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Differenze generali della PI

La PI si propone di dar corpo ad un umanesimo completamente rinnovato, con l'obiettivo di essere più complesso, critico, in grado di stimolare un reciproco e costante ascolto, che si fa dialogo nel momento in cui diviene scambio dialettico tra le civiltà.

Articolo sul numero di alunni stranieri

Gli alunni stranieri presenti sul territorio italiano sono soggetti all'obbligo scolastico, indipendentemente dal possesso o meno del permesso di soggiorno. I tassi di scolarità degli studenti con cittadinanza non italiana sono stati riferiti all'anno scolastico 2016-2017.

Per quanto riguarda i bambini e i ragazzi con cittadinanza non italiana ma residenti in Italia, il focus del MIUR ha fornito dei tassi di scolarità, ovvero le percentuali di presenza nelle scuole:

  • Scuola dell'infanzia (età 3-5 anni): 77% (cioè frequenta l'infanzia il 77% dei bambini con cittadinanza non italiana residenti in Italia)

fronte del 96% dei bambini italiani),

  • scuola del primo ciclo (età 6-13 anni): intorno al 100%,
  • primo triennio della scuola secondaria di II grado (età 16-16 anni): intorno al 90%,
  • ultimo biennio della scuola secondaria di II grado (età 17-18 anni): intorno al 64,8%.

C'è una crescita esponenziale verso un ulteriore decrescere. C'è una concentrazione nella fascia del primo ciclo e primo triennio della secondaria.

L'incidenza regionale percentuale nel contesto scolastico. Lo stesso focus ha fornito una sorta di classifica percentuale dell'incidenza del numero di studenti con cittadinanza non italiana nel globale contesto scolastico:

  • Emilia-Romagna: quasi il 16% degli studenti non ha la cittadinanza italiana,
  • Lombardia 14,7%,
  • Umbria 13,8%,
  • Toscana 13,1%,
  • Veneto e Piemonte 13,0%,
  • Liguria 12,3%,
  • l'incidenza degli studenti con cittadinanza Campania 2,4%, ed è la

È la regione in cui non italiana risulta la più bassa a livello nazionale. Studenti nati in Italia da genitori con cittadinanza non italiana. Il numero degli alunni presenti nelle scuole italiane che sono nati nel nostro Stato da genitori stranieri (cd. immigrati di seconda generazione) è in costante aumento: nel quinquennio 2012/2013-2016/2017 tale categoria di studenti è passato da circa 371.000 a circa 503.000 unità, con un incremento del 35,4%.

Le provenienze. I dati hanno analizzato il fenomeno migratorio, interessato da oltre 200 Paesi, tuttavia le presenze più consistenti sono:

  • romeni (158.428),
  • albanesi (112.171),
  • marocchini (102.121).

Le preferenze alla secondaria di II grado. Gli studenti stranieri scelgono prevalentemente percorsi formativi a carattere tecnico o professionale.

Nell’A.S. 2016/2017, l’incidenza percentuale degli studenti stranieri nei tre percorsi di istruzione secondaria di II grado è stata

pari a:
  • 12,5% negli istituti professionali,
  • 8,5% negli istituti tecnici,
  • 4,1% nei licei.
Incremento degli stranieri nelle scuole che già superano il 30%. Il Focus in esame, per l'A.S. 2016/2017, ha evidenziato che i dati rilevati in tale anno scolastico mostrano un incremento della presenza degli alunni stranieri nelle scuole che già superavano la soglia del 30%. In particolare:
  • il 19,4% delle scuole non ha avuto alcuno studente straniero,
  • il 59,4% ha avuto una percentuale di studenti con cittadinanza non italiana fino al 15% (59,2% nel 2015/2016),
  • il 15,6% ne ha avuto in misura variabile tra il 15 e il 30% (15,4% nel 2015/2016),
  • nel rimanente 5,6% di scuole, la presenza degli studenti con cittadinanza non italiana è stata superiore al 30%.
Gli studenti si iscrivono dove è già presente una comunità di studenti stranieri. MASSIMILIANO FIORUCCI Nei modelli di inserimento sociale si è venuto adefinire un paradigma che Ambrosini ha definito di INTEGRAZIONE SUBALTERNA; cioè gli altri sono accettati solo nella misura in cui accettano un ruolo di subalternità. Alla base di questo modello c’è un paradigma EUROCENTRICO, di INVASIONE CULTURALE. Questo paradigma aiuta a costruire un’immagine di supremazia e di inferiorizzazione. Gli storici hanno contribuito a questo paradigma descrivendo in modo inferiore alcuni popoli. La storia orale invece, ad esempio, si contrappone radicalmente alla storia, accusata di NARRAZIONE TOSSICA, che rappresenta un unico punto di vista. Pasolini prima di morire mette in luce il rapporto tra potere ed educazione. Il potere è un sistema di educazione che ci divide in soggiogati e soggiogatori. Il sistema educativo però è universale, ecco perché tutti desiderano le stesse cose e si comportano nello stesso modo. Non è possibile quindi separare potere ed educazione, è possibile provare acapirecome la presenza di persone esterne possano modificarla; questo però negli ultimi anni non è avvenuto e non è stato incentivato nemmeno dalle leggi che regolamentano la materia. La prospettiva interculturale oggi cerca di favorire inserimento ed integrazione, ma interrogaanche noi stessi nei modelli culturali che utilizziamo. Se l'aspetto dell'italiano come L2 è stato potenziato, la costruzione di curricoli interculturali è ancora carente. L'impianto della scuola, nell'ambito della costruzione delle identità nazionali, è ancora800esco; non bastano quindi eventi occasionali ma servirebbe un'immersione a 360°. MILENA SANTERINI La categorizzazione è un processo tipico della mente umana, che ci consente di avere delle informazioni utili nella nostra quotidianità. Quando però queste categorie sono utilizzate per creare una gerarchizzazione, hanno una valenza negativa. Le conseguenze possono

Essere anche molto gravi, come ad esempio le note persecuzioni della storia.

SEGREGAZIONE SCOLASTICA:

La segregazione scolastica è ancora una realtà presente in Europa. I suoi effetti negativi colpiscono soprattutto i bambini Rom, i bambini con disabilità, i bambini poveri, quelli di provenienza straniera, oltre ai bambini che sperimentano situazioni particolari di svantaggio (come i bambini che risiedono in istituti per minori).

Nonostante l'esistenza di un'ampia legislazione e di politiche anti-discriminatorie, la pratica di separare i bambini in scuole o in classi specifiche è ancora molto comune, ed è anzi cresciuta di recente di fronte all'aumento dei flussi migratori e dei rifugiati stranieri.

La segregazione scolastica è uno dei casi peggiori di discriminazione e una seria violazione di diritti sociali e civili. Essa minaccia le opportunità di apprendimento dei bambini, crea isolamento e mancanza di inclusione nelle

scuole normali. La segregazione ha implicazioni negative non solo per i bambini più vulnerabili, ma anche per il livello generale di istruzione della popolazione. Combattere la segregazione scolastica è dunque necessario non solo per salvaguardare il diritto all'istruzione e l'equità dei sistemi educativi, ma anche per migliorare l'efficacia e i risultati dell'intero sistema formativo. Qualsiasi forma di pregiudizio è coinvolta: stranieri, bambini adottati, bambini in condizioni svantaggiate, ecc. Spesso queste forme di segregazione avvengono in modo subdolo, facendo passare taliaffermazioni come scherzose, e vengono per questo minimizzate da parte di coetanei ed insegnanti. Questo ha effetti assolutamente negativi sulla vita scolastica. "IL MEDIATORE" INTERCULTURALE è una figura professionale che fa da tramite tra 2 culture: quella straniera e quella italiana. Si attiva quando le istituzioni vengono in relazione con i nuovi.

cittadini arrivati nel territorio italiano. La ricaduta della presenza del mediatore è senz'altro proficua, sia in ambito scolastico che per favorire al meglio l'integrazione territoriale.

Una funzione importante del mediatore è quella di riuscire a tradurre non solo il linguaggio, ma anche i concetti, gli insiemi culturali che agiscono appunto nelle culture. Consente di sciogliere molti nodi di comunicazione, abbattendo le barriere che si vengono a creare. Facendo da ponte tra 2 soggetti deve essere a sua volta in grado di interpretare il bisogno che lo straniero esplicita, deve essere in grado di leggere e capire le esigenze.

Elena ZIZIOLI: I libri per ragazzi come strumenti di educazione sociale e interculturale

NARRAZIONI DECENTRATE: il contrario delle cosiddette narrazioni TOSSICHE, cercano di accogliere lo sguardo dell'altro e valorizzarlo. L'etnocentrismo critico consente di assumere punti di vista diversi e fornire uno sguardo politico anche alla LETTURA.

La lettura non è proficua solo in ambito scolastico ma anche al di fuori, consente di rivolgere lo sguardo al resto del mondo. Consente di prendere delle posizioni, assumere un proprio modo per vivere la vita, assumendo capacità critiche. La ricerca scientifica interdisciplinare si sta occupando di queste tematiche negli ultimi anni. La lettura e la letteratura sono uno strumento di emancipazione; come diceva Gianni Rodari "Vorrei che tutti leggessero non per diventare letterati o poeti ma perché nessuno sia più schiavo". Attraverso questa tipologia di narrazioni, costruire una proposta didattica interculturale oggi significa: - assumere uno sguardo oltre i confini - superare l'approccio didascalico - informarsi sempre di più, andando sempre oltre i loro confini In un mondo interculturale non è possibile, anche per le grandi case editrici, ignorare queste tematiche. Ci sono però anche molte persone come gli SCRITTORI MIGRANTI che

Arrivano in Italia e decidono di raccontare la loro storia. Queste narrazioni si liberano di pesantezze, retoriche, buonismi, restituendo la storia nell'infanzia, la sua autentica verità, non ci sono i didatticismi tipici della letteratura per ragazzi.

Si spazia quindi in vari generi:

  • "YUSUF "MARE GIALLO", "PERÈ MIO FRATELLO", SEMPRE INSIEME, AMEN" - romanzi
  • "AKIM CORRE" - albi illustrati
  • Fiabe dal mondo "LA TRATTA DI COLONIALISMO"
  • Graphic novel (romanzo a fumetti): "LEGGENDA DI ZUMBI L'IMMORTALE"
  • Silent book: superano le barriere linguistiche "ORIZZONTI", "MIGRANDO"
  • Classici rivisitati "NINETTA E LE ALTRE" è la storia di Cenerentola riscritta facendo riferimento alle mamme dedite a lavorare nelle case come domestiche

QUANDO SEI NATO NON PUOI PIÙ

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
11 pagine
3 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher education97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia interculturale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Mariani Alessandro.