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ESEMPIO
La tabella rappresenta un’unità organizzativa o un centro di costo.
Con la logica per CDC però avremo solo i totali di ogni colonna, mentre l’ABC entra più nel dettaglio e vede
le attività svolte all’interno dei centri di costo.
Facciamo delle riflessioni sulla scelta del livello di dettaglio:
Facendo le interviste emerge che vengono svolte 11 attività, mi chiedo se sono troppe, visto che
alcune pesano poco.
Si decide così se prendere 11 attività oppure accorparne alcune, si cerca di definire i paletti, definire
il giusto livello di dettaglio per il responsabile di area amministrativa.
Alcune contano poco quindi può essere definito come un paletto, ora bisogna definire l’altro.
Quali si possono accorpare? ®
Accorpo consulenze interne ed esterne 10 attività
o ®
o Accorpo gestione enti convenzionati e gestione fatturazione 9 attività
®
o Accorpo coordinamento attività e produzione report 8 attività
Posso nominarla “gestione laboratorio” e chiedo al responsabile quale output
utilizzare. ®
Accorpo sperimentare tecnologie e partecipare a convegni 7 attività
o La posso chiamare “attività di ricerca”. ®
Posso accorpare gestione enti e gestione laboratorio 6 attività
o
Possiamo dire che il secondo paletto è 6, le scelte migliori sono le intermedie (6,7,8).
Un problema dei CDC:
L’output nei CDC sarà l’analisi acque e quindi il numero di prelievi, però così prendo un solo output
in un CDC che produce più output.
®
Con CDC Il costo totale è 709, da dividere per il numero di prelievi 4935, così si ottiene un costo
unitario di un prelievo pari a 143.
Mentre nella logica ABC il costo di un prelievo è 57
Se in un’unità ci sono più output la logica per CDC non funziona, è utilizzabile solo se all’interno del reparto
c’è solo un’attività dominante, ultimamente però accade che ci sono molte attività trasversali rispetto al
reparto.
2) ATTRIBUZIONE DEI COSTI ALLE ATTIVITA’
Le risorse attribuibili in via esclusiva alle attività sono aggettivamente attribuite elle stesse, le risorse comuni
sono attribuite usando resource driver.
I “driver delle risorse” (Resource Driver) sono misure del “consumo” delle risorse da parte delle attività e
servono per attribuire i costi delle risorse alle attività
Ad esempio: ®
- Manodopera n° persone, giorni/uomo
®
- Edifici metri quadri di spazio occupato
®
- Macchinari ed attrezzature ore di utilizzo, capacità di memoria utilizzata
3) DETERMINAZIONE ACTIVITY DRIVER E IMPUTAZIONE DEI COSTI ALL’OGGETTO
Consiste nella definizione della base di ripartizione, ma nell’ABC è semplice perché sono l’output stesso
dell’attività, per questo i due step vengono messi assieme.
Le basi servono per esprimere il legame di consumo delle attività da parte dell’oggetto di calcolo
considerato.
I “driver delle attività” (Activity Driver) misurano il “consumo” delle attività da parte degli oggetti del
calcolo e servono per assegnare i costi delle diverse attività agli oggetti medesimi.
Se c’è troppa discussione nella scelta della base di ripartizione è sintomo che il sistema di costing è
sbagliato.
Oggetti di calcolo possono essere prodotti, servizi, clienti, area di vendita, ecc..
Esempi di basi di ripartizione: ®
- Attività di gestione componenti n° codici componenti per prodotto
®
- Attività di personalizzazione del prodotto n° modifiche di progetto
®
- Attività di movimentazione prodotti n° bancali movimentati
ABC e ABM
L’ABC parte dai costi, uso un resource driver per portarli sulle
attività, poi avendo le attività cerco un activity driver (base di
ripartizione), che coincide con l’output delle attività, e quindi lo
porto i costi sull’oggetto di calcolo.
L’ABC è il metodo di misurazione dei costing, mentre l’ABM
(activity based management), è quello che si potrebbe fare
avendo un sistema ABC.
Con l’ABM si intende l’uso dei dati forniti dall’ABC per
migliorare le performance dell’impresa e per orientare e guidare
la gestione verso la ricerca della competitività e dell’eccellenza
aziendale.
Quindi con l’ABM partono due processi:
- Miglioramento continuo
- Reengineering
¯
Con l’ABC le aziende si accorgono di avere in casa
attività duplicate i più punti, che non hanno cliente,
attività eliminabili, ossia attività senza valore.
Quindi si rivedono i processi.
L’ABM sono processi mentali di miglioramento, gestisci le attività eliminando quelle che non servono.
(l’ABM non è una conseguenza dell’ABC, è facoltativo)
IL COSTING DEI SERVIZI
Si affrontano due problemi:
- Oggetto di misurazione dei costi
- Metodo di cost accounting Oggetto di misurazione dei costi
Il costing nasce per calcolare il costo unitario di prodotto, per poi confrontarlo con il prezzo di vendita e per
valutare le rimanenze di prodotti finiti.
A sinistra c’è un’altra categoria, il marketing, che si preoccupa di fare il pricing e di valutare il valore della
soddisfazione del cliente.
In un’azienda industriale queste due figure non si incontrano, perché in mezzo c’è il prodotto fisico, che
consente da un lato di calcolare il costo in funzione delle caratteristiche fisico-tecniche, dall’altro sempre su
quel prodotto fisico fanno il pricing e le analisi di costumers satisfaction.
Questo funziona in aziende industriali, ma in realtà non industriali o nelle aziende industriali cui si
aggiungono dimensioni di servizio non funziona.
Dal lato del marketing e commerciale non ci sono problemi a calcolare il valore dei servizi, mentre c’è poco
che parli del costo dei servizi.
Allora si cerca qualcosa qualcosa che si utilizza per fare pricing con cui si possa fare anche costing.
E la cosa trovata è la COMPONENTE DEL SERVIZIO (concetto utilizzato nel marketing), che diventa
l’oggetto di calcolo dei costi.
Con il termine componente si fa riferimento ai singoli servizi che compongono l’offerta di un’azienda di
servizi. In alcuni settori sono facili da individuare (ad esempio nel settore turistico) in altri è più difficile.
Bisognerebbe fare interviste per capire i motivi per cui il cliente a pagato e quali sono gli elementi
per cui ha pagato
ESEMPI DI COMPONENTE DEL SERVIZIO
• Agenzia di pubblicità
1. Analisi fabbisogno cliente
2. Formulazione proposta
3. Definizione strategia di comunicazione
4. Ideazione della campagna
5. Definizione strategia media
6. Pianificazione media
7. Contrattazione media
8. Realizzazione campagna
9. Controllo efficacia e risultati
• Studio commercialista
Come si calcola il costo della componente del servizio?
Occorre identificare le attività strettamente necessarie per erogare ciascuna componente (ossia le
attività che ‘producono’ la componente) e sommare il costo di tali attività.
Si prende una componente alla volta e si identifica le attività strettamente necessarie per erogare
ciascuna componente.
Le componenti sono l’output di un’attività fisica, c’è una relazione fisica, anche se le componenti
sono immateriali. Il sistema di cost accounting
Le componenti sono fisicamente generate dalle fasi, quindi per calcolare il costo delle componenti devo
avere i costi delle fasi.
Per cui nei servizi si deve applicare il sistema ABC.
E’ lo stesso metodo, cambia solo l’oggetto di calcolo del costo.
Le fasi sono 3:
- Identificare attività
- Calcolare i costi delle attività
- Attribuire i costi delle attività ai singoli servizi (componenti offerta)
1) IDENTIFICARE LE ATTIVITA’
Esempi di attività:
- Azienda commerciale
- Punto di ristorazione veloce
- Agenzia di pubblicità (in grassetto i processi)
2) CALCOLARE I COSTI DELLE ATTIVITA’
Non ci sono peculiarità rispetto alle aziende industriali, stesso meccanismo, c’è solo un elemento, ossia il
contenitore attività è più piccolo rispetto a CDC, quindi se porto i costi su contenitori più piccoli c’è più
comunanza di costo.
Nei servizi è facile trovare che la stessa persona fa più attività, oppure uno spazio da ripartire.
Ora vediamo il massimo livello di complessità che si può trovare:
Immaginiamo un’azienda con molti uffici dove lavorano delle persone, però non si sa cosa fanno le
persone, bisogna fare delle interviste per capire che attività svolgono le persone.
Se immaginiamo che la persona in un anno svolga un tot di attività, come faccio a calcolare il costo delle
attività svolte dalla persona?
Posso fare un’analisi del tempo dedicato ad ogni attività, giorno per giorno o settimana per
settimana, oppure un metodo più grossolano cioè fatto 100 il tempo totale faccio indicare il tempo
dedicato ad ogni attività.
Ma è l’azienda che sceglie il metodo.
Nell’ABC cosa accade:
Si fa un elenco di tutte le risorse fisiche riconducibili alla persona, la persona poi mi dice come
distribuisce il tempo tra le attività, il tempo lo uso per portare sulle attività non solo il costo fisico
della persona ma anche il costo di tutte risorse essa usa.
Quindi ripartisco il costo della persona e delle risorse che usa, ad ogni attività, in base al tempo
dedicato ad essa.
Questo metodo è chiamato TIME DRIVEN ABC.
A ciascuna attività vanno attribuiti tutti i costi consumati per svolgerla, ossia:
- Costo totale annuo del personale in base al tempo (ore o %)
- Costo di materiale, attrezzature, mobili e arredi
- Costo di pc, stampanti, sw, fotocopiatrici, scanner (ammortamento), licenze, manutenzioni,
aggiornamenti..
- Costo telefonico, cancelleria, e altri costi d’ufficio
- Costo delle spazio occupato (affitto, ammortamenti, utenze, vigilanza, manutenzioni)
- Altri costi consumati dall’attività
Si costruisce una tabella in cui si mette per ciascuna persona i costi che consuma e li si somma, trovando una
sorta il costo pieno della persona, da distribuire tra le varie attività
Il valore tende ad essere stabile nel tempo, è un dato preventivo.
L’assunto di fondo è che una persona, seduta in ufficio, che svolge un’attivit&ag