconde acquisite in via provvisoria poi da restituire
- ORIGINARIE o DERIVATE: le prime provengono dal patrimonio della PA (vendita beni dello stato) o le seconde se provengono dal settore privato
- CORRENTI o IN CONTO CAPITALE
- COATTIVE o CONTRATTUALI: le prime derivanti dal
potere di imperio le seconde da rapporti di tipo privatistico ORDINARIE o STRAORDINARIE
Le entrate pubbliche si suddividono principalmente in
TRIBUTI sono prestazioni obbligatorie di denaro imposte dallo stato
IMPOSTE che possono essere dirette o indirette e il prelievo di tali somme rappresenta la principale fonte di entrata pubblica permettendo di coprire il costo dei servizi indivisibili (giustizia, sanità, istruzione)
TASSE è una prestazione obbligatoria di denaro dovuta da chi richiede un servizio DIVISIBILE, possono essere amministrative, giudiziarie e industriali
CONTRIBUTI sono prestazioni obbligatorie di denaro a carico di coloro che traggono un vantaggio personale da opere o servizi pubblici indisibili
PREZZI sono somme di denaro che la PA acquisisce in base a rapporti di tipo privatistico. Si distinguono in PREZZI PRIVATI, PREZZI QUASI PRIVATI, PREZZI PUBBLICI, PREZZI POLITICI.
PRESTITI quando le entrate non sono sufficienti a coprire le spese pubbliche vengono contratti
emettendo titoli di debito pubblico, che vengono acquisiti dalle banche o dai privati dietro corresponsione di un interesse.LA PRESSIONE TRIBUTARIA
Viene misurata con la formula P=T/Y dove P è la pressione tributaria, T sono i tributi e Y il reddito. Un aumento della pressione tributaria può provocare effetti negativi (diminuzione del reddito e contrazione della domanda). La CURVA DI LAFFER è la rappresentazione grafica della relazione tra PRESSIONE FISCALE E GETTITO FISCALE. Descrive come l'aumento della tassazione può causare anche una DIMINUZIONE DELLE ENTRATE FISCALI. In base a tale grafico esiste un LIVELLO DI TASSAZIONE OTTIMALE che garantisce di massimizzare le entrate derivanti dalla riscossione dei tributi. Oltre tale livello le entrate diminuiranno.
La PROTEZIONE SOCIALE art 3 cost
Le forme di protezione sociale sono:
- PREVIDENZA SOCIALE (quote di reddito accantonate per far fronte a vecchiaia, invalidità, infortuni) art 38 cost
- INAIL infortuni sul
lavoro e malattie professionali
INPS pensioni sia invalidità che vecchiaia, e sussidi disoccupazione
Da considerare che il sistema previdenziale assume una funzione di REDISTRIBUZIONE trasferendo risorse dalle categorie produttive (cittadini che lavorano e versano quindi contributi) a quelli detti INATTIVI (pensionati, invalidi, disoccupati).
ASISSTENZA SOCIALE prestazioni gratuite a persone in particolare disagio economico art 38 cost
TUTELA DELLA SALUTE prevenzione e cura malattie art 32 cost
Il sistema di protezione sociale è posto in essere per garantire il principio di UGUAGLIANZA SOSTANZIALE art 3 Cost per il quale devono essere rimosse situazioni di disagio economico e sociale che impediscono al cittadino di sviluppare la propria personalità e partecipare alla vita collettiva con efficienza. Il diritto alla previdenza e assistenza è garantito dall'art 38 e la tutela della salute dall'art 32.
MANOVRA DI BILANCIO